Fiera Letteraria - Anno II - n. 13 - 27 marzo 1947

UMANITÀ DEU,A SCULTUNA GIACOMOMANZU' } ttNTATIVJ d'inserire nel mondo umano le az:zardrue un primo giudizio sintetico della scultura elementi ed episodi trntti sui suoi lavori che sinora avevumo sem– da altri Bellori della natura o _ astraeudo pre ammirato scissi e spnrpagliati e mai dn ogni ogJellività - di nndar costrnendo riuniti e conlraJ)poSIÌ nelle loro varie fasi f~rme vuote di .significati espliciti e t>aghe evolutive, Lo St':uhore c"avverte che la sua duna lor .C:.SClu~wnes.senza pl{\slica, !IOllO ~ra mostra la vorrebbe tenere tm un, 1 dc– ,spcsso ral!1 1 m1seromen1e. La figuro. urna. c1na d'anni la ,sua è un'arte 1n conlinua na .trova 1_nquesta sua sempre rinmwe •ala g~rminazione. di ciò è cosciehtc: e gliene cstrinrccnz1one, una misteriosa vi1nli1d ":Ja- cl1amo atto; tuttavifl. anche oggi il giudizio si che i acgrcti arcani delle relazioni orm,,. che potremo trnrre da questa mostr., è as• nichc, delle leggi cosmiche che r~_{oldM sai lieto e gonfio di promeue le 1_>ropon:io~i mirnbili ~cl n~-stro cnrpa, Cinquan!O .11taluc e cento diseJni. 1empe– abb10no, nel e nuove vcsl! suscllalc dnlt a,- re e acquarelli lc.!IJimolliano d'un'attivi1à che te, un ctern11menro e una chi11rifìcazione. abbrnct.ia un periodo di circn die<:i anni: Per 9ue~co F?rsc è_, così ar~uo. tra~fcrire (n ci rirppare qui il primo Mnnzù. quello del– set on. d1vet11 e Pili nstrnth d lmguagg10 le cere aggraziai'-! cd eva11es::c?nli delle lei;i– fig- ':1'1:> ~t"lla &eultur~., ,i dfe l~sline, dei piccoli busti (e qui pos– . D un,, &dfotta ~ml'llitla_ dcl!n Kuhur,1 ab· srnmo rivedere la e ma,chera ro,a • del b1~mo un crmmo parr,colarmcnlc efficace '36, lo • testina di Carla, dello steuo an- c cnmplNo in Giocomo M«n::.ù. 110. la • maschera bianca • il e bustino di M11n :z.ù.di tulri i nnstri scultori, è certo bimbo• ccc.) e ci ai ripr~scntn il Mnnzl1 il più immedi11.tamcntc COTI&eio_ per una mis1ico-ca1to!ico - o forse 'più compiaciuto GIACOMO MANZU' : Gr 'odiz.io di Salomone FIERA LE'iJ'EHARIA Ilo sotto gli occhi il c11rto11ci110 che rias s11111e te mtidtù tli cui /11 JJr;'m,i 11111s1r1, de'• li· ,lnnm• ru111a11e,oril.11atr111ci gitJ-,.11i cor si. ,1 JJ(l 1 a:;:;o Murignoli. mcc/1imfcra le IC· slimo11itm:c; e ,,i 1r01·1J Plm1cati nomj. ft1 mi 1ttr1 u clii ui,,(I 11rf 11w111.o tl,•1!1,c111 1ur11, i111liJH!t1tlc111em'c11fe d11 1111ei 1a111wrtj di umi– ch:'a o ,li co110,~ce1J:t1 pcrso,w/,• clie ren– dono C(lrj II noi di Homt: i 11omi di cC'!Jfc ~,ir,,ici o di certe /Jit:rit'i. C/1è fo nm,1 Jo111lumc.llf11lc i11 Clii si (/CC//11/llll(t // il.IO if lm•oro tfvc11mt>111ato i11 ,,uesttf mOSlrll ·"– dcfi11iscc t111i, 11P!l'a_sse11:;q di. ogni di f'lt1m- 1i~mu, in 1111t1 .