Fiera Letteraria - Anno V - n. 44 - 5 novembre 1950

'•u meniCit 5 Novemb 1c 1~.... u L A f I E R A L E T T E R .\ R I A Pag. 5 - --- -- - -- -- - - - --- --- ---- -- - --- -- -- ----------------- - ----- Ucce]li PETTIROSSO Tralte11erh, ,,oless,, auch, 11011 posso. Vt•d,, t11111co del merlo, 1l pettir osso. Q11a11toha ,l simile i,, odio eili di quella vici11a11:uPJr liete,, E t11 li pensi romf,a1:,11iilfseparabilr, c/r, llKli orli di 1111 bo.rclitHiJ sorpruo 11 sorpre11di. Mu 1w impeto xioioso ol t1ern amico, che 111111 s11a preda J1a 11,l becco, l'invola. Piego 1111 ramo lo11ta110, cui 11011 11uoce, se t111 po' 11, ouilla, l'incarco; la bella stagior.e, il cielo lullo suo l'i11ebbria110, e la mc.,Klic1i,l 11ido. Come 1111 tempo il dolce fi1:Lio che di me 11utrivo, si sc11t, ingordo libero feroce; J ld si sgola CIELO La buoua, lo meravigl-iosa Lina spotrmca la finestra percl•' veda il cielo imnieuso . Qui tra11quilto o riposo, dwe pe11so che fio dato ilivcmo, elle la fi11eopprossilica, più mi piace qttel cielo, quelle ro,rdilli, quelle 11ub1. No11 chiedo altro F11111are la inia pipa iii sikn::io come "" veccl,io lupo di mare. UCt:ELLI L'alata zen io clie adoro - ce u'i lll 111011do lallla - '.Iorio d'11si e co.1t11mi,ebbro di vilt1, sJ r.;czlia e ca11ta. PIAZZA DELLE POSTE Pitmticellt co11 rossi fiori rn rima fanno l'o,nbrcttu oll'oiuolo di fre.1co st11os.10.Colombi pn.rseggitmo i,, meu o. U110 la.tcia lo slurmo t mi commina, clte si l11si11,:a di 1111'0/ferta,i11co11lro. ;~~;;/ie ~~~~ 0 / ;;,- ~r,': Ci,~~!~110 - dice - fido e 110,i fido . - A11cl1'io. - Mtno felic, di lHi, rrd cl&iuso zli risf>o11dodel cuore: Questa pia11za cu, s:i,mgevo alfa1111aio p,rcl,é pri,tta abbia il mio a•'.~urio clii bu so l'all111de, fa fo11trwo clic in voga iride sple11dl!, tra lt pielrt fiori ta di l!,era11i ombroso aiuola, ove di me delitso ritor11i i11 fretta, fece l'11on10oll't,omo. P11re t 1111 triste bambi,io. E del s110do110 chi Più diffida ha piri r0Kio11e, io penso. L'ORNITOLOGO PIETOSO Raccolse un ornitologo pietoso "" espulso dal 11ido. Come l'ebbe i11 ma110vide cl,'era uu rosig11uolo. 111salvo lo portò co11il timore ~li ma11cass, per v ia. Gli fece, a trn foudo di fiasco , 1111 llido; ritrovò qutl iramo t'imb.:ccota e il crzlore. Fu olltVorlo cura 110n lin.ie , ed il dispe,1dio certo di molte 1101,•c, di formiche. E ai. xior11i sere11i, ai prim i xorKhc;:i,, l'esperto iii wi hosclttllo libertà s:li dava e Piri - diceva al f,erduto, e lo t"ordava a ltrr\1 ti,, ramo cercarsi - il t110K r o • i e udrò .1ommtsSfJ •· E si senti più solo. JL FANCIULLO E L'AVERLA S'i1111amorò ,w /'lHciullo d'mi'averla. Vogo del 1111ovu - iutt ressalt udiva di lei, dal caaiator,, meraviglie - qua11I., /)Mmesst tee, per averla/ L'ebbe, t all'is1a111f l'obliò La trisla, n~lla s,w gabbia allu fi11estra a11pesa, pia11gtva sola e III silen::io, del cielo lo11ta110 irraxxi1111Kibil, alla vista. Si ricordò di lei solo quel ,,onio e/re, per 11oia o malvagio a11imo, volle stri11t,erla in p11g110. LA, qua.ti rapace &li /ea male e s'involò Quel giorno, per q"tl male, l'amò se11::aritor110. QUEST'ANNO ... Ques(o,inp la parte11:a delle ro11dit1i mi stri11gerò. per u11 Pc11siero, il cuore Poi stornelli fara11r.oalto clamore Xffi s:~:~b:! . rt;rv:, ~:~,,t:a~alt dell'i11ve-r,io compat,11i avrò q11i solo quel PtHsiero, t .rui teni il br,mo passero. Alla mia solit11di11clt ro11di11i n1anchera11110,e 01 miti di tardi l'omore. PASSERI Saltella110 sui letti josstri. ci11guella,iti. Due si rub'!110 . . . di becco il pane che a, leKgen sbricetoli, elle carpirti s'ill 11do110al balcoue. Va11110a storm i a dormire ... ,rtJ/a ,;ah,ra la .1ublima:i1J11r del rtll ilt . Uccelli so110: UHBEllTO SABA GA tLERIA DEGLI SlRl11 ORI 11 A LIA /\I UMBERTO SABA N ':!