Fiera Letteraria - Anno III - n. 6 - 13 febbraio 1948

13 /cbbrnio 1948 LA FIEB.A u:rrERAHIA LE DUE SIGNORE ;:.ione materna cldl 'amica an,,iana ! Si lascia far tulio, tti ,sente .!!-icura nclli,; suo mani. Una none, fotsc 1>cr un po' di freddo, forse per qualche cibo non Dopo cena, nell'albergo, sulla ve. cora tulle le foglie, tr;l i viali e le infontili di gioi:1, li prende per bon. ;td~1uo, ha avuio un auacco terribile ,.a:nda che guarda il giardino, due statuine false dcg-li alberghi che al. Là. La signora nnzimrn ha bi:-.ogno '' 1 fcgmo. Tutta l;i none .si (; {onn parhno fitto fitto Si son co meno adesso, privi di g-cnte. non di credere questo. Ha mollO soffer. contort;1 per i dolori, ha ur];ito, ha ~i~;,c· ti; poco, hann~ fatto ami: hanro pii.1 pretese. E non è :1ffatLo lo del carnacrc prepotente e violCn. singhionalo. E la m~llìna dopo ha c.izi~t. . freddo. to del marito i soffre ora qualche ben ,·i~to nel!o specchio quel che era E' una none di primo autunno, li discorso dunque: riprtnde. L<t volta nel vedere che cotesto carat. ::n~~~t~•:, 0 m;~·::~ 1 ·zf;~i~a,s<~:e,~i~; 1 a::~ dulcc e mnlinconiqt. E il parlottlo ,signora giovane parla con l.1 sua ~en,,la1a_,ndceoi,,,'.,;,,rc1~,assnio, osre pi:_r nne,lil'.~,i;,: un giallo maligno e diffusivo, che lieve delle due donne pare segua il ~~:a ;:i~ c~nm:\:e~~S:•a•tan~~t~~. cominciava a ragnarc la pelle e a g,iuoco della \una che tra nuvole e mo della figlia. Un giorno glielo di. i'nvclenfrla: la terribile, brulla ine. alberi ora s'affaccia, ora s'abbuia. questo la signora pii1 anzi;1na l'ha ·cc, alla signora giovane. rizia. Ha avuto una nuqva crisi di L'albergo è quasi deserto i nel luo. notalo subito, p0i la sua mente si è Ella ha un ,sorriso fine, un po' sconforto: la morte recente del fra. go di cura, a fine ottobre, non c"è distratta di nuovo, il discor60 ha enigmatico, che si n,1.sconde in qu~I tcllo, certi vaghissimi accern1i dal quasi E_YJ nessuno. ripreso vigore nel giro più fitto e suo pallore come entro una custodia marito, che il giorno innanzi le Come per riempire quella solitu. più interessante delle notizie, delle n::ituralc. Con:ie è stato .bello ~-- a,•cva scriuo, han balenato fra le <linc, le due donne parlano fitto fit. conoscenze, dei vestiti, delle· vilteg-. rò _quel, sorriso: c~~l. fine e m1. lacrime, sono si~ ,sùbito ri~ommcr. to. Quante coSè hanno da raccon .. giaturc., * st enoso, che ha guizzato un mo. si. L,1. signora :rnziana non s'C mc. ta,rsi! Fine stagione. L'autobus che pas: n~ento e P?i subito s:è raccolto pu. ravigliata, le è stata sempre vicina V<"ramente, non sùbito si sono sa la m_attina verso le otto e porta dico, quasi a ra,ddolcare I~ bald_anz~ con grande dok<"zza, ha fatto di parlate. a sono stati quattro o cin. alle volte un po troppo giovanile di tutto per consol::irla. E la signora que gi~rni di riservatezza e di gelo, giovane ;1 poco a poco ~i è calmata. cosi caratteristico tra donne ancor Racconto di Adesso sono i giorni del miglio- più che tra uomini. Ma la riserva. ramcnto, di un lentissimo cauto mi. tezza, da principio un po' auste 1 ra 1 BONAVENTURA TECCHJ glioramento. E· come in questa !