~crietù ,li lm:oro gr11:Ie alfo f/110e il ,wstro t1:s'1JrSo può 111111,ucr.,j .~,, 1111 ltrrt'IW :svn•gimlic010 c. obiet -ioo. sgom· Urv di, 111wlfu c111·11l1nesc11 iud11 ,c,r:u ~•· u 1,..-,li,, ci r"'n,le ft>11f'ri e ironici ili fro11tc. ii.le csib;:.io11i delle ~ig11orinR ,li µro1,•·n cit1. A sr-of'fcre co11 (ocd,iu i uo'umi a!Ji,,cn· li Clllr() te 1,'f!./fÙlf'. ,1<111 ci imlr 1/Cll(lflll} in ,wmi. ,•r-5111:)sCi11ti. eml!r11i tfolf<' 11ruwmli,e Presentazione Nino Perizi u ;IC~~:~e ;i~j!::, ':~!:/;,'~: /~i r~/r~~:::,~: per le oie troppo t,islemenle mutole d, quella che è ,.ala una delle più oivaci cii· là d' f,afia, incontrai Nino Peri:i. A /lo n•I suo enorme cappollo scuro, dinoccofa/o e un pò dondownle, :wcndcva il' Corso - e la sua lunga Jaecia pa/1ida, i cape.lii neri e ;, ,.uc.id1io deg.1 occJiiali aovras/aQano lulli i passanli - con la sua oria di ,Jaccer,dalo :u.rio elle va lcn!amcnre curiosando. - Come riesci o vioerc _:... uolcuo do– mandargli, - in questa Tricsle che si 1)(1 d1111ruggcndo dd solo quosi ,,aflrefl(ltlfO di quanlo la uccidono gli ol!rii" - Ma Pc,i– zi mi prcvenl. _ Clic malinconia, eh? - mi disse indicando, con un largo gesto del oracc:io, la ci1là. J:: subilo, quaft rispon– dendo alfo domanda che non gìi aveuo fal– la: - lo lio /al)orfflo moho, laoo,o sempre. Lo capii, dal tono stesso della voce - moh.irota,j in uno vibrazione /erma e •e– rio - affond<tlo nelta suo arte con un'in– :cnsilà' che gli offrivo, ormd'i, piena 1 ragio– ne di vila e arichc difesa do/ mondo eNcr– ao. - I-lo lo s!udio qui in via Mazrini - •osgiun,e, Mc ne ,alles1ai ricordando tulle e di,Jicaltà che n cremo un lempo Jrappo. ste alla ,eo/izzozionc di quealo. 1ua minima te bu,i{are aspirazione. Si salgono tutte fc 100/e di pietro di un edificio dcflo 'frieslc di !re,1l'onni /o: e poi, quando tembro. oramai d'e,aere aif'ullimo ~iano, ,i p,osso in .un corn'doio e /i s'op,e un'altra scala inaapetlala. fn alta, c'è fa s'udio ,fi Nino Perizi. Una ston:etlo. che 1/ cavcl!ella, i colori, i penndli, i carto11i •'ccosloli al muro, e poca di quella indc– finibif• auppellc!lilc ch'è if resi,iro ,tesso di pirtari, ba,!ano o fare piena e caotic-a. Ho 01.urlo /il, Jopo O'ùer ammirnta l'impe– -n'l cfcn,., s110 pi'luro. la ri1Jelozione di un Pe,izi di1egnatore, che si è ar,data sor• orend.er, /e.ncrtle molur'1nda. Disegnatore l'e1i:.i c,a sempre di~linto, per un inca/. •u• n11.tiva ed esplidta sensibilità. - dei de!la pittore- e &enlimentalt. iconoguJio zonle e ~.uasi acre bisogno d'in1eguirc le problemi intimi e rrn.scosti dell'animo uma- chiesastica che profondamente a'Seetico - lince - sempre, in tutto - e di ,icrca,lc no. E di tale suo co,cÌcnz.a 11.bbiamo una lo scultore dei ben noli cardinalini, del ..,.,i fo,.