Fiera Letteraria - Anno II - n. 17 - 24 aprile 1947

ALLA GALLERIA DEL SECOLO ROBERTO J L compito di introdurre il visitatore alle opere che Oi'Q:i Roberto Mclii espone, do. po circn dodici nnni di fon:.otn assenza dal– le èspo1izioni. loccnva nd nitri: ma Mclii non ha voluto ecomodure, ncasuno; vorrei che in ciò non si vWcaae nessuna inuan'Ul nc1Sun disprezzo polemico, ma piuttosto I~ tC'Stlmo.nie.nza di un legame profondo trn questo artista che fu della gloriosa genera. .r:ione dei • Valori plastici• e le gcncr.:izioni più giovani, legame che sempre Mclli hu mantenuto come forse nessun altro della sua gencm:zionc, allrnverllo l'inscgnamenlo In ;;:c::i,~ ~':11:ic~::"~:•,i:,i:: ~;:: t:' ~~ : clic andrebbe t1crilla 11ui manifesti e nffiasu agli nngoli delle strade, perchè gli uomini vi apprendessero il 8Cll80 delle parole digni– tà, Tinuncia, fede, povertà, nmorc dcli arte. Alla sua vita 1tià difficile si aggiunsero nc.1li ultimi anni le persecuzioni rnz.::,Hi In guerra, l'occupo.cione. In (luello bufe1..1 'n,,i crescevamo e impo.rnvamo n copirc: Melli ci fu rn,oeatro; o.Ile nostre ribellioni era <li Cfln. forto la sun serenità. Andsrli a vedere, lui i; In suo. c,:mpn~na nella vecchia ,cmm popolnrc , 1 Tett;;iccio, rni fece capire come è facile e.nere (iiC..\':ir.i e quanto è difficile invecchiare. Questa è iolo unn breve :c111:n,t.."1,•11r:1. di affetto e di slimn e non un sn5tgio su Mtlli. Qui di ncceuità non ,; può che indicare o piliura rasce rinllncciando,i alle esperienze lormali dcl'.c sculture degli anni precedenti c!aborn (!Uei piani ferini facendoli pnrteci: pare di unu luce che divenln sempre più den81\ e interno. Unn strana luce fredda e classica inca,tonntn in zone tonàli ben nette e laglicnti. Nasce da questa pittura. c1»Ì logica nei suoi sviluppi, la ._moda , della piuurn 10- "?_le, nella cui c !perjen.cn , ~ne. o male, '= p1u o meno pa&stvnmcnle, nentnnmo quaa, lutti noi "romani,. Si può dire, anzi, che il termine .-scuola romana• liÌJllificò per un certo periodo • pittura tonale•· Cosl Romn reagi al • no. veccnto li e alla ~ma retorica fasciala. Scipio– ne ern stato una meteora e già i suoi amici più intimi d-aì furori romantici dei cieli blù di Pruuia scendi::vano a IIC8ndirc zone di co. lore locale chioro vicino n zone di colore chìzuo. Nnaceva il gruppo Cagli. Covnlli. C.ipo– grossi e poi il resto, inl!Ommn la e scuola ro. n1ana,. E' evidente che in queste trasform.n.c1oni Momndi e Mclii c'entrino direttumente. E' ,di quèat'epoca un quudro di Mclii, una ligurn in iosso pogginln su altri arabeschi in chiave 1ossa, che di lulln In pittura lo– nulè 1omnnt1 è l'opero più conclusiva, e del. lii pittura italiana una delle più belle. In questa mos!rn si vede quest'opera che nnlu– rnlmentc · 11011è in nessun museo e che i collezionisti italiani e gli