-pC. dell'una, la fragile bellezza della!. cie di riuova conv;:1l~enza, arfi<lata tra han simpatiuato. E poi, a fine all<"cure dell'amica, il soggiorno in stagione, chi sa perchè negli albcr. - terra f'oscana, a fine ottobre, ,pren~ ghi dei luoghi di cura la poca gente i malati alla fonte, è quasi vuoto: quelle c.-irni che il vestito da lulto de"c1uasi la leggerezza di un :,og-no! • che c'è è tutta gente minuta, insi. dieci, quindici ospiti per albergo, tenta invano di soHocarc. Vita regolata come un placiclo fiu. alcun· hanno già chiuso E poche Perchè la signorn giovane è mol. mc: la m::iltina la cura; poi uo bre. gnificante, piccoli provinciali noio. • ~ I • · · à f · · · to bdla, e.liquesto si, la ~ignora an. ve ri1>0so per la re,1zionc, poi /a si•.. Forse appunto per q\lesto si anc be aut?, 1-r;.• requc 1 ntissimed e ziana si è accorta subito i e de"e es. colazione, poi una piC:cola pas:,eg. &on trovate, c'è stata tra loro due :~:mco~~~~:ti;ll':~~:e s~~c~:-;::~e h: sere anche buona, perchè hn molto giarn ·ed ceco l'orn del pranzo ... La una specie d'attrazione. E appena congiungono il paese ai bag'Ili, i soffc:1<to.Per-calo soltanto che que. buona cond'ult_rice di que!-ta piaci. rotto il ghiaccio, come la parlantina bagni alle ville, 0 saettanti sulle sta sofferenza non la 'lasci molto da vita è la signora anzi:111:1.Per. a'è sciolta! Perchè è bello parlare di strade estive, in giro per \e belle scoprire, la signora giovnne. Dolce. sino le aspre colline toscane, quan. notte, in un albergo, 5e l'aria è gite, nel pomeriggio, ai luoghi \'i- mente chiusa, ella si difende con do nel pameriggio si fanno le gite, mite e sulli veranda, spenti quasi cin~. E c'erano anche i cavnlli e i tantn nnluralezza eia chi, sia pure a le colline brulle della Val d'Orcia, tutti i lumi, non c'è più nessuno. fantini lagg;ù nell'ippodromo ai pri. • mi di settembre, e µna folla varia e Una, la pib anziana, è arri,·ata elegante, ombrellini al sole. Adesso tardi sul luogo di cura perchè noni silenzio e pace. Nell'albergo delle due donne ci sono i caloriferi, che ba trovato un minuto di tempo, pri. nelle· mattinate dcU'ultimo ottobre ma, per venire. Adesso parl_a di cominciano a riSC.lldare, ma nel sa. queste diffico!tà: a balzelloni, un lottino a pianterreno c'è un caminel. po' buffamente, sfiorando appena e to... La signora giovane, appena sempre ritornando sulle st e56e cose, l'ha scoperto, rientrando la mauina ma COD grande bonomia e solo ip dopo la cura, ha avuto un•grido cli foodo con un'ombra d'amarezza E' gioia. Si è avvicinala subito, ne hn Lns signora di aobi!e famiglia :-,ui prC50 possesso, ha offerto le mani c,t".&·:-ntacinque ;.nni: un vulto m. bianche alla fiamma viva. Come si atero -e insieme dolce, con qualche sta bene intorno al caminetto! La fib bianao alle· ll'....,j)ie. L'.na !