Fiera Letteraria - Anno II - n. 12 - 20 marzo 1947

1IEII \ LFT'IEH•\HJ.\ TRE GIOVANI POETESSE Vit:t nmlatll Nel so111w lungo, un.a vitu nascosta nel mondo, una vita ,li misero sonno mortale di male, di hcnc malato. 1 Stinli e roventi pensieri, invcnzio11i tl"nmori col ghiaccio che an<'hc i morii s11prcbbcro (are sollo le binnchc t·orazzc. Vorrei m•t•rc, morti, LI forza di ,·antarc, di pa:-.:are Mille voslre lombi! e di pregare. Invece cuore e ~ola sono rotti e voi sotto le mie dita pcnosanwntc ~tri&eialc, morti, pcrcl1(? uon v'allontanate? lo non so chi siate 1! percl1è , i piac.·t·iu la mia vii a; voglio morire romc persona viva la vita mia non la toccate. t:a Ihero Ol'eille11talt• l'oichè ,•ro l':dhcro pii1 ot·ci<lt.'nl:il,• dl•~ ginnliuo Per ultimo mi ... cuo1c,•o di do:,.:-o la rl'ec.1d11 r11gi11tl11: ebhiu e noia ,•in ilui miei 'rum i le11t11111c111e .,1ri1wi:munv. E 11c.,..:11110 ul mio ri~\'cglio .ippl:rncli,11, Chè i miei <'Ompll:,!ni crm10 ila tempo glorioi;i 1wllu lut·c, •1n lu 11cm .:-u mr 1·t11i::;ra,·u1111 ;.di 111Tdli Che ,l'omLr11 .:-1:,01111•111:h ;1 tln ogni altro ,•crcl1• aeilo: L1111go e dolc•c du llll' ,,:alzmu il t·nnto; A,·idi gli Of'<'hi degli uomini mi fi.: .. a, ano. mf'nlrt· Ero :I\ volto dal 11olr 11rll'amoro:.o adtlio E ltrillavn 1•01111'1111:itnrc·in .:-nl mondo spenlo. lL\MCJIEHJ'fA C IOACCI Non mellele In terra nella mia menti• colorata; qunndo sarò unu vera morta io. ~rò paz:1.a di vita. Povm·a morfo I pensieri 1ml tuo viso, ombrt! clic sempre torneranno a creare •la vita nei noi:tri occhi preziosi io li sento vicini alle mie mani, fulminate ila un enorme silenzio :1enza &e1,ohura. Non ha suono di lerra la mia ,·oc..·t– perchè parlo come il mnre alla sua anima lucente. Ma io rntrerò nel iuo grande son-iso e lascerò 1lf'I ,,1010 1 0 mia morte. Hsopito. Povera morte, non udrì1 il suono della nOillra colorata esistenza e fnr8f' ani1 nostalgia di mc. :Smnc clivi110 .Su IJUCdli fiumi che porrnno l'nlbn lontano, dietro colli oscuri, e non hunuo una morte; ,m <1uestc nubi che ,·n11no 11v1111ti al i,olc 1·011 rulli di rnml,uri l' non hanno una sorte; ili questo rcs1,iro arcano ,·hc gonfia lullo il petto alrorizzonk. io col mio pi<'colo cuore io cou In miu hrc,•c fronte io. io 1 l'albero um::rno che &Offre oµ_nj ~orte e ogni morie. Ma sono il 1110 l.'Clltl'. Sil,!"1101'1', I.;' fmnruina la terra Ho 8Cntito hnttcre il tuo cuore e m'è scmhrato tcnrrc nellr mani i semi di tulle le ~lttj::ioni. Or11 ,•0110~1·0 in t·ht~ 11llimi 1J'a11101·r ,', frmminu la lcrrn GIANNINA ANCIOLE'ITJ ft:RNANDA Ro~uCNOLI i11u1ilc p.:rchè 11011 ai 8l1pev1, 11 qunle avvc• univn il ronzare pungenlc d'una vctpa ubria. nimcnto In cura e l'ansia mcUcvRno capo ,e ca e mcllev11 vogli,:,. di g,idare per tovcr• non II un pia-,o e forse infinito 11uccedcr1idei chiar!o o