e avveduti mcrco.n. ti a hanno !nsclnlo lrnnquillamenle nel suo studio. _ Non possiamo fare qui un11 storia detta– gliata, nè pMIMe conl<t: si converrebbe del contributo doto dn Roberlo Mclii nl movi. mento dei • Vo!ori pla1:1:ici •. di cui fu fon– datore Rssicmc n Broglio. Nè occuparci dcli• pillure degli ultimi anni, del cui rigore e della cui forza poetici\ il visitatore non m:m. cherà di accorgersi, Si vedrà, io pen50, anche da questa mo– stra che co:iticnc solo- unn parie ddl'opern di Mclii, qun!e pOilo competo n quest'opc. rn nella storia di questi ultimi quMant'nnni d'nrlc itnlinnn. Questo posto, noi suoi omi,i e di~epoli glielo abbiamo dato dn un pe.c– zo. Dop'o il • futurismo li, dopo lu • meta/i. ,ica • e ln11icmc o questi movimenii, le sculture e le pitture di Melli contnuo per le generazioni più giovnni tra gli i11segni,mcnti es~cnzinli: nssoi più dell"inse.i:namcnto n ro, vescio di tonti celebrali • maestri • del • no, vecento itnlinno •• chi non sope.sae (rnmmnricnndoci per il si- ------------– Arte contemporanea a Trieste /enzio di chi s..,) nnzilullo le quattro o cin– que l!Culture di Mclii_ opere eccezionali nel– la scultura contcmponmen ituliann del perio– do in cui nacquero (1913); soslo11.ciolmente 1tnccnte aia dall'esperienza futuriilln, che in =~~\:7:n~!~:c u;,ca~~tof:c)~1o 1 i~B~cn~io:H~r' te~: d;/;''::!~~a,~al ,:;ii~";,:; dt:,:, s;;!:;:o e c:~ol~"~i~:: lntivi neo-cloll-Sici o nco-romnntici in cui la di tutti ; patrioti, /'attu,1lr ,asuguo <l'.~•/r ,011- 11cu!tura italiana Sè dibattutn sino ad oggi. umponmru, prnr11lu ,.. 1 /1(111oro111a qua"1o mal 'Wioo p~ci s:t~r::;i i u~=d~~:~c::::•lu~~~n~~ r ;;;,;•~:,~;;;;:~, os"i com111c clrr 1/sprrchio 11ut1- modcrna, e _finnlmento lcgatn alle ctpericn- ~:u/::p::u::::, 0 ':-~ri":1: ,::~;;•u('lo:::;m;'. 1 0 1 1:':: 1 :;n; ze eh~ la p1ttu_ra_andava fnc~n10. . lr oprrr di ,rn c,urd, t/i 11,, .\low 11d,, 11 1 u11 llr Ln scultura italiana non 111e accorta d1 l'isis, di ,m 1os,, ,h "" Uuu,, a, u,r llr (,/11- qucl che que11tc 11Culture indico.vano in que• ri"co, di u>1<,:arrmz,di ,m B111roliui, rii ,w Lulfh, gli nnni lontani. Se si eccettua Mnrino e due di uu :\fllr&orti, rli u,i (.011tuto,r, Il/ (,<1110.,11, o tre più 3iovnni. C!l3a trovò più fncilc.csle. v_ru,~sQ, I11tm:ro, MOma,ro,r,11, 1a111r111, !"Cosa,, nunui nello retorica e nel scnlimcnluli:.omo: Sir~•"•. Tura,to, .\la11:II, MaJdrrri11r, Fabbro, J/a,,_ "'.e~i la moda nr~niunnte e _rclor_icndel Mnr- '"~'.~ "p~:1 ;;, :~~ scuUur,: , 0 ,, 0 ., 110 0 1111 r pc, 11 "ir::io: ~r 0 ::e1ie tv:::1:~~:ni:-oggi confcr. :i;~=~:!1 111 ~,;~·:,,;o";r/ 11 ~~.,~~~~sr~!" ,pa;~',':r~!