~ 1 !!:~i :btut:~~~~ R' I d ' I e ' va la sua durevole Identità nel- sie scritte dall'adolescen- la poesia. ;:i~r~~L;~i~:::~r::~E! I eggen o I J8UZODiere~~~~;1~~~ ;i; Prlo compiacimento per le correre più sopra, pulando d~ e inoppugnabili derlvaz.lonl pc- un'avventura di Saba nel suo t.rarchesche e leopardiane • del labirinto. Girati verso di noi, suoi primi sonetti e canzoni. E * 1 percorsi di quel labirinto di- nel fatto di avere riscoperto, ventano le vie particolarmente da solo e sen,;'aluto alcuno // d 'd '[/ · Intime att.raverso le quali la <, nella tua stanzetta • Trle- poefa, COnSi era[O SpeSSO COme Un l I 1CO,Up• poesia.di Saba cl tocca. Il Can- ste • ancora austriaca), Il e ftlo zonlere fraternizza con noi ln e:v:e~ := 1:~ ~:~~a;i par ,., invece, a guardarlo più da v icino, un uomo ~!' 1 ~ ~~:a~o~~ 0 t~ 0 :~ f:r~~~ controUo di non essere e un co- , / , d h . stra giornata. mune llluso ve.,...glatore,. ,n uga, un perseguztalo a quale e cosa di nasco- Le canzonette ed epigrammi Nel 1945, Saba ripubbli cò Il composti da Saba nella mezza volume, aggiornato con tut ta la sto nelle radi ci inesorabile e congenito età, hanno un tono di gioco produzion e di altri 24. anni di ' Insidiato Incredulo precario• poesia <sempre più esperta, e pare eh~ 11 poeta ~oglla vola~ quasi sempre sostentata sul * tllluare con quegli e scherzi• dlfflcile equJllbrlo tra maeztrla Ja reità del facili amori final- e istinto). Al volume conservò dJ• mente raggiunti per renderla Il titolo ; , Canzonfm,; cam- GIACOMODEBENEDETTI lrrtconosclblle, ~ttmla alla vl- blarsllelo, sarebbe stato come rilanza di non sl sa quale dJ- camblare U nom~ di un Indi- vieto di amare. Nel più recent i vlduo a metà de.li ~ist.enz.a. Ma. rlcato di operare, con assoluta gno anche morale di non no- ra del castigo. Al baldanzo..o gruppi di poesle - ParOl.e, um– a parte gli attaccam enti affet- purità , la quasi peccaminosa rlre, di non rare la ruota. Ma eroe della saga li primo amr,- me C'03'e, Meditura.nee - egli Uvt e le Intime superstizioni S06tltuzlone. (Att.raverso le ve- a Saba quelle sembianze lllu- re di donna mscgnav11.la pau- perpetra con la sua gentilezza verso una parola che gli ave- loci maturaz.lonl di questi an- stri e stereotipate erano neces. ra; ma Saba non è un S!gh1do, più accorta un doloroso bara t– va portato fortun~, è prob:i- nl, sappiamo che la poesia può sarle, da principio, come una e l'altro primo a.more, l'umor to: accetta la vecchiaia immi– Ritrattino • romantico UM'BERTO SABA ldl.seino) blle che, già nel i5 , li ,titolo out chiedere a se stessa un spede di carta d'Identità della materno , gli insegn:i l'umile. r.ente come per poter scarica re petrarchesco rosse un po me- lavoro di tutt'altro t.ipo. Ma I poesia. Dovrva essere ben cer- dolce surrogato i:,tr sopravvive- su di lei Ja colpa di essere un d no secondo Il suo cuore. Oggi, rlsultatl raggiunti da Saba rl- to che si trattMSe proprio di re, r11olgrado l"ansrucla e 11 escluso, tras ferire questa colpa a UD a 1950, nei colloqui con gli amici mangono PoSltlvl e lnnegablll '. lei, per poterlesi consegnare In- terrore. dalla propria persona agli anni: (Saba è una specie di Goethe basta essere uomini, non otru- tero e In assolut.a Intimità. SI è molto parl ato dell'aspl- crudele rivincita, dove sarebbe vecchia lettera ·* dello squlllbrlo fecondo, col scali da pregiudizi e no:: ot- Più tardi, Saba ha potuto fa- razione, del e sospiro vano• di difflclle vedere qualche co.sa di ETTORE SERRA quale varrebbe la pena di as- tusl da sordità, per subito ac- re a meno di quel controlli: Saba veno Ja ccald.1. ,1ta,; che somlgll alla rassegnazione sumere la !unzion e dell'Ecker- cogliere questa voce di un aveva ormai Imparato a dlstln- non abbastanza forse del mo- (e E dietro - i capelli neri.ui – mann) , egli dlchlAra ~I aver uomo>. guere Il volto materno. e Una tlvo complementare, cioè del- ml che avvolgo - alle mie poco da spartire con I eredità Anche certi segni esterm gru richiama nell'ombra . Il suo la sua trtste::za di sentlr<,ene. o aita, piri non temo il piccolo - petrarchesca . E mette nella di- hanno Il loro valore. Il Canzo- nato le risponde•• dice un ver- temersene, escluso. Nelle c,,u. Oianco puntuto orecchio demo- cn\~•~,~~~ ~~e~:~10sJara~t~~: =~~~~v!u~a~~~~ ~~l~::r~~ =~~:/ 1 ~!t g! ~~/~:m:i~!