Fiera Letteraria - Anno II - n. 39 - 25 settembre 1947

FIERA LETTERARI> 5 La lirica nella guerra e nella liberazione Numerosi punti di contatto 11 possono Ìn' ,ece trovare tra I due se ci $0H:rrniamo sull1aspetto formale e tecnico della loro pOe- 1. .a. anche pc-r ìl fatto che è alle sle:.H,e la.r t<he masse lavoralrtci a cui asi si rivol· $tOnD e da cu 1 rJogliono esse:, comp1•si. Su questo punto Bromcwsic.i è 1c.n1a comp10- mcssi : sacrifica tutto per esser compreso an· che dal meno collo fra I lettori. Frasi bre,;, ridotte alla scmpltc1tà estrema che spesso risuonano come slogans pubblicitari. uso frc.· quente dei proll0m1 pcrsonnli spes.so r1pctu11 coi verbi sui q_uali qun1i esd~siv~ment!= ~i basa la costruzione delle frasi. sintassi k n-=are. schematica: Durante l'occupazione la poesia ,os1.e1111e com.e sempre 11ella sua storia. le ragioni della patria e della dignità dell'uomo contro la violenza dell'invasare. E per rafforzare il proprio canto trasse gli "auspici,, dalla grande tradizione romantica e la adauò alle 11uove 11ecessità espressive C OLLA fine della campagM polacca del s.ettembre ·39 si può dire che finiva per cinque anni ogni vita legale dcli.a cultwa e dell"arte in Polonia. Era ncll' m1cnzIone del· l'occupante di (1 impedire 11 lutto q~ello che pote,a ricordare ial mondo che c.sisteva una 1c Qualche cultura polacca 11. F.a.mosi pro[essore. valenti profeu1on1sh e artiWi furono messi in campi d, c.oncent1::1men· to o deportati nelle fabbuche tedesche. le università e le scuole medie soppresse: la stampa, il leatro e il cintma colla sfacciata JUI.JA 'I 'rUWIM esaltazione dell'immoralità e collo s.chtrno delle virtù ci\~iche mirnvnno alla depravauo– ne df.ll' indiv1duoe del c11tadino. Speuando la spina dorsale a quello che un popolo ha di più nobile e duraturo, la morale e la cultura, H1tltr pensava d1 ean· celiare in poche decine di aM1 e ccn qualc.h:: decina d, milioni di vittime (sci riuscì• massa· cuune !) dalla carta d"Europa la nazione po· l11ecacome fallore stonco. 1-'riva d1 una classe colta sarebbe slato un piccolo governatorato ci1 Stente dt.prnvala mclla, ino3p3Ce di dlrsi nlcun reggimento. l" ancbbero govcrMla I te· deschi secondo Ira legge natista ispirala ad unn più alta g1ustiiia soci.aie. Ma i polacchi 5000 campioni r.ell'arle d1 resistere ali" invasore: lun~h• .secoli di inva· s.ione r'J»a, tedesca. -au51r1aca li hanno vali· damente- scaltriti. Il polacco non piega {quei sei milioni lo confermano). 1I pobc-:~ 1-on dimentica, e il polacco. quando si tro..tta del I la su1,1ler,a che per lui è tutto, sa tenib.il · mente odi11re. E anche questa ,-oh.a la resi &lenza fu dura, lenoce, valida. • A dis Ilo delle ordinanze tedesche si cb· bcro /e Univt.rsi1à, le scuole medie, la slam on e perfino il teatro clcrnde11i,i1. Ed una let· •leratura. oiù ricca dclii, pr<ccdcnlr- 1 J)OCli s, cambiarono nome (Pn.yboi; di· versi \VglQ:bleski) e diffonde.vano danilo· s,ciilt(l o manoscrit.te le loro Qpcre eh~ passa· vano d1 mano m mano, oppure in veuion· orah come nei tempi IC8gcndar1 della poei.1a La liriC3 di que.io periodo ha dei netti ca u1.1tt1i che la distinguono da