-I >ri:, sign0ra giovane è vissuta sempre recente e•pur lunga ha dietro cli sè: nelle grandi città, si può dire che il marito che l'ha e,bbandona1a :111. non ha mai visto caminetti, ne ha cor gio!ane, tre ~gli ... La signora letto soltanto la descrizione nei ro– ba avuto appena un &ceènDo, di&er~- manzi che parlano della vita di tiasimo, a questo argomento, e sll. qualche nobile famiglia antica in /,;----~ , ' (0 . · . \\ \ \ . .. bito la dolcezza ha preso il 60prav. campagna e solo una volfa le è ba. "91\t0 sull'austerità del Viso. E co. lenato uno, per qualche momento, me per distrarsi, il discorso è sob. in una gita, con alcuni amici sca. balzato di nuovo ai figli, alle cure, pestrati ... Adesso ha ritrovato il ca. ai viaggi ..• Anche questa volta i fi. mino e gli ala~i e la legna; è tutl~ glioli avevano insistito: • Mamma, a sua dispo~iz1one. Ah!_ 11 Come ~1 a iver~ tardi, 11on ci sarà pi~ nes. ,s1;1J>ene qui!» .. IJ ~tJ,•cuo della • ~o, &.rà freddo, .. ». Ma intanto Bolt·ime è nato 1st1nt1vamente nella c'erano stati gli esami di riparazio- sua bella voce cantante. ne del più piccolo al ginnasio e poi m!!~e 1 :i :;7 0 :;,r:i;: laq~=-~ la ~ della figlia per: Milano, ma del caminetto che di là, oltre i dai fllNDli: una ·signorina, ormai. vetri delle verancfe, si deve vedere di ~ anni, e soprattutto il dai viali deserti, sui quali passa .dtQrno del più rrande, ufficiale vèn. ogni tanto, come se fuggisse un 'tllllle. dalla prigionia, in J nd la. _Era mondo abbandonato, la freccia di andata a prenderlo lei st essa, a Na. un'automobile ciuadi1~a. / /. I~~ ppli ... L'altra, più giovane, è venuta 1'rtfi oemplicementeperchè è stata malata; un terribile attaceo al fe. gato, il primo, a mezzo settembre, e i medici <icono che prima di qu~t– tro o cinque eettimane dopo la ma. latti,i, non si deve frequentare il luogo di cura. Il viso della signora più giovane Alla signora anziana p'ace la si– gnora giovane. Le piace quella sua dolcezza rassegnata e dolent~. che s'addit.:e co:.I bene al suo pallore, alla fra,rilicà. almeno pro\'visoria, della sua sallltc. " Dev'essere buo. na " dire fr~ ~- Anche certi scatti DIHgno di Peullne Krewer rine di bene (ma non c'è anche un po' di curiosità f_emminilc?), vorreb– be scavare un po' di più ... " E' ti. mida ,, pensa l'altra signora, 11 e an. che questo è un segno di delicatez. za 11. Come invCCe la signora giovane s'abbandona con gioia alla prote- • pa.llido. Un pallore.d'oro, che l'in. =======================--=:==:= cor 9uei profili f'ist'ntiti e un pò ir'Or!ici, con quei ripianetti di viti, tra le crete biancastré, dove l'uva è statà appena colta quest'anno e la !-tagione è in rit:trdo e sùbito sembrano depr celate, finite, abb.in . donate, adesso in questi pt>1neriggi' di sole, fra ottobre e novembre, prendono un pallore delicato, quasi viola. E' incredibile come la signo. ra giovane si la6a afferrare (l'a que. 5ta dolcc.zza, e.launa <!-p<'cie di doci. lità. passiva ... quasi non riconosce ganno de0a luna e il nero del vesti. to - un vestitino attillato &ulla per. sona snella, quasi teso sul petto che, stando adesso . sedut.a, ogni · tanto 50bbalza un po', in_avanti - rende più fragile e quasi diafano ... SAROYAN in disgrazia Sembra che que.J.U, voi"' il siu1,·1111e re. l·J slesw oulor.