~ ;: :s: t~~~ ~~e ::ie lu~ra°ne~ ;:a:;~i;n°::e ud~vl~a~: !':::!~ COSTANTINOPOLI , son tuttora, cut,wato alla ,, _ cl, a~mpari~ta dallardtotale nee e Gli Uccelli, è un libro di gno dl mostrarsi eul cigno del- <'Ontrarle•· Non basta: lungo di colpa, senzo di colpa che di- 30 gturno 1928 cerca d'un fratello che 1&0n •cc~ns one e 0 1 e sg~~ 1 O az- pU1che seicento pagine : volu- ln collina. Anche se emette u rlntero Canzoniere quella trl- viene sgomento, si caplsce che ARISSIMO Saba dopa SI trova. =~ en~: •·emdescol at~ ntnm- mlnoso quasi quanto le e Poe- richiamo st.ando nascosta, 11 st.eua è reglstn:.ta: accen:.uata la poesia sia chiamata ancora l ael anni rient;o con Quella sera, durioue, dopo d:J enta eh~ : ~:r:!~nd~:~ sie • del Carducci o del Pn- suo nato ne sente la \'0Ce, la come una c.olp'l. 1-i.'lb:i. si dc- a prestare i suol ufflcl matern i: QUe.tta lettera nella pe- essermi annoiato nei vari co/- tultnsle~e di provocarsi e di ~o li. Una fecondità da poeta conosce, le_risponde•· Col ma- manda e se sia una colpa il suo di riparazione, di rlconcllla.z.Jo- nombra della tua bot- lè di Piazza Gra._nde ed in difendersi: due cose che r d altra generaz.lone. Che slgnl- turare dell esperienza, Saba dl- es.ttre me.tto ~: confessa: e dir ne, di rincuoramento. tega. In Quel rece,so .ti am - Quello che tu ami, il Terge- lui ranno tutt'una. pe flcato po.,slamo darle? Dieta- venne, per dirla In cinese, Il senza colpa Il mio dolor non Non parrà strano che un morzono le voci, sfumano i steo, dcn,o uria. vtornata di Cl si potrebbe domandare mo che, come la chlar~a dl nato della gru. Però, fin dagli 0.10 •· E questo senso dilaga uomo di questa specie abbia gestf, e par quaal di vivere in u.17?cio e di ba,lea, tediato un donde venga la contradlzlone S!ba fa contrasto con 1 enne- Inizi, appena era sicuro dl non anche sulle gioie: la felicità lo sentito il bi.sogno di rendersi sogno: co.tl , tu non puoi ri- :PO. anche, da tutto quel fare tra II petrarchi smo del '2l e tilmo flno a Ieri di prammati- essere tratto In Inganno, reca- trova apprensivo, sgomento co- adulto, e sia andato continua- corctarmf, ed io re.tta uno compo.tto e . ter.to, .se ~nche /a– la S061)ettoe.ltà ant.lpetrarche- ca, cosi la sua produttività in- va nel grembo materno della me una proposla di peccato, mente e cercarsi nuovi maestri inol/errabile ombra. Ma spe.t• miliare, del miei con triesti ni sca del , 45 . Non si ra questione genua e senza sospet.tl si con- Poesia anche le c05.e che. di una quasi malaugurata tenta- di spregiudicatezza e di coraa:- 10 non è meglio ricever la - bravo gente d'ol/ari - mi di storia O di nessi letterari trappone alla squisita . sorve- solito, non si mettono 1n ver- z.lone. Ne ha pronunziato ap- gio. E ' però sintomatico che se vtiita di un'ombra che Quella venne in mente che a Trie.tte che qui sarebbe del tutto In: a:llatlsslma parsimoni a del ml- si. E sono quelle che, In anni pena Il nome, e subito ~la- Il sia sempre scelti tra l più di un uomo? c'eri tu, un poeta, un campa. fondata. A nostro avviso, 11 gllort contemporanei. Questi lontani (1911), Silvio Be.neo ma: e Dio ml i,erdont la paro- ramosi ccattlv i maest.rt .. Era Il puro ca.somi allieta a te, a,io di quelli veri, con cui ,i 6 ucceden l del due atteggia- semb~ano decisi a non accet- chiamava le e st.rtsclate • della la grande - e tremenda•· (Sl una sua istlntlva astuzia per stamane. Come al .tolito, mi :Può parlare, che possono ~a.. menti anzi che problematico tare I abbrRcclo della musa , fin- prosa: e oggi ancora - a dlf- potrebbe notare, a patto di non non Imparare, per mante nersi .sono ,veglia to nè trl.ste nt lie- pirtle darti una. conaolaz(on.c. ~ da' ritenersi quanto maiir-------- -- --- ---- ----------~ lnella situazione indifesa ch'è to, (aurora. 