~7 malo dalla attualità. dei problemi che e89e r lo stllr di oi:,11 su1go10 au10,r e 11rt10strsso pongono, a uoi, dalla loro vicinanza ai no- trmpo srr:,usr,o l/1 1wom1 gmao a <111 ~-oirssr J1lrQ: 11 ~~e::Ì!i~ pittura di Mclii, ini.cinfn come :;:: ,~:,'.:,~~:t_o;,a=:~• ;,;;,:~~;"~;:'~:/ :: ~ ;,::~ lavoro continuo 11010alcuni nnni dopo {i pez. f:,~o d~ta~~,,1r~~:/,"c ,i;,,,~,'!~'c'/:i,;''~:;:,: •~; ::ua~ ;e.i ,ontempor11nei alle l!Culture d'nhrondc te- qur,:li orl•~lf <Il~ - pirl rhc auro - csp,i»umo 111imoniano la unità di uno i,[orzo pla11tico). "um(rrisml r morlr, jm,"11Jei<mi e auarlrmuu,j 1111,– eu.a ai sviluppa e si muove in una logica 11/mr111e Sollo j'r1•cncr1b ari 111011u– cons1guen;o di rigore e di ordine, Questn 11/smo ". (A.) H. 1'1ELLI: ltilr-11110 i.Idio mudre FIERA LETTEHAlllA TIZIANO: I} Anunu~inzionc ( Pur-tieolurc) V(llw:ia, , &1l1mtore Arte italiana in Svizzera I " veneziani ,, a Losanna Nelle ,a/e del Museo Canlono/c di BeUe A rii di Lonnna si è inaugurcto il primo aprile, alla pre,en:a del Mini,Jro degli Este– ri della Con/edera:ione Efoe.ica Pctitpierre ;o:~~ ~r::;,, dla~·=rl 0 vé'::,::: .!1-:~:ni~~ :::eta dal Comune di Vene:::ia assieme con la città di L~nna. A Ilo Moslru sono e,po– sli 126 dipinti, 5 scullure, 60 di.segni e IO libri miniati prealati da 17 M11,ci vendi (A. so/o &,,ano, Be/luno, fe/1,c, Padova, T rc- 1J10so' Ror1igo Vene:::io, Verona, Viccn:::a, Udi~e), dati~ Scuole di S. Giorgio degli Schiavoni. di S. Maria del Carmine e di S. Rocco di Vene::ia, da 18 e/1iese di: A solo, ft:':e~i~~7~~1:J7i~g;m~;Mit:no~ P:~ dova, Torino, r,enlo e Venezia. La Mostra hct per scopo di dare un pil– norama generale dello soo/1frnCfllO de/(arlc rJene.1:iana da{ lrecenlo fino a/Id. fine del ,et. lcccnlo. Dopo la Moslra del Museo del Pru– do a Gine1mt Q quella dei Musei di Vienna a Zun·go, q.ueslo è la più imporlanle '."noni. /cs/a:::ionc arlillllica d1c sia ,lata orgoni::ala in Soi::::::era; c dolo il numero di capo~ooo,i c11poslidei Bellini, del-Carpt,ccio, di Thiono, ~=~ ii~:'::,% 1 • 0 Jef ~L:;:,~;"';;:f C~al!~:~J:; Guardi. essa si può eoniidemrc la più ·im– portante Moslra d' th'lc uene;:;iana sinora orga. ni::::::ata. ln occasione è 11lolo pubblicalo un catalogo cril'ico rcdcllo dal prof. Rodolfo Pa/– lucchini. organi:::ur!ore deffa Mostra, Ccwne è noto /'e,po,i::ione ollre che euere un (angibile ~gno di tlicono~en:::a dcll'lta. lia 0 1JCl'30 la S1'tz::era, ath'à ancl1c uno 11copo benefico, dato che il 75% degli ulili ocrrà dcoo/ulo per la n°coalr,1.1zionc e i/ riordino dei Musei ocneli prestatori. Uno scultore protesta per la mostra d'arte moderna a Berna .Caro direttore, Stimiamo oppottuno, anzi dcvero~. lare alcune considerazioni e rivelare tabn1 aspct. ti di questa moslra organizzata da Michele B;ancale a "Berna. Noi che abbiamo seguito le diverse fasi dell'organ!uazionc, l'nllestimento a Berni! ." l'inaugurnzione, possiamo dire qualcosa. In merito alle rngicni che hanno dctermmatn l'insuccesso della manifestazione conclusasi con •!In vero danno per gli artisti e la cultu– ra italiana. Vorremlno .prima di lutto domanda,e .il Minisl'l9 della P. I. On. C.onell.i, al Re!