-a.,do mae-ari infinife Volle su uno cominua rivelazione in ogni campo dcUa • vcscoVo, del '34. del • cardinale• in sfeno s_punlo. Discsndore Pcr1::.i è nato, ,ua mo!lep!icc opera d'artist11: dalle prÌ· terracotta del '4S. del • cordino/i no• in e le prime cose che uìdi di rui, anni or me e tu inc, ai • cardinaJini 1, dai vasti bronzo del "40. (E a quslo gruppo oppa,rten- Jono, crono o_ppunlo cli,cgni (e ,uhi/o mi g·ruppi bron:z.ci aJli ultimi rilrntti, dalle cc- gono anche opere tra le più recenti nelle a•trassero. olfrcltanlo di quanto mi {,anno mmichc, alle cere, ai marmi, è lutt11 una quali lo scultore ha riprC$0 gli antid,i mo- ,cmpre altra/lo, in lui unmo, •1.uel ri,ro;.c, 1infonica sintesi d'immagini um11.nc . uno tivi 1Pà maturati dnlle ultime esperienze n.n:i quelfa nessuno indulgenza ch'egli ha studio psico'ogico del personaggio. che sé- p!astichc e perciò meno frivoli e più con- col ,;,roprio loooro): nw non aurei polulo im– guita. e .-affina anche mci suoi disegni, tal- U.nuti come, ad es.. nella • chic,a •: ro- moginoi'e, in un fcm00 coal breve. que5le b:l:~~:~tadr~n':i:~~f. f:::::~~=i, :::~::at~~i =~o ~:fi~:ie d~~ ! c:v 0 e 0 ~J:nl~gu:7u!rtc:~ s;!d:os~i;~/c ;o;:~:~te su uno oia ollrc- ili 111111 pres1mlllO.~ll 111: :mflmlllù.mu in li· bri ti. noi Jumiliori, 1/otmi. ormai, di 1111 ,i.~01ia11:.(I che si /011da, volta pc.r 1,'0 w . . ~11 ccm1~c11.:c 1Jrofe..~siom1li defi,1itiua111c,1te ftCCf.'rtlU,c; .111tt1f"111i c/11! 11011 tla ieri s; cscrci11mu i11 pnnc ,li cultun:, lii Ju,1111.,fo, ,li gusto. <"hehmmu 11cq11i.sw10 il toro J>f"– so. s11i pit1111 11ei ,,,.,,li ris11et1iuc;m",,1e .•i tc11go110. 1-; piti ei,idc111c <111,c.~l(J ris11tu [,i (/d11e fo 1110.~tra è ,,.,mmeme ft1le, ,1t>ll11 se :ione dc!le orti fig11ra1i11c, tic /ti <11111 e , 11 cl•e il uid111tore pirf /rc110!0.1u e r1;$,rllt, a 11ot1 uscir« scn:;u por11irc con ·sè ,le: ricor rii molto precisi e pers1111sivi, i ctmli .<e clii, lt• b11111buferutte ubbml(/o,wfo i.r1 111 cw1to, i JKIC$!lg~i tli mflC"crjc che I~mD P11ccmi u/fidu 11 111111 ttt11ica 11m, mo{tn 1(1ff11~t. ed ,m 1w' c11ig11wtic(I1,cr 11oi. cb 11011 siumo del mes1ierc; quei 111011otipi i11 cui fo 1><i,;.wsi1ù del .seguo ccmcorre col ·ri- 111i1111o r,cgi.str~ ,lei cofori ad m1imnre il 1e1m1 e fo 111,lllerù1, a imJJrimC(e i11 es.