0 tramonto non Co.ti, invece di andar dal Bo• Istruttivo, perchè disegna alla 1nd.1spensabllealla nascita del- 801, ma / or.te con in cuore novia, io corsi a te, e senten - pertezlone Il de.st.Jno di Saba. p di• • la sua poesia. Saba ha vegliato uno vena di nostalgia; e men - domi nel cuor la poesUl >. Nel '21 egli era ancora, trn i oeta umori Intere notti su Welnlna:er, cam- tre guardavo, dietro i vetri, Entro e ti guardo, curvo aullo propri lettori 11 primo a leg- pione dl una rivolta contro se UJUl nuvola rosa dfpanar la schedarlo. Set vestito di nero; gersl col bl&08'flodi constatare stcs.so , finita In uno scacco. E' suo. luce su t,iancht steli di un biondo di capellf, attorno la stretta osservanza della ro- vissuto sotto Il sea:no di Nletz- minareti m'è ve1iuta a. men - alla. colvizte, e di ba..,ette, ti gola poetica Italian a, definita I • d • • • 1 sche: nostalgla di salute, eb- te una. 'piccola cara must- fa più calmi gli ocelli ch'atlto• dal secoli. E la st,etta osm- comp essi e I vario st1 e brezza dl presunte guartglonl , ca tua: . ran sul pallore della '"" /•c - vanz.a pareva testlmon lat.a da che Incensano la malattia. Da eia glabra. Sel un signore; una certa ma.rione del canta- ultimo, ha incontrato Freud: 0 1 Plau.a Grande sembri un ba11chiere del 1850, bile (cantare e come se• si fos- LJ N temperamento comple.tso e non di 11a motto 1)QrtfcolareIn cui, spesso, aluoca 10 speciallst.a per guarire colpa nel ciel più grande (vedo sul pa,ictotto una vec- se nella tradlz.J.one). rado contradlttorio come quello di -i·r1estecon quei ,uoi caratteri eh.e, nell'altra e paura , 11 liberatore dalla di· e·~ là, verso la Riva, chla catena d'oro, u.n ricordo - Adesso Invece, che e Il can- Umberto Saba, non poteva cercare la a.opoguera, te diedero una sua letteratura. pendenza, non che paterna , an- nuvolett.a. rosata , che l'estiva di nonna/, un banchiere di [::!~~~;.~;t,.~;:f ~ ;;:1r:fy.,::~: .i~·:~;!:;,;:È:i~:~~~i ·.~2;; ;!:ri~:;~;.;r~F.:;,;~ f!~!i: f{f;Jl~ 1~ .:d p::~;,:;o vmo Tròeate, ~"i~:~,f~[:;.~ ii~ Saba quan\o I suol lettori pos- sen.to cttustco della parola non lo è, ba.stano spettato giro ch'egli t po,·tato a dare anche del capitoli su cui Saba rima- ver.to quella schiena ronchto - curvo, devi e.tSere alto. Guo.r- sono leggere la poesia di Saba te omore e le luct .totterranee che In es.so, aua considerazione che dl per .te è semplice, ne intransigente; ma, dalla psi- so. di mante, costellata di ca- do le tue mani , pallide e pin - ln un'altra chiave, molto più come nel cuore del poeta, ai vengono via ponenaone tn rilievo aipettl eh.e, pur e.tsen- canallsl, egli ha tratto una sfne bianche e ro.ta . che scln• gul Sulle schede bianche, e Idonea. Non importa più che v10 .scorgendo abba3tanza Jaellmente, per ao per,onall.t.timi, .t ~s.to sono toccanti per chiave molto servlz.levole per tUlano tutti que' vetri al tra- seguo quei ge.stt parsimoniosi Saba non sia nemmeno un poe- renaercl conto che Il e candore• di Saba t ogni. lettore. La .tuo modernft 4 e comunque Interpretare II mo nd0 , plutto- monto del sole. Trieste, cfttd: e lenti che mi ricordano 14 ta musicale ln senso strett.o. a, tutt'altro che dl .templice natura. prodotto ,pontaneo d'un carattere, più che sto che un aiuto a placare il pulita, df gente sobria, di gen- tua. poesia. Solleuf gli occhl e Quantunque abbia Inventato Nella ,ua Poe.tla vi sono toni che sanno ricerca sottile di r l d' . U suo destino, a mettersl In gra- te eh.e mantiene la parola non. mi ricono.1cl. Ora. spie – alcuno delle ph) belle e distese aeua t rnauaago e , ,enumen do dl viverlo senza medeclne. preci.sa come queUe geometri.