Fiera Letteraria - Anno III - n. 23 - 13 giugno 1948

. LA FIERA LETTERARIA BIBLIOTECA pana, da Corradini a Sonnino a Giovanni Amendola per non ricor. dare che alcuni dei r:tratlj p.i1 fe– icementc riusciti, wu: ci compa o– no davnnti con un'evidenza e natu– ra!ezia, che c: dà talvolta J'ernoti– v.tà di un 'evocazione magica. sta d' im tale testimonio, che el(li 110,i manchi di segnare le sue ,-ea– zioni agli avvenimenti come i,itelli- ,---– RECENSIONI rem~a e c11ore gli dettano, e non '------------------------• senza q I el piglio riconosc 'b 1e dd ''moral'sta" fra,icese che lo collega una 'Volla di più agli ém:grés, ecco •li che cost ·t11:re 1m documento .rn. Poroso e, tutto .toni.malo, 11011 vrd.j. Sta li O I Noi cristiani crediamo tempro e piir che mai alla carilà. Il ''PILOTA CIECO" un centinaio di Ee-ure rappresenta. tive di que'l'epoca. il per odo um. bertino e quello del rg-no di V.1. torio Gmanur le 111 fino al!a scop– pio dr\la prima guerra mond:ale r:v.vono nella loro predsa e jncon– fond:bile atmo~fera :ittravenSo le L'incanto e, qua~i. il profumo di quel mondo che a: nostri anim. at. tristati da~li orrori d- d\1e e-uerre, incupiti dallo ,svan:re di tante 3pe– r:tnze e dal giganteggiare di tante preoccupazion:, sembra lontano e :rre,-,Je come un bel sogno, trovano la loro sintesi lirica nell'ultimo <~a- 1uolo del Ebro, " Pr mavcra :1 Parigi n. E il 3orrio!--O e il gesto c1· quella _e-iov.nctta ignota che, ~a una vetrata dcll"a 1 bcrgo fa disto. e-Jirre un momento il caPo allo ~crittore curvo su: fogl:, ;1ccennan– do!!Ii un ,saluto con un mazzolino di vio!euc, è l'addio d. quelh1 età fr-rce che noi conoM:emmo che 1 'Europa seppe cre:1rc attin~en,:lo le cime p.ù luminose della sua t:i– viltà, U grosso p-rofilo che Trotskij trac. Silvio PAGANO eia d~J suo avve:-sario polilico non ru terminato o rifinito :lall'autcre stcseo - 1 --Tu S /' M'J G proditoriamcnle a~"ai-sinato, ;\ncl1e cosi .,F:.~:i. 1 ;::.KIJ. · 111 in. 1 ano. • 3 f- ·;ario. VEGGENTE * Simon La"-s e Ncr1i Coiulr, ~11- t,cr~titi del Lager d.i A 11schwilz !I u·,lc.c,nau. espongono un'esperienza che 110n è quelfn com ime a m ·l oni, e 11cm111c110 a 11rj(inia, dei loro ,\i– mi/i: c111esti 1tiL ·m;, nella piri rosea dfllle sori;, l1011110 trascorso il lor11 t11fe-r110 •11 terra soUoposti a fat 'cl1e e pr'':.,az:oni m:c·d·afi, men!1'e c111el. li sono riusc:ti a sopM'll'V.''Verccon relat ·'Va facil 'tà, e spesso con ag· insospetlab 1i, grazie - si /ace a 1 1 ft1':.!0redi credere - al ta'ento. mu– sica·e. In tm campo d'el'm·,wz·o11e, ·1 ta'.cnto nwsicale?! e ch·e cosa .s, potfr.Ja concfo.dere, con quello? E' quanto sp·egano, senz'altra pret.csa, gli a11,to,-;ciel. libro, ed è ciò che il pri.filo che T. traccia è sugg~r;ti\'O anche se il limite del yolume sia pro. J)tio nella polemica personale (non po~. siomo \'erificarc fin do"c sia calunnia} e nella ~icolo&i5tica. Te! febbra:o de! 1936 Pap:n:, deciso a tentar di r:accenderc, a'.1- mcno un P◊, il fioco lume del:a ~ua vista, !i-i sottopose a un'ardita ope– razione comp,uta dal celebre prof. Rardcll:. . · Costretto al!'impossib.lità ass.o– luta e al buio p.ù rigoroso per un mese intero legato ai polsi e dllc cav:g'ie per evitare che un moto Jlconsulto provocms.e una cec.tà irrimediab.le , tormentato da soffe. renze acutissime 1 egli !oUperò a!Jo– ra una delle prove di resi.stenza fi. !.ica e morale più dure a cui I~ :,or– te possa 60ttopone un uomo. li tentativo non dette interamente l'<:'· s.ito sperato. Il sistema ne,voso s; risenti di quel tremendo sforzo. Per togliers: da una ,specie d'incu– bo, Papini cambiò aria e venne ;i Roma. Poichè doveva risparmia. re la vista quanto più poss.bile, mi pregò di volergli dedicare qual– che ora ogni giorno per Jeggergli, o per iSCrivere sotto sua dettatura. Non potevo certo lasc:armi sfug. gire un'occa~:one tanto ecceziona– le. In ·un mio vecchio taccuino Li devono essere ancora gli appunti d. quella mla rara espcr,enza. Pro. prio quei giorn., g!i era stato pro– posto il ~oggetto d1 un film su San– ta Caterina: egli me ne dettava, con r.tmo scorrevole, quasi senza una parola di pentimento, la ~te. ~ura definitiva. Ricordo che la crea– zione del personaggio c 1 ncmatogra– fico si fondava tutta 6ul g,oco d'!i co!ori cc domenicani >i : il b.anco e il nero. FU allora che Osservai tra me e me, per la prima volta e con una certa sorpre~a, come la· sua opera d- scrittore pogg,asse, con as~oluta prevalenza, su eleme.ntj ,.,,_ si'Vi, su part,colarj che soltanto lo sguardo acuto ed e~perto di un p,t– tore sa cogliere. l_.JuCst'osserv'azione m: rit9rna ::1. ~istente ogni volta che vede la lu– ce un suo -nuovo libro. Col tra– scorrere degl\ annj il « fioco lume » va diminuendo sempre p1ù, e ades. so, quando eg!, ~crive, tra il suo occhio e la carta su cui traccia le parole non corre ormai altra di– stanza che la lunghezza del penni– no. Eppure, leggete 11 primavera i,nvernalc », una di quelle sue pa– g.ne che certamente resteranno, e non potrete non 5-tupirvi nel rile– vare qua~te gradazioni di luci 1:-d ombre. e quante .Sfumature d1 colo– ri, ed evanescenze di nuvole e tra– sparenze di c.eli la sua pupil!a s~n– ta abbia ~aputo scoprire e fissare col prodigioso intuito di un insu– perabile colorista. Cosi, iin una recente pagina .su Rave11na, u un santuar,o » ove tut– to l'incanto e .1 valore cromatico dei mo~aici bizantini è reso con ·.1 diversa dip:ntura degL occhi - bo!. tanto deg1.. occhi! - dei personaggi effigiati in lunghe teorie sude priret1 del temp.o. For~e, gli ricompaiono nella fan– tasia le prlme imp, ess.oni, le prime pure visioni del!a lontana età ver– de, quando tutto ,I ITlondo gli ~1 apriva davanti rnella pienezza della 3ua luce. Forse, man mano che le figure e le parvenze de!la realtà esteriore si presentano ai suo: u occhi di cieco n in I.nee ~empre più confu<;e e con macchie sempre più opache, dentro alla .ncommensurabilc sfera del suo mondo interiore persone e co~ sj precisano con l'evidenza dei fantasmi della poesia. P.ù si 6p1!. gne la luce esterna, p:l1 s'aCCende la !uce i·nterna e in essa prendono pieno rilievo gl. infiniti personagbi che popolano quel mondo, ciascu. no coi propri ge~ti ed aucggiamen- 1:, pei qualj lo scrittore ormai li 1.:onosce e li ha familiari. Non 60 se sia 5,tato detto da a' - tri ma è certo ,__ secondo me - che il segreto di tutta l'opera e[ Papini ci ~i rivela a pieno se si 05· serva che eg!i vede il mondo pvr persomiages, come si. diceva negli antichi misteri francebi. Per esein. pio : vuol tentare una inuova stori:1 della letteratura ita!:ana? Ed eg!i la 1.:oncepisce come una serie di cinquanta r:trattj " a tutto tondo •1. Una tale impobtazione dcll'oper:i. 1 a mc, studioso dc!la letteratura p(l· polare che non conosce nome d'au– tore, sembra particol:irmente crr:i.– ta, ma è tuuavia, ne:. riguardi di Papini, molto significativa. Co~I, vuol egli darci una rappresentoz:o. ne polemica delle deviazioni e d.~– rorm.:izioni e aberraz:oni della -so– cietà comemp0ranea? E ti immagi– na i! personaggio d: Gog, con tut. le le ,sue curio5.ità ed esperienze, '(}n le sue stravaganze, i suoi ten– t';ltivi fallit., i suoi de~ideri insod– Jisfatti. Vuol lanciare agli uom::1j ,.ma paro!a di aminon.mento, <li orusca sveglia, di richinmo cli6p"– rato a un criMianes:mo integra,e ·ome unica sa!vezza dal pericolo li una definiti.va d:.struz:one de\– ruman g-cnere? E ti crea un fant:1 ... tico succe~~ore di Ce\f'stino V :t u. ore.sta voce e ~esto e p glio dd- ~ ~ua stessa persona[tà interiore. Talvolta i per6on;1ggi sono trat– 'i dalla comune vita quot' diana, come le" Figure umane »; :n qual. che caso e in un certo momento essi v-engono ai primi piani, e una ~\1\a "g-ura dom:na tutta la scena : ed ecco Ges~ CriHo, Sant'Agostino, r)ante, Carducci, Michelangelo, o lui ste~so, <( !'uomo fin:to "· Altrn , P"ro'c i irc3ti le orie-:nal:tà. : mot– te~gi le pazzie le discuss~oni le :,v. \'enture e cLsavvcnturc di scr.ttori. o;uor., penbatori, uomini politi.;i :ial,-,ni e stranieri. Ogni tendenza art'stic.1, ogni corrente di idee. o.rrni vicenda sto– r:ca si personifica, e attraverso 11 suo personagg:o ci r:vela il H10 se. greto. Da N:etzsche a· Perg:son, da qov.o a Mantee-azza da Minocchi 1' Bonaiuti, da Cardu~cj a Dannun. z·o, a Pee-uy a Remy dc Gour. mond, a Mar:.netti, a Dino Cam- Paolo TOSCHI li ritratto che T. 1raccia di Stalin è mordente: u una. risd1iosa azic.11edi. retta non è mai Staia nc'.la linea. :li conclotta ili Stalin»; egli - l!empre rnconJo T. - pr<:rer!sce for azzuffar.: gli altri rimanendo die1ro !e quinte; lo .:copo J~onole -- per T. -. prende in S1olin il sopra"''Cnlo sulla verità 1eo. rica e la \'Ol.mlù è più importanle 1el– :•intel!euo. S1ali11 11 uve"a uuo grandl.l capacità di u1iliu11re l'iniziutiva degli 1hri, spingendo iH iniziatori in pr·irna li1103 ti conserYand(jl JY:r te siesso la li· bor1ù della sceha; quc,10 11011 ,-tJol Jire che fo;;..i:e privo di coras1io. ma iCmpli– cemeute che egli pref ri\'u 1,pendcrlo con por&imoni~ ». E;li (lfl0n confida \'O• lenticri i ruoi !iCntimenti, nemmeno la gioia della ,•endetta. Egli preferi~ce goleneli da solo». cost:tuisce un. apporto ·non inutile T. se,ue b "ita del suo awer~:;;io - diremmo - a'lo studio delltl dalla oscura vi10 provinciale in Geor· sco,1certante an·ma tedesca. gia, dagli 11tudicompiu1i in seminario, Noi noti sapp:amo - e in 'Ventii da'le <iue prime incowpo8le auh•ità ii· poco importa saperlo, tanto d vero ;;i':;~:;ar~r.a\!if!~;w~;~J~ 11 ;":i ~;:~s;!~ che. il Lak.se 11 Coi,dy non lo dico. vism0 (il T. accu~a S. di 11011 aver or- 110 - <1ualparticolare i111porta11;:;a I forrat 0 il €en~o di f!ttCI movimcn10, r {{flllfi/~111 ~ u,~,~ t·~/llllllM/t/~l-lf 11· ~f,I~~~f:f;;:~.~ f~~!{t 1 ;fJfj [\\o\\o[ V) I~ /A\ lUJ ,~ VI J W 1 ·1 [ 1, V) ,I passo, con strep,fose marc,e, alla lll ot11\'1là 1 ~•. 5101111eh~, 10:n~to n~l c11trata e all'uscif.(l dc; drappelli de; 1917 c.\(111 esilio, s<:m)e rnser1rs1 nella macchina bolscevica assurgendo a.i pri· L'indomani tl'og11; guc·rra, a di Spagna, a. que.H'uno fra i cin- la.ioratori; ma sappiamo si del • 1 • mi posti. Vc-ro è che Stalin, prima del troppi uomini passati - I) che s, (Jll,e maggiori proprieta.ri di ter·ra pctcrsi, non wna ma mille voltt.:, nuovo impulso da10 al!a ri\'Olu:i:ione da rite,igo,w - altrll'Uerso vicende dcUa Ptmisola, che esce di patria del mito d'Orfeo, per c"i esseri 'VC- ~cnt~n=r~e;:: 113 ~~~ a;::;~~:ar~I 1 r;:.;;::~ fuor del comune, milla appare P. ,ì a1la ntorte di Cal·uo Sot.elo e non rosirnilmcnle insenSib, 7 i a ogni i,w- e non avc\'a pos10 i1 problema del ro· logico di dar mano alla pe,u1a. c. 'Vi torna coi -rossj ,iè coi bfanchi, manità, ad A uschw•t~. appaiono \'c11ciomen10del capi1al.im10. Egli 11051e- 1ii11ta,ulb 1m m.ir 'f;'mo di scioltezza, aUa medesima stregua insofferente s11cc11bjdella nws-ica non meno d, neva oncora la colloborazione del Go– metter giù il brtr.•o libro di 1'icor- d'ogni estremismo, e 'Ve,wta la una fa11ciu/lett.a, sì che i u-.,irtuoJi'', ver110 Provvisorio con i Soviet. Scm· di personali,· ma le risultanze, ahi. g,,•-•a 1110 ,,diale abb·,icc'a la ca,,s,, ,fruftrrndo s:mile complesso d':·nfe- f•rll per T., al1a ,·igilia dell'insurrczio• ~,, , ne Stalin manovrova tra Lenin e sli 01>· md! nove volte s11-dicci fat1110co11. dc; paesi democratici: al Gi,e/l y rioritli, si costitui.scouo 1'11110 dopi) p,ositori per non essere compromelilio siderare con tristezza e lo sfo,-zo Comilla.s, diciamo. l'appellativo pirì l'altro ini1nmagi11abili ·f>riw1cf[i e. d:i un e\•cn1uale insucc~so. dell'autore e tanta buona carta