di lapJ>arli le orec-chie, aliro non aiorni, duranle i quali ,i andava !IC8V11ndupo1ev11c,sere ~ non il bauito del proprio fu, il marito e la moglie un mr.lumore che 1anlfUe a ondate come tuono di camp.1ne, L a b atta gl • 1a ctplodeva in li1igi frequenti ul!o,chè le in• Oppren:i rtncon1.dalla .alila, 1tordita dolle ;iurie rimba!znvnno frn l 0 uno e l"ahrn <:o ,cn, :iioni ecccuivc dopo tanti 4iorni di re• prc etto delle rc1ponsabi'.itA, dei. 1i errori com. clu■ionc, raaaomitolata ,u ,e tic""' Vi,ainia me■-i ne.I cor,o di una fuva male riu1eila, mendi.ava aoccor,o al -,le d, novembre. ma col fono veemente di vecchi •ancori meai avendo aotlo a:'i occhi k, larghrzz.i del Rn• da luniro tempo a lacere cd or.. ebha11dona1i iero, l'orlo del quale, quaai lt1 lerm rotolaNC al loro peto. Nei momenli di pcrico'o 1i lto in un precipizio invi1ibile, ,i di,egnava ,ul/o Yavar.o 11,etti fra le braccia una dell".,ltro tfondo ddle montagne e il ciclo .cnza limiti nelle lunshc ore di alleM e di noin torna• in trHpnrenti •p~uori. Udiva la .,oc. dei due vano ncmi-i, ■te1i ■ui loro !cui, le mani rotto uomini, lentamente cercando col dor■o un RA.CCON'l'O DI A.NTONIE'L''.l'A I) :n, A G O ~:. n:c~n:::nn;ro\~.m:~~.:Jc;;:t~i::1::~~! :::~.1i:u:: ~;t\, 1 \: it di~:ni!::!'° o: tc0pcrto, fino allo certeu:a di 11,ver falln crn ~nalmcntc l"inizio della b~arirndine fi,ica. male. potevano pcrde11i nello ,pnio cor,o da pc· [ L vento aveva aoff1alu lulln la notte porlan· do i primi annunci di neve. un venlo pcnetranlc fino la !rama del vecchio tappe.lo che, \ i ainia appendeva al quadro della fine• ~tra per poler tenere acceaa b luce fin tardi e lca1cre a letto. S'in,inuavn con c.'lpelli Aur. tuanli nelle fc1,111e, bucavo fiuo ,enz.a muo· vcrlo il vecchio tappeto a di,egni pcniiani, eorre•a lunao i muri e ,ventBaliava mul..i– ne'.li neir:i naoli della ,tan:ta. Fuori il no• Y\lunio appariva 1pa1ivo dietro bionchc nu• vole eorren1i e le picrre delle catc, quelle del .clci_to davanti all'antica chino ,'illumina• vano bi_ndlihime, a1ciu,1ale ncll~ crepe, nel• le muffe come irradiauero 1elo. I' bi Il • Il I Quella mauina il pnc1e appariva vuoto 61111ti bolle lumino,c saettanti. pulvitc0lo cha ~t::fb~f;10 e 11 110 ~: ch; 111 Jtc ,i::~ro >e c:~r:~ I :.:r:ee ;ud:v::K~~\~h:vri~:t.::c~~:lasu~~ a~ qu111i il venlo nveue •pnzzalo perlino per a~lor~o al t0 1 C raniungeva ;1 m-Jnimo d'a• ri!o Rllc pcr,one da cerli nmpli tdi impcr• \ambracci sporchi, uccidevano n colpi di ri tollc ed onimnli dai luo11:hi.10!0 In grando 1J'.tazi?ne. Alloru ,ul dinlogo dt:gli uomini, mcabili m1mctiu:a11 11c:hi11:r.:r.e \'l!rd, e m11r- ., 0 t~lln i m,Jiali e i capietti pre1i nelle luce rimaneva II vigilare i letti, il votQ In?:-I d1 cu, non di1tin1rueva le parole, si ■ovrap. Prc«o, per la lcaae di a:uem1. e la paura, le porle ,i