· tcre dell'Università prof. Caronia, al presi. dente dell'Accademia di Belle Arti on. o· Fausto <la chi, da quali rnpprescntnnti degli artisti italiani sono stati essi sollecitati 11 patrccinare ad aval11tre cnn In J"'r? autorità ufficiale la mo11trn nazionale orgnmzzata dul suddet1o crit!co. Sapevano essi che q1Jesta mostra è st111:1 promoss.., (con l'illusione di lauti guadagni) da un commercinntc, del tutto estraneo alle cose dell'nrle. e da un solo c,itico, cioè Mi. chele Binncalc? Sapevano cMi che il Biancnlc organizzava una mostra di A ife 1Wodcrno ltolidno: il Bianca!e di cui è nota l'avversione .. qu..si t:itle le correnti di arte moderna: centro lf' quali egli ha SP.mprc lanciato accu.c e di sprezzo ha selllprc gr.idato 11i quattro ve1,ti la sun ostilità? • Quali garanz~e dunque potevano avere dal prof. Bi~ncale I~ s"Jddctt_c personnli!à, ~ul!a presenlaz1one all estero d1 quanto d, megl:o .si produce oggj in Italia nell~ arti _µl_astich.e? E' mai poss1bde che queslt uom1m abbia– no us-ato tanta leg~creua -senza cutJsidernr" tutta In responsabilità che la lcro adesione, allcstinc la s:1n mostrn soltanto con i VillÌ « \'cdulisti II di ogni regione. Senonchè cui &0no slali ingnnnali dal Biancnlc; il quale, non solo non ha !alto In scelta promessa, ma ha aggiunto nnc1.1rauna quantità di quadri di med:.OC.riuima impor· tanza, Ha portnto così in Svizzera circo 400 opere, mcnlrc ne erano ,tntc ,ichiesle 150 o al mauimo 200. Ciunli j quadri n Berna il dircltore dello galleria, sorpreso e sfiduciato, ho allestito la mostra più o meno secondo il desiderio di Biirncale, esponendo un po' di lutto e d1 t:itti, scnla però dare quell'app<>Rgio che conviene n tnli manifestnzioni. Si è per– ciò rifiutoto di trnduire in francese la prc– ,entazione al catalO!l;o scritta da Biancale. ha pregato ,un certo ministro svizi.ero di riliro.re il suo patronato per In inaugurazione, non ha mono dito per unn efficace propngnnda alla mostrn. Inutile dire che ndl'nmbienlc artistico culturale bcrocsc è slala .urla delu11ione ge– nerale. (Naturalmente non è mancato an· che qui qualche critlco confusionario che ha espresso il suo ci:>mpiacimcnlo). Il Di,cllore del M:i,eo di B.isilea ci chic.. deva: Ma e-0s.i vogliono da noi gli artisti italiani) Ci spiegava "poi che in Svizzero sono stanchi di vedere mostre d'arte italiana moderna. Si pensi che in questi ultimi giorni v 'crnno 11perte contemporaneamente tre gran– di mostre collettive: una a Lucerna, una a Lugano e l'altra a Berna. Le prima due era– no già siate aperte in nitre• città svJ:uere. Una vera e propria inflazione! 