an- cònvenieut.c 11011 p'otrcbbe essere t11fto sommato, ima posizione 11011 Dal capilolo VUI il testò è rìcostrui- volta i11.veec sono ritratti di scrit- data a male. Anche oggi, a tre an- che "emigrato", co,l la memoria di mdo prcferib,1e a qwella degli ~:cr~~R~vil:P~~n~~·\•C:ii!ro~t0s~~\od1~1l): .ori, filosofi artisti, amati o com- ni daU'ultim-0 ctt'III.J.'slisio,il genere rit1ndamlo agli ém[grés dell'aris-to- ~tessi c:u,ulini del Re:cl1. Cert,(l at. la it;lot'iogr.ifia urnciale, il merito di oattuti, in varia e movimentata "memorie d,i guerra'' soffre già, crazia fraJicese, sfuggiti al Terrore ti-.•it/1 a lato de.i si,igoli concertiS t i, a\'Cr \'inlo fo reozionc coaliu.aia, &01· ~chiera: ed ecco « Ventiquattro di spiccato svilime,ito, e il recenso- ma tutta'Via nemici dichiarati dello in qurmto tali, " anclle dell'intera 1olineando &li errori militari di Stalin. cervelli u (( Stroncature» « I ni- re di qualche praticaccia non sa. allettante, tranquillante cesa,-ismo fo,-maz·one, è spesso oggetto d Lo &ucccssi\'a carriera di S1alin è poti d'lddio Il, 11 Gli opera: della v 1• prebbc, a priori, che far il viso del- napoleo,lico. mercato nero, ad onta di t.ut.ti i di- :~ 1 t:zi::ar~·m:o;e ~::;::i1=i~~~c.del ri· gna 11 1 H Ritratti italiani n e cosi l'mmi a ciasc1mo di quei libri elle ''Emigrato'' i: la parola g;r,st.a, -.iieti, e proprio su. doma.mia degli d. seguito, gli cap.U, Vero è che l'esam-1, lauto p!ù che, attraverso le S14IC -pa- ste<:s; aguzz:ni, j qwali pc·, assic11. La conclusione slorio&rafica più uotc· Con questa chiave si apre an. qualche rara volta, permette disco •. s:ine, il Gue[J. ·" Comilla.s non. na- rarsi u,i poco di musica va11110in- yole ò proprio nel1'i1idicazionc del che, almeno mi 6 embra, !a ~egreta ,.. . / 1 t , U l' . - t . '• t . 1 . 1 , ·s h' d possoggio dal marxi~mo ri\'oluzionario porta che conduce alla p:ena com- ,-rir ra an ° or,-e O oro ge,uu. scondc affatto di srntirsi, alla pari co,, ro, on,- r ern '• n Y1 e :o I al burocraticismo e all'cEahazione dj prensione delle due ultime opere no: come riclle due operette di wi dei suoi devancier~ di centocjnq11au. p1micioui disciplinari 111)11 imi Ife. uno clossc 1>riviletia1a di runzionori di Papin:: 11 Sonti e poeti (( ap. si dà notizia, due SII- 1m tale lltl~ t'an11i prima, /(rQll/(J d'u,i periotlo di renti. ~r::1\1:di!:::i: 1:1~3 ~o:~~i:col::,r~~; parsa pochi mesi or sono, e u Pa~- mero messe da parte, che non sz transizione, e come tale alimenta i•, Non sembra, perciò, esagerato polen;a. >;;ato remoto n, che ha visto la In- osa - sia connivcnz,a sia pudore - sè degli amori [.'11,,i l'altro contra. parltire di q1wste pag:nc come di La lettura di (!uesto corusco volume .:e· di recente pej tip: di una g,o- dichiararlo con precisione.. stanti: pe-r la piccola e la grande una rivela-1:io,ie, sia clre il ria-. r.ii; ; .. di T. ci fa meditare, anche contro lo vane caba editrice fiorentina L'nr. All'atto di licenz.'are il suo dia- patria_ la Caùilog11q autonomista uame 11 to fra musica e morte - CO• stesso T. Noi cristioni siamo lontani co. rio, che va dal '36, l'am10 terribile e la Spagna accent·ratrice _ per la mc op:na 11ella prcfa.zionc Georges dal fosco o Mnguinoso qua-Jro della Soffermiamoci un poco su que- per la Spagna, al '45, il Co11te di monarch:"a e il socialismo 11.,11 anita.. Duliarncl - agg,.,mf!a all'orrore, :;:ta d~i :~:ss~!a 1 ~ 11 ::~~:;:: 0 ur 1 ~:r~ 0 d 0 ~~: 3 t'u!tima. Giustamente Pap.ni nel:a G,adl :r Comillas ll'Urebbe potuto rio, per il passato glorioso dei sia che ;,i-vece, con minor pessimi- no: u nei tempi moderni», 0 io un va. ')re5,entazione afferma che essa attrib1irsi, nonostante le sfumatw- Conquistatori ecl il fut11,ro che vor- smo, ba!eni ad altri occhi come una sto Staio la rosione d'essere del di· i non è, e non vuol essere un'au- re, Ciascuno dei tre appellativi se- ,ebbe altrettale. Nel s,1-oanimo na- promessa di restaurabile umanita. 