Fiera Letteraria - Anno III - n. 25 - 27 giugno 1948

Pc..2inn 4 LA FTERA LETTERARIA IIBLIOTECA con cicale ... ), con quel suo modo pa. rentelico. descriuivo, lirico, autobiogra. fico, curioso, eh 'è natura e vezzo del suo umanesimo; e sotto vediamo una U"ama fittissima di letture, di metico:o. se annotazioni, di risonanze lontane e prossime, di ,e fonti n, di congiunture, nrnno1 1 rnunrn E' del tutto naturale che, chi prima sce spesso nello psicologismo. o qe· chi ool)O, 1 1euerau ua11u111 r1111:.c ... o moralismo o nel 'lideolofismo : in ogni per ~,nc;:re 11 1oro cup,1v10 o 11 1orù modo a renderla mezzo di un Ar.e che lhlro ::.u1 ~u>uao ouv-..c;:.,\O ; aa1v cne la ... u~... ,.:..,..a 1ç,1ér1lrl1l e cv.,...Jeu ... a s.v. n ...a e ~ 1 .. ,.. u1, -.u1;1..u,1'tuc ::..:1. .a ::.l ...Qa per ;..U1 ::,.1 11,,;,,e, Jç,,; pur :;,.ri,,u.,;;, pçr ue,11111;:,1, a ,.at;::uuuç 1, .,,.. o r-r'Yo•lv \.V., '1.. ,::, ,.::,,1,iv - 1.1-::, ...,,a,.,u ....1, ,.,., r ..- S;..ou, ..e1 -..,,a, oei. u /\............v - a...i ({ ..... ,::, ti,,..,::,,::.,.,..., V .....,,. llòl.al .. ,.uv, V I U..,v 0 I <hll(J J,.,.::,,.,;111ç, I UIJ;:,UI .,.,_l,<lvfl O "b• UjJ., .. ,,. .. .., I.I ,.,.. I 1e . .,j1, ç .U-,5 ••,. C.. t:, l.y,..u ••,.., yc:, -.t.ç .. ,v, .....,;:u.uM..,, ..,: 1,u .....1. 1,;, .. .,.., .... ..,... , ... ,; .. ,ç 1.. _., __ ,.,._, o..... e u,. JU ............. ,;: .............. a UI ..,., .. , \.l.1,a.1 .. 11, .. . :,,::,.,.,..,,.,;, ;s ._. G , ...., .. , .. ,., 0 ,' ,.._,.,.1.., ~\.•• è a:1ro da essa. Il Sant'An.'.!,elo mostra d'aver mente pe:1sosa e spirito Ane: rntrn.via l'impo– .tazione eenera:e dei suoi studi non p:i. ·e abbia sentito la necessilà di non giu– Jicare l'artista in funzione del\ 'uomo e 1iceversa : o almeno non dimostra che 1uesta affermazione vada riveduta o re. pinta. Da tal pun10 di vista sembra ;provvedut:i la spiegazione Asico.Asiolo– !ica - già del resrn avanzata prima da 1ltri - de'.l'originc della poesia carduc. :iana; u :a solitudine.. e la mancar.za me.terlale di so!e ... sono le fonti p~ico– logiche ove conviene cercare J"origine :li quel biso?no solare di tutta la poe. ;ia carducci:tna ... o; dove è f.:tci'.e os– servare che le stesse condizioni :ivreb. t .. ç, .... ., ... ,_1, .u 1.1...: ........ çM1, pv..::.,.1.- bero nvu10 resuitati diversi in spiriti di. c., .. 1 •••• ..: ..... Vw .....,........ , "•" ,;••...,,. u, versi. p,..,.,,.ç.., •a ::.,.,.... .,, 11•• c: 1. . ....... e uc:1 g.... I! car,ilolo 9iù ricco di moth•i è il ::i1v... ·::econdo. ove sono buone osservazioni t' una sona di e..ame perpetuo ci.e ~ullo s10ricismo line.uistico del Carduc– si n,e, .. i.e...:: w1ne1.::....._1 ....1 11a ,en.::- ci e sul tenso ch'etli ebbe della lene. rMI 111 .. 11 ...., 1,1:,.e Y..~••-t ue•.e n... ::..re ratura; per quanto anche qui siano da ie.. c:.e v,,.... e, ..1:, ... r•'-'t'"r ..... ,.., ...: ... e...1 notare certe sforzatui-e nel vo:er dare S...1i.i..1u 1'11 ,orv 1.i.,11., 1,. u,, 1 ..vu1,o vi .. signiAcati pre-crociani ad alcune affer– t~,cc ... y...,•.... -.::v ura 1.11 ...., ....,1,.::,,111J, v, a o,.. mazi:mi del poeta. La più pales:e è quel. ,..,_1,..,., ,t: o,a pu .• ,u ... c:, ,.,,,e ,.. Culi...;.. la con cui il Sant'An,.elo vuol avvici– ra...... .,,..,<! e ,::,1..,.0:: . .... u-1 .._.r..,(.ea1 ruu- nare :!.I Si!!.fliRCatocro~iano di univer. \!r.a"'• -..ai ..u,11,,,,, ..uv a1 1-1.u...:,0, a.:,., l.Je i.!!.lità il concetto che il Carducci ebte ko-t:111::i a1 r11.1, "• m>11 v e c1 u1cv II v1. del13 poesia, cc la quale è ta.e so:o s:e b1.....1c u ~ne uu•• auu,a 1auo 1 ::.uv1 evu- canta le sur,reme ide!llità dell'uomo e 11 ...o, :.e.. _,,.uo o .. v... eu,O; o <.,,e nvn .1 jella società, che trascendono l'indh•i. sua p1,;y .., ...,uu :- duo e le sue r,iccolezze con il loro e- t. " .......,.., a mano che il senso ~i terno arricchirsi nella perennità del:a n ic:1tcrJtU1a i, va 11..,.::r-1 ..u... si oa, s1 6 ... ti. Vita e della Storia n; con che si defi. Calu :.,rt:1tJ tr.i..i1t.11Juu111.e.11c uma, ..s.i ..o nirebbe la 90e.;ia cardu::x:lana in base a o 1e,,.111 ...,::.,1..:u 1.,.vo1, auu ..111 e 1111J.aer ..1, dtHi contenutistici. D'altra parte il pen– ae,.a 1e1ori... a1, i;er aprus1 a v11,on e siero estetico del poeta è così "ago che vo1oe~1 a nu1 pn1 a1,.1,1,a,1.,c111e JJ111ani, tacile sarebbe trovare nella sua opera a 1Ua111.1 a ma..10 ;..tue I.Il<! u Jener1110- deAnizioni volte a tutt'altro senso di non 01co lt poe1a - s1 va co.n ::.empre quelle citate dal nostro critico. di anticipazioni di spiriti e forme ... · spigolature di sensi cristiani nei \'ersi e che è un modo di eludere il problema ne:le prose, e le difese da aocuse cle. critico della poesia carducciana. giran. ricali ecc. ; e non avrebbe importanza do auorno al e,ran castello. \•agheggian– il rilevare il suo uma11esimo cristiano dolo nella imprecisione della \ont rna,. ') cristianesimo roma110. Senza dire che za, e tocc:mdone da ,,icino, amoros~– se cristiana è la fede del C:irducci. in mente, una pietra. un fregio, ma se,z:i una libertà morale e spirituale, tutto mai mettersi davvero a studiarne l:i il pensiero moderno è cristiano; ma si struttura; e ciò r,er serbare intatt.'