•a i 1,eg11v cli 1mu u 1e,1.:.io11e cJu, ,um è solo t!cy i ocd1i. 111(1 w,clw ili 1111<1 me11 e 1,re<>c C/1/Xlln e J><!IIS(hflj e J>Oi, ili UIHI :a,w r:,e ci è 11iìi Jumi1i11rc, le tdo di A,lritma Prn• cl,crfc, 1111ct.(! ,li LAw11cw1Ccccfi, P."e.racc.·- ::~::!c~~<~111<~~!'~c 1 ~! ;:~;:~xi;;~~:~ : ;,: 8:. glùuo U 1111 ICIIIJ/0, CO/I ,fo."k tilltc ICIIC,~ C (lflimu c. l{IHI.Si d, J)<l.sJC 'fo: IICl .~e111r mc,1to di 111111 co111111oss,, e <lofci.~s1m(1sul· gfo11e c<>me<111-esta u cui amliw110 i,1co11tru. HOSAIIIO ASSUNTO di ·1re p_ittori giganli e le case a mobili di cillèl, le piante, 811 a(bcri, le barche in oppcli!i diueui in.w ::.iabili; e in /ulla tale materia. 11ello jlam– po de<1S::1 e trislc di luan Mosco. c'è scm, pre. in,tabile ma assoluto, un senso p1Ho- 1ico del mendico che chiede la crosto dt p,o n: af ,1cco E.pulone in cambio di " Il car– rozzone blu ••, o di un ' Monte Ma,ia ", o di quelle " Le officine ", d1e rimangono a /es,imoniauw della muc,io naturale delle cos:i r.1.!Ì con/ronli delle /anta.tic e delle Ira ,jigurazionl. Non ti !rolla più cli tcnloiiui o di c,pc 1ime11li: non si frolla più di ricerche di lo- no. mo n lrffl/a finalmente del ualore euen– ziolc e secondario del co,'ore inleso come oni– mo e corpo onieme. Lo pilluro in Mosca non è oicissit.udine o conlingcn:i:a. ma è real– là p,ooala, sperimen/ata,. riso/la: e quandr> il pillare si riduce o, V enezio per un mali– va di liberazione quasi o di ocndelto, il dc– siino trae pct_:ni di co5c'cm:a quali " La ~cr– /u·c '' od e~empio, ot,pure ·• La chiesa del Redentore '' due quadri ir,avuertibili mn ~ucdenli per una comprensione rivoluziono· ria de!fo pilluro oooenire. Lo d1icso è chie– sa. barca è barca. pennone è pennone, ma– re è mare cd occhio nudo. per secolare lra– di~ione, senza equiuoci di sorla: ma $1aut,l. lo, a ragione di una innocenza p,estigios,i, son barehc di colore c11c si muovano, son templi di colore che s'innalzano a mezz'aria nel paragone con un mare operlo. J\'lAIICELLO G,\1,1.lAN Osvaldo Tordi d'una acuta comunione con l'uomo e con nella • Grande Pietà• del '43, che di tut• Sccnderido dal suo ,tudio, pcnsaoo d1c lo notura nei suoi molteplici e pili 501tiJi le le sue composiziorli a sfondo rcligio&0 è quello di Nino Perizi è. sin d'ora. uno dei a11pcl!i. Come Tino di Canrnino l>Cppe, nel- certamente la più drammalic11.meotc vissuta e ,ori nomi giuliani da aggiungere olla più la sua statuaria trasferire il trallo inci.11ivo la più robu~tn, o ancora. nei sci bo::.::.cf!iper slrcllo ,ehiero det nuooi orlis 1i italiani il ,/ ardi hu cerlamenle una raro pouibi/itò del disegno, creOndo quelln che si pub dc• la Cappella Molla del '44. dove le piccol.c cui sviluppo va ,:,1/cntamcnlc ,eeuifo. di rinnovor..