erano ,barrate e pcr.Gno i cani era· no alati accolti ac1;:antoal fuocherello ,e nep-– pure .i udiva il kno ■olito ululare elle ombre. -,!o la mucca, lepta per le corna a un al. bcro della piazza, aveva fatto ,1cntt\-e il tuo mu11ito come un pianto, confueo Il quello del vento che le lisciav. i fianchi, a tratti tTal iruuo nella ,te-., ,eia. Pit:eoli rumori di IX'I' UI ,mo1,a avevono animalo il 1ilen.zio del a nol•e, mcnlte la lucerna cieava un cerchio 11.1ll11. coltre illuminando t1·i>pena nel• la alanza il lavamani cbl trepicdi di,c-piMo .,11ilmcnle contro il loaoro lt1ppelo. E.ra afd.• la una notte ,truiara fino 1111'11.lba d l gemito rieorrent~ del venro frt1 i viroli e dol richia~ mo de!l 11 bc,tia nl centro della pinn:n, ma poi, n-e;liolll dalle c11mp1111e.Virginin e1a tcrea dal Ictio e aperte le imposte una luco puri,•imo era Auitll rivelando il cielc, azzur· ro nello, vividi verdi tull11 collin11 e li accan• lo. ,ul'a facci11t11della chieta e le pietre. un roM fragile dill'uto rapido a scomparire non appena YCdu!o. ' Da molti giorni nè lei nè Giacomo usc.i– •rno da la ,tanu, ,ocd1iu1e le impo•le, ri• dot•i o ,orve1liare dallo 111Hraglioil pa1M1.re di pc:.anti c1uri mjJi1ari i quali c,c,1uivnno un yiro di onore attorno alla piazza e rirl-Ar• 1ivano pe, dove etano arrivali: poi acc;,ddc eh,. tre groMi furgoni 91 fermanero invece. di,~imull'lfi da frn,che 1;:onuo i muri delle case, mentre ur'I Cf"n•innio di tcdesd,i. prf" ~ alloggio ne'l'edificio scolutico come per un ,oviriorno per nuHll provviM>rio. bu,sa– Hno alle porle e porgcv11no alle donne ran– nirchiale dietro le macchine da cucire pan· !aloni e f11ue11i Jo a,1giu11t11rc, fogolli di bi11ncl1eria ,porc11. Non era facil.- a111biliredonde mai ne ve. nis,e la paura fluttuante in un lragico alone et orno a q11e,!i 110ldo1i biondi, ahi e dai li'l'""ll"'!'l•i infantili nnche ,e. come ~DC8SO IIYv~nive, gli occhiali rendevano 11clido l'aauno degli occhi tolto la pnlpcbm :~cu,~n a~u:n:d:v~l!~r:~;o bo~~ ~: 8 r 0 ! 1 :~; :::;~a~':~e~o~~P~~u;; 11 P:::t~~,a~':; 11 :;:~ =n~einp~c;!~n~~;n~~:rd:1r:c::::i l~nl~~o:~~~ I ;:\1lnnr,1::d!: !~";:~;hi r~: 1 1in~:;~;'4e :;;~: la vi~iera de, berretti quo1i n mn,cherare c'ci 11 ]a aueua: i carii guairono e ,i 1-nziorono mucca bianca lcgota per le corn:1 all'albero p1endo In conca fra le montagne morivR con ;~:~{;;~:,:~::. 1 '~.:::!; ; ~~~t•:e-;::~ :i!:.~f ?:~:I: ; ~:f'. 1 ;~::y::,::•=i~~ ;:;s:.~.1;~~i;\~~~~t::::I::.