· -, ed cserci.1a il s1w seriuore armeno ti' Americo l"abbia ft11111 umùrismo .•u quesu, urgm1iz.z.a:.iv11e. il sruno Jnu1,-uo. Nel ,a0 ultimo mnum• sun ~entime.n1alismo verso i ne~ci, la w. 41 pparso ai primi cli siusno. ·• The. '--osa mm ua piU be.ne. . più se stessa. _ • Adesso non le dispiiice più nem. meno la minurn vita che sl1bito fuo. ri del 1>aa;c., :1i crocivia dei primi alber~hi. vede svolgersi souo i s.uoi occhi : c1uel chiuqcrsi cli 111H1 vita più lrtrg':l, l'irrompente vil:l dcll:1 stagione elci foreHicri, e l'apl'ir,si di un'allr:,: la pm·<'ra minuw esi– stenza, pacs.in: t e in\'erirnle. I-la :is. sis1ito quasi divertit;1 al colloquid cli due erbivendole, (."hcalle ultimL· 6 Poesie di LI-P U O' • .1J Innanzi al letto candida la luna, la terra è brina 1enera. Alzo il c.,po e i,ruardo la lwfa candicJa, l'abbasso ccl il lontano mio villaggio desidero. Acc1ualuna, al lago Sud il ba11elliere raccoglie ninfee candide, fiori di loto dicono parole di tri~tczz:1 che l'invadono lo ri1anco da Tungshan da tanto tempo ,e non so quantç· volle i suoi CC5pug·lt , fiorirono e fu nubi si dispersero, nè chi abita la casa· che la luna rischiara. 11 vento dell'est 1134,j~a lra conche d'aria lucida, incendia primavera il fiume e i salici. Nella zona del sole fiori candidi al vento si disperdono, nuvola dietro il monte .solitario quella fuga d'uccelli al nido tiepido. Ogni Cosa cammina nel suo giro: nei mi~ giro io mi sono pcrdu10, guardo lfl, mia luna sola bevo il vino e !1lÌ c:m(o la canzone dei fiori a prim.lvera. Ora ch'è il tempo del\,1 terza luna, ora che r,erdi sono ancora i salici diamo sotto col vino. Pochi ancora giorni di primavera.ci rìma1lgç>1~ ma già bianche diven~aao le nostre tempie 'lm :iltro giorno ancor:,. 6 Qu:mdo il re di Yfieh ritornò a questi luoghi vittoriQSo sui popoli di W u i soldati portavano belle vesti, di porporrt, Qui vennero vergini come la prim:1vera porta foglie. Ora queste rovine affollano le perniei che volano lung-amenlc al tramonto. (Libera versiunc di LUIGI CO.\ll'AGSONE} (LI - PUO' - 700 tl.C~ - Dina. (l.ia dei T'ang.) quella speCic di pasrn frolla che si era preso per marito ... :1h! Ha •visto in un attimo, proprio oggi mentre andavan0 lente a pas. seggio, fuor del paese, su un ponte rustico, un torrentello: rapido, vi. goroso. c::ipriccioso, a sbalzi, a sbuffi, ;1schiumate, pr•'ndere di pet. IO le pietl'e e le rocce, e poi :i,·viarsi ·ardito ver!-o la pianura. Cosi !:1 sua vita; e un imp"to l'a\'Cva pres:1 di gridare all'1mpro\'viso, cli g-ricl~1rc a tutti che non era lei, non era quell;t che credevano, di fuggire, di riconquistare la salute, la giovinez. za, cli riavere se stessa. Ade~so, nt:J!"intimi1à del letto, la signora Si guarda per la prima voi. t.i dopo la nrnla1tia: non .incora completamente, no, ma ·un impeto nuovo c•e nelle sue c:irni, un ur. ,;ere di giovinezza. Lei ,sa che cosa questo vuol dire, lei sa che anche