-i. Una specie di inàiOerenza finire una scultura disegnali,, così Manzù hn ligure di cupo bronzo frastaglia.lo . si slac- 1 li Il h ~ ·• · 1 · lraspO.!l'o nei diacgni molt~ dello plas!ici- c~no. ~a.Ile prccedcn!i ~lite irc,m11g!ni c~r- P. t\. QUAltA1XTO'rrl CAMHli'\1 r::mau 11~:n~a:a:ient!'1:.,~!:~ 0•nda u~.u~~: tà delle sue statue; e lo studio dei suoi di- dinah;i:ic J?Cr uno Vl!Jona e una din.nmica cl1e 110 lcnlolo in altri tempi fa porla o una tegni_ ci è inf11t1i d'aiuto e di guida per del mntcr!a.lc_ che '8 1~ fanno prcsogire le I van Mosca ricerea con1inua, a un de,iderio di diueno. koprirc quale ,in la vera es.sen:ta della ,un opere dell_uhim~ maniera). , Ui qui il non fcgarai a una cifra, il non arie. Man:z.ù, invero, non ç. un plastico • pu- E. scopnamo infine u_n altro_ ~anzu, qu~I- (;li allaccamenli degli slrati .sulle superfi.. chiudersi in un modo unico. nella fonda- 10 •• quasi mai Ja sua orte si vale dei soli lo che - il no11lro ~vvi!IO - C _ti vero 11.rti- ci dioersc, le perlu:.fra;;ioni, le 11mde dc/ co- men a.e esi>:cnzu di intendere sempre più dementi d'una ritmica spaziale per co- sta ncll_a sua_ matu~1tà, e comptutc~za: che lore capaci di risultare u,tjc/1e ed originali umcnamente, il ri/.'dlerji nella piH11ra e struirsi. A diffcrcnu di mohi•11.ltri scultori ha lasc_rnro dietro dt .!1C cerio c.o~pmcim':n- nei quadri di /uan Mosca /anno pensare ,u •nel di,esna del suo sensibile mularc. Mi moderni, che nella loro opera. c':rc11._noso~ !, j~ 11:ucl~~~!e Jo{e~:l ~c;~;~J: 11 ':~m~: 21 J; bilamcnle d1e l'impresaionismo oero oulen- ,icordo di un &110periodo, uno dei più /e– praUu!lo un esatto r~pporlo s)1 p1an1 e d'. ,isnoro" d'el . 46 e dcJI•., abbozza per un tico sliu per rinascere o -.uoua 1Jilo in un iici, quando la superba /reddez::.o degli og– v~lum1, u~ •u~ceders 1 e un mctamorfotant grande ritrai/o•, che sono l'ultima conse- ciclo splendido e veritiera, se l'altro, quello gel/i ten/aua la sua ollenzione. Lui p,edi- ~:c•~~;;:~,;~ :i~s:~v1:7i1~0 suoc •~~e.::::::o m:~: ~~c:zadcfe}4/ :i~~all:a,f: fc{{.