quello precedente 191839. Sccmparsc le scuole lf'llt>riutc, men· tre ne sorgevano di nUO\l si affermano 1 ,•e11 poeti la cui arie si fa più es1~t.11tedi pcrr siero, più ricca e più ull\3na. E." comune in lutti una tenden?.a o.I rc,.1l1smo mentre nella 10li1udinc e»i si rivol..,ono. cOmc per 1,arne ali ausp,ici, ai grandi romantici. Ne dct1v11,un 1ealismo che ricorda nella 1ro.sp.1renle ch1a· rc:n.11 della toml.'l la class1c11;,d1 M1ckiewicz ~ d1 lowacki. La maleria è la storia. d1 quegli 11nm: e simbolo ne è Va,sa,;11 ~ cn:à del martmo 11. S1 ootn~hbc comp1larr una .:intolog10,d, lnu·• 'LI Varsavia. un vero Jimio poetico dcli• Clllà S1 ser1s.1C che la pocs!a d1 alcuni d1 que$l1 ~11, com~ Jutru11, è li poc.si. , _della scotr fata. Di una ,corfitta ptTÒ. prcc.111amo OOI. che nel dclOl'c e nella nlOfle dc.ll 'ind1viduo 6111sce di eHCr tale e d1,-cnta v11101LA ~ella volontà e dCQli ideala d1 un popolo. E la ,confitta de11"1nd1v1duo dl\""tnta colla sua mocte In suprema affermazione dclln sua vita. così come i.a distruuonc d1 Va,iav1a è la ,up.rema affermazione della vii.a d1 tutta la. na tione polacca· I, saluto o c1llà del morl11io I sulle alPdel luoco ancora una- L1 0/fa 11 al.:i al c~ o. lniuando una rapida K.Ot"'1 de, poeti d.& qunlJ ultimi anni, rite cominc.iomo d, Leo· pold Staff, il settantenne Nestore della poc' sia polacca che, d.,. qua.si 50 enn1. detiene uno dei primi. Se non il primo posto, tra i lirici. l...- rectnle racc.oha Mar/U){l, f'ogocla ~O!l aqiunge . nessuna. n_uo,·a _nota all~ alta llTLca p1cnn d 1 forza, d1 pensiero e d1 dol· cena di quest'ultimo rapprc.sentante della Mloda Polsl•:a. Ccmo \.a sua, .anche la poesia di /u!ian Tuwim (coi suoi delicati Kwlaly Pobltie} a,pp1u1iene al periodo lctler,mo prc cedente allo scoppio della guerra. In quei ventennio essi ci avevano dato i frutti più s•· gnifica1i,·i della loro arte che è sl31a la vera scuola di tutta la lirica contemporanea. Lo stesso si può dire della raccolta Wielt Kl~sl.•i di Antoni Slonimski. C. riprometti.amo invece in questo articolo di so-Hermiuci più attentamen.te su quei p0(' ti chr soltanto in questi ultimi anni raggiun· ,ero la loro malurilà e completarono la 101... 1o1er$0nalità artistica MIECZYSLA\V JASTRUN M1ectyslaw Jutrun free servi, prima la .)Ua voce 1n ,eno ai gruppo letterario :,ka· mander quando III quello già commciavano a man1fe1tllrs1 1 pr1mi s1ntom1 d1 crtsa. T.em · peramcnto ailamcnte lirico e porlato ad una esigente ,·isione intellcuuali51ica. <;&11 aveva finito col rinchiudersi in una sptc1c d1 Jorre d'avono dove come ~.cardi di sognJ gL'Jngc• vano gli echi dei fot11 degli uom111i e della rt.ahà delle. cose. Era .il suo, un mondo d1 penombre e rilleui che un critico ddin1,a KO: vetM.tO , da leggi d1 tm tempo che stn fuori della slona •'- Quello che più Cl av~,-a intcrc"41o allora, dalla raccolt.i Sp01kanie uJ c:asie (Incontri DCt tempo) ,_ Dziejc nieoslyg/c (Sloria ancct tcpi da). Cfa la coscier.z.a che il poeJa -aveva della mediocrità della materia poetica ispiralrice e il conseguente andito a qualchecosa, di più (}ero, di pf1ì profo~o e q:iindi di più umano: Cli avevamo auspicato una poesia al dt luor, della scuoio., genuina e umana. E. non c.1 siamo sbagla.ati. Fu la guerra che aiutò il poeta 1n questa sua aruia di rttrovarsi. La pena era CIÒ che d 1 più contrastante si pote-.