da quelle c:tdute nella prostrazione. Pugina 3 pcr~ino dalla tri:,leuz del· dolore, una spinta l'assale ;1d' :1ndare verso w):1 ciuà, 1111 luog-o, im '!jlpunta. mento, dove un uomo ic ul'f"'" ragaz. zo 11, l'aspetta. ::-.Jon,., una buona lei, e anzi CMtiva, ~I, pessima; e vorrebbe dirlo nlla sua amka, vor. rebbe gridarglielo in faccia. ' • Eppure la nrnuiua dopo, si trova ancora in quell'ambicn1e, in me.t:z 0 0 alle ,stesse persone. La signora gio. vnne ha adesso un modo di cammi. · nare un po• diverso: forse più :-lto, più diritto. Ma come sa fare ancora quella voce, quella faccia d.i malata: " ipocrita! ipocrita! 11• .Ep. pure quel mòdo lii cornport.trsi non le sembra in certi momenti nem. meno un 'i procrisia : le pare quai-i un riguardo per le altre, per c1uClle che sono ancora malate e che· forse non si riavranno pii.1 ... La signora ,mziana ha un sospe1. 10 . La guard:1 stamattina con i~si– stenz-<L negli Occhi, dove nella notte un lampo straordinario di giovi– nCz%a ha ■preso a balenare, e- nl'I 1,omeriggio le fa un diSCofflO .... Un discorso un po' buffo ,a salii, :t ri– prese, come fa sempre ,ma pi,eno. in fondo, di bonomia e di buon senso. La ,signora anziana ctiec di capire la vita, d'a,vere un•e~pèrien. za. ':.a sua vita, si sa, è chiusa, è finita. non ha aspirazion.i, ma qqel. la della g;ovanc amica? Ha fatto male, questa, a venire il\ una Ma– gione cosi morta, non ha potuto che annoiarsi, intristirsi, e invece ha bisogn9 di distrazioni. Venga il prossimo anno còn suo maritò, quando c'è musica, ci sono le cor. se, c'è gent~. L 'alrra ~orride, accenna ,·aga. mente di si. Povera. signora, 5c - sa. "J)essc! Altr0 che musica e t:orse! Ha nella borsetta una lettera f'hc ha ricevuto da poche ore, che le brucia sotto I~ dita, una lettçra " piena di pazzie ))• N'o, non ri. spcn~rà subito a II quel ragazzo ». Ci vorrà qualche giorno : spera anzi di essere saggfa ~ d'aver la forza di troncare. 4 Intanto la so.lita vita riprende. Com'è gentile e dQCile la ,:ignora giovane! S'è lasciata condurre per– sino. in mezzo ai :piccoli provina ciali. E' stato questo un desiderio della signora anziana, èli venire a contatto neg.ij ultimi giorni_ della C3Jra .a.richecon loro : sonq in forrdo brava gente ... Ma un giorno éhe le due sig1l0re andava~o ·a pa~scggio e si SOnò pr. _m!lte~,!!UI ,P.QJJ14.del torrenteU.;>-e la sigQorp.1.anziana ha- #lpre&Q i•- .di. scorso della sua vita ~aoiOI. Olffl&Ì, regòfata · come quella cli un fiume, che va àl marr, una' risata-sqtliÌli.n– te, aggressiva come l'acqua df::• torrencello 1 si è drizzata nell'aria. . La• signora anziana ha capito. Teme ~•aver capito. E .le duç .si– gnore rifanno la &trada. quasi in sil~nzio, verso I'aJbergS> • . Al! 