.l nel .rauerà per il C:uducci di un cristiane. cuore !"impressione prima e improvvi– ;imo post.rivoluzione francese, roman. sa. Timidezza O amore? Pierizia O ri. ico, s1oricistico. spetto devoto? L'uno e l'ailro : e ne Anche in Fine ottocento di B:tldini vien fuori, sì, il e.rande amore per ìl ,Le J\\onnier 1947) il protagonista è il ir.aremmano, ma di questi più il grande :arducci; e a.ne.be qui la parte del leo- retorico Che il grande poeta. E i giudi. .:e :a fa l'uomo: ma mentre il S:ln- zi dati su di lui, e su Pasco'.i e D'An– r'Angelo ci -propone\'a i problemi che nunzio. nel 1928 {vedili ne! capito:o :;'è deno. e po:emizzando con lui sen • .e Mormorazioni su \•ecchi amori »). non tivamo la validità morale e moderna si sono approfonditi in \'ent 'anni, a,izi della Sua posizione, leggendo il Baldini penso che più il secondo ottocento si non ci viene nemmeno in menre la pos. allontana e più la memoria r.ostalg_ico. jibilità di discutere, ci si lascia andare. ironica avrà la mee,'.io sulla coscienza Carducci e gli ahri. maggiori e minori. critica. Oive:'ltsno un po' personaggi. se non Ma come sarebbe orezioso un com. proprio di racconto, di libro di memo. me:ito carducciano al ·Baldini ! Il saoojo rie, si che a:Ja fine quel che ha più sui primi 21 versi de!l'ldiflio ma,;;n. rilievo è l'atmosfera d'un. tempo ric_r~a- 1 1 mano è cosa ehiotta, per l'at1enzio:1e 8 • 10 con umoresca nostalgia. E prec1s111- morosa con cui son flesate le varianti, mo : memorie di lenerato, atmo..fer:i I come solo •rnò avere ·chi ha scienza di letteraria, anche quando l'argomento ol. , quel che si; la parola per un poeta. trepa~i il :onAne della leneratur~. poi: Carducci. Pascoli. D'Annunzio, cam. chè, ~ modi del ~arrare son. ta_h, cosi peggiano anche nel libro di G. Tit::i :,q~is1t11me~teculti ~ sorvee,hatt e do- Rosa (Secondo Otl:>cento, Garzanti, ~au, d_a rivre3entarci c~siant~ment? la I 1947); una schiera di minori !)iù vas1:i imm~_gmedel lener~to cui quei modi so. che non nel:.a raccolta del Baldini si no ~ mter?sse massimo. . muove attorno a loro, indizio di studio C1. l~s~1amo a~da~e. d1cev.?· leggendo pili srnricamente metodico. D:il Nievo. Bllldm1 : n?n zl,1 diamo mai torto'. ma dJll'A'.eardi. dagli scapigliati. al A\artini neppur mai raeione, . ~ a\rr:eno. pien:i. al De Marchi al Fucini, via \'ia A.10 a ment~; p7rch~ non ci impegna 1 9 p~o- scrinori r,iù a noi vicini ma di eviden:e blem1. e 11 p1:1cer~ cosrante che abbia. origine ouocenresca _ Cena, Oe"edd:i, ~o _dalle sue pa;1~e e,ustose alla An_e Mastri, De Lollis, Negri _ si squadzr– si dispon~ senza nh:vo, monotono; ne .• na un vasto panorama dove oeni e:e. la memoria ,non lasciano solco; e tutte le mento _ OPni scrittore cioè _ nono. osservazioni, sensate acute . e_'._eg:inti.stante lll ra;ione occationale del capi– ohe va face nd o,. re~tano margina.i, nes- 10:0 non vuol stare a sè, ma hserir~i suna è ~.!l!)_.1ce di diventare. centro anor. nel quadro comp!eiSi\lo. Tilla Rosa ci n~ a cu, si _raccolgano e d1spongan~ al. ha dato quel che p:-omeue nell'Avver. 1r_ 1 . elemenn, An? ad, aver d~vanti la 1enza, il dìse::no di alcune correnti e v1s1?ne_compless'.va ~uno. scnuo:e. Agure di quel periocfo, in una disposi- Sa. dirà che qui noi traurn~~ dt <1ue- zione che trova la sua or2anicità non st o libr? c~me fosse opera critica. men. nella memoria affettiva, non nell'ansia tre poc anzi n_e~a~amo che f~e tale. Il di nuova '!)roblema1ica, ma nella coe. fatto è che. ti hbro è ~11_1b1~uo : n~n renza d'una metodologia accettata come vuole appam7 .es~me_ ~nuco, ~a i_n segno di civiltà :eueraria. !~::: ~~::~~~~~~ c:~~ch~~~~~~~c;;; L'Avvertenza è del 1945; i sa~i van. I no dal 1929 al '44. Averli raccolti. oltre che volontà di far il bilancio d'una tri– lustre individuale esperienza cultura:e, indica la nect!ssità di 1( fare il punto u in una nostra esr,erienza Jeueraria, do. 27 giugno 19411 L'arte come ritorno alla natur po 1ante avventure un po' ebbra. La risposta del Tina Rosa - e quesra os. Il primo a porre, in termini teorici, il I l'essenza vera della natura. Vico Imma. :ervazione non è negativa - non ci dà problema dell'arte, secondo il modulo I gina che la s1oria umana, nelle st.:e tap• emozione di novità. E 2 :i è uno dei po. della filosofia esjsten1.ia :~stica, è Nico• pe e ne:le sue fasi secorari sia contrad. chi saggisti contemporanei che han ben la Abbagnano. con il