~ aamf tu perché invece di i,re– melodle del nostro t.empo, egli pm i no a a,, tutto reau,uca , famfllare; nuovi. .Spes.to, ricorrendo alla mu..tlcalit4 di lnguarlbllmente Poeta, nessun che strade. E' /or.te l'orrore sentarmi, Invece d'accostarmi le ha sempre tenute legger- zf v sono atteggiamenti morali.ttlci, lnto- qualche modello cla.ufco o tradizionale, ci medico, nè fl.losoro, nè aggiu- dell'arrovellato e sporco ca- allo. tua 4,itma, parlar dl te me.nt.e al di sotto di quest'ultt - na oni aulfche e modi che sanno di dialetto si accorge eh.e ne .tVla a modo tutto .tuo Il statore d'anlme riuscirà mal, ravanserraglfo in cul vivo e un PO', anche, di me, parlar ma dolcezza. che le saz.la anche .te /orse non lo .tono proprio. Comun- sen.to e la miu lcallt4, ne rompe e ne rial- per buona fortuna, a liberarlo che mi .tplnge fra. voi trie.st1nf di poe.tia, df.ssi e feci tutt'altre (e Ulcita O Juteggtar la prima- que Saba ha una .tua amara tri.rteua, un. laccio la modulazione con movenze che gli dal bisogno della poesia. decenti. U pensiero che fra :PO- cose. st, st, tu eri il mio fra - vera - nell'allegra oateria del- .tuo umano .tenumen.to delle cose, Io cui si impongono per .tpontanea preponderanza Una volta sola la guarigione co dov;ò scendere in queata tello, 110n c't dubbio, ma fino le due .ttrade - come tarda a origlnalit4 va per lo piiL attribuita alla sua at certi auOIoriginali modi d'intendere e di sopravvenne , o lo muse, e le cfttci, affrontare il levantino '!- quo.ndo /o88Lrestato chi~o venir, Lina, la ,era•>. li suo poco comune J)ficologla, al .tuo rovucta ~ sentire le cose, per via di cerU suoi carat- conseguenze furono quelle che furbo, I turchi prepotenti, l'ar- in.quel mi.stero della. JantQfl4. punto di arrivo non è di tm- mento degli BI/etti, alla .tua tendenza a ttrl elle .te non bizzarri, po.1.tlamocerta- si potevano prevedere. Negli meno tl greco l'italiano che Infatti , tu lo sai, quand o un var le cose In musica, ma di sJatare t modi comuni In cui si e.sprime mente chiamarli orrainali u.t.tal. anni '43-44 , sotto l'occupazione parla' Jranceae' e cento altre aentimento li fa chtaro ed è trovare la musica nelle cose. o//euo e amore. Arte e artiftcio concorrono Il Canzoniere, che raccoglie il frutto di tedesca _ massime per chi, co- lingue, Juor che la. sua. ben ricono.sciuto, quo.ndo u,na Quindi, non gli occorre più m saoa ad integrare la sua figura di poeta quarantacinque anni di lavoro del poeta, nel me Saba , avesse particolari Ma. la.tciami tornare versa persona o, metti , un paesaggio, nemmeno l'Illusione del cant.a- eloquente, l>encht la tua eloquenza venga suo spirito e nella multi/onnit4 dei modi, motivi di trepidazione - senso lo tua. bottega, salendo la prima. aognatl, t'appaion veri, bile. Si aggiunga che Saba non ogni VOlta smorzata intelligentemente e rautooiograjla di un ;poetache .scrls.te più di colpa e paura divennero tu- quieta atrada di San Nicolò, nella. luce vera, In quell'atti– è neppure un poeta e di gu- Per saoa .ti t parlato di Favola, st tratta a, quanto gli avrebbe permesso un ri9or0.10 mori, direbbe un chirurgo, di e la.teta che ti racconti come mo steaso ,on bell'e morti, 0 sto •· come si richiederebbe per a, una vita, di una biografia tutta intera controllo tt'esteta: scri.tse Quel tanto per quelli che sl palpan o. La llbe- ti conobbi, 0 me.allo come ten- 11el migliore def cast ti lascia- r;rolungare una tradizion e: Il c1,e 81 accende e si smorza, anche nel .tuoi seguire Jettelmente in tutte le sue movenze ra.z.Joneparve operarli radical- tal d'avviclriarmf a te una no delu.to e ,contento . Dun - suo gusto è d'altra specie, e momenti di piri .tenut a accorateua , in una l'accre.tcerst e lo .tVagatovagare d'una Intera ment.e, e che n_onsi dovessero lontana. sera. del '22. che eri que, e nel benlnte.to mfo in- g:Uderiva dalla sicurezza. qua- continua favola In cui giocano elementi vita che, all'est.ttenza, si a/fidava .temo formare mal plu. FU allora che un poeta, lo sapevo: certe tue teru.t e • 10 non ti dia.ti nulla. st sempre lnfalllbtle, dell'uomo qua.ti vieti e modi di euere e di sentire a.,,eso, piu che accostarvi.ti con di.tcrezione. Saba, composte appena PoChe vaghe melodie di tono, 0 vol- Ti chfe.ti invece una bella. edf- che fa veramente 11 mestiere spericolati e personalis.timi. Quella di Saba Appunto per que.tto, anche se la vena è liriche, dichiarò che con la te, quasi popolare, ma impre~ zlone ~el e Principe> e tu mi per cui è nato . aovreooe u.tere il ptu popolare dei Poeti p1u Jeconda dell'ispirazione autentica, il poesi a per lui era ti.nit.a.Si voi- gnote di tanta. malinconia of/ri3ti con Inf inita ara:da, La verità potrebbe es5ere e una accoratezza eh.e attinge anche nella Canzoniere deve es.ser con.servatotutto inte10 se Infatti alla prosa: scrisse anche qua,ado volevi sorrider~ che certo ti viene da.u.na mer - questa . Che. 11 e filo d'oro della /e.tta, nei colori; il dolore è tutto nella /otica per c,u to vog11a leggere e comprendere. quegli aforismi e bozzetti, che con quel tuo garbo fatto di cantUe tradizione /orse mille • tradl.z.tone•• cosi prezioso per rti e.tl.ttere con un'anima complessa, or.:1 Jo·orne una scelta che non Ila quella in cui si trovano raccolti 1n Scorcia- mode.ttia e rf.serbo m'eran noria, un esempla re della 11 Saba del '21, era semplice- chiu.ta e ,omaria, ora sociale, In cerca d1 .saoa Oalza da se fuori più limpido e toe- tole e Raccontini. Che sono cosi piaciute! E po'i, la tua e Testino>, coi margini Jflet– mente quel qualsiasi gomitolo, af/etti e spinta da 0$plra.donlgenerose. Saba conte, equtvarrebOe a rompere un fluire che prosa realment:,e, e non perché poeaia più grande, con Quel- tati di rosso, racchiuso hi. una che un uomo dal destino dir• dovrebbe euere il più popolare aei Poeti segue g11 umori del tempo e li ri.scontra le parole vi s1 schierino fuori l'odor di bandiere e di mare, voluttuosa legatura. df maroc – fl.clle deve tenere. 0 credere di ae,rumn,a generazione, ma in realtà. c·è negtt accenti lirici o nelle considera.zionl della misura del verno, ma per- con quel profilar si perpetua chino verde. tenere, tra le mani per t.rovare tutta una estrema raffinatezza eh.e t tut- ,:er.tona11, ora in dl.taccordo, ora in annonia chè chiedono di essere dlscus- di una avventura che non s/o- Com'è c0.ttume, tu lO<ùUti 11 coraggio di addentrarsi nel t·auro che popolare, anche ,e .tPtJSO ne con ali umori dell'uomo, quell'uomo ora st nella sostanza, torto o ra- eia O à'una. evaaione di6tcile ; la fre.tcheua dell'eaemplare, e proprio labirint o. Quello di sa- con.terva certo spirito percht attinge .ti, agli .toraamente attento e consapevole, ora inno- glone, del loro giudizi (se Mus- e quella figura. di donna. lon- la aontuo.ta. bellezza. della. rf. ba era ed è un labirinto dalle elementi ctello tradizione, ma anche a tonti ctn temente ignaro, magari qua.1 nello .tte.sso solini, per esempio, fosse un tana ed intima sempr e smar- legatura e coeva>. E :Poi. ,,i circonvoluzioni cosi personali, e altri al vita ~fcctola , di autobiografta inter- momento. GUGLIELMO PETRONI e carcerarlo~ piuttosto che un rito O nascosta e sem~re ri- fece il prezzo: io volevo tirare, anche per lui cosi lntlmldatri - sanguinarl o, se 1 ratti preesl- tornante , aotto diver.tt aspetti ma. te, dura; e a~estl partit4 cl, che naturalmente egli sen- ·-- ------ ----------------------'I s t a.no e noi li scopriamo vlven- sempre lo stesso; e quel senso v_inta. E la. J>Oesio?Presi il Uva Il bisogno di