'a:lbergo, nel vestibolo, Jontaa ne e dicise, son già proote le va– ligie per la partenza. loneveni,ore TICC.HI • Il v,a,.,llfd po!emlua ,111 lmu teatrali: s– sl \'C11gono fslltultl•, d1oe t. rlvlata. ·.,._..tutto ptT rk:hlanw-e. l'atzmdone d} un nato P'll>– bko au una ~ balnea,e, Mtclio sarebbe •.MtPW't l'trnpono del l)Rrnio a una «.npa– lftla che r:r,ppreaniu.e poi l la,·orl -.nalali. Ed in ~!to. tirato ,::n c.uN. ecco Il Presldc1.'te del Premio nulonalt per Il dnm· rna (li prunio • R,'ccione: 11) fan! ,vanti can una lettera drcol:lft, giunlt anche • noi: • hon p\lÒ l'autore J)fcm!ato devoh'C'ft il premio a una cii;sm~la a tlla'o dl contributo alle 'PC'IC'? li In ,-cr:tt.. OlflUIIO tln. l'&cqu. ., IUO..ft\t&Hno: e noiJ si può prtk!nde!R ,cbc. un'Aaicrult. di fl)ggk>rnO ptt5Cind.\ dall'inlfflae twiltico. Per. cM U Dromrno non pl'OQIUOYCcao •'-6 11n p:cmlo teatrale con le ~odalltà e ,econdo r c:ntcri au~pkati? ~che lei .ha avuto un dolore re. cente: la morte del fratello, pochi mesi prima della malattia. Pari.– dell'una e dell'allra, ma con ur:a sottomissione dolce in cui pare t he il dolore si veli e si aHini, una ,·,J– ce, si direbbe, da malarn. .. " Dh•t:: aver molto sofferto 11, conçlude' fra !116 la ignora anziana. E sùbito un moìo di' simpatia la 5pinge. Le pa. re adesso che, nascosta la luna, U.\it arietta infida serpeggi tra gli alberi. Aduerlluru ul We.Jey Jackson •· (f\'e.w La can1pa100 della critica cOnlTO il York /lnrcu 11, 1 Bruce, pp. 285, 1ira111. nuuvo roma,uo è s,010 apertC/dli un ar– ra iniziale. 35.000 copi~: "°'! molte, di ticolo alquanto crudo di lrwin Slww fronte alle 50.000 copie ,li. roman:i co- sul. supplemento letlerario del New Yo~k me " Our Own Kind " di Edu,,ard Mc- Times. /rwin Sh4w .ii firmo. per lo c,r &rley) William Saroyt1n è cad1du riel· co.uan.ia, " 1hammaturgo ed e.x-militr,. l'erru,e di. dimenticare elle 1 u,erre e ,e": -attributi ti.11teressm1ti enrrambi, ma vitl!Jrie. Jir.(scono per inoculare ili tabe non molto significativi, mi sembra, miliuvUtiça anche. nei popoli cl1e pule• ,,11m1d<, si seerulo alla flmziurte di criti· vano 1embrt1r11eimmuni. e cJ1e. l'm11i· co. t 'mtacco di lrll'i11 Shau; eJtJa del militarimio 110 ,. e piU di modu. alme,w ,uno dnl campo cri1ic<J. ~<,11 il cl,e mi~a in Amdica. Che cioè, t.l feuo,e ameri- si vuol mi,l\nwmet1lf' difemlere l'i11cr1• cano trova m,cura r,/tmnei,te " br<M,d· mi11a10 romunzo, cl,e mi .tembn1 debbt, minded" ogrii 50tirn de.li« uit<1militare e.isere d«vvero murlesia cQ.W. Ma per al· frutta d'alto prezzo. vcnme eia lon. r---~,.,,.====-----=-=~===~-====~-==============11 tano e rimaste invendute, H:\\'nno ·I Il • Vuole mc.:ttere la mia manti– glia?» e fa l'atto di porgergliela spiccandosela dalle spalle. • No, grazie. E' una notte cosi bella"· ta notte infatti i'! bellissima: cosi deserta tra ~li alberi che hanno an. altrui, mn IJI}" è del ptiri dispo.,M , 11 1 1re ragiQttÌ. l.'umuris11w e. il c<nwe,i:i,,. uppre:z.<ve , 111 a/sia~i rapprese 11 rn:i•1m• nalismo se111ime11rnli di Saroyan posso• che 11 0 11 si<1 mel0f.lrammatic111,1e111c e/,r rw ,mcoru (11,re. <111afclte fr11-1to garbatu gia1foa della 1 :illl miliwre na:fomde.. t111a11do si mWJt:OnO in un m~wl~, 1 l'!w Saroyan, ,tum,ue, come .