~~~ : ~: 1,! ~ ;,;~; ~07; e~,~~ mònto alla k>ro v111a e lo1ae avendone sen- r'"onrono a nHcondcui nelle ITUltserie ,ulle modo di raJa:iungere In collina di froflte im, - Ricomincr;lno, dicev11 l'uomo, que1ta !ore un'espreu1onc durn ~ diffidente si 11cn• montagne, le donne non utcirono più di cn• pcgnnndosi nel vico'o ,uhi10 -accnn1o t11!11ma1tin111 alle otto h,.nno 1pnr11.loe si vedeva deva 11.1volti rotei di quelli. Lerli ave\'\lno sa. e cercarono llicuri na1CCLndi,1!i per le ca11 porta di c111ne scendendo le 11r11defauc di il fumo. Ora indictreggi11no. pcrchè non ve . l'aria sena, prole110111lc, grund! mani b111n, ac del corredo. In que,to modo dichinrala la ar11din11te,concatenale una 11ll'nltra, altmvcr, do 1,iù nulla. che dalle dito nodotc ove brillava 111. lede 1uerra,, coloro che nel paese ~ trovav;,no 1<1lc d1 archi, fin ;iiù al torrente ,occco ollro Ad o.i:ni modo non tono lontani. nuziale: la 11U11ttina pot,'\wino ,ul davanzale per incidente, fuggili dalle città. ufficiali in il quale cominciava la ta!il.t - e 9i1' era - Non .ano lontani a paraa:one di ieri un catino di acqua e di ivcntemente lava, attesa del momento propixio pr,.r aur:ivc:rsnrc compa_irna - per un .cnticro fra 1toppic e pcrd:è i colpi iri tentivano più deboli, ma vano fazwletti e mulnnde. Dovevi, userei la linea del fronte e raaviungerc il tcrrilorio 11rbu1ti <:hc crctcono di statum 6no 11g!ial- quella mnttinll Il vedeva il fumo e ora no, tm equivoco e ceriamentc 11011 erano i p,ò- liberato, 1i ,cntirono piì1 c1po1ti nel vuoto bcri aiir·n i dell11.cima. Il 11Cnticroera ,tretto I lo venao tutti i giorni, non ho p1<ur11. di ne• tagoni1ti delle uccisioni in ma"511. delle ra, che attorno ad e»i 1i veniva facendo e d1- e avvol,eva II spirale la morbida schiena dl"I ,uno p~rchè aono malato e mi metto al aole pine e delle violazioni di donne avvenule ,trulle le carie di ricono.c:imc.nlo, baratlali,i colle 11ncora verde, smarrendosi talvoha nel- pc.r 11011entirc i bnvidi di febbre. nc!le terre circo11anti di cui ,i par!av11: que• gli abiti con logori pant11loni dn conlndino. 1'11.!forgauidi un pasco!o per 1ipre11deni 111 Ci corno ,1li domandò qualcosa. ili parcv:mo a volte mendicare ,aentilmenlc ispeziona.veno i tolni e le cantine per 1ifu, l'altro c.apo fm macchie di more e radici di E" un allacco di malaria, rispo5c, il pae• la c:ordi111li1à, 1'ino11dav11.110 di acqua a lorao 9i111rviaial momento delle razzie di cui ,i querce. Giacomo andava nvanli, Virgini11 lo IC ne è pitno e non ,i trova chinino. Ci ,. .• nudo e avevano una mcdnglia al collo, por, prevedeva l"inizi() quanlo più 1i avvicinavi ~~uiva, infreddolii~ nella 1ua giacca cttiva, rebbe mn lo hanno na,co1to per venderlo più gcvnno la ciocco}nla ai bambini e finaendo la bo1tag'ia mentre i muri delle ca,c pare• umato da un pen11ero che non tro\'tlVa do- caro. Sono lutti impnnili: chi ha paura. chi d'i1riorare il auro opprcn,ivo delle madri. j vano croiln;e, acqui1tare ogni giorno maa• ao, quando a melà della co11a videro il pro. fa ■oldi n quel modo. chi ,coppa. Dovrc,te pro1e9uiv11no il cRmmino acuotendo il capo giore trasparen:;i:a e sonorità nllucinanti. rra filo di uno tedulo !IOprnun'l