81 ,oiis'mo non è in un recinlo 6:mchcg· tobiografia n: cd è fuor. d; strada gucnti: espatriato, o f11orusc.'to, r..,d scono d1mq11'Cacerbi confU.ti, via Piero 80S10 BOZ gioto da torri e circondo10 do fosse, ma ~! 1 :v;u;~:v:le~~tt~/ l~t:s\u'~:~~:;~a~ e~ule, Ha scel~a. il prim.o, pro_ba. via fedelmente a1111otati,e tentativi : 1 :!!~i :ir::~:i:~;e ecl~:al~~;': 0 ft:° 0 :~i- ico. Quest'opera è la rievocazione b.lmente perche ,l meno polc,n,co, di conc·1iadoue dei qual.i l'autore c~;7; !,~ll~,u:;',i:::~':11 R:: 1 ~;r.~io~ silcrorne uno, 11cr M>llrani a uno peg· ·fel mondo italiano cd euront>6 del-1 ma - .sembra - con occhio poco stesso, d'a!.Lro11dc, non sa celarsi la giorc o olla licenza; che non è, come l'ante ..guerra (di quell'alt;,~ ante- felice, come del resto se a'Ve..sse precarietli. naco. 1948, la defìniM:ono i molli, l'eccesso della li· •uerra), rievocaz.one ottenuta par fermato le swe prefercn~e si,gli al- Cli:c gli allni decisivi per fa sto- Si~:~~ 1 ';:~r: 7,'. 0 !::.& lt';:~~.:~ A: 16 ~~~: ~i:~:: 1 ~:o~~a c~ir:i ia:!:r::i d!~~ personnages, vale a dir:' attrn\·erf:Q tri drt-0. Infatti a qu.esto Grande ria d'E1Jropa si .mssegua110 alla 'i.li - ce. Parigi, 194H. uomini oneoti e pacifici». a Alla fine del '700 complei,se 06-i· genzo di modernilà caraucri:zzavano la vita sociale .in Piemonte più chiau– mcnte che al:rovc. Fuori di op,i tradi– zione let:croria 1 (il Piemonte è 111a10 e· J2.' eJ41~ di PieroGobetti 8traneo alla •1-ncraturo) l'altcnzione è @la » Ja G'ico la fasceua Le.Ila ricchiMi• tulla alla vita economica che si orgo- ma antolc&ia curota dn l\'ino Valt!ri nizzo secondo principii libe:•istici. FcrYc l'l'urinv, r,anc&co do Si!va 19;'8, 1,1). lo rh•oluzione C:ei con1adini che &1anno »t:SJ; 0 certo basta scorrere l'el.nco oei ,calizzanlo la loro coscienza di produt. col!ahoralo.i, J.a 1!.imrnc.i,Nitti, But·· tori. La classe fcudole si è sp::cializza- zi", Hru~io, De Huggicro a Don S1urzo, 10 (r.er d.ir cosi) nell'adempiere lo fun- 0 Gramsci, Rosseili, Salvemini, Monti, ziono miiitare e, 3\'\'Crlita in politica la Baucr, 'Uors<,, Sa.v 11 torelli, Passcrin, inadeguatezza iei vecchi 111e1odi.favo. per constaiare come sulle :!.UCcolonno risce francament,. i p:-ogrammi riformi· ~i siano euccoJute lo discu&&ioni e le eti. Si inizia rumoros:un~nte la critica analisi politiche 1/lll. vi\'aci o'J, 1 acute della Chieso Cat1olica (RaJic:iti). ucgli anni dell'afCennazione e del C-011· « In cp1esto moyimcnto region:1'c l'o- 3 uliilameuto de) ra~cismo, dal 1922 al pera cil!en1.ialmente negoti\•a di Villo. It..25. Mentre non .sono mancati neppu. rio Alfieri compie una funziono unit:1· re, per com11!etar"' il c1uaJro . i toni ria. Lo 8113J>Okmica antidommatica, il e.Id 1 ,i1'1 marcato a1ti\•irn10 foscisleggian. suo J}1"agmotismo1>ronto a con~acra:e la ie di Curzio MabJ)arto 0 di Dino Cran– \'alidi1it di 0fni 5forzo d~ autonomia. di; o quel)j ancho più accentualanh.11• la 81111 negazione della Ri\'oluzionc tu J>:::rvasi1rin1:,uarihile ,-ecuicismo di f'ranccs.-, <la <1uale - nono~1onte lulti Gio\'anni Ansaldo. gli enll1~i11smidi nos1ri illuminisli - Ma gli articoli di Rivo/u:::io11e libc– di\'Cnta,•a tim1111id'e appena lr;1sportata rC1lc non ~ono 60 1tau10 unu tcstimonian– in halia), l'elaborazione in parte ro- za di lolla, e sia pure Ò'i una lolla con– sciente, in parte indirella d'ci concetti dotta eou unu chiarOVC6Genza, con cn di r-o1)()lo, nazione, liberti.i supcra\'ano coruggio, co:1 un :icume singolare, in i 'limiti del mo\'imc1110 piemontese, lo diftsa Ji inso 1 1primihili \'nlori umani coll-ga\'ano a una tra 1 lizio11e, fissa\•ano minacciati semJ}Tcpii, da \'iciuo i:u1 to· il nucleo :;o~tanziale del milo ri\•olu. 1ali1arism0 progr~~i\amcnte erigentesi, zionario che go\•ernò il nostro Ri~or• ~1ringen1c, incalzante. Sono anche uu gimcnto ». ~amu rigorose,, uttCnlO, jnc.,orahile (an. Questo singolar" richiamo alla fon- che se 1olora quasi inconst11)<:.