<crittore tli fa11 :it1.in ,m m,mtfu cioè ciit s mltlrce guerm minaccill (l"incorrere 11 ell"o~trtJ· miche. f,1 :ucchero filmo. Puuri 4/j ,,uel cismu.' Tullo erri wufoto bene {i11cld· mo,11fo ,i mmw/1111 11 iu bmwlitù; e, ~·era /imitalo r, vedere I,, gucrm di rim· que~t11 • vt,1111, effe.11i1,'#tme/,1e. il mite Su• bul:f1, nel suo proie11,,rsi m~ll, i;iceudc. ruya11 )"è ""'{Il,,., (I ficcare iu 1m mu11do idili\chc Ji una ciw,di, 1,, di 11m11i11c,a 1r,,pw, ,:tm1dl' e r1,11111lc1N1 r,er lui. americo,w, duve tutti so,w bl,rmi .e 1m- M,, ,w11 merw i11ye,1mJ, u tlirc il ie– ri e Jamio 1111 gra 11 parfore. di Oi11 e rt, sw11111 il vri11d11t1/e auo 11'11f.-c11s 1 d,c 11 SA P f R V ED ERE 11 dellu m.Qrle che rwn è morire: 11[1,,,a 1r:1.l11 Slum. J,, 11 Sur(l)'tlll: ·• im1,iegri fo tradotto in francese ~ l'arme, 1 c, parve 't"'I.Si un brmJ,, th•lfo de· ""'' ri1:.cl,e::,, rl'immagi~•1:iu11e ~ ,/: M!t•· :~~'.'O è 1 ~;:to di~~~ ~=~ 1 :-s;!: ;::::;;';f(/ ~~:,,~':•,rs~d:r~~:e , , 11 111 ~;1,~;:; ;;;:~7:/,:: 1 1/ 1 i 1: '; ~: 1~;,e~ 1 :.;•11 :;~;;,,:;c::~~';r:;;t: F..dltlon,~ du Crlffoi.'; • lt,PJ>rc1ulre fl ,·otr 11, U che ern pui urgCJlfe /or crm,,srcre fl/!l1 wlfo cm1t1111cr. Clii flbb1fl11u1 c•1mbflllll• ullko di c;rn.-,oche, dus)O •\'<!,r~ede1;to un w1n ,,,,,o,nd: se ue curi; neµJi 5u11i Lni1i sies· 1u e sug/1 w,"''."' che h 1 1t'.m1 cumb1111w ::r~.<l~~tcu~::i~ ~ 1 ~~k) ~ 1 = ~~lo:: ,i la trmlu:ioue i11 wrie lir1;we e~; 111i-, to ". &ir,,y1111: 1/ ~"'' 1H,11 1 ' che. ,w /;~(/• "thtta ont lnvu~ la vWblUtl ... Au raQuc tk, sero le (;O/JieJel liliru ~nll•1 11c111 1/t'gli rwll11 ,li sobb111d1 fr,1111~ 11 1~: 11.01IICIJ;IIC m'tntC'lldte t:ralter <l't'll1piriqwr ct. menie d'!gno- e.sere'/' • Jr<illli ,l"EumJJ"· Q, 11 J'lt!l'IÌ 1 /i fa,1go clic sii 11umi111 p1,l111c1 lw,1110 uni, j'ose catlmrr qu.c: i.. sv~loo vuro. ctl I ~1 ~"' ria il leu,,re m./ bel t/ ,1-m,1,, ,. solfo c<m.Sll,,er c11i •1bbiam() 1,1n 11 ,1e rdlttll touJoun le polnt tk dtput du e ,e iroyu,1 /IQ ·' I . . I I dil!'loin qui «induk au,: 1•lu1 h~ut .. tartmlt'U dr me.uo dell'ur~m 1i::,1:.to11i' 111d1111re ame• i co111b<11/11lo e SUM i 11 11 1111111 e ,e 111111111 b. 0t:Mh .. •· ' rica,w - 4111n11·er.~,, I.e , ir<-mle ili 1111 c1,111/J1,rtulu "· • ~~!"'~~n~ ~Oll cr7if':: ;;~~e? Ma 1110111 • .,41 /,lfllit10 i 11 tllr 11 ,m è rii/fii ilr rcw,•hw - Edoardo BIZZARRI !-'OStituenclofruna e erb.iggi nos1r~1- 1 Abb• d d t ni, di poco valore ... e ha sorri,o. ~-'~-~= 18ffl0 0ffl8n 8 0 8••• . Si wrprcnde ICi sies5:a di quc-sta trasforma:-ione, si rlà dell'ipocrita, Se sapcs~"c. se s.ipcsse 1:1signora anzi:in:1 come 1:-isu::i virn l- srn1a c;:vers;1! ::-.Jo,non !e fot·f"i;, 1,i\1 il di:-.cor:-o, che :\ntht: oggi le h:t 11:t. 10, del nrnrilo prepottntc e I\ ,·-.n. turo5to, che dopo alcuni anni la piantò. Che noi:1, in rnndo, qm·:iti dis..:or~i: quc!-le lamCntClt 1.:nn1i– nue della prcpo1cnza al1rui e· <lell:1 propri:, debolezza! Se :,ape,.;e dw proprio (ludla specie cli uomini, in fondo a le-i pim·ciono: uomini forai. 111~1g-:1ri pn·pore111i: 1)Cr ron1r:i'H:-tre C"0n loro, per dri:-,mrsi di fron!L' a Imo pili hell:i t: più ;1rcli1a, per vincerli e per poi.. 1:i,cinr~i vint·c·. re. E .