~n;,;ol;::': :~!r:i q~:;:~~::~~~:t:~:p:;j;~:. a:~:~;:~ ~tQu:,~;::a :O,tg~~ct :;;i ';t~f~ct qR:;; mo1cc o. bronzee,. cerca d 111nu_rarc il del , 43 _ Qui ,i appalesa la vera robuslcz- ..ioo illuslrc o provo insomma di un'e//ieocio suo guslo di un tempo: lo provano ccrlc • tratto d 1 pennll •• 1! acgno _del _buhn~, co- z.a plastica dcll"ortism, che. _ Ile ha np- ,cn;;a pari. E come f'imprcnionismo, cosi acqueforii clic nelle loro ombi:ioni scomc· mc. _11.ppa1eevidente m ~ohL dei suoi bu- pteso \'in,egnomcnlo di Mcd11.rdo che an- onc/1e il cubismo, q.ucllo OVIJCrO occennolo !rid1c propongono nolurc morte di uno bef. wnhcv1 (come ad esempio nella 1'afhnata e cor irretiva le sue cere e akuni dei suoi aino ad ora dc un Hroquc colossale e •upi- lczu, ossidercrla. rauvioola a momenti im- drammatica serie della • crocefissione e de- primi bronzi se ne è però ,a puro libe-- 7:~afflà /oso~::~:, dr~~utoc:~u:u:~;as;:;e PJ.-~ ::oe::\c~:;:;;&~oon~ :;:;;;e~nco~!o b~~::~ ::.::~:nd1~a;::ac d~IIÙ tr~;,~j. PLa:\cnin è mii~: :r;~;li;~'r;i::i::~ ~il:~~~! ~f 11 Ro::imQ:; men,ioni proprio tulle le/e di Ivan Mosco re; era in,u/ficienfe per clii teni i di usci• dei suoi gruppi, dei suoi ritraili, è 86CVO- si rivela l'nrtisln che ho. abbandonato certi ntl/lo conquisto sempre più medilerra•u:o e re da una nece,..-ilèl di doli. C'è niò chi /10 le ~prirc lo stesso principio informatore: compiacimenti d'un gusto un pò e scces- solare ·di situazioni. di ,tali d'animo colori- prou«/o a lungo la seduzione dei ,oli oggel– Manzù segna con l"impronla - qunsi sem- ,ionis111 • {qu11.li ancor up1>0rivnno nella ,lici, di co.11cic11ze insomma, per inlende,ci, li, chi csdusiùomenle ho /enfafo (ostro.– pre assoluta - del .11uopollice la linea che I tesld di donna I del '46) e che ha lllf. oe,so un ,upcromcnlo Ji t.ullo ciò clic 011Jti .i:tone de la loro imponibile p,escn;:;o. Con– dovrà gener11.rc la. successivo opero pla.11tica, fronlalo e vinlo i più nrdui problemi pln- formo maleria di uonlo per,onole so/Ionio. lin.uore ancl1c origino/men/e nella proua di e auravcr90 codesta linea, rivela qun.s1 .11Cm•11ici {come nell"ultimo • aulorirratto con Per ore l'occliio di que,to pillore lenlo di rendere luUo queblO magico, sarebbe gi~ prc un motivo _ come più sopra abbiamo modella • che qui non è esposto ma che ,andare la materia, approfondendola a qua, i:iolo un ,ipcfere, pur nell'affinare, cercan• notato _ umano. 11.nzi psicologico: espres· rnpprcs.-nta forse una delle tappe più con• /un,,ue coslo in ale,urc acconile e 00.itlc, in do un modello di per/etio finora intuito ,o/. sione d'una vita _ ohrc che del motcrinle elusive di qucslo periodo'>· quei problemi ol/ormi di cliia,ori sino od oggi mislerio1i, lo11to. Di qui il non con!cnlar,i, il rifare. u,ato anche dcll'individuolità. ritratta e che sono allo bflse d'o4ni realtà dcli,, in o,ca,ic fa!tu,·c, in movimenti in,omma do• ,arumentc /'csperienw e parlare più /onto– pailante ntlraver.o il suo