'l\1tto ciò non è giustificalo neanche da un mercato che non esiste per l'arte italio.na (cKlusi De Chirico e' Modigliani). T utlo al più può capitare che qualche sciocco borghe– se (poichè ve ne sono dappertutto) che -ama le vedute del lago dei Quattro Cantoni s'in– namori di qualche marina dilettantesca napo_ lctana o veneziana. Di fatti questo è acca. duto nlla mostra Biancale dove quel genere di pittura abbondava. e dove sono s-lale ven– duti. c1cdo, cinque o sei u pezzi n. Vorremmo perciò richiamare fnttenzione di quanti hanno la responsabilità della noslra c"Jlturn per evitare che simili cose abbiano a ripetersi, aggiungendo altre piaghe nl no– stro già tanto sciaguroto paese. • Sarebbe dunque opportuno che il Minisho Condla patrocinatore della mo11tra di Berna focene si che la mostra medesima non ve– nine portata in nitre città della Svizzern co• ~e scm~ra essere nell'intenzione degli orgil– nnlalon. Giut10 DE f'ELJCE CO:-ICORSO 01 i'ITTUR,\ ~; SCULTU:IU SPOR– TIV,\. Il C.O.,V./, J,o pubblica/o 1"/ baudo ua=io- 11alr lii <On<i>rso pc, I< opr,r ,U /ii1111,a , scul- 1ura ,1,r sa,1111110 cspos1r a!la ttn,11 .\/ostro di Arie ispirato o/lo sj)Ort. Q11fJ"la i:,a1111tmani/tsruiio"t o,risti,:a o;,,à luogo a Roma trll il ti/umbre 19-47 e il gcimaio l'HS t prr fa sola pil/uru i: dotato di oll,c 400.000 lirr tli pumi oi q11a/i a,u/ra,mo od oggi11,1,:rrsi molli a/1,i prrrui di E11ti pubblici r di privati. A11cl1~ /I Con,on.o tlì Scu /tr.ra t dotalo cli 0/1,c ~00.000 lfrr. 1'1111t lt oprrr stlcrio11a1r olla .\tost,a sa,au"o ,-,._.fat,:a L<m,l,o pr, ,opprrsfflro,e l'lt!J– lia .,(i co,uors,· Olimpio1<iri d'a,1,. * IL \'li \>RE:-110 01 PTTI'UkA • CITTA' DI OR\"IF.T01> (' staro drciso doll'A:irnr/a Autonoma cU lurlsmo ,U qudlu città chr J/11 J,rr baurl• 0 rc il ,011rorso 11aziom1/c. Lo. mani,fn1ario11r che ,11it) "c– g/{ a11"i tluor# rbbt o ,i..scuotrrr larghi co11sr11# e surrrno, romp,r,ulrrd c/11r catrgorir di premi: ur,a pr, il parsaggio or:-irta"o e l'all,a prr lo rompoti:/o.,, Ubr,11. * il loro avallo compo1lavann? LA c1rr .. ,· DI SIF.::,;'A ~,uolr mro,a,, rlrg1ro- Ma qualc-!lnO potrebbe chiederci: Perc~è ,un1/r 11urs1'1111110 la sua i,:1011,ltSG11to, Patro>1a allora molti degli artisti migliori hanno in- ;:; 11 ;~:~,a~;,::'; :,~,11 ~:~;~,1 11:~~,if~~a:~:tt~~ 10 ;ut: 1~ vinto le •loro opere? ,,.,,r di J>(nWtll fotrrnorio,ro/r. Fra qucslt maui- Si sappia dunque che quosi tutti qu~sti ar. frsta:foni ~·r 11'>. 111rn ili punicala,r sig1dfic1110 tisti sperando ,in una promessa del Biancale "1tarssa11tt il c1m1j)Oar1is1,"<o. E.' Malo fofarti in– di fare (d'accordo con alcuni di e~si) una se· drtto 1111 coucorso prr oprrr di pitt,m1 c/Jt do– lezione rip,orosa prima della socdizione dei vru11nu rupprru11/arr momr,rti //rl/u -.