\'0lc di Eè ziono di « area lutcralc » e 1111 pò ri. 1: condotto eom,. 1>er rifle:»0) delle 111rdatari11 rispello allo S\'Oltimento del- ma11che\'olezzc dimostrale dallo S1a10 la ei\-ihù italio110 rieoJ) ria dal PiemQn- 11uit:1rio i1:11i:1110 11el suo n•iht)ll)O .!itO· te (culla del moderno S1:110liberale uel rico. Assni J}'il,che uno squilln Ò\ rin– nostro 1:acse o vaghctgiato ce11tro ,le] no\'ameuto, rapr,re~e111a110 1111arequisi- 1mo ri11110\':1me1110) Compare nel Mmii. toria contro il lih:::ralismo per rnoltissi– /esto programmatico inserilo n"I p:imo mi aspeui :irieggiarlli b dinle1tica ~to– numero. del •12 kbbraio 1922, dell'uhi- rica di Ori:ini. luci1la nel suo sche111:ili- 111ao piÌI famosa fra lo ri\•iste mcs&e gmo fìn0 :id :wr.,arirc allucinata. od al• fili dall'instancabile attività anim:itricc meno lroppo J}OCorali1:tie:1, tale da far clj energie « nuo\'C », secondo la J'1"0- desiderar,. un'inluizione pii1 drammatica mc~a dell'insegna editoriale, di Pie. lici/o lotte um:rne <:d una intuizione lro. ~obe11i:. la Ri1;0/11:::~011e liberal~· I pi~ J>Cne:r~nlc del loro. fauorc econo. « R1v1sta eroica del pensiero antifosc1· n11co. F.:o e a qucts10 111olo clw ~1101111 si11golarmen1e signiricati\'o r111clrichia· mu allo singula,o missi..,ne, fra arretra– ta ed an1ici1)atricc, del Piemonte en1,·o la congenita incapacilà j1aliano a co~ti• tuir€i in oq,;anismo uniturio, a formarsi una classe politico cd una clossc 1ccni· ca pr<:grcdi1c, e, sopratulto, una. co– !ciem:a dello Stato e d'un oiretto eser– cizio della liber1à. A1;pare b:n cliiaro a C<rbetti il pecca– lo originalo di anarchia, di intolleranza Ji ogni disciplina, gra\'::tnti sui pur r~ conCissimi spunti di SYvlgimento auto- 11umo1.'cll'halia oei Comuni e del Hi– nascimcnto, La constatnzion;. , a :li ,,ori pas– so coi sin1omi più 1:lra111p.1lati del dis– sol\'Crsi della culturo liberale; acc:rnlo at' Oriani, ricorrono in lui anche le ge– remiadi di Mis.siroli sulla mancala « H.i– forma 11rehsio~a (« La noslra riforma fu M,1d1iavèlli, un isol:ito, un teorico della poli1ica. I 11uoico11cct1inon sep. pero tro\'oro un 1cn-ono soci:ile .su cui fondarsi, nè uomini che li \'iVCè&ero .. Duo secoli dopo, la eonclusiono idea– le di Macbia\'elli {Vico) non lr0va eco olcuna ne) monl~ pratico»). Storture ed 0<111ivoci. tullO\'Ìa, i~ scarsO J:0$0; ciò ehe importa è l":iccentuazio110 iJt..ilistica o ,,olonlari– stica dei motivi democratici o .!Ociali della .storia pii, ,·ece111e.11111tur:1ti aura· ,·crso ntl un'c~pericuzn ouocente~ca in cui fii ravvisa 11n'in1J)ronta sopratullo morale. Su questo terreuo. i;ul terreno dell'i111r1111sigcnz:1 chiamante a raccO!la forze o correnti di rih•crsc origini, di llive,-.1:issimi atteggia1ncnti O fini, dob– biamo cercare il \'alorc cd il significato di rtuclla lo111:1nac~peri"nz:i torine~e. 11011 incon.sa1:evolc 1ei 1)rOpri limiti, elci proprio 1>ro,•incialismo ::iccellato o 1>ro. clam:110 rnngari t'0n una G~1ra\'0lontii di MCtl'ìi, Pochi anni pii! h&:di, nei <1uuùerni Òi Ciuslizia e libcr1it, Carlo LCYip-Jrla di qu. ll'esperienza come di un fallo, ùi 11n\,11era di p .... csia. Lo ric0rc.-a. ne:le .1: co brevi e !icurc della prefazione, .,iuo Vakri; e nn ric.iva un crilerio p:"r &indicare de.I.