pietra 1porgente andnrvcnc "nche voialtri, quc,io non ~ luo· come •i perdonn una fa111lccalunnin. Non ,formando ognuno indifeto in un probabile E,irarono se tornnre indietro o 11rrnmpic.11ui ;o di villc1Qiaturo e Nranno almeno due era f111cile reperire l'origine della p11ura, lan• bcr1ag'io. In 101 modo Cincomo e Virginio fuori della strada, poi ra11icuroti dalla loaaia mcii che vi ho visti nrrivnre. to più che al 1imore veniva mescolando!i ,i erano trovati chiusi in trappola e nella dei tuoi ,111::iti e dalla 9?litudi~e qu111i incnn• Virairio ,i girò appena e vide di profilo fino INI i più ,cmplici un lurbamento aen. forut11 reclusione che vero,imilmenlc pore 1111a dcli uomo, pro5e,1wrono 1nvcce, e avcn• il ,uo volto giallo. il na,q adunco e all'oro. ,ua!e nlln vi•to appunto dei lorsi nudi nl, va voler concludere la loro nvvcnturn, c111i d?lo 1iconosciulo come vecchio nmico lo rn'iC• bra dclln vi,iem l'orbilll tcavaln. A unn bron1:ati, del gn.,J!iordo llppc!ilo. agli scrosci pnnwano i ,1io111ie gri111porte delle not11 a•un,cro. nuov11 cannonata ,eauito da nhre due più vi. di ri111.pc , cnu,e inintelliiribili 11ttraver.so il n lcirgcrc •libri polizie.chi trovati in un or Egli 1i alzò e prc..c II sc.nmbinre c1w,lche cine, tcnlì tremare la collina MlllO la 10 ., ,i!enzio dello aera: il fallo 11es10 della nc11+ mndio de!la catn dove nlloggiavnno, a rnm -:(lroln con Ciacomo ripetendo le notizie del• tc:hiena. ,uno cu•a nei ri1uardi delle donne, le nllirn· mcndnrc le calze e Il lovnrc nel carino dol la gucrr~ a~ute dn _un amico che ~"5:'~ndeva - Se vcdctsi il fumo, potrei dire esa.tta. vo talvolta Au'le soalie o11entando il 11eno trepiedi di ferro la 1ea11n bi11ncheriu, 111glia1i 1 nn r111d10 111cnnhna. mcnrre Virgimn nn· mente )n distanu,. Ciocomo da uomo II uomo iilludo IU cui crrnva ,aiia e di,tratl.i In i contalli col 111011do, cui ,olo 11inllnccinve dav11pii1 avanti a ,drainui sulla scarpaia spicy 11v11 ptcatamente il modo di calcolMla C boch,"1·,d~~,.•.m •• •.".'··.,E, • ·,• ,",-,·,·. '':'..~.' •• d.,.'.".·~ . . . :~u.~o \ g::~:t'r,:~:1:o:i ~~r .~:11:0:;la ,:~:;:~ Lo vi,ta offertu non mnncav,1 di vrazia. e con l'oroloaio. ..__., .. w lra_nn~ un.o SfN'CCO p~o'~?do a le\anl~ da cui - Abbinte pa.2icnza, può daui che ven• certi e commo .. i del loro aconfor!o e della ogni ,1iorno trn,corso II un piccolo e;1lc11dnrio nei giorni trosparcnh s 1nt11tvcdev;;1,I mare, irnno più nvanli dc,·ono trovcr,i dietro lo persa s-pcran1:a di rifornnre un giorno .,l]c dimenticalo in ta1C11 frn bu,te di letcerc e In un rmic~rchio inintcr!otf~ scrlilo da vette lpHCCO fr11quei due monti, quello che non case lontane: _ Kopu'u, dice\'anu, noi tulli ricella di un medico. Segnorc il lt-.mpo n rotonde d1 modesta alhtud,nc, gcncr11le \ma 10 dirvi è In di,lann. Kapull. Ma lenfomcnlc ai venne dill'ondcndo quc.l modo avevn rammentalo n Virginio gli dall'altra. 