-a immaginare al suo temperamento poetico. All'1mpcovv110 davanti al suo sguardo trasognalo, {lb1tuato a fissarsi p('r aHenare gli ul!imi riflessi di om· )Ut:cz, SL.AIV JA TR ' brc 111 un mondo d1 magia, 1.cco prepotente u la realtà della paura ,1, do,"e implacabile regna 11 il r~oh1mcn10 della morte, l~g_gt d'acciaio 11. l ,luar.do il poeta II non s.ase fu11r.\ il suo canro 11, e; fu un momento di perplessi1à forse, più che di smarrimento. nella linea ~Vslqp (Introduzione). ma subito ~li vede chiammentc la nuova strada : Non aOcr paura I chioma le cose pc, nomeo, non temer che, chiamate. non smctlon J; oi· [oòe, .. Fem'ta i momcnlt che esplodono ,olio le [dita,,. fai&' nudi... E MCQUe così la rl'ccoha God:ina 5tr:c iona (L'ora vigilala, L:iblmo 1944), so.lulnb dolla crillca cc.mc u l'inmprctauone p ù al· tamtnte \1oca della 10Herenza degli uomini e della terra polncc., du,.antc gli anni dcll'occu· pazaone tedcsc.:l ,. Ad ogru minuto. ed ogru plu.SO J I pot.ta uova materia al nuo,-o canto: la ronda nemica nella notte (L"ora v1gilatal, 11 fumo del aematOl'!O (Fu.nual~. un gausli– uato " bocconi sul mu10 come un b:Je sc.an nato p1.1te511momo le pietre mulo coro (Lettera nllo sp,n10}, ccc. Da\ anl1 a tolt scene Jastrun non amprcea o mnled1ce non cerca I colptvoh, riè 11 preoccupa di capire- le cause storiche o poli– tiche d1 tante miserie. Egli s1 piega verso r uomo che sorfrc e muore. chissà perchè: e tinudo, quall. tenta d1 raccoght"re tth :ilt1m1 ath d1 q:Jdlc mure vittime. Sotto l'inc-1,rabi llà dei dcli, 1ullo sfondo ddl:i natura squal· lida nelle d1s1ruziofll, gli ult1m1 gt.Mi degli uomjnt hanno qualche cosa d1 .Jrntlmenre eroico che c-ome marmo incide quel 10vrurna· no silenzio che sempre Cl\-VOlgc ogni morte: e nel campo una fila $' inzinocch:a: curve schiene io camicie lacere sulla neve. Li oedo ancora: colle propn"e n'ta·rfl le /oue .tcaoano. I:. altre mani f loro corpi di terra coprono prima che si ,afj"ttddfno. Cdlrra la nelle si uni:sce alla tena.. Cela il bianco len:uolo. ( otiua) In questi momenti scn.tiamo :.,n ricordo del r(i~ Jjr:ndlfro~!n:n:: ~l : 0 cd~::~ entio e dietro si .apre una fuga di spai.i ehe avevamo notati nelle e.reazioni del paiodo prebellico. Hi1pctto a queste L • oro rJigtlota ;usieme ad una più sincera e pen~sa 1sp1rl-· z.ione mostra 1.1naptÙ altt.nta t. sicura tecnr e-a; a1 model!, col\temporanc1 urusce valida· menle quelli della grande Ime.a romanltca po– lacca. · spt.ctalmtnte di Slowacki e Mickic– w1cz: basti osservare la poesia (Uc.:::e"li,Sco– laro). Descrizioni controllale, calme. mJ.1 ca· rie.ate nelle tinte drammatiche della $0ft..,err 'la e dell1 brutalità. mai comp1.ac1mento al tro.11.1co all'eroico. ma1 la ricerca di un faci· le effetto. Con questa semplicità d, mcui Jastrun ha un .ampio respiro llnco capace d, potenti v1· sioni COmt; in quel piccolo copolavoro Lyd:i (f:.brci), considerato il maggior monumento artistico innalzalo alla memoria del martirio