grezzo involucro, scultura e che attraver"° i uco!i nbbinm Ce l'oro, la •fagiane, il cUma spirituale, lo no la ricerca. ne/ desiderio di ricc/1e.i::ra Oggi che, per la pr1ma volta, abbiamo visto dominnrc le ricerche dei no!'lri mag, fcmpcroluru slonno 1emprc per lrtlsmodare nuova. Nulla c'è di concluso eerlome'lfc; dinnan;i:i agli occhi (rnccolta nelle vasle 'Riori da Arnolfo a Verrocchio, dall"Ante- nella fonlatia di un primordiale abaraeca- non può e non deue essere conduao. li con~ a.le del p 11 1ouo Hcal" fld op!"ra del drup- Jami a Medardo Ro,so menlo Ira reoJ/ù e sogno: bu,terebbc un eludersi p,esupponc la morlc, il continuare po • L'Altana •I una sintesi quasi compie- a/limo pe,d1è i eie/i di Mosca risuflaasero fino in fondo in uno cocren:a auurda, ,en· 'a dell"opera di Manzù, poMiamo fìnalmen· G11,1.0 DORFLE~ e pianure scon/inri.e c fc strade ad orma di :a pouibifil() cli siupire. Il terreno s 11 cui 5 oggi ci ti muove p,csc,,lo graoità di p<n– coti; ai lroflo di re,111/ere a ,cdu::.iom, Ji vincac cerli ,ichiami. /f pericofo d1 len– fore l'unione di sJere assolute.mente d1ocr– ,c, Que.No il rischio de1to ricerca 1n un uomo che non uioe di arie ,ola. Tordi 110 fa po1:ibililà di resistere; f'aocr uinfo nna p1ima lcnlo::.ione è giù un segno. Di qui (o 1uo volonlà di lrouore una 1ua giustifica• ~ione umana ne/fa decisione di monfc,,er– $1 pe,/ellomenle libero. Re,ta il .suo ,lesi- derio importante di crearsi una dimcnnonc più proJor,da, Oggi .,i polemizzo e ,; combolJc per cer– li oggcl ioi super/lui. Tardi non vuole, ouer– nc; a~cho in, q,uesto ci inlereua. Ovgi •i polemizza e s1 combatte a, etigcnza di di– (eaa. Tordi non può essere fra que/fi ehe u1/cndono pur con /,t1nchezw. lealmente, un mando che denuncia la fine in un cor– rompimen.lo d'ogni IJiomo. Mo non può nem_mcno c,se,e fra quelli c/1e pretendono :~da::::~r- a 01 ~ i ,,::i:: ~~r7: r :rdt';n:; tj,..{;o~i ~sis~~:z:ucllo; qui la .uo pos1i- G1ULJO CATTANEO IN OCCASIONE DELLA « T 8 :o UUat,-a fsposi::iunf! l111crna:io11a/c delle arti tlcco– rfll_ive e imlustrU/li mo,fcr11e e/re $: t,errà a 11:lmw ne~ peniodo_µri11uwe.ra-eM11tc ,}i q11c– u m1110. $1 svolgerti 1111aserie 1/i. convegni " complcmem;i cfol 'Esr>os':ionc stessa. .So· 110 &tali /i110 ml oggi fissati. i ;,eriodi ,Ii 11'• c1111i 1!i essi, e_precis11111e111e:Co11i:egrio riel,. le flrt1 d.ec '!r(llivc e indu.str,'ali motlerne, 1/at Il 111 15 g111s110: Convegno (< Mezzi cMtr11t- 1 1,'.11i » ,lai, 'f1 al 29 gi!1g110: Collt'f!.gr,o « /gie. ·e". 