giustlfl.cazlo- chè non posseggano le garan- terenza da Benco, che aveva Insistere, che nel mezzo el>reo : 0 ii-Je com: 1 1~f rp~te 'i~ a~ d'esilio e Quella no.ttolgia. in libro, pa~ai, ci salutammo tn nl molto vls-iose (Pet.rarea, Leo· zie di una ben maturata e me- subito Intuit o come di Il blso- t.rie.stlno Saba si Incontrano, e reste tto O A e citi la peno e il dolore di razze modo 1rrepren.siblle, e da Quel pardi), per confessare che lo morablle efftclenza dell'aro- gnasse partire per addentrar- estrove.rtlte in sltuaz.toni di ere- convenga scegliere un bambl- diverse e avverse con/lu.f.sco- aiorno non ti vidi più. Ma. .tei st.ava percorrendo . Un'avventu- plesso. Valéry ha perftno eret• si nell'orlglnalJtà di Saba - gli naca poetl~a e sentlment1tle, le ~o"ic li :tenne 1~ ton~>, ecc/. no, e Quella ra.tSegnazione a rimasto, cosi, il mio fratello, ra tanto privata, con perfino to a teoria la silenziosa pazlen. zeloti della • bellezza• e del- medesime premesse che Kafka, e gar e ta vo t.a vetter a un delti no che fa. pensare al al quale f)t 'n.to con no.ttalata gli estremi di una trasgr esslo- za, il saper prender e l'aspet· la dignità poetica se ne scan - ebreo della Mlt.teleuropa , tiene del dettato, Saba può anchf" castigo ct'un Dio vendicativo· proprio come m'è occorso ne, rischiava di non trovare tatlva tra una volta e l"altra. dallzz.ano. A una più attenta introvertite nelle sue fiabe psi- cercare di coprirsi con atteg- sangue e sudore di cruda umo: .ttamane. nessuno che r~ disposto a In Saba , la cooa è del tut.to lettura , si accorgerebbero In- chJche). glamentl spavaldi O sbarazzini, nitci e sublimazioni improv- Tu lo vedi, un'amicizia /at– caplrla , a condividerla. Vice- diversa. Colpisce in lui l'impa- vece che anche i passaggi cpro- Que5to poeta, cosi sbrigativa- tani dire da un interlocutore vi.se. 'E tutto quuto cantato In ta di penombre e di voci versa, le cose sono andate pro- zlenza, qualunque cosa gli sue- salcl• sono Intensi come 1 pez- mente considerato come un che, sentenze come quelle, solo una mualca a. volte blanda e lontane. prlo all'opposto . Ora che posso- ceda, di correre a confidarla zi di più evidente levatura: Idillico, ~ppare Invece, a guar- a un _bambino era dato di seri- accorata, 0 volte riaent'ita, Ti lascio, ch'è git tardi: mi no vedersi, per luna:o le strade alla poesia. Indizio di tlllml- cantano , anzi, su una soglia più darlo plu da vicino, un uomo verle. 11 contegn? !o nd amenta- acerbo, Quasi dura, ma aem• aspettano cambiavalute, /ae– di quel labirinto, bisogna con- t.at.a ftducla nelle accoglienze pericolosa, e perclò più com- In ruga. La sua è come la psi- le è quello dell adulto che sa pre ter.tf.sslmua,· 0 detto in te- chini, comandanti, mercant;, venire che 11resoconto detriti- che ne riceverà. La slt.uaz.lone moyente. Il moto che Il porta colog:la di un perseguitato da di sapere, e si assume la piena nul recitativi con le parole Jillbustierl. Vedrò fra. J>OCO, nerarlo , Il Can.:oniere, adem- è paragonabile (ma vedremo entro la poesia è II medesimo qualche cosa di naxost.o nelle responsabllltà. Liberato, guarl- semplici che tutti conoscono e ormeggiati all'ombra del tor– pie al più vero, fraterno , prl- che non si tra tta soltanto di per gli uni e per gli altri: la radici, Inesorabile e congenito , to, Saba trova II coraggio cU che, per forza. d'ispiraz ione, rione di Gdlata , f vapori del mltlvo complt.o della poesia: di un paragone retorico) a quella certezza ftliale che vi trovcran - quasi sia st.ato me3COlato :iel pre nd ere la parola, rlnu n clan- acoutstano un rilievo un suo- e Lloud >, e chissà che pre.sto recare agli uomini un diretto del bambino che, comunque la no una comprensione 1mparz.la - suo essere fln da prima della do alla protezione della poesia. no ed. un color nuovo' come di non ne pre,tda. urio per