suo Snggio u Esi- distinta·dai cicli, che mantengono viv'l. digerito l:l lezione de!l 'estetica e de!l:i stenza e Arte", contenuto nel volume · la pcrennilà della vha. che rinnovano critica moderna, e con nobile eleganza lntrodu::ìo11c all'Esistenzialismo. Dopo anzi la vita. nel loro snodarsi appunto ne sa svole,ere i temi senza cipiglio ac. aver elaborato la sua dottrina nei "olu· e rifarsi daccapo, risalendo ad un perio• cademico. Anzi li sa com!)orre nei mo. mi fondamentali : Struttura def/'Esister1. do di bsrbarie. dooo la "ecchiezza e la di tradizionalmente simpatici del " me. ::a (1939) e Filosofia, Religioni!, Scìert. decrepitezza. · dagfione 11, quali furon cari - per 1ro. za (1947), Abbagnano formula una teo- La storia dell'uomo somiglia alla sto . vargli degni :mtena1i . al Nencioni e ria dell"!trtC, intesn come "ritorno alla ria del!e nazioni civili. rive:ata prima- .il Mar1ini : a11raverso al qu1le si può n~tura "· mente da Giambattista Vico. risalire al Sainte.Beu\'e. Fra le pl!.gine Cosa mo! dire questo ritorno alla nn. pili saporose son proorio d1 annoverare tura. che ci richinma alla mente il grido qùel\e che. indµl~c::do al dato biografi- lanciato da G. G. Rousseau? Non bi– co e :i.li 'a neddoto m:i è indulgenza sogna allarmnrsi. Nessuno pre1ende di non oziosa, bensi voluta oer ammorbi- riverniciare a nuovo la vecchia conceuo . dire ogni limile schematicÒ si svo\. ne naturalistic:i della virn e deUa storia gono su questa via (il capitolo su\l'A- esposta dal tormentato pensatore gine– e:irdi, quel:o sul A\ar.tini. nlcuni passi vrino. sul Fucini ... ). Pili siiniAC3tive però Abbngnano cerca solamente di asse• Quelle in cui relicemente tral)3.ssa dal gnare ali 'arte una funzione e~senzial- 1bozzello critico u, dal u profilo II an. mente eenuina, orleina\e, autoc10:1a. cien stile, all'esame di temi più pro. Dunque. ritorno a:1:1natura signiAc:i que. priamente critici, !)Ur non uscendo dai >to e soltanto questo : che l'uomo mira dati correnti del r,roblema. Buono a tol cosrnntemente .a definirsi nei confronti ri3uardo, per esempio, il capicolo su A.. della propria esistenza. d:1 Negri. Cosi facendo, C!1:liconquista la sua Con il suo ritorno alla natura, l'uomo brucia iuno quello che è superfluo, or– namenta'.e, e guarda in sè, a contatto di• retto con la propria es1stenz.'.l. Questa re11izzazione della naturalità nell'uomo corrisponde esauamente al momento del. \'ine. che è sensi-bili1à pura. Fu il Romanticismo ad esalrnre la fì· gura dell'artista, ad entiflcar\a e glorifi– carla in maniera addirittura ditirambica .. Venuto l'idealismo, è abbandonata la formula dell 'ar1ista. in sè t per sè, e cre:ito il modulo di un 'arte pura. da considerttrsi ne:la sua islanza ultima o definitiva. In questa equilibnua mistura sta il Sa. spontaneità, u Se l'animale (per quel L'uomo. che è nell'arti_sto, secondQ la pore del:a crhica di Tina Rosa : che che possiamo dirne) è n:11ura, l'uomo è non concede nul:a alla imprO\'visazi:me natura che sa di es:er tale : è natura estrosa, così facile a Piusiiflcarsi in che riloma s:iuse stessa per riconoscer. questo genere letterario, -anzi si regge si e porsi nelln s:ua originalità "· .ul ri~:ore della Jeuura an11itica, p~ova In fondo. l'esistenza umana può dirsi e riprova sui testi u con assn.e.gi ri~etu. or.tura, perchè si afferma come ritorno ti e incalzanti, dalla parola alla cosa, alla natura. Non mera nntur:i, quindi. da'.la lenera allo spiriro "· Ri!;:ore ceh- come poteva sos1enere lfous~eau, con il 10. sì che rele~a in nota que_ta iilumi. suo n:Hura:ismo antistorico. :2zione critica sul Carducci : 11 Egli Ora, Abbagnano. che S\'Olge tutta una :,erca cotesti luo~hi e momenti come se te::>rl:i.per dimostrare che la fl'.osofla è :~s:i~r:al~1~el~:.~~~ ~o~~:~i tes7p: 0 ~: c~~ / ~;, ~~t:~~r;~i::!la~~~:~~::::z~!~s1;~: ,-:.pre;se creativ:imcnte per la prima voi- stula una natura che è t:ile soliamo per– m. In que:to senso cercò anche lui. ro. ;M ritorna su ~è n:edesima. m:mticnmente, le u origini n ... Tale sua Nel suo ritornare incessante, consiste ricerca è come una nostal~ia di parria , e la sua poe.;ia nascerà sempre da un impeto di ritrovamento, da un sa:uto ::il. a ps1ria. E ciò, a contrasto e come fu. ga del presente ... 11 • Così sono in nota alcune lucide sin. tetiche osservazioni sulla critica pasco. liana : e su Pascoli dice fe:icissime co. se. miiurandolo con Manzoni e Leopar. di : 11 ••• non affrontò mai in llieno 11è dominò il problema del ma!e, ~a lo e. !use.. la natura de:t'idi\lio pascoli a- .10... presuppone dunque una ruga dal nondo ... u : e felicissime ml rapporto Jrte.vita in D'Annunzio: u La vi11 vin. >e l'arte; e di ciò la $plendida. impa– ragonabile. inimitabile vita di D'A.; e dn .:iò anche IA scarsa vitalità e autonomill dei suoi personaggi 11, S:mo conclusioni da cui si potre't,be :-ominciare. _Raflaello RAMAT esigenza romantica, viene trasceso e \PR• niAcato d21l'nrte in s.