-,euna coi-a le era di.Spiaciurn fin ,ta pr·incipio nc·I mari10 suo e poi era successo quel dtL: C sur,•,,f-. ,:,,o(nrn non lo raccontCrft mai tdl:~ :-,ig-norn:mzi:111:iqu('J chL· C ac-c:1d11. toL è st.nto p1·oprio 1>Crla r:1gio1w L~ontr:1ri:1: per una cJoeilit:1.c<"ces. siva ,del rara11ere di lui, p<:I suo t.·onform:smo a tull'\: te rrg-ole, per VITTORIO GASSMANN tut~e~:1:~o Li a~::•i., la dt 1111 la,oro .... ,,., ,.cmpre ripor- t ·~ 101a., un crilerio '>- J)HI ,llllfJIO, ,I li i' -.(\ ~ lii cOCICIIZ,I lh ~ .,_. • 1111l11•lri:1 d rC· JWrlu1 i<1 e J1 g•--~ r'-· In 1111 rcp,'r- lorio l\f'Ct.'••:1ria• J 111\lllh! cdt.'lliro come il IIO•IM di <1ul'~t•am11, bi con· ,idcri: 1lill:1 1111m:,. ('V11tJ1;111;11ia gio,a· ne e con molti 1lcl11111:1111i, millu 11otc e igur,tc tlirri1•ohi, 111at(•riali) A111011yh:1 tn"ato ìl 1:1110 ltt)•IO per cun •idc.ra :r.ioni 111,111 a~l111c, um di JJl'Cl)Or:11.io111•, di polemica e tlirei ili ri,~crv:i 11 ,cut.ih· . Ju, iufo1ti. 1• 1•011 1111' il min :1rnì1u S:ilce. regi.Il, 1IPll0 ~penacvlo, ,·i (l)l" l,i:11110 ,•bto: 11 l'uri J)"rf Ila fin lrup1111 11wlolli camc11lc l11l,r1fi1·ahl 111ac1·!1i11u h·alru'c. ... perchè ne I suo ha messo "An~ony,, repertorio. 2) U1111 ruriu~ili1 1:1loric:1, ti" ahroude crilicamc111\J ,1,·:111::ibilc: c;;~•·mlu ,.lt111,my uno dei 11iii forli :mcceSiii del \Cairo ru· 111;111li<•1,1, e un<•1ll'i 11oehi lt.-li ol,ie11i,a- 11u:n1cant·ur , al\1li, insiernc a Cliat11·r• lvii ,. :'.I qual1•he De Mu~l:I. li 1ml,l,lic, 11c hn in cfl'cll i gra\lito lu rie~umazi1111.-.. 3) Uu ,all,1., ronlr:.l'pe~o a~li skrili i11ti1ni,mi di ,uoh1, 1(·perlorio 111ulicr110. In A111011y, JKJi. al cl:1111:orl' clcl!a ile· 1·!:.11,111.iuuc toi i1111c•la una ,·ul,hi:i :,u1•ii1· le, un ollir. di ru:,C I' pcr,.1,11c. 1111:1 irnplncata irrc,111ic1c1.1.:1, clw r('ud,1110 il lll'r-.ontt~gi .. ,1u:11110 111:ii ,cri1lil-11 nella ..u:, ~frc11:11u olco,:.r:,ficità. ,I) 'l'cc11ic:u11C-1111•. ho 6'.! C.hu i11 A11. lfll!)' un pcr:-onai;1du t!'allc11:1111e111<1 :,41 altri piì1 i111p•·i;11nti, i rhe <'•ml◊ t~affron· tare in 1111 prv~imo a\\Cuirc. Osi:i utam':mu 111:,c-lri in 111rn1lo 11'in,ci:,11r,re il i:l.1::1ico: la 1cndcnia al Il compleuo ~ e alla rarefazione dei meni e11prcs.si ,•i, ti pica ,lelb • cosiddetta 6"cuola moderna, non wrtiranno muì allori indh·itlual– meute anrczzali alle prove del gran re- 1>erlQrio: il quale ha chiavi e ricette nmgichc, quali ciascuno tl._ Je,·e 1ni,•;ue con pro1wio e concreto d'orzo di larin– i;e, oltre ché di cervello. Un:-.tt'ola di imp•gni ,•io vin 11iù massicci è la :WI:. \•i:1 :-11 c•ui noi '-io\'trni 1>0s:im110 arrant· 1>iearci. Sarù quindì grnto a An1011y se mi a,•rà inl!Ognnlo 6i:t 11urc 1111 sol truc– co di rc,1,iro o tli singhio:t.7.0, una ru- 10111li1à tli i;o•to o una Ì>tCl!a tli man- 1clìo: ..e. in Jcliui1i,•11, _,,ono la sua z.ivocra di e-steriorilù e di carenz;i cste. 1i1· :1.mi o,•r3 av,ic::inalOJ'un llalmo a qu:,lc.l1e Amleto o Ore111e avvenire. Vittorio GASSMAHH

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