d_egli ebrei durante gli ann, ddla teona na· :tuta: . ..le case in mam10teo corteo sotto in.eso,ob,t cicli come and~cro ai funerale di mille e mille Jam,glic... è più ancOra nella liuca dal 111010originale Ska.:aniec, condannato, che per ch1arez.u s1 è cri..duto render meglio con Al muro. JJ::l{LY l'UlfHAMl:.NT Wojna ; Wiosnq (Cucna e l.,rimavcra, Lu– bltno 1944). di Jen.y 1-'utrament si potrebbe definire come una entus1ast1ca corsa armata vLTSO la Patria 1t l'aue nostro immortale. agli uomini amico li, In una qumd1cma di lmche il poeta ci mostro ~ppJnto le speranze. e le soHertnzt:. gli amori e gl, odi d1 quei lor tunati gio,·ani fisli della l.,oloma c~e do~ aver conosciuto II la tristezz.a del pianto d1 vinti vessilli 11, finalmente 11 contro i \'olcri degli dei e dei demoni 11 riuscirono in K~s· sia a saldare insieme 11col (tJO;CO, con la pie– tra e !'acqua u un nuovo esercito polacco. Lo stes.so poeta chiamo. la 1ua pocsin; 1, scm· plice melodia, cruda ,eutà dei poven solda· ti 11: definizione e1a1ta anche CML un punto d1 \Ìsla c1tetico perch-è, lontana ql.l..'lnt'ahra mai dalla tradiuonale lettLralura d1 guerra. essa è il più possibile aderente alla m11grarJila dc~ soldato. E' peesia di un $0ldato tra i sol<M.11 e per i soldati. L'ideale dt;!l"autore è d1 dimenticare se slct$0 come lellerato con le proprie espe· ,ienze; e fantasie poetiche per esprimere si:m· pre più esattamente quello che possa nell'a· nimo del più umilo dei suoi compagni. 01 q:ii il grande succcs10 di queste ,P0C-lletra 1 s0ldati che le ripeteva.no a manona e a \'Ohe le c;an,tavano come 'e tn eue r1conosc<uero la precisa espres.s1onc dei loro scnlÌmenlt e della )OJo vita. Co,i a,-venne per Kruab'.n (Fucile) che un critico, il Cnc.howsk1, g1u· dica ÌI capolavoro dcll-1.'1 uu;.coha e 11UM del– le miRliori poe1ie polocche che certamente durctà e troverà il suo po&to 11ell" antolog10 cklla nostra linea ,,. li momento culm1nanle è quel u quirto m· vcrno u di guerra. l'inverno del '44. che; dop pi,1mente generoso 11 risparmiando n nl po,ta e:_ ai uoi compagm quel che nmane, ancor dc, gÌovo.ni anni • darà .ad essi fiMlmente « i loro oggetti di gueua ~- Da quel momento la voce d1 Putrament è piena di allqra impauenl.it , come dovcss~ guo.dagn.o.rc 11 tempo perduto. La mano: ~r troppo tempo inerte, ~ nen-osa, e. ogni mi· nttno particolare di quella nuov.a vitti acqur 110., come pc, incanl_o, qualche cosa _d, g10· v 1 rnilmentc nuo,'O e 1mmed1atamc:nte lres,c.o e (or.te : conosciamo oggi il gusto dc.Ila fo,z.a ineb,icnlc è osp,o ... tJanno oer,o occidenle lunghi cortei d, treni d'amJJ pieni, con cuo,; e can:oni polacche.•· Qua, lo ciotola di lattai L'alcool pu~:a di ben:rr.n, ma ci piace ... (Tout) Anche 0011 nom1n.o1a la Polonia lon1ana e dolorante è sc.mprc pre1enle: quasi assil· lante "ticordo di persona cara abbandonata !! malata che o.spelta aiuto. Quando ques!o rr– cordo si fa più esÌJcnte e il poeta ,·1 si f~ ~ in una dcscriu~ne più. larga. allora ,~· troviamo quel tcrr1b1lc ,cnltmento dt squal lore e d 1 rovino che è comJn!=' a. qu:u1 tulll 1 J)OC:lipobcch 1 e russi dcli uhuna guerra. E.' 