è. L'idealismo di Croce non fuarda ali 'anisfa, in quanto uomo. ma all'arte, che l'uomo com– prende nella sua sintesi estetica. Sopr:iggiunge l'Esi-,1enzialismo e ca• povolge ab imis la nomenclatura de:ln ute nei termini idcalis1lcl. Ponendo r~pporti Insopprimibili, fra attività este. tica ed..esls1enz1., la Alosofla esis1enzi1. listiC3 bntte il chiodo sulla necessitò. di vedere associato n cuello dell'artista il destino me-:le.>imode·\\·ucmo. E' ripresa così l'esigenza roman1ica, ma con Pltre vedute: oerchè l'Esls:en– ziclismo non celebra r~manticamei11e In figura dell'artista, come genialità d'ecce. zione, ma po:1e soliamo il problema del. l'~rte indivisibile dall'es~ere, dli mo· ir.e:110che il desth}o de'.l'artista è quel– lo stesso dell'uomo, che si definisce nel suo rilorno consa.pe \·ole alla natura. maggior cm ..reaa ctucdendo 1 ·oooe- Difeno fondamentale di questo esame 01e,u.u a un 1mpe&no moru,e di cu,::,11u. è la mescolanza senza discriminazione zio..e oi c1v111a, ::.1..ore1amo paraue.3- dei motivi poetici ·con quelli extrapoe. me111eaumemare I 3111:,1..ioneper 1 1 la. lici, anzi !a tendenza a dar risalto a voro dei mmori ouocentì31i come ap- questi ultimi (polemici, civili. lenerari, pono alla cono.;cenza di un tempo 1e ecc.). sì che par in es.si s'abbia a cer. cui forme e misure appaiono semp1e care la trandezza del Carducci. Fuori pili impor1anti a conoscersi per one 11• della poesia ancora il Sant'An2,elo cer. tarsi m quello nel qu:ue v1V1amo. Tal- ca la conciliazione card,ucciana fra clas– volt::i.aecaoe qua1che confu::.1one Jra va. sicismo e rom:101icismo, definendo il lidi1à morale ae.l'impegno e valore p.:ie. primo "il Jinguaggio storico della stir. 1ico della pagina cne ne risulrn, tra lo pc "· reallà che si svol!!e unitameme uomo.1eneru10 e 1 ·uomo-poe1a : dipende alla viltl dello spirito e della tradizione valorizza la lettura u spontane:i 11 di ==~~-~~~~~=--==~~~~=====~~=-----~=======~~==-= ~-~ ~ :~a o~ari~~:~ 0 rr~n ~;~b~::i~~e :1\:ifa~: :~~::~~~o d:! 1 i3 ::~:~eÙ ;ri~ii~~~d: 1: che si res,p1ra ormai ne,l'aria ed esi- idea di nazionalità: due deAnizioni uni– genze d1 revisione non ancorn ben de- laterali e mareinall. Anitc, fra schemi che i !)ili acoeuano E se è vero che la storia de!la poe– comc modi necessari !)er farsi capire sia carducciana è la storia del suo clas. (ed è qui la Joro mau1or !orza) e In- sicismo, io intendo che abbia ad esse. teressi che, se poMati a tondo come sa- re, al di sopra d'ogni signiAcato rorma. rà necessario tare, li romperanno ine- le, storia drammatica della ricerca e del. vitabilmente, la conquista d'un classicismo inteso, ro. l'ila quel che conta, al di là dei ri. manlicamen1e, come armonia dell'anima sul!ati più proprlamenre critici, è la se- col cosmo. In ciò a !)arer mio censisce rìetò. umana con cui i più fiovani ven- la reli!1:ione carducciana. ben diversa gono saggiando questo terreno, ricer. dalla " re:igione dell'anima italiana mo. cando se ii non \'i sia abbastanza soli- derna che chiude in sè i tesori della ditò. per un appiglio ai loro problemi : romanità rin!resca1i. però, nelle ronti mentre &li anziani per lo più si occupa. perenni dello spirito della Nazione da no di quell'età per u sistemare ,, un e. cui nascono eternamente nuova cultura sperienza di cui furono contemporanei, e nuove tradizioni "· ma in una situazione delicata: queJla, C'è del vero in quanto dice il San. al tramonto; essi, all'aurora. t'Angelo, che u religione, pa1ria. storia. Chi abbia letto - cito fra i lfbri. più hanno per il poeta un solo senso ,, : seri di que,:;t'ultima stae,ione - iJ De ma è solo una !)arte di \•ero. indica 11 n 1\larchi di V. Brancn, e di Giorfio Pe. gradino per sa:ire ad una forma di pili 1rocchi il Calandra e quegli Scrittori universsle relig,iosità, verso cui il poeta piemontesi del secondo ottocento di cui 1ende per tutta la sua vita e che trova su queste colonne è staia dat:i. ampia espressione massima non nelle famose notizia, opere di le1ternti disancorati per strofe della Chiesa di Polenta. ma nel età dal tem!)O di cui fanno storin. avrà Canto di Marzo. Approfondendo quesro sentito in esse un 'ur~enza umana che punto, fondamentale. de!la religiosità si fa via di fra la severità della i-icerca carducciana. si rivelerebbero inutili le e del:a deAnizione critic.!I, come quella che risponde a interrogJ1ivi inevitabili fronte a quella o A:osoAca", la lettura affidatll al e.usto acuiro dal! 'esercizio u– manistico che temfera il sentimento e ne è temr,erato, di contro a quella u 1eorica n : e intnnto \•eia quell'inten– zione nella rorma di capi10\i divagami attorno a pretesti leuernri. E il rano an. che è che in quest'ambi~uità c'è il li– mite ma anche il pregio del libro, sva. gato da un lato e così son•e,,liato stili. sticamente dal! 