> S\•.,lgimcnto dell'an· e.ira acerba per&onalità :li Piero Gobcl• ,i, insl)ffercnto di \'incoli o freni, gio– \'an:ci;i Cj \'Olio in ,•oha di spunti, hi mili offertigli dalla lrad'iziono, 0\•\'ero di altri ,;uggeriligli dolla rrnhU viva uol JY.0~cnte,1:cr costruirn"un mol 1 o :l'in– terpretazione ch'egli stesso proc:ama\'a ccnt.iziunalo dalla 6Ua azione, do una \'Olontò te.sa e coercnlc per "fug&ire al– fa streua ~i 11111ro1.po focilc, sillogi· 6lic0 storicismo scnz::1eado:o noi \'uOlo timpianto del pas)ato nè ahb:111don11rsi ad un cieco alli\'ismo ri\'oluzionario. Sarebbe ingius10. difaui, prelcnfore ahra Lconi.'i1à che :li richiami ad in– u·ansiGenti po~izioni morali (di awer· ~ione all'av\' ntura 1c;1ali1:irin,. rinnego. trico Ji clc111c11tari \':1luri di umanità o cli civiltà) coi.i ,lo 1111cll'iucontro fra I,, vario penonalit/1 intdl ituali dell 1 011po. siziono come :.111110 ~te~so jtj11cr3rio mcutolc gohcllinno, q1rnle possiamo 6e· guirlo i;ugli articoli ùclla rh·istu e nel contcmpor:111<'0saggio ~ulb 1011:i politi– r:i in 11:ilia uscito nul 1924 col mt<IC6i. JU(1 ti10l0, ora anch·esso rista111p:1to l'Cr rura di Umbert-0 Morra (Torino, Giu• lio Einaudi editore, 19•'8, J;>I>· 202). Bi– soEna pen;t riconoscere in quei richin. mi, 1111ruul loro v:ilorc iii grido di 1:·ot~•n cle\'alo co111roogni scivolamento ::~ 1~ r:i:~~~::•:es~\ :n~~~!i 1:::~i ri1::~:1 1 ~,:!: bile altrove. ihsai fine è il processo i111has1i10 e molte \'Ohe ripreso inlonu alla• 1t1c~chi11i1i1,:ill'i11c11p::1ci1à,alln mancanza di un \'Cro spìrito capitali– &tico della borgbesio ilaliana. F.' un 1>rocesso che prcecnta aspclli estremi o mag11ri eMgeroziuni palesi, ma n:::11.:, stc!So lemP() p-ermclle di scortcre con t."l'i1.'e11za inconsuctu ce:ti lati deboli, incfficLnli, macchinosi del Hbcra1\.smo e sopra1u110 del paluJomcnlo di laici– smo di origine mcridionole drapptg· giatogli aC:~osao dalla Dc!tra storica u .ai rnoi epigoni. Pro11rio nella formula dcli'« oper3 di pc.,osia ». di fa1ico~11costruzione di uno ttviluppo 1:ersonale rinmne possibile in– tcudcre in J>icno il senso dcll'es11crien- 7..'.I goliclliaua, della &rnlualc e fatico· sa eliminazione delle monlalure dialct– tirhe alla Oriani od a[a Missiroli, del. !e ~corie nictz.schi11neggi11111i, ch'è 1mrc la conferma r.iù dirrna ed inuneJiota t.'clla 611ngrande serietà. Conlro la I i· rannide a\•versata con lutlc le forze Jcl- 111sua onima e con l'ozione instonca. bile, col J)aa;are di p:::rsonn. Gobclli C· rCHc come un nobile. idc.ilo cas;e:Jo; rivendicando 11n'umanili1 nuO\'a e nl li– beralismo o ol movimen10 op:.-aio, cd insieme respingcnC:'o .le forme usuali e &iù scontate dell'uno e del1'11'.1ro.Sen– za forsi illusioni ::ulla portata e sullo stohili1à del renomeno faEcisla, altC&e n I ilnalinare i n1oti che esso, bene o 11.alc interve11i\'a a colmare, o ad e\'oc11rc- le forze nuo,·e, lo r~rze di- 1·erse. caJ.11cidi sostitui,-lo in tale fuu. zione. S'ingannò forse sulla cffclliva portato 1>r:nica, magari a hrnga scad~n· im. ili .c1ues10 su 0 lavoro; ma non 110- \'Clte ingannarsi sul suo carattere di du– ra, inlronsigcnto protcs1a morale. I.o co11fcrn1:1noi ~uoi ccm11iacimcnti nel rircrin;j come n 1er111ine di paragone ad t'Sf.erien7.o del ,•ecchio Piemonlo 1eettecc111csco, fatìcosomcnte 1>ro1~so\ er– ~o IL•nta1h•i <i'i· un tlifficilissimo rj11no– \'amen1o, od anche :lei Consi&li di fob. bric:1 sorti nel do11oguerra: si trattasse tli difculere i posfibili s,•ilup1>i dell!I rh·oluzione russn o d~ saggiare la 1.-er· sistento \'alidi1il ,li qualche postulalo di libertù. Enzo BOTTASSO ib ·oteca Gino Bianco Un romanzo tli }'imlkncr La )e.tura dell"ultimo libro Jj Fau'. k11-r u1,c:i,oin llalia lL'lJ,lo u il fi.. rc,re, i\H,nc.\iduri, b48) riu,cirà aJ a,· vicrnare defani.iv ;1mente al oo~lro pub• blico l'arte dtl a:rande ,5crillure amer1 c.1110·! J\o dubi.iJmo mollo, F.. r,.e que• isto romanzo, uno :lei più perfrlli d~ll.i narrati\'a americano, è quello c·he rec,1 in ~è allo italo puro e senza ronceuio. ni t.'i gu~lo spicciolo il sep- ... '1.o· llpiri· tuale e artbtico Jel suo oulor,,. La :Iu– ta lii comr-osizic.ne ce lo rimanda al. l"altro dopo6ucrra. quelb Jella pubbli· cazionc, av\·Cnuta t:euza alcun:i risoruu · za. ol 1929. Tl1e Sound an~ 1he Fur). Sartori!I, Mou1u11oeJ, Sol1,itr's Pay fan. no lutti parie di una medc~ima stagio,• no raulkneriara, antCTi,nc :a Simtuari''· il romonzo più conosciuto. chu uni oli– lo scan !alo una effettiva p0pvlarità in– lcrnazi.