~·,udr/la San- quadri, e fidando anche in un'altra promessa ~o../~,,::;;_'" 0 ;s°p,":,,:t~: 1::t,.r;:.:;r a!:::; 07.t;·:~io;;: fatta dal direttore della Kunsthnlle di cspoi· spr11fro,ur>11t, //tr il primo, seco 11do ,: u,:o pr,:– re rohanlo gli a,1:sti più noti, hilnno all'uL mfo, a L. ;;oo milo, 300 mila e ISOmila. 1 rlipù,tl timo momento /\CCellalo l'invitn. nella ,pc- //6 ro,uo,rr111i dir.,ramro i,:i,,,.grre alla Pfou,otua ranza di evjtare così che il prof. Biancale '" .::ircuu, LJ!U'1o (,a,uom. s MOS1'/U PERSONALE OTTAVIO PINNA Il diKgno, quando non scade da una rma oriJinaria i1111atapurcz.zn, quale mome11to di libcm e spon 'nnea C$ptcuionc, ln11Cia fac.iJ. mente cogliere dell'artistn l'at1cggi11rsi del gusto, gli impeti meno frenati, lo stratificar– si delle più innllese emoiioni. Nell'opera di Pinna, • disegni sono aperln confc"ione, no• tevoli quanto meno meditali, alieni dnll'im– pegno de!J'opcrn finì1n. nati come unn im, pre,•isto av\'enturn grafica. Al ~gno che 81 contorce. si interrompe per rinascere in un fre:mito continuo ed intenllO, tnh•oltn nl commento di uno ombra cui è vcnulo meno 1'01i.rine chioroscurnlc ed illu– slrntiva, l'oggetto si spoglin della sua veste, rallenta i ,•incoli al vero, si muln in risonnn. zn lontnna, purn aspirazione armonico. E quanto dirono i disegni dice tutta In sua pit– tura: musicnlilà che esclude .1.lcunchè di C.'l• sunle o di compiaciuto e raccoghe, ne";ll'ac• cordo unit11rio, le vibra.c.1oni. originate da un intimo e decantato amore al co'.ore. Piun-n lnvorn in fr1111cc11cnno cnndore, e se nncorn iicomp111e l'accenno di p1CCt1i111en1i nsccn– den;ce - forse insistiln In rison11nza di M11- foi, nel pe1iodo 1omano. - è noia di schiet. In adesione rin1SSOrbitn nel mnlu1arsi formn– lc; e eo,ì cli ogni nhrn esperienza contcm. i;orn.nen. A rifarne la storin, i.I primo mo, mento, illu8lmtivo di ambienti di costumi nel'.n nnti11 Sardegna. riM>ho in un innppn– gnlo tendere n forme ,emplilicale ed elemen– tari; precede l'improvviso entusiMmo. in at– mosfera rom.nna. alle fornmlniioni dclln scuola; di quello iimane rara lr11ccia; di que– sto il mo,•imento iniziale n\li, crea.c.ionc del linguaggio. Mn gli anni del soggiorno nftpoletano gii hanno permelJlòO, in umiltà_ un limpido chia– rimento di problemi e di 11spirazio11i. Chè Napoli, rare figuro re;i-go1io a dignità.,.d1 \arte, con risultati anche notevoli. rn,o in operosa tolitudinc, nella più afosn e sterile · atmosfera cli provincia, Qui Pinnn, purificato dei fermenti polemici hn trovato al suo mon– do un linguaggio !K.Ìolto e personalmente nrticolato. In cslatlco abbandono coglie della· natur,1 riposti motivi di medii,zioni con un contenuto gioco tonnle dove è onnullata la seruualità o l'effetto; ·e se da un lato il !tUC, cedersi dei timbri lievi. degli accordi som– messi è come una aperta denuncin al più ,orrentc post-oUocentismo locale, d'altro can- o l'equivoco del bel colore, dell'edonismo malato viene superalo nc:l 11nnovarsi costan- te della tcn,ionc cmotivn, L'11cuta coscienza del tono si fa ICr,lgC in– condi.cionnta mentre la maleri11 cromatica si intimiz:za quasi nel pudore della emo.cioric ..velata: ]'atmosfera sempre più rarefatta ne-· coglie le mnsse come in improvvisi ispes.si . menti; e nella lrnma ora più orn meno littn è l'cvocnzione raccolta di paesi, di ligure. di cose, lontani nella coscicn.ca, aflocati ncl– l 'appnnna.ni di un cristallo: e si ricordino 11elle pagine più felici le nature morie ma. rino, guiz.zanti di riflessi ,ilcnziosi cd nr– diti, in perdu1e penombre, \·iscide cd imma– teriali. Cosi ogni rnzionnlismo dispa1c 111nn11.ci al – l'abbandono lirico, vibrante di una romanti. ca trcpido.cione che è pnuro ed amore: questo è 11ccento schietto ed originale. RAFFAELLO CAUSA UNA COOPERATI\'.\ 1< SCULTORI PITTORI ASSOCIATI• (S.l'.A.) prufcdura tla Corrodo :1./– '!HJrO,si i: coSliluilo ;,. Roma r<>11 ude presso /u "Qua//ric,.,.a/e d'Art<'". Numaosi <1rtisti, seri/lori, vo,ie pcrso11a/i1à<Idio ,u/lri,o r /11 strsso "Qua– drirunolt-" si J0>10assodati lii/a Coopnar.-.Vo, la quale si p,opo11r :·asr,· fi11i orristid r p,01ici. La S.1'.A. j-; 'O(CÌ>lk< a /011da,c ,:u//c,ir iu ':-'a•lccittà per ordi11ar:·i /sposicio11i dri suoi auocioli r Q rro/i!tarr Q/tr, fo1po,ta11ti foìtiatfoe. * LE FA'.\IOSE PORTE DEL BATTIST~:RO D1 l'IRE).'ZE "o" po1mm10 10,,,a,r al loro posto pri– u111 tiri/a pri»w~·rm drl· p,ossin,o omro. Lr cause rii </Htslo ritorclo ,lebbcmo ,irrrcarsl nrllll necu– sario /c11tcieo cui proc:«/0110 i lawri lii ,ipr,/i/1<10 , 11,· rrslau,o, No11 ,; esc/udr che p,·imo di ricol– locare le porte t1r! B11ttis1c,o cn, possano •currt: esposte o/ pubblico, ~•r>rtu(l/mr111,: ,uj. /O('oli rlc//o. Mostra pcrm1J1u111trlr/ ,n/au,o p,rsso la Gal/trio tlrll'Aaadrmia, fo t•ia Ric111olì .• Firr11u, * ~ELL1\ GALLERIA DEGLI Uf'FIZl, o Fitcntr, c't Dc Si,11 d,c sia gi,a11do iusicmc al regista F,a1rcisci /11 ·sequr,reo fiortrrtilro di "" film clic <locumt111a le ,,a,ic rittà 1/'lloJia a11ravrrso le lo,o più tipic!tc can=oui. Prr Firr11u, t staio s"lto "E' primm·r111, s.irgllate1.11·bombiotc'' di Da11ti e Goldiui, rio~ ùi 1rn porta >10pO/c/a110 e Ji u,, m1uìds1a mi/aunc. Il sull e il ,ro,d do-.Jrtbbcro rico11c/1io,si e t•o:'<lrc l'otmoJ/tro clo~•o111i 111 di– pinto "I.o Primavtra" tli Bouictllì. * • RO~IA, CITT.\' APERTA" i: sia/o proicttaro uti loc111itkll'Ambustiala britomrira o Mosco, alla p,rse11e,i di molti drlrgati clu J>O•UciJl(l•io allo ro11- frrr11~0 tiri "Quatt,o"' in q11rllo rapitalr. * LA FA:\IOSA .\TTll.lCE t"RJ\NCESE '.\!ARIE J.ECO::,;'TE, clic brillu:,a "rl firnJamrnto trat,ale fro11u~, sugli srorci tlcll'11lli1110 ucolo, si t spc,iro o Pori&i all'rril di iS on11i.

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