'altro. E" il seÌreto dello scrivere baldiniano : un darsi e un ri– prendersi continuo, un e,iuocare e un rar sul serio : un equilibrarsi continuo rra il tiudicare e il lascinr correre, eh 'è la rorma della saggezza di questo scrit– tore, il quale, quando credi d 'a\'ertelo amico, lo ritrovi ancora e ancora chiu. so nell'ee,oismo del suo raffina10 sorri. dere. Ecco, per esempio, tornando al Car– ducci. che questi è come il centro u se. rio " di quell'età nella quale volentieri il Batdini scopre \ 'elemento caricntu. raie. I minori - De Amicis, Barrili. S1eeehe11i, i ,e perduti u de'.la Farfalla. Cavalloni, Diego Angeli. .. - sono di– segnati con gus10 carica1ura\e privo di .i.credine, con bonario compatimento· e il Carducci che su di esso s'innalza' di cento cubi1i, serve a rilevare l'umore. sco del 1empo, e questo la grandezzJ\ di lui; ma nel giuoco d'ombre e di lu– ci, un po' d'estro caricaturale finisce col rirleuersi anche naJle linee che lo disegnano.. 1 Ed ecco, ancora. come il Baldinì ,f. franta il problema del\ 'arte carduccia. na : da uno spunto di biograA:i o di cronaca comincia a tesser divagazioni (Cipresseti - Rosso di Carducci - L:i pianista con gli occhi storti - . luglio J....Jm11ggi<9rellifficohù, l)c: il lcuoto ili quos10 libro (l), ri.suho dul 1i1Q)o o - in ullro um-o - dull'iudice. Il titolo. che rncd1iude in .sè la chia\'o 1ter l'i111dlitenza dei lesto - ed' è ìn certo senso 1'C!l1>lici1acoufessionc rho l'Aulo.-o fa ;lella 1>rOJtt-ia poc1i1•:1-; l'indice. 1>erchè la w1ric1i1 degli a:-go. menti - <lo\·c lo ,list:mzc Ji online cronologico po.sEono sembrare indizio fii una disilOsizion-0 i;enerica, in~ccisa. 11,cnza<1uel'.oconliali prcforcm·..c dallo qunli è lauto Facile ri~alirc 1111":rnimo del critico - è tale ila comr,rcnde:I" Virgilio o il Giusti, Francesco Pc1rar· ca o il Foscolo. Ma poi bisogna unche dire che il ,·aloro <~cl libro i'la llfOJlrio i11 quci;li ... tt:3Si elementi che - in principio - pouou 0 a,•er costituito o– stacolo o distr:izionc J>Cr un a,•,·ieina– menlo s111>Crfici:ile. VoJinmo: si trait.i di 1111a raccolta ili saggi e recensioni, scritti e puhl,licJli di\'CUi anni or .sono, talun.i dei qu:,li giù noli al mondo degli .stuG·iosi, E ,e· ramcnte, quello•che colp-isce, è lri li– her1à dei pretesti, b ~icura dici1woh11. tura con la quale l'A. muove il euo di•. scorM> da' un'occasiono q)Ccifica - 6CmJ)('C: la com1•ars:1 di un libro da reconsi:-e - e 1 0 uHorg:t, lo rinforza, ne fo una trall:izionc autonoma, Si aS&isto. co:!.i, allo tl\'olgcrsi di uno degli acritli maE,giori dello ra«oha - forse il 1l'lil nutrito c- :1rticol:i10 -: quello ,ul'.o f'(1111i/iore~del Pclrnrc:1. Punto tli 1mr· lenza ~ l'esame 1lclrcdi1.ionc naziona– le a cura del Ro-•i; ma 11oi l'oLic:ti– vo &i oll:irg:1, pur rt1;.t:1nltofcdc!c allo J>l"CIU&i,!.l: e lo serino i,i arricchi Ecc tli OMCr\'azioui ocutc, quasi tutte ccntrnto. ~ì cho l'impegno ciel recC1l6ore finisce. 3J>puuto, 1:ierrÌ\·clar.,i un wetcslo, o for. .,~ l'a,•, io ca~ualc a 1111 Jj~curso i;ià prc· cc.lcntcmentl} nrnturato ncl!.e ,uc linee CSMlnziali. ' Il nodo, co111111u1uc @i è giò tlel!o -, è nel titolo: rom:mticismo criti.co e co~cicnia l!IOf'ica, Dcfinizioui elio ecm– Lrano alludcro u th10 1lh•er11e1w.,~izio11i, e riferirsi :1 1luc momenti - nella sto• ria del 1tensicro crilico cerio 11011 simultanei: il Marca:r.zan . stuùio~o -:lei ro!colo e dello Scnl"ini, ,a bc·ne come il roma111icirn10 critico abLia, per co11· ccf'dc nc<'czione, 1111 1>rcdso ,,alore, le· 6:llo a 1111 ,~riodu etico-11sif'ologi,·o 1\cl– b f't1lt11ra olloccnlCEca, Un memento, vorrennno <lire, di cO• scienza s1oric(1 limil:1111 :1lln fola dimcn· siono t.~el teni ime1110. o ~i<·1m11u nte non ricco li ,,uell.'.I com1)leS!ili1 umana e 1ooreli<'a all:, quale -- t!C pure in forma ini'irt.tla ,,.i riferiscono gli ac– cenni clic 11uci;1ulibro dedica al pcn. @icrodi Luigi Ru'So. Due punti di \'i• sin, insomma. apJK1rcnlc1ncu1e ,listauli, che l"A. ri1111i~c,• non !3(H'e1111110 ili• r<· ,,.e pi1'1 p r inclina7,ione naturolo o 1,rr malurat,, ,,.\•ilu1lJln i111c!lcttualo è concilia, rica,·andone un e,1uilibrio co&tantcmento p,crfouo, e uno 61rumen– to a&-8:iidocile ,di as.sis1enza ncl~e 6110 lenurc. Abbiamo, cosi. uu"inda;ine do\'e 1a o~rr,,ar.i.ine rica\'llla da un elc,ncnto biografico, la ricoslruzionO di un Een– timento de1ermin:mtc hanno uru ruu. zione chiorificotricc di m~lia, 11111 Jlro· cian imporJ1111za, al 1ius10 111e1.1.