'Jn senso a~h111co d, strage: una don· na IC.nve dalla Poloni11 1masa .ii ~uo uomo che milit:a .ad oriente 11, •.. a rutto qui c'è un'altra misura. Pe,sino il tempo_ su ,,uç.sl.a PJ:fCO$S(J ler,a potla il crudele si,t1lladel nenAco, e ogni giorno così lento pel ciclo .si 110,cino- .. (F ragmend ADAM \VAZYK La dolorosa necessità della stona mise il fucile 1n mano ad un ah-ro poeta. Adam \Vaiyk e lo costrinse a sparare. Nella poest.a d'avanguardia d'anteguerra \Vaiyk si ..ra guadagnato un posto non certo d1 ~r.!missimo piano con due ,·olum1 d, liriche Semo/ory, Semafori: Oczy i usta. Occhi e occ.1} tra 11 1922 e il '25. Scpuono qu•nd1ci anni <L silenz.io. Fu la guena che in lui riS\-egliò il poeLa. come aveva pt'tma risvqlato il to" manziere (Rity Rod:inne). 1'CQUccosi la raccolta Soce C..ronatu (Il cuore della gra· n.lta, Lublino, 1944) con una \'Cntina di li– riche SCiitte 1Jei luoghi do,"t' c<>mbettcva e , c.ri, C\-a Pu1,ammt 1i.xc.hè anche \'1aiyk fae~a parte dcli' csercito polacco formatosi in Russia. Dopo q•Jindici anni e in men.o alla trage- dia della auerra, il poeta ha razg1u1110una mn1uri1.\ che colpì molti c1itic1, già sccll1c1 alle sue creazioni precedenti. L'aulore MCI'" $0 è cosc1enle di questa sua maturità e chia· ma ti triste ,posa dei miei lrent'onni 11, te la mu1,1,dei vent'anni 11. Nella lirica Po:czro– nie lnkipo (Addio a lnk;po) del '40 che deve esser considerata la prima dell'intera raccolta se non in ordine di l(.mpo, elmeno nella e,-ol:izione creatrice del poeta. questi dà l'addio {ma con quanto accoralo rimpian· 101) ai SQitni e agli tspcrimenti giovanili ~ sponeodo indirettamente Wl nuo,o credo arti· stico che sarà il contenuto dt.lln poesia po· steriore: ln}•·ipo, clllà equestre, dorJe ,oM:e caoo/lc galoppaoano. per i senl:erj dc; secoli, [addio I lnkipo, se ancor ti ,ioedrò un g.:o,no, $lrà /aTJe ne.i libri dei bamb1.ni .•. E tullo quel mondo ora non appare cho 11 una decalcomanMI cavala da ~na nebbia perlacea 11, Questo diverrà uno dei suoi mo· tivi pi~ poetici, fondendosi col ricordo no· s1ah1ico dei luoghi, delle coso e delle per sonc della prima giO\·inezza ignora che n si maturava neii'intcrvallo tra l'una e l'altra gijerra 11. Unita allo sforzo serio e deciso di ricerca. della verità umana, questo ,-ol:ime ci mo– stra pure la f.,ucosa. ricerca d1 una chiarezza ~ semplieità di espes.sione che come in Pu· trament si orienta vcr10 I" esempio del clas– sico M!d:iewia. \VLADISLA \V BRONIE\VSKI Mentre Pu1N1ment e Waiyk combatteva· no sul ironie orientale a fianco dei Russi, un altro poc1a, \Vladyslo.w Broniewslci, com· io 1iforncò su quella terra, io Nberarlo [la oog/,>... oppure: io ooglio scaoo,lc da terra le Jll!.tle [g,anale /cdçKhe/ ancora d3lla poesia E quando mor.rò: io qperti oo,-'w> gli occhi, e ohe le [lemPie - ooilio morir, così, per scherzo qUO!J.', e un 'arma [in mano. Soffermandoci sulla creazione d~I, uhi· mi anni e in particolare del pe.nodo bel_lico, argomento primo di qucslo articolo, ,diamo che lo scoppio della guerra. snl~t1to d~I· le squille di Bagnct nO bro,i, Ba1~metla m canna, (che darà il 1110!0a uno dct due vo· lumi di quel periodo. l'altro è Dr:ewo roz· paczajacc, L· albero