>n::ilu per il suo autorn. Siam" duncJUCnd 1>eriodo in cui.-Faulkner fo I.~ sue grant.'i fspericnze senza e&sen• di~lurhalo dai dlic,·i della critica O dai clornori dc1 pubblico, Più tardi, vcrrii Cic.'e o dirci che L'Urlo e il Furore ,. il r,iù grande romonzo americano con tcm1)()ra11:o. All.. ra, forse. neppur,· Faulkncr si rendeva conio di 11uel , ii,· a,•e\·a follo o della 81rada che doveva percorrere. Certo. il i!uo romanzo non C un'opc ra C:~foci!o comr-rensione; poichè I., 11ifficohà Jel lettore non ... ta tanlo nel. l'indo\'inare i 1110\•imcnlidei persona11,· gi, i loro cara Iteri, i luoghi deU'aziu · 11c o le lìla della l'icendn. ma nell., tentazione, che Foulkncr ~ c.'à conli– nuamente. Ji ricostruire •- aura,·ers , le \'0ci e le azioni dei pcr,-onaggi - l'uni\'Cno morale di cui essi fann , J)artc, di cui 80no strumenti. ln u11 primo momento, la fatica cli decifrar,: nella !ctlura del romanzo le pasaioni, la \'Ol.,ntit, gli otli t.Ci misteriosi per 11unaggi lmm,-..>sljnelle \ 'C.ci c:.egli altri, cpcsso, più che pa:e..ontati) è quella eh,, più 606&iuga. Chi s.1prà ma.i con i,Tt·• ci~ione chi' sia e dundu ,ia \enut11 que. sta famiglia Comp11Cin, che unila i;: ceppo oei ilascomb si }lrorura. tani i guai e miele Yillime fra i suoi ci.'i&cen• jc.11ti't L'autore dfugge dai proccoimcn• ti \'Cris1ici del romanzo francCEe o ruE– :so, non accoghe UCJIJ)ure la tradJZ1 on,: uel romanzo americano (?.Ielvillo Po,• t:taw1horno) 60 questa via, diciamo ~0~1 11a1ur11le nece5sacia, gli yuò portar,• un aiuto esterno. Osni irup3lcatura sto• rica e ombientale \'iene ritiul.ata, ,. nou naia che ullb achclctro di norrazionc ,•eristica,_sul quale \•iene a gravare, l'0I: impreyC{.'ihili risullali il movimenti, iemprc lurhino&0 dello 11ile. DonJc l.1 uithcohì1 di capire. di rifan;j ulle azio. ni, ai sc~li esteriori dei p.:nonaggi: S1.-cssola chiave cho Faulkner porge al lellore per entrare n:1 auo mondo, no 11 si tro"a nel libro che si Jcgr,e, ma i11 un altro libro o aG•Jiritlura in un Ji, bro clic non è 1tato ancora scritto. E; un 1egre1o infcr-nale che rischia di 1u· somigli.ire 1a fa1iea del lettore a quella di .un poliziouo, o per lo meno a quella di un viaggiatore che non po• 1rà aS!olutomcnze dire una parola ,nlb tcri·a visitata, fino o quando non l'a"ri1 r.-erconia per intero, e mc&so pieJe in ogni "io, in O&ni casa, in ogni 1tan. :za, . Anche ne L'Urlo e il Furore il Jc1• !~re sorà costretto a farsi poliziotte. lutte lo tracce che Ò'o,•rit seguire gli son date nella 11rim11parte, dal calmt, e os~ssi,•o richiamo nella mente a1 uu idiota, rimasta ferma alla sua in'8nzia. di quante figure o awcnimcnti si p.ipo~ lcrà succ~ssi\'amente il romanzo. Poi. nell'accoroto e grottesca narrazione d, un suici!a, frate:!., clcll'idiolo, comiu– ccrù a &,•clarsi il dramma dei Compson. p s"'guirà inintcrro11amenlC nelle altn, narrazi.Jni con ritmo 1empre più anso scioso. Delle quallro porti, di cui ~• com1,01·e a rvmanzo, è la 11:cooOa,qud– la raccontata in prima p-ersona dal ,ui– cida, la più tipica i.'cll'artc faulkncrin n:i. Si ricor !crù sempre la ainfonia <!«:– gli oroloi;j cho punt:::&gia inO:lorabihm•n• le l'uhima giornota di Quentin tra 1 c<>lloqui disp,:rali col padre, e quel 9 o. gnar con\'Uleo E;li incontri con la so– rella; pagine tra l,. pili. bello di tutta In lct1erat11ra americana, dnUe qUalt :11 riesce a comprender qmrnto abbia l(io. \'Ilio o.i nU0\'i scrinori americani - a Faulkne~ sopra111110 - la 1:-ziono eu· ro1,ca di Joyce. quell11; più .ottilo di Prous1. e infìno l'alto magii!tcr 0 di Ci– de; l'Europa letteraria, insomma, dal. lt1 (!ualu non può disluccarsi alcunu gran~·e eapericnza alluale. Giacinto SPAGHOLETTI

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