1~cil' U al 13 g111g110; Conr·cg• 0 e, Ur 1 b'l1.ri.s11co ». <iut 18 ul 20 l1q;'io, Gli interes· -~U~~ e_ cl11tlll<JUein Cll(lcS.l/-0 ]H11'l<'CÌO(tr'1. (/ 11, 1 1m110rtanti 111a11ife&laz 011i, pos~o110 cl,,'et['1rc i11Jormf1:io11i o.Un Segretcrra Co11- 11cg11i, T,iemwle • Milano. * LA 1,T8u, OTTAVA TRIENNALE DI MILANO, 11cilu ser:e rl,cj, .suoi co11cor$i 110.'ti acl otW11ere u11 mi,1'1iOrfll11c1110 ne'lu {lf<J<lu7io11c artig;'mwl,e ed aTtisticr,, lr.nciu, 1r1 11111011c con fo Di11u Kn,pp metalli e ar– gc11/eric_. !"' C011cors,~l}C~ tli.<cg,ii di:_ a) tr:: pofa.o t11uche, ~Cmfl,r1.-1s1,11e (c11cc/111110, f;J, chet·a, co'tclfo) in /ormnto" nnrmale e in /ormwo_ rhl•'.11'?J>Crfn,110; h) un @crvizio tln caffc e I? 111af1xicct1ìiscw (cnffet ier11, 1c:cru, lattici-11, cremiern, :;uccl,eriera e vo.t– soio); e) scc-vizio d:i portala da 1,11·0·:1 i11 a'p11cct1 lisc41, (zuppicru, leg11micrn e SJ1l.sie• ~fl)., I! termine 1el cOIIC<Jr.wl è s111biTiO {>f>r ,I giorno 15 apnfc 194,7 o i p~emi, clic t1111. 111011ta110 11 I~. 80.000, .~Ofio co.~i ripartili: L. 20.000 per il tliseg1111clelfe posm-e • L. 30 mi'~ J>Cr il dicgno de{ .w1rvizic.o (11~ ett/fè (' le; t, 30.000 per i 1 ,liS<!g,w dc/. .<crvt:io tlu J>ortma. Gli i111eressa, i Jll>MOl/o Q/fener.c 1111,ggiori illformo:;io11i cl,:cdcm~ il ba,u/o di omcorso ulfu TriPmwlc lii Mi/imo E' USCITO i11 q11c.s1i giori1i n Romu il &cco11do 11umeru delfo "Strada"". 111ri11i· sia di poesia tl'oggì. Dorw 1111ul1111gu e for:;n111 i11t~rn1zi'or1e douuu, 11 d'if{icoL ù ,li onfo1c etl:tori11'c, fo rivi.;;1.1., l111ci1 >rr.so r.ou l'e,fi,nrc 1'(/riffi fo sua rilll, ritQ\11.a ti 11w11tc11ere /tJrr11t1 /.fl .sm, 1.emfe11:.11dirl'lla ver!I<>una JH"'-'.siu 1w11 crmeticu. 11011Jr11m- 111e111r,ria, 11111 ricct1 ({j 1111 c11111c,111tomo· rnfe e(l 111110110. l>i part,icofore i.ntere•sie per fo sua 11a11itù è fu '' Storfo dell..~ Poe, .1t,1 i111lfo11r1 dfll J915 ul 19,15 '' di A11tonin R11:~si, di cui i1l 11uesto numero si 1mbblict1 ::elr~: 1 J;QC::!";,: 1 r~: "~Jt,,~::11/ (l::M, 0 ;:/t:,','1~ mf!-ro con1ic11e testi di Morsucci. Pr,.,oli11i, Cwffi11i, l<'ortit1i. Pio1Kt110,Erna.:.::.(I, 1111 etl,j.• twitilP i111iu,fo10 "Poc.~i1t comè. fmwro ·•, rccc11sioni, ,w1izil1ri sulfo poesia cstcrn co,,. tcm1>mtmca e 1111<1 {IOSl/1 critica cmr ì kt lf/rÌ. * LO SCRITTORE «11striaco V. A. Y~rmu 11i11im11 delle J)Crsecuzio11i rn;:;_::.if//i dei 1111- zi.~ti. ri[ul{frllo.,i dn 10 m111i i11 lt(lfit1, wc– fHtra arr1rn{111e11tP. fo ver.1i1111etcrf,-scu ,r,.t libro "/,11 gio.Jtr<r di Micl1elc Cillffl" ili 8e- 11i«rui110 10111,ofn, 11cr fo c(lsa Nlitrire Kie– /1C11hcuPr•li IT'cim(lr.

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