11dlcn~ ., rivestite di boschi tanfo _ lo potrei calcolarla. lo c•rtcuo che dalla loro bonornio, dalla di. nnni del colfrgio, quando all'i,vvicinaui delle da ■ppnnrc morbnk e vellutat1;', ~endev,1 nl• Abbiate ancora un po' di pazienza vi sp-rnzionc e da quel contemplate foioar.ific vn1;:nnze riti g'iava dei quadmtini di cort11 la lt"<C'(1del tonenlc sulle cui p1crre abba. dico c·è d Ila t h . d · ~::;:in;iù •~h!ed:i8::cc;~~;°:::,e~l/,.~\: 11 1~ 3~ 1:n~ 11=.~olii i~~~l~:ia c;~ 11 l1 11 r.ic ,V:h:v:~~!~~~ glianii. a lraui dillnnli in pro11imitl di una ti, l'~rrivo deJlig:':n:ricnen~• P:~,c::n:r: j=~~ vinra la diffidenza ,i videro vh st"ni mili- va per un ~apo u!l'inicmo d~I coperchio .del , ~z;r~;;t:,:;:"l).ci6~~r1~ btl 1 !:h:~:c~cf::: ;~ne f~t'~r~=tl!e ;'1~!:aen~:i J;:~\~~:~;"'d~: lari entMti un giorno qua11 a implorare la bnnco: , 0 1J."' .rn,~th ~ 11 ne to,heva uno, muu- npp111cnti di tnlc intensità Il cauta dell'nz• priRionieri inf!:lcti nella sun Cllh a due paHi cotluro di due- uova, fruvnrc con lo ,guardo rando I a 550l h 8, lii.fil del b/ ~hel.lo . Le .acca,. 1;11no1v11nirovellic11lo da piume di nubi, il dai tedeschi e neHuno lo-.: ma ci M>nopri. g'i "nKoli delle caae, 1<1u11dr11rc ironiri g!i d~va. 1alvoha d1 lfroppn~~le p1ÌI d1 uno, ,\h~tn ~!ore ai alleggcrivn unn volta f\lg1iunto il gionicri nnac:osti anche in nhrc C(la<e, ne ho uomi,.i. in 01nuno 101p,et111ndoun vigli11cco d1 vincere .•ul tempo. Hlll.Kollt11ndo pelò l 11: rwde delle nlture. 11ddome1tic11tonell'online \•i1to qunlcuno naa:imui in J)lleac vcslilo da 1;:11mullnto dn 1m11chcr.ire non appenn veni11e ~nrc~z11 d1 d~ver<e:nc pr1v111eptr 11ltr~t11111!1 l!inllo degli arti puntcaviali di minuac:o'i contadino, è una. imprudenza mn il fronte ,i l'ordine di farlo. ollentare I,, pulizia delle g1orm .11cguc11h e n~chc le ncca.?cva d1 .rc11, fahb,icati, fino n inaspri,i nella roccia, nel ti:, avvicinan(lo ed è difficile hcnarli. Voi ormi ,rando 111!,1 finc1tr11o tcduti 11111 predi"!- s1~re qu.al ~he rnalhna 1wr il pmccre di lo, le110 llca,o d~I lorr~n,~. ,. :! d!e::;z(., cv.; a•· non 1ic1e.priRionieri, ,iele italiani, eppure vi 1ino d1i ror,i Di 11-,,, .. I• ,; ?.I-':,•:: ,-:,:r.:::i:e ;;',·.:,e f..Ol d,1e O Ire m un~ 110!0 volt11,Al!o I 110l uto d~ll"ano geoernva un oqnsmo <1u11si I n111t"ondc1e.' l'ho C(lpÌIO,ubito, 1:1:I anche per rumorosamcnlc nei rigng110Ìi. io frolli!" llp· tt-•~ T;'"" •.menw., _lfl1111111111 ,ul c11lendn110 ~lilli pnuìa. 111punto d_nnon .1i8c~merc eh~ voi è questione di (liomi. paggiatn al muro dcli" ra•o:- Poi vi fu il dn hnrb1ere, mn oggi b,,.mrr col ll"mpo .-rii I 11rombo a"Ordantc cui 11mocunnnnmc1i.l" ~I, Av•lc delle eh~ stanno indicrrewgiando.

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