-0 fra l'ecceno ro111nutico o il ri1ido « non ca!e & -:lcll'idcalh1110; e, per comer~o. la prosenz!I continua del ienao .ielb eioria, che sotlrae i si1if;oli .scritti 111 pe– ricolo dcll'e1~isodico o dcll''im1m~·;sio– nistico, tenendoli tulli - anche quel'i n1>1,arcnlcme111e Jliù lonl:ini - su un medesimo 11iano, riuniti in quella eoc. re1u.:a di ordino superiore ehe è la te· sti111onianza più 11-al.la della ,,aliditù del critico. Con questo. ci sembra di .'.l,•cr dello su quali ragioni ~i a1>11oggi11 b noslro rngiona1116imp:iti.i. La c11rnle, oltre tul• IO, \'ien Ee11111ro meglio !Ollecilata ,lai temperato ro111a111ici51110 che pc·111et10 all'A, cerli abbandoni tic) cuore o della m0:moria, cerlc conce.,,fioni al g11&10 del rie, ocarc che 11j 9lacc:1110 i:11 riJ;oro :!el discorw critico e allcgcri~cono b J►agi. na coi !Cmi dcll'affcuu; interuliomo il ritrailo di Domenico Pe1rini e il « ri– cordo » di Virgilio Prorueei: la dimcn• 6ione umana di 1111cs1a 1ii1 com1)'.~~a raccoh.:i. Ferdinando GIAMMESSI {I) l\l.UIIU ,UARCAZ7.4,,, Uo11111111icil111Q rrilic() e COlCienza Moric11, (Volume 11rimo li <( Misure IJ, Coll1111.i aitica Gi– rella cln C:irlo Bo., ì\larzorc-n. Fir1:•n'I.C 1948, ))I)'. 225), de! nootro tempo i e anche la rigiai1à o la parzialità rnh·olta del giudizio sono native di questo impegno che non si e. saurisce sulla pagina, nè può ammor– bidirsi nella _pietà della memoria auto– blograflC3. ma !)Olle la lettera1ura in me.c:zo alla l'ila, come orohlema da ri– SOl\'ersi nel'.a vita, com~ strumento, an. che, !)Cr car,ire la vita. Per il Croce il problema d; ,ma filo. solfo $01,'ie1ic.a 11011 tu;r ·bbc 11epp11re con!Ì$1Cn::a. percJ,è come ••11011 c'è 11è la /ilo$ofi.a tedc$ca 11è q11e'la italiana. ma solo la /ilo1ofia sema aggeui .,-; , nel cui 110111c lll'ic.,me •I~ giotx1 ~,lare a it11. fin11i, tedeJCJ.i e a ogni oltro popolo e i11divi,luo ••. co5Ì 11011 ,:;:è 111111 filosofia $-:,1,..;etict1 tou1 c<>ur~ (l!aggcuit,- 0 trove. ,ebbe ww gi,u1ifica.:i011e 10'1111110 come determi11a111e di l1,r;10 e di 1em1,o). l)el- FILOSOFIA SOVIETICA r1111, t.i llucl,.,,i,, e /'irle1/it1110 111e11$CC- 1Ji:.:m1tc di Oebori11 - /one le du, corret11i fifo50(,.che pii, i1111>0rta111i del bolsccvi$mo - ra1iwe$e11umo 11r1atacila Si dà !)ure il caso che it metodo di– \'enga violento e quindi pcrti conlusiv. ne di va.lori li dove si volC\'a chiarire : non importa, è rimescolamento nec~s- ,1 UC$S11 011irtior1e mo /U!r 1u•1"11l,ri e sa.rio per \'eder bene in fondo; a suo ben 11i,l profondi 1110,ivi, è if penY1tore 'tempo oeni cosa si adagerà ne.la forma bolscevico Pro/.uJ/iev il <1ua!e occ1ua Pie. giusta. Osservazioni gener::ili, queste, clta11ov e Le11i11 (che è tilt/o e/ire) di che mi p3r calzino bene a proposito del 1carse:.:a e $uperficialit(i e trovo riel mo. Carducci di Giorgio San1'Angelo • (Pa- 1,ime1110 filosofico $01:ietico '' il puro !ermo. Palumbo, 19-17). Se ci si avve. •wlla, f'ombra cN u,'ombrn diii,, r(!(/r. de, An da:le prime battute, che l'auto. 1,ì ••. Ma il problema è rusni più com. re è un e,iov:me, non è per ingenuità p'e"o e importa111e. Si tratta cioè ài che possiamo qua e là scor&ere nel li- Ylperc $e è pouibile l'esi $mi.za 5te.J. bro, ma per la necessità !!.lluale di quel. w d'una filosofia so1,ietica. Lrr /ilo$O. la posizione ingenua. da cui pur bis::,. /ia t.uppo11e la libertcì i11coruJi:iona1a di gna ricominciare : una ingenuità che ve 1HJ.11siero e d; discmuio11e, importa 1111a oltre certi schemi che paiono di scuo. 1e11a M?p-irn:io·re ,!alla politica. o:g le fra le meno scaltrite dell!l critica mo. ·ma problemmica p11r la conq11is,a fina– derna, e tO<:C:1 la sostanza delle cose, e e d•lla Verità; e 11t.·a-e re'fo n,,(,~ può diventare ener!;!ia. tovìetica la 5p«ulo:ior1e è costretta nei li volumetto è com90s10 di quattro ·c111>it!ommatici del marxis1110.fe11ir1i– studi (Il tcmpcramcmo e i/ carattere tmo. le teon'ca è in /1111:i'011c p3rtilriria dell'uomo - Classicù,mo e romantici. ··•i'ii dtlla 1e,nri1.c"n fo vraticu e d :>mo del poeta - RcfiEiosità carduccia- =arauere di panì10. o meglio: la filo$o. na - Jf S('t1timento politico), rivolli so. fo m,ce/Ja df'fla 1>0litica), e ÌII ultimo prlttUllO slresame dell"uomo: segno di , ,, problemn1i~fl, c.',c è c.ue11zi1de 111 a una reazione a!,li asirauismi estetiz.zan. 1 ,/ru()/ia i! resa in·oi'e eia 111111 rigar s" 1i, ed anche ,assione di nostri interessi e dovf'rosa linea orto,louso: Marx. E11. sociali che chiedono umanità indi\tisa, r/5. le11ùi, Stai 11 - i r11a11ro n:-011. il fare invece del contemplare. Ma ci ~di canonici del materiali$mO lialeui. sia concesso, poichè ne»uno può incol. ·o n,sso. p3rci d'aver smato più Rache.e di Lia, Clii è 1111 po' aL'1e111, 0 a/ili $10rifl il consiglio d'and:ir cauti per questa vin: I del pf'1uiero sovietico $fl che q11este 11011 la quale può condurre a perdere ognt sorio grm11i1c asser:io 11 i, ta11to più che senso di cosa sia arte. Si comincia col- i sovie1i !tf'ui non 11e fanno mis1e.·o; l'asserire l'umanità dell':trte, e si fini. e chi avene tashe:::a di ,ma doeume11. ra:ionc $lorica obie1ti1:a, ,mima alle ll"i t'b 11r1'1 1prC:C1li".fa cldfa cu/1ura slava, 11011 1,a che da co11J11ltareil vo– lume, ora eclito. d'el We11er: Il nu1c– rinlij1110 ,:1alcttico ,,.o,•ietico (Ei11(111di, 1948). E' uero clie Le11in /1uciò st-ri110: ·• Noi non ooglù,mo al/at10 che 11t1to siti ac– ccttlllo ,, occhi chili.ii che 1111ro sia o,. getto di fede. Og1111110 ,lei'e tene, Mt'da la te5/a wlle ,,roprie 1,x,lle. 8i1ogna ri/leuere li fondo su umo, verificare a /011d0 11mo da sè stessi •·, ma le $ue ,.a,ole 11011 lw11110 messo ra,lici, 11011 $0110 swte occolte tla; suoi $efluaci: fo mor1ifi.ca11teangustia nelle t11wle gli epi. go11i hmmo clii11so il pen~iero $0vieti– "°· fa tli e al Be,d.fleO: ''J,11 ,nd,a i11. 1ellc1tm1le è Jlft!$$O d-i loro abbasw11.:a alta, mancano però 1olc111is1roordimvi di i11Òi·id m'i1à emi· e ti. /f /nro pe11. .sarc è dfre,uato al/alto imperwna'e. il 'at·oro fi/o10/ieo I ie11 Jo1to ,lfl 111wcol. lc11ici1à a11onfow, direi/O con le li11u ir•t1ive tf,f parti11. e si de:e,.miw, t• seco,1da ,/elle esigen:e ideologiche delfo costru:io11e eco110111icari 1-0111.:io,wria ". Sicc/11'!noi ci trodamo di /ro111e a 111w ,·era philo~ophin 111ili1nn&, c/1e all'occor• rc,1.:a (ldopen, a11che ,t li11,:11t1gglf)mi'i- 1aris1ico, nega ogni ,lirit111t1lfa rifl~sio. e cr,tica i,,tlai<l11ale, ~-rituisce gli '"}('>mfl1tj a I ho-,.;,,~··• t1.rrli flffl.f1m""' 1eoretici, il $0Spetto d!ert>sfo ul dubbio netodico, lo smascherame1110 dell'11v. "UMlriO (I 1//1111[il1.~lt1 111. li ci (' ,,alula. :ione delle $ue idee. Una talf' co11ce:io,1e dell11/ilo$ofia, per ibliotecaGino Bianco 11oi occide,110/i, è se11111'icemc1uc (U$1tr• •'a e $,.., g" p,:,~e nercld• 11111; 1110/1 ,,,, 110; pror;o110ripugr1m1:a f• 1KVl<ve tl'111w vern filosofia sori etica; 011:i il Croce ilicne che 11c,,,m.·e Ctvio Marx /1()($ 1 'firsi /ilo$O/o, e "e se i/ materialismo $/Orico deve e1primere alc1111d1èdi cri. tic,w1e111e accctwbilc, euo 11011 dev'esser 11è 1111a 11uova costruziorie a priori della filow/it1 ,/dia s1oria, 11è 1111 11110t.'O me• 0tlo d I /Je11sirro st, rico 111<1 dev'ec..te semp,/icf'mente 1111 canone tl'i111erpreta. :io11e $/Orica.. , E' semplicemnue 1111 C<l• no11e utile ud ir11e111/ere la storiu e ba. sia '•. Del re.s10. il sani o dell'O'gia1i: Carlo 1\l11rx r Vi1a e pendcro, Mi a·•O. 19.18)-· 1111 st1ggio 51df'11omo e le idee, iraeccepibilc Jal p1111todi vis1a critico, <1mpia111e111e in/orma10 e co11,lo110 con accortt>.z:11 - il 5aggfo dell'Olgi"'i no,1 :" che ro11/e•111,.,e i•1 nie o a d1 le11t ouentamen1e, il giu,di.:io ne1a1ii,-o de! Crou, che d'aftro,1dt> C 1111cl1c queflo ·ì imo del lr'et e·: "Se il mauri·, i•mo <fia!ettico $Ovietico difende 1m1to 1tre• 1111<1me111e il 11r:1lore ,!elfo /ifosfJ/it1, 1101, fu /a 1-,eramore c/i$i11/ere$$UIO e riierf'n. te de!fo Veritll, ma 11ercl1è 11e/fo filoso• f;,, i-ede lo stn1111e11to1,er condurre r giustificare lu poli1icc e la 1a11ict1 giu– ~,,,: 11011 (/bbiamo <111i1111a1,era filoso. ~w. ma 1111•1 ucr.a delfo pol.1it"11 • p. Cii., /la8, 393), E allora cos·;. fa filosofia $01,ie1ica r, viunosto la teoria &oi'fetica rlefla poli- 1ica. $C $i vuole? E• q11i che ci $0CCOrreil Wetter 0()11 lcvt1lt1 di sci.di (lcf libero 11e115iero. 111m l'c·,-ll(li11s.si111o volume ,folf't1mpio r<'$iii. lavato di $CWlj cl,e 11011 ebbe f'ef/e1111 ro: Il materialismo Òìa!euico SO\•ie:ico . . permu per lo c,11 11111111 ,f',rc.siu cl,e 1,,c. l\1011 $Ì trai/a di 1111 0 (lei $Oliti su,;si O cò wim(I (I/l'imo e 1.1vi ull'ultro); mo 111<11111,,li diimlgmici m ci,-.:io 11; di .ce. Swli11, q11cmt11ru1uesiti rite1111to m1 cfc• co11d(I 111a11n, e 11ei•rmre cf11 11, 1 co 11 j 11 w. memo cl'i111porum:C1àecisiv<1 nello $VÌ– :in11e ,.el mcucri<,:i.smo diule11ico. lf 11111Jo ,.. Ila /ilo5o/ic, soi.ic1ict1, 11011 I, 1 IVc11er, che da an 11i i11se,;nastoria de!fo scritto che 1111 $Olo articolo $clue110- fi'ot 1/fo russa ul J>o,iti'icio l!tiwt ,. mente /i.oso/ico gi.1dic 10 d"l /f/e1·cr Orie111r/c. è 1110 dc; p"c/i; che " :>e ' "" 01 ima. s11cci111a csposi:z.011e tlell 1 /,, /amilitvità con i. carnueri cirillici e .'ot1ri11r:1 filo o/ic.a e socio osìc,1 ,ttl bo/. per la s11a pref)'1ra:ione scie111ifica fO· scl'11i$1110: mc..avislio!ia 1>erchitvc:z•, "• ,,,. ,.ffr,rr-j 11,,a 005a /iu /·r,w e ,eri, Dol'fJ l'Orticolo di Stali11. che /t1 p(lrtc cull'e1,V'll11:ifmedel riwte,iali$mO ,lialet. della Storia del PartiJo Comuni:.ta ~bo!, tico di Jl/(lr:c cd- E11ge/1 11clfo RIM$ia !O• ..cevic<,) ,lcll'U.n.s.s. (lraclu, il(I/, 19,w, vietict1, specie in ffUCSti ,diimi anni. Romo), 11011c'è cl1e Stalin; ''rì511ltu A tu 1 c &eopo. SMebbc v11r bastato che ~~1aè;lit~~7,~~;u~;elilpr:;;:;~:~,: 1 •:~~;:~·c~:/ I Wc le· i·, i a·sc fo sua r cerc11 ,,I ,>f'. campo {ifo5ofico", ovvero come KÌCÌ fu. ~itrd:G;::e ,,:: :~!cah;i~~t;:~~;i d;:~~:bj:1 'l1e111•1i'a il 1, òs.cl. ·j i 11el 1939: '• 11e;;I, 11ui::>t011o - ed è 1111 ca,wne d'orto,los• ultimi sei ar111i fo llcc"r:le,1:a ,tefla /c-1. sia per loro $e 11011 t•osfio,w ctsere :;';"'::c1t!.~1ofico nelf'U.U.S.S. bal:a ,:~;,~:,~:i ;:,a 1 1:.;;;//:;, 0 -:-,.:. 1 ,~ 1 ~~; 1 i;~, ~:~ Stamlo co1ì I" cose, u11'csp0si:io11e u•·111tu011.oor111,10 ri/ar$i (/(ldiri11wu r:d!e :i: 1 :~;~•i:~~a11;~elli~;; 1 e;,!~li.'/J~;,e,~•:~~:•/;~: ;::~;;b~:r~o:>:;7,i!:! 11 ;rr;•i 5 ;;~occi~,~:s:~; logica111er1te CS/)Osi:io11e de/ materiali. mo /01111111110, cc111011iz:a10do w/111. P'llnrama ~,o ico <'t~rn:irile ( ci moti ,n. 011 circc 1 ce111ocim11111,11" pagir1e clie lo tf'fleuutlli clic in niM&ia dis11ote.·o il tu. tlutore t!edic(/ , 1 1111 e$(1me critico ,le/ ,e110 /a11orcvole aliti rivol11.:io11e di le- conceuo sovieiico cli /ilo$o/ia, JR/ ma• ·1111 (Ni·l,i{ismo 1\0 od i e1tvo, 0111•. c. wli&mo fr:.uima,io. ,lei/e lq:gi ci dd. riocri1ici11110 di llogr:fa11ov, Plecl,a11ov). /(' categorie della di"fruict1 marxisu,. ~011 ler1iri il marxismo è portato a un del problema ,/elfo coriOscenza; ma $011 iperiarc lf.rll'.o tf' vr/11:if",I( e (ICC~mo. /)(/lf.iuc 11 e'/e quali il We11er wgg,w,:li11 ~;;;)i ~~~la ~i~::ts~v=ei (/;;:.~~:,::;:,~:le;;~ con lucitfo obic11ivitcì, 1111a!c me,:lio 11011 si /KJfCl/0 cliieclere · i11 ,.iOa1to di/• wolewriato co111,o il c"1•iwli.<mo. Do110 /icile lavoro. l~eni,, 110n c'è clic Stalin (il meccanici. Gennaro AULETTA E c'è poi U problema della cr,i1ica letteraria, ovvero della critiC3 d'arte. Abbagnano dice che il gus10 dell'ar• 1c e In critica sono attività diverse da\. l'arte. Il i:,usto estetico è piuttoi;to una ufotelligenza dell'nrte o; di modo che e.ss :i si rivol!!C solamente ali 'oggetto ar• 1istico, nel fenso che, in esso, conside– ra I 'individu:ilità del creatore. ' Il critico, nell'interp.etau: la tecnlc~ realizzata d:ill'opera d'arte, comprendz il cammino compiuto dall ':trtista, nel suo ritornO alln natura e nel suo anu.:ir– si come pura sensibilità. Perchè 1 'lntel. ligenu dell'arte non è illlro che Inter• pret:tzione della tecnica artistica. Scrive Abbagnano: u Per l'intelligen– za artis1ica l'opera d 'arie è Insieme la rivelazione della natura e 1 'autobiogrtl• Aa dell 'artisla o. Cosi, il destino del critico si ricolle– ga a quello dell'artii,ta i e l'uno non ri– calc.1 il sentiero battuto dall 'allro. In questo modo. nnche, il critico non si palesa come un artista mancato, ma come un uo:no. che gusta le opere e ne dà un giudizio estetico. Egli non è at– tr:mo dalle cose, che riguardano l'arte in una maniera esterna. ma dalla vita• !ità intima, che I·artista possiede in sommo grado. Per l'idealismo Crocinno, la critica indaga l'arte in s!, questa essendo il ri• sulrnto ultimo rnuiunto dall'artista. Per Abbeg1111no,oggetto de'.la critica è l'ar– te, che si attua come opera individuale; così che 1 'inda~ine è rivohn ali 'uomo, in quanto creatore, al suo essere di poetn. Non viene. dun!lue. ripristinata la formula di una critica psicologica, nei 1ermini voluti da Sainte • Beuve, che punta\la sui valori concomitanti con 1:i arte, sui costumi del tempo e della so– cietà : ma ribadita la necessità di un1 critica, veramente d'arte, che. senza de, viare dal suo scopo precipuo. tutta si concentri intorno alle esigenze creative dell'uomo, in quanto artista. Un:i mie critica, resa esplicita dal!a fìlosoft:i esistenzialistica, si riconnette in parte alla critica, Inaugurata in !talla d:i Francesco De Sanctis, sia pure con molte cautele e riserve da farsi. M:i De Sanctis, :tl contrario di Salme. Beuve, mirava ali 'essenziale, ali 'arte, senza trascurare l'uomo, che quell 'ar• te produreva. L'uomo, in quanto arti– sta, veniva prospettato nel suo mondo morale e, quindi, nella sua storia. La critica estetica, invece, secondo le teoria Croci3na, non si preoccupa dello uomo, non vede l'artista radicato nel 1empo, non si interCSSll del mondo mo• raie deg:i sc~itlori, non scorge continui. tò storica fra l'una e l'altra epoca. Cro– ce intende l'arte oome liricità pura e La critica come una serie di mono~raRe i• solate. L'Esistenzialismo, puntando sul! 'uomo, concepisce l'arte come personalità e la critica come indagine di que:la persona• lit/I. C'è rapporto intimo, dunque, fra arte ed esis1enza. critica ed individua– lità. Ln poe3la ~ niente altro che un impe– gno esistenzialistico: n giudizio esteti– co un:1 comprensione dell 'arlista, che è essenzialmente un uomo, con tutta la sua storia e il suo destino umano. Francesco B.... UHO N. ABBAGNANO, Introduzione aff'E· .,ì: :itcn:iaU.çmo. Torino, Taylor, 1948.

RkJQdWJsaXNoZXIy