scen - messagglo dell'umano . SI trat• vita lo tocchi, gloln o dolore, rl- le e tenera . nascita, e col ricordo contuso e Purtroppo non basta scampa- co.ta or ora scoperta.' Soltanto dere sulla. tua e Rtva ,. ta di vedere su quale localizza- para presso la madre, posa la Tutti I poeti chiedono alln. senza nome ne sia rimasto l'in- re una volta per tutte: bisogna un italiano df Trle.tte wteva Mentre pa.tso po.s.to ri.salgo zione della n05t.ra sostanza. an- testa sul suol ginocchi. poesia compensazioni e risnrcl- cubo. Nelle Poesie dell'A.dole- poi contlnuare a campare ml- so//rfre meravigliarsi ed e.spri- la quieta .ttrada df San Ni- cora amorfa e ansiosa di un SI rimprovera a Saba di ave- menti. Ma perchè Saba le at- .tcenza (pareechle e parecchi nuto per minuto. Anche Saba mersl ln qu".tto modo, ed es- colò .tento la calma tua voce nome, es.so applichi II suo po- re abusato, al suol esordi, ma trlbulsce una bontà materna? tratti più espliciti sono scom- deve rovesciare ogni giorno la sere poeto. senz'ombra df let- nasale che gici m'accoglie. Mi tere di limpide risonanze . poi anche dopo, di parole e Per lui la poesia tiene Il posto parsi dal secondo Canzoniere), sua clessidra, scontare grane)- terat ura e tanto meno di ret- adaaio su una poltroua do– Enunziata in due parole, l'av - modl da repertorio poetico: si- di quella che passava una r.,a- appare una storia oscura, ac- 10 bgfr ~r~~ello 11 1 f,1~lre della torico 0 ' d'eloquenza. Questo variti a te, accendo la sigo– ventura di Saba era questa: gle emotive O intars i ornamen- no sul ginocchio sbucciato, e cennata più nei sentimenti che sa a a una a a tra am- aveoo .tentito fin dal tempo retta e, finalmente, posso par– distrugger e la severità dello. tali tolti da un prontuario com- rlmet.t.eva in piedi Il plccclo nel !atti, di perdoni materni polla. Credeva che gli anni e 1 della e voce• e, ancor piri, larti... propria madre. personale. la pilato sui gra nd1 test!, 0 maa:a- camminatore malsicuro. E" an- non concessi. VI si Intreccia, e tentativi : 1 1r:;rr:;:nt~rsl gli leggendo e rileggendo il tuo Ma que.sti colombi che in madre edalla marmorea tac - rt anche sul testi più alla ma- cora la st.essa, ancora quella si proluna:a fln9 nl componi- avessero en~ a . mo nd0 e Canzoniere> U.!cito poco uno svolio improovis i adom– da • che l'ha deluso come fl. no, che allora andavano di mo- che rifà ogni volta Il miracolo menti di Ieri, la nosta.lgia del- <eOra è ta rd1· Si .tPo9llano le prima di QU~U'onno 1922 e brano d'o;zurro la mia stau– allo, e t.rovare altrove le ne- da. Que sto produceva alcune della nascita , restlt.uendo Il ft. la nutrice, e madre di gioia• · 1ose 1 - .te ~e tocca 10 sch.ele- racchiuso nel casto vohtmetto za, ch'era gici tutta nel sole cessarle dolcezze di un grem- bolle nella fusione del suo me- ano Indenne a quel mondo Questa madre di gioia, o di rl- ro • • _ma I mo nd0 si riveste edito dalla tua Libreria. In- non vengorio da Pù:zua Gran– bo materno. Esperlm_ento plut- tallo, In quel tono che forse non ecattivo», che a:u ha lnnltto conciliazione col dolore, e di più ancora . gli offre più treme nd e somma, credevo d'aver capita de; hanno lasciato nivea. la tosto terrib ile per uno come lui, sapeva ancora come uno, dei offese e scorno. Quella che !o esereno disperazione•· dopo di GIACOMODEBENEOETTI la tua anima, (complicata, corolla d'un ,niriareto, e lo che è molto e fl.a:llo •· Il çe m- suol primi meriti tosse 1ade- Indovina e col perdono, megl.o essersi Identificata con la nu- hrnece, e co,uplessa quant'al - stelo è rimasto solo nel cielo bo ru quello della poesia, Inca- renza alle ro!>e, con un lmpe- che aMiolverlo, gli toglie la pau• trtce, si trasforma aneora, tro- ,continua a par,. ,o tra mai ...); e poi ero, come l::TT 9 RE SERBA iblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy