Fiera Letteraria - Anno II - n. 16 - 17 aprile 1947

Il Gli • • .scr1ttor1 proletari Fu dello e npctuto v11ric volle che Maaai. La coscienza FIEH,\ I.ETTER•\RIA • e I di strada,, struire la socieril socinlisticn /in dnHe fonda– menta. mo Corkij porrò ,nel realismo cl.111aico ru1so del aec, XIX elementi romnntid e più prcci1mmcntc quegli clementi romantico • ri– voluzionari che divennero carutteristici dello lellernturn cosiddct1,1 prolct11ri11. Alessio Tol- 11toj ha aggiunto clic proprio quCJJti clemc11- ti nello lct1cr11turn 30victicn ,i sono svilup– p111i ncll'indirixzo del • rc11Hsmo~cinlialn li. lntcsi:1 come lc1tcrotu111 primo di tuuo rivolu. zionnria, In lcncrnturn prolc!arin 'ebbe in Corkij il !>"UOrrippre,5cntnnle pii1 alto, nl di fuori delle polemiche su chi sia e chi non sin acrittorc prolclurio, 1u che cosn sin o non Rin unD lctternlurn p,o!etarin, prc vedendo egli e prcannunz:iondo, nella sun persona e nelle ime opere, quella fu8iono.:eh" ht1 reso poi po111ibilc lt\ gronde concordia di t1piriti dello gucrrn contro In Ccrmanin • Annunzi.11torc dclln tempesto li nllo. vigilin dello primn rivoluzione del 1905, Corkij fu motivo iniziale della formazione d'una letteratura pro– letaria. Più ta1·di definitasi nel concetto di "specchio deila realtà dal punto di vista della concezione del proletariato alla testa dei lavorato1·i ,, questa lette1·atura venne a identificarsi con quella "realistico - socialista,,. Questn interpretazione dclln ti\'oluzione come moto elemenlarc fu rimproverl'lla .:, qua,i 111t1i i • compagni di ,modn • insieme nd uni\ ecccs.sivn vn!utnzionc: delln funzione della clnsse contadinfi e dcilfl • intc:lligcnt• &iJa• piccolo-borghese nello rivoluzione stes– An, oltre olln dichiarazione fnua dnll11 mag. gior parie dei • comp.-.811i di slrndn , della indipendcnzn, dc:ll'ou1ono1nia dcll"nrlc dalla poli1ica, dnlln lotln di clas,ic. Quest'ultima di~ chinrazionc fu nnturolmente quclk1 che su– lfcilò le mnggiori discuuiom e pro\'OCÒ an– che i maJgiori equivoci, nonostante che 1111- che dn pa11c dclln correnle prolcturia si pro– dnmnssero gli nlli dirini dell'ar1e nella cer· chin dell'idcologiR rivoluzionnrin - perchè nhrimenti l"nrle corre il rischio di diventare strumento controrivoluzionnrio - e dn guon parie di n1ohi • compngni di -strndt1 11 venis– sero fotte spe~so dichinrnzioni d'ortodoS11ii1 idcologic11, Comunque fosse. bi110g11a ricor– dnre che In 8lc11.s:irisoluzione del partito co~ nnmi-ln ilulla politicn lcltcl'\.11in 111•evnae;na. lnto 11 significalo dì molti fra i f compagni di srrndn i, come speci11lis1i qunlilicnti dell:i • lecnica leucrnrin •· E bisoJ1m dire che .9e dal punto di vis1n ideologico i • compng111 di 111rnda > si avvicinnrono grndunlmcnle a9li scrir1ori 1>roletari, i più giovani fra questi im– p:unrono .nlis1ie11menlc d;i quelli. · nel 1934, nlln vigilin della 8U{lmorte, • prc• 11111nmzi11torc dcll11 gronde catMlrofc - J11 lui vcduln, o1nche dnl punto di vistn dcll',,11i- 8ID crcntorc;. • Noi entrinmo - di11sc egli alloro - in \in'cpocn pic1111di grtmd1os_a trngici1&. e dohbinmo prepamrci, dobbinmr. impnrnrc: n tn111formnrc questn lr119ieità in quelle forme pcrfcno.:, ill cui se1>pc10 ri1p– prcsc:ntnrln i IN1gici r.ntichi.... La etorin ci ho chinmn1i nd unu lolln spictntu col VCC· chio mondo•· . Ln cosdcnzn, m1cora pili o mcuo confm1n d'unn lottfl col vecchio mondo fu il motivo inizinle delln formazione di unn lcttcrnturn proletnri", nel duplicè: senso di crct1zionc di prolc:!nri e di riflCllt10 delln vitn prolct.nin, 9ià prima dellu rivol11zio11c del 1917, e per quanto rigunrdn in particolru m0</o ln poe- 8in, nnche primo del 1905. Primi sviluppi ideologici ND!uralmcnte pili tnrdi, qunndo, IDKcinto dn parte l'origine come elemento cumttcri• slico dello 1:1Crittorc:proletario, e concentrn– lnsi In definizione di una lctteraluro prolc:– tnria nel concello di • epccchio dc:lln teal. fÀ dal punto di vi1to. delln ,concezione del proletnrinto nlln tc;st11dclk1 loun dei lavora• lori per In «>ciclll socialit1ica - (defrnizio– nc in un certo senso uffici11lc del 1935), In letterntum proletaria stcS&ll venne a identi. licau1i con quella • re11\istico•socinli1t11, •, ri- 11uhato dell'climinuzione non solo delle po– lemiche con i • compagni di 91r&dn• mn dcli,. esistcnzri 11les!lndi gruppi di scrittori prolct-nri e non prolc:lnri. Ciò non toglie lul– tnvin In sua imporlnnzn come momenlo 910• rico, 90prnttutlo come « prodotto delle con– dizioni delle, lolla rivoluzionoria del prolctn• rinto e come esponente dcU-11ttività sociale dclln dnuc: lnvomtricc e delln sun maturità p~liticn •· On questo punlo di .vistn cesn esi• ■levn già storiCflmenlc in Frnncil'I, in Ccr- X1Xiu~~~n~::ffi~~::~o,:1 1 t 1 ;il1 11 om;~node~~~~: eliche, ma fu in Russin che nell"uhimo de– cennio del eccolo XIX e nei primi del XX, con uno scrittore dcll'ohezza di Corkij co• minciò n delinearsi come uno corrente a .9e, modestn negli altri rapprc:sentl\nti, m,.1 ca• pncc di ulteriori sviluppi. Fu danno!IO al suo affermarsi in quanto lettemturn prolc:– tr.ria, llopo la vittoriosa rivoluzione: d'ottoorc:, il f.et10 che 11\cuni suoi rappresentanti volle. ro considemrln come unica espressione del• In rivoluzione stessa. Il periodo del « Proletkult 11 (della cultu. rn proletaria) comincialo nel 1917 ebbe ter– mine presto nel 1923, pcrchè ngli .!!lessi di– rigc:nli sovietici apparve ~hi11ro, spe<:iolmen– le dopo In compnrsi, e l'nffcrmoni dei ._com– pngni di slrndn ,, che il monopolio nvreb– be dnto t10lo l'npparcn:t,.'l del -uccesso, non i I successo 11tc:sso, il quo le non poteva con– siatere &e non nella piena e molteplice r11p. presentazione urlisticn della rivoluzione nel– la duplice re11hà degli avvenimenti e della rcnlizzazione morale•apiritunlc: delle 11u,;pre– messe. dei suoi poslulnti. E questn duplice rt-Qltà i or comP4t1ni di 11trada• rappresenta. vano nncor meglio degli specifici • scrittori proletari,. Potè sembrue per qualche tem– po, e nncor sembra a qualche critico e sfo• rico, .che l'affermar11i dei or oompngni di stra, da, sugli « scrittori proletari• fo&&e at,,to possibile per l 0 introdu.zione ddlc « Nep •• !n nuova politica economica che pnrve, e in parie fu, un P,.'lS1!0 indietro dcllu rivoluzio– ne, Ullll ripresa di posizioni dell'clc:menlo borghc!JC-mcrc.nnlile: 09:gi ad uno slorico ob– biettivo, che abbia presente cc,me i « com• pagni di strada i, si11no stoli i mag~ori e migliori cooperatori intellc:ttuuli ~ spirituali dello ,ealizznzione dei • piani quinquennn– li ,, nppnre invece chiaro che se i • compa- 9:ni d1 strndn, formarono il vero uuclco del– In letlerntum sovietica per pnrecchi anni. ciò fu dovuto nllo loro più ampia visione dell:1 della u;ahìt e nlla pili profonda comprensio• ne dei suoi problemi. Se ciò significò unn perdita di posizione dclln leUernlurn pro– letaria in quanto ll'lle e nel suo complesso, non significò tuttavia che gli scrittori d'ori– gine più specilicnmente proletarin o che li n;omc:nti pi\\ spccifi"cnmcnte proletari dello sviluppo della rivoluzione rivolsero l'utten– zione nelle loro opere. passns.scro in secon– da linea: ciò significò soprattulto un pro– cesso di sempre maggiore u11ilicnzio11e del· le correnti. La polemica nntindividmtlc scindr:ndo dn questa o quella sfuma\urn gli 11ocinlisrn. ecc. fino nllo scoppio della gucna scritrori prolct,iri rimangono nclb stori11 del• I che hn po,tnto non soltanto nuovo materi11. In lellcrntur11 wvietic11 come i primi inlcr- mn unche lo spirito nuovo. quello della di- 1>rcti d1 quella che dovevi\ diventar di CS$1\ fesa di qunnto cm già st11to conquistnto dal. lo cnratteristica in contr11pposto n quc:llfl I In rivoluzione. che viene gcnc'ricnmcntc della ._lcttc:r11tura Il termine • compn;,:no di s1rnd11 I> o. co– borghese »: In fusione d~lln personalità in• mc Qhri dice. • finnchcgginlore 11 (in russo dividunle e delln società. i due clc:mcuti cioè • poputcik •) t: oggi un termine csclusivn che di tolilo nppoiono di1giun1i nella lei- mente storico e solo sotto una prospettiva ri• !UaiJ:dmo Gorkij tcrnturo non prole1oria e 11011,sociolisla. A I gidamcntc storica deve essere considernlo il quc1110 propo111to occorre rilevare: che nella fenomeno stesso che ha creolo il nome e fu ~:i1;s,~~1\~1ic: èm:1~:a :~:11 !n ::::c:~c171:'1!; j ~\o~:":h:n:a ~~ll;o;:;~!: ~i~il;on\rt~~;;: ~:j solvi .se predomin-a l'in1eressc per 111so, I primo piano quinquennale. cietà in quanto lalç, e che 11i mnntcn3ono • Compagni di stradn, furono conaidem– evidenti i l~aui pie~_amente individu11li del: li dnlla critica m11rxi\llie11,secondo una re– le pe1aonahtà se I 1mpor1ante sono non I ccnle delinizione ufficiale gli • scritto,i che succcui dell'uomo singolo ma quelli dello I rifletterono, nell'epoca indicata, !"ideologia atoto aocinlç degli uomini. dcli'« intelliac:ntsijn I sovietica piCcoio,bor- Da questo punto di vista ai può osserva- ghcsc, che çbbe come sua cnralleristica no, re, cd è elato oucrvato dni critici sovietici I lcvoli indecisioni politiché, mo tuttavia mirò stessi, che per un certo periodo di tempo In ad unn collaborazione col proletariato. Rim– posizione di 101111della per!JOnulità contro provc:rnre n detti scrittori questa loro origine b società si mantenne a11che nella lettcm-1 fu un errore delle conrcrenzc: del 1925 degli turo proletario, in qurrnto lotta del prolcta• scrittori proletari, che vollero vedere in essi riq•rivoluzionario contro la società borghese, dei veri e propri nemici dello rivoluzione. con In giustificazione però ben carottcriz• Opport11n11 fu perciò lo dichiarazione del zllla dal c1itico E, Kovalcik, che « nc:1111 !et- Comilalo centrnle del partito, a proposito ap– teratur11 proletarin l'eroizznzione di unu sin- punto dei • compagni di strnda •• nel com– gola persona, che si fa avanti contro lo drul- plc'"o delle decisioni dello slc'S/JOnnno in– lomento dcll"organizznzione 90Ciole, è lc11a• 1ou10 alln lcllcmtura in generale. Per quan– ta olla messa in chiaro delle sue rodici nella to riguarda i ._compngni di strnda • _ crn vita, premesso della sua 101111,nella situa- détto it1 Inie dichinrnzionc: _ occorre tener zionc delle mas,e, è leQ:nta cioè nlln messr, p esente; I) 111 loro differenziazione: 2) l'im• in evidenza non del lato privato del\u ,•ita, porlllnza di molti di essi come • specialisti ., mn di quello .sociale, olla riproduzione in- qualilicali dalla lecnica letterari11; 3) In prc– sommn dell'umlà della personalilà e dclln senZQ di esitazioni e indecisioni in mezzo dnsse, come si vede per esempio ne La ma- a loro. L-. direttiva generale da scgui1e qui dre di Corkij "· deve essere una dirct1ivn di alleg,1iamenro Ciuslamenlc è: si.ilo detto che In leuem- tattico e circospetto. un proccdimenlo cioè tura proletaria fu il drappello di !esln di che a11sicuri tutte le condizioni per il loro tutta la letterolurn sovietica c linì con l'avere più rapido pnssnggi() dnlln porte dell'ideolo• ideologic;1mcnle unu funzione d:relliv..-. slo· gin comunist.i 1>. rico-rivoluzionaria. ·E il suo stesso ron111nli- cismo come impulso ha ceduto quando si è trattato di rcolizzurc 11rcisticnmente l'ideolo- I "compagni di strada,, iia e non soltanto. come nelle opere dei Ciustnmenle è staio rilevato che dal mo- me11!0 che la maggior p.irte dei « compngni di strada • negli anni del primo pinno quin– quennnle superò le sue principali incertezze politiche e si mise sulla piattnforma dello costruzione sociC1lislica, il termine e il con• celio di • compagno dà strnda II perdettero il loro contenuto reale. menlo e nello stesso tempo ne p1cci11i l'im, porlnnz, 1 e il !lignificalo. Allo scoppio delln ,i,•oluzione lo mi'lggior patte degli scrittori russi che non crnno nel campo dc:lln letternturn proletaria nel senso slrcllo della pnroln. si lrovarono nel c.impo nnti-rivoluzionnrio; com'è sene rnlmente nolo molti di cui emigrarono ali' e, siero e di questi solo 11lcuni, 1m cui Alek11ej T,,ls.toi, ritornarono pi;1 tnrdi in Russin. Ln <",mpnrsa perciò di un ;ruppo di giov1111i ,;rittori clic .scmbt-'rono subito voler mante• nere "iva k1 lradizione Eflorio11adclln lette• rlllurn ruun, non 30!0 ll0n potevn essere un fenomeno neg11tivo ma in un certo senso fu un bene come conlrllppcso alln corrente cmi grn!oria, troppo for1c per essere conrrobilnn• cie1tn .!IOlodelle nllom scarse fo1ze della cor• rcnlc proletnria. l fratelli di Serupiouc Questo primo gruppo fu quello che con un libero richiamo nl tom11ntico Hoffmann prese il nome di • Fratelli di Sempione , , che ebbe come mocstro uno scrittore già noto, lo Zamjatin, o come propugnatore un giovnne troppo presto scom1,11rso. il Lun111. I • Fratelli di Sempione• ebbero 9:li occhi rivolti nll'Occiac:nte c come mi– rn una n11rrntiva densa di 11o9ge1ti, di intreccio: un realismo ,ui generis che fu però rapid11men1e superato dnl realismo tradizio– nale di nlh'i giovani. quelli che più specili. comenle furono detti or compnJni di strndo • n.lcu,ni pili a destra, altri più n einistro, ma lutti interpreti della rivoluzione come di un molo socinle c:lemenlnrc;, clic non avrebbe avuro altro scopo che portille n lerminc In rivoluzione horghcse-democmticn e non co- Dal punto di ,,isln anzi del v11lorc artisti~ Co delle loro opere nou è dn fnr differe11z., dcci,sn lr11 or compogni di stmdu , e « prole– lari •; In differenza è fr.-. scrillori buoni, me– diocri e c111ti1·i.Le discu;niioni si ebbero sul– lo linea ideologie11 e dn quC"Slo pmllo di "i• sia, se o posferio,i, lutti i • compngni di 11rndn,. ci sembrano convergere verso unii· .sempre me1;uriorc ortodossia. verso unn fo. sionc in unn lc1ternt11rn unica. messn nl ser– vizio dello grande oper.i della « coslruzionc ,socillli11icn 1, la strndn fu percorso a zig-zag ed c,bbe per nlcuni 11crillori nnchc momenli pericolo,i, 11ppmcndo nlcune loro pOllizioni come reazionarie e onti~rivoluzio!nnrie. F\1 ques10 il caso di scrittori come Pilnjok. Fe din, Scisckòv. Selvinskij e nitri giÌl non più nclln schicrn dei • compagni di slradn • nw difensori d'unn loro indipendenza che in mo. menti lrngici dello lottn per In re11lin,nione– dci mnggiori postulnti, per cui la rivoluzione era stn111fotta, non potevn non app,arir 110- i<petta. In og11i modo è du rilevore che con l"avnnzare del ~riodo cos1tu11ivo quella che può casere detto l'al11 sinislrti dello corrcnle dei • compnJni di 1trnda > si nffcrmò su quella di dcslrn, realizzando sempre più m1 nvvici~omcnlo con la lettcrnturn proletario. tanto che il termine stesso di • compagni di atrndn • risultò non applicabile n quell/\ Khicro di scrittori originmi dcli"• intelligenl– sijti 11 piccolo-borghese che nel periodo di ri- Il Predicatore vagante Dye il lllCfistofelico pre• dicatore vagante che rubu il denaro ai negri, gli scola le cantine, se. duce le loro donne e li minaccia alle fou11io. ni, mescolando tenne•• -za, furfanteria e fervore mistico, personaggio o· rxreriro e ra~laisiauo, puritano e bruhle, e- 111ergecon ouessiva cvi. denza. P:1giue 240 l..ire 320 I lettori cli PICCOLO CAMPO e di 1'ERUA TRACICA rico110:sceramw fo 1.ec11icu e f.'flml1ie11te degli C1lt.ri libri., ma riessimo più cfomorosameu1.e comico e soua11:iol- 111emo tragico Ji, fJ11osto. ERSKINE CALDWELL Ln distinzione rimase solo J>èr unn mag. or compagni di stmda li e di mohi • indipen– giorc: occentunzio11e di qucll'elemenlo ro- denti•, di fare uno affermazione di solida– mnnt\co rivoluzionuio, che nbbinmo detto rietà poli1ic11.E" stnto così che alle opere de– cart'llleristico di Corkij, negli scrittori prole. gli scrittori p1oictnri si è riconosciu10 il me– tnri (e romanticismo signilicò in questo ca• rito di aver • mostrato il volore cosciente llO pili fede e m.eno scetticismo cd anche delln lotta rivol11zionari11 11 ·oltre che quello, UIHI certa· tendenza all'illusione di unn più comune con lulli 9:!i altri ~crittori, di aver immedinta realizzazione di ospi 0 rnzioni e ~o- rappresenlnto quei nuclei tematici per mcz• gni); e una maggiore ade1c:nz11 allo rc:alUI zo dei quali la lc:tteralurn sovieticn ha mi. quotidiana nei suoi nspctli esteriori (così da surafo In aun evoluzione nel complesso e for pensnre talvolrn ad tm"intc:nzionnle scel. nei quali chiaramente: si è rivclntn In pro• la in senso tendenzioso negativo) nei « com- fondità di conosce;;zn che della realtà hanno pagni di strndn • e in quc:ll'nltro gruppo che avuto gli scri11ori dei differenti gruppi, cioè cnrnllèrizzò l'epoco di pnssnggio ~ che pos- la guerra civile. In ricostruzione 5ocinlistica ticimo dire degli •indipendenti,. Mn pre- della c,,mpasna. lo sviluppo dcl\'indust1in Il fatto stesso dcll"odic,110 W1lorc storico del fenomeno richiede non \rna esposizione delle pole;miche cui esso diede luoao pcrchè. fo11dnte su motivi contingenti, esse rapida. · mente si esaurirono in se stesse, m.n una BOMPIANI me.,, o pu.,lo d,; p,;n,;p,I; momen1; del , suo svolgimento che ne spieghi il supera· --~--- ------ 1

RkJQdWJsaXNoZXIy