disperato) segna una svolta fondamentale nell":ute del nostro poe– ta. Il nt.m1co non è più ti capitalismo, ma il tedesco lll\ì1$0le: il domani migliore, è I.a liberazione della Patria invasa ove g1i amr ci, i parenti, lo. madre, -.accisa e la mot:lie .aspettano ,·endetta e libertà, La poesia, di· ventando patriouica, si fa più calma. olle volte contemplati,-n _qmsi ncll"a~.olto ~i una dispemta nostalgia tutta slav_a. .I a.lora.. 11 poeta. già nelle o.pere precedenti d.allo. i~ptc,_ na ,-oceu, h.a i b1wgno d1 ~n grande s1lcn zio11 per udire ancora una volta in meu.o alla auena di Llbia II la voce della asa "· Anche le li11che più rumorosamente guerre'" 1C.hedi questi uhiml anni, come Co mi tam troski... (Che 1mpotta.. .) o A ltiedy bt:d~ wnieroC, (E quando mori~ò} hanno semp!e q:iesta noia noJl~lgica e lmte che rende ,PIÙ compo&ta e dce1so nello stc.sso tempo I ian· 1111 della lolla., JULJAN PRZYBOS Del pccta Julian Pnl'~ il\ Polonia tut 1 1; parlano. alcuni pef e ogiarn~ la_ prosa, o per tradurlo nientemeno che m lingua Po: lacca (dr. il numero 13. d. K~nica}~ ahn pc, celebrarlo come il p11mo,d!!1 poch co!f temporanei e uno dei m1glton dre .abb~ a,"Uto la Polonia. Come capita setnplc m questi c.oui, qunndo 1i parla !roppo e con giudizi più disparati di uno sc.r1ttort: è JeillO che lncilmente questi è poco conosc:1u.toe an: cor meno letto. Se ne parla pcrchè è _d, moda. Il 100 nome accompagnato da u~ g1u· dizio purchè cstrcmilla e sballato, nenlta nel c'omune bagaglio della per1ona così dena colta che Ma ,emprc al co,renlc. WL.ADYSL.AW BRONIElWSKJ batte,,. a fianco degli alleati. a Narvilr., in Africa, in S,cìli.a e a M~mteeassino. Broniews.k.i è forse oggi il poeta più letto in Polonia, pili letto perchè più largo è il pubblico a cui egli si rivolge e che lo segue: da que, carcerati della 11 Centralmak II che. cantava.no in prigione, storpiandoli, 1 versi della sua canzonetta Bcrroboty (Disoecupa· 1o}_ a, lettori e ai critici eauolic, che. non gli noscondono una certa simpntia. Perchè ~li è un poeta che si fa amare onche da quelli che non la pcn54no cctne lui, dato che il 1uo ,amore per la ,-erità e la lede ntl· la Riu.steua dcli.a 1:i.a lotta 101101upe11ori ad ogni sua ideologia. Poeta del proletariato e della rivoluuonc 10Cialista, è portato allo lotta s0eiale non da teorie appre,c su tratta· ti politici, ma u111camente dal suo cc.ces– sivo, romnntico amore V"CtlO l'uomo. In nome dell"uomo cgh dt,"Cnla il poeLa della rivo luuone :imana. Le- sue poesie .ono piene di compossione J>CT la misera vita del pro– letariato, slrullato da un ingiu51o organismo soc~le. Si trnlla di una poesia vcrnmente e p10- fondamenle umanistica nel senso più dauico della l)i\roln: perchè l'euerc um.1110non ,-i è considcra!'o come fenomeno strutturale eco· nomico ov,--ero tecnico. ma come ICOP<,, 1u premo da raggiungersi della v1 1 a: non come creatura da mctJerc \ln un cer-lQ ordine, ma come creatura eaP<Jce di mettere un c~lo or dir,c. E" ch;aro che proprio a causa di tale prO" fondo amore per J" umano, i s11lrm1 socu,li per il nos1r0 poela r.on 10110 lo Kopo ma 10lt nnto un meuo: i, lo scntiamc, be1111· mo n, - ,oggiunse fregandosi furbescamente le mani un 1uo critico di ahra corrente pu litieu, - 11 in qualunque soc.1e1à Broniew– .k.i sarebbe sempre un ri,'Oluz1on1uio, sempre lotterebbe per l'uomo"· E forse il critico ha raR1one. Forse quello che cgl, veramc.nte odia è il mok e l'tingiu1ti:ia e non II pia· chcrebbe se non quando questi foucro per scmme 1C.OmparStdalla facc1.a. della terra. Non ca convince il parallelo BrolUewski· Malraux sug~erito dallo Zag6rski, nè llro– niewski·Majalcovskij suggerito dalla K:ilicz– kowska. Con MajakO\-skij c'è la fondamen· tale d,ffcrcnta che il poeta nmo canto una realtà che Rii si ,·a a mano a mano davanti completando, menl'rc quello polacco canta uoa realtà in sracelo, uno parla di vittoria, l'altro di lotta. ~ako,-.k;j. (Poem.1: Bene:) e Ja iJila - è buona e rJirJerc è bene, e ne.Ifa no,t,a culla - armata e ~pro è anco,a più ben,c. Broniewki: a que1to mQndo, no, lo non m'arrendo a que,lo mondo io grido: mo{ I Per coscienza professionale, prima di darne un Riudii.io che ,c.a,turisca 10ltanto dal nostro criterio critico. ienuinament~ senza influsso e suggestioni eltrut, ci siamo fatti quindi _uno scruQOlo di leucre quasi tut.ta la produzione poetica di tale scrittore. Non neghiamo di a,·er incontralo non pie.cole difficoltà c. lo corr fc11iamo sinceramente, di aver all'iniz.10 per 1ino ,·into un primo impulso dì chiudere il libro - tanto ostie.o ci wonava quel linguag– gio e difficile entrare )n quel orfu.s con c/uw.s. Ma entrativi, c1 siamo tro,-ati davanli un vero poeta dalla peuonalità 10lida e ricca. Un poeta robusto, e1igente, tiranno. Se ti vuo– le, m.a sempre ispirato e nuovo. 4, sue liriche miglio11 10no generalmente brevi. ma le podYc parole, cc n~ rendiamo po, conto, sono state lungamente per-sale nel poeto per il rngijmng1mento della lapidnrietà 2iù rigida e della preci1io11e più essenzi.ale. Pri.ybo! non s1 lascio mai irupo-rtare dalla correutc lusiuga1r1ce dtllc pnrole, ma ,te1tu1 do vi 11 oppone e ne , ince ~i resi,tcnz.a dopo una sapiente e lunga climmatione. Ne risulta una poc11a do,·e nulla è e.anale e superfluo. Come delle m.,cchie d1 colore che sap1cntcmente collocate in un·architettura nuo ,--a e di11am1ca creano l'cuenza d:llc coso Messe. Poe1in am:isicale e aritmie.a solo 8P" parentemc.nte, trascura 1I rtlmo vocalico dtllo parole J>et tendere ooieamente ad un ritmo immaainalivv ncll"insjc.'ffle delb composiiione poetica. Nell'articolo Dolio tccrilca e dello pratica poetica JOJ~adzef!id, ~- 1_9)il n(?lho au~orc, ~oonen o I s~• enter, estet1c1, scrt,--c: ·· Dovr linisce la inventi, nà (wy,ala.:c :o.ié }, là finisce anche la poe1ia. l)Qpo comincia la ri.Pet.izione-, la stilizz.nione- e la decorazione. La. p,oesia non pub esser imitazione. nean· che dei più -ah, modelli. ma <:1prcssionc r-.uo· oa... Il principio fond:uncntnle 1u cui ho c.rr struito la mia pratica poetica e la mia teo– ria è i/ principio del ttjgore ''. '· lo tendo alla pii.i 1cvcra di1eiplina arti11ia, alla se– letione del contenuto interior~ e allo più ,i· gida cM\t1e.1..u espressiva, ad una esnue2.u

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