Fiera Letteraria - Anno II - n. 6 - 6 febbraio 1947

4 FJERA LETI'ERAHIA Attualità di Miguel de Unamuno C 10' che carattcrina la vita è, pc,tanto, l'opera di Miguel de Unamuno è il pri· mato degli idea 1 i rullc idc.o dell'effetto pra· tieo sul valore tcc.rico, tempre che tal prima· 10 s'intenda come d 111uha10 d'una letta mai dlcisa e non come uM negauonc della teo113 e dcli' idea, cioè. com·egli 1tcuo ha detto a propositc._della ragione, d1 ~iò che ~~~cita 1apprca.agl1c. Ma se questo primato dcli 1oealc sull'idea 11 awutc costantemente in tutto ciò che Un:amuno sente, pensa e fa, in neu~n altro campo è c.011 evidente comv. quando, dopo a\/Cr tralt1110 dell'uomo, di D10, dcl~a immortalità e del cuslianesimo, ritorna a ciò che ha co1titu1to il suo punto d1 partenza e inrà fino ali' ultimo la sua oueu1one: la preoccupiu1one per la Spagna. Precccupa1io no che non è, d'oltra parie, la conseguen~o di un rinserrarsi negli angusti limtti dcl1a sua vita mnionolc, pcrchè nella inquietudine del– la Spagna c'è, come in tulle le ahre ...!!aiioni. uno troged1a cd un"ngonia. L"agonia di una Spagna che da uno ptule lotta contro l'Eu ropa e dnlr~hra si nbbu1cc1a all"C.uropa; la lrogedia d1 una Spagna cha ha dentro di Y'! l'insolubile controdd11.1onc di eh(.re, come il cristianesimo, una stona ed una c.ternilà che la supera, una II Spagna eterna e cc· lestialc 11. Il ttma o 1 per meglio dire, 11dolore della Spagna costituisce il principio cd il fine del– la vita e dell'opera di Unamuno; più che il auo nucleo, è l'involucro che avvolge tutto e si trova dovunque, perchè fa Spagna è un dol0re quasi fisico e non, naturalmente, una matcua d1 d1scuuioni o un probl<ma. Se l'uomo, il 010 crclico, l'ansia di immOrtalità e la lragcdio. del cristinncsimo sono la so– stanza di cui si nutrono tu1t1 i sue.i pcUlsicri e sentimenti, il dolore dell o Spagna è il ccn• tro cui lutto si rivolge e l'ori:u.onte che tulle comprt.nde e penet1a. Unamuno v ede lor1e le cose attraverso ti suo sentimento di uomo di carne cd 011n, del suo Dio eretico, della sua 1ete di eternità e del suo tragico cristia– nesimo, ma le vede sotto I' oriuonte della Spagna 1 che è come dire per lui s.0110l'ori1• 1onte dell'umanità. Il Punto di pnrlen:oo di questo dolore deliri Spagna è, prima di tulio, un confhtlo nel quale la Spagna si vede coinvolta, conflitto che coincideva negli anni giovanili di Una– m uno con la lotta fra te curop, iuanti II ed 11 ispani:u.anti >1, ma che costituisce la prin– cipale s e non lo definitiva e più tremenda agonia della Spitgna. Questo pnmo confliu 0 "iene senza dubbio da molto lontano, dal medesimo istante in cui la Spagna comincia a tiUCre un'unità e ad avere un significato, 11 che non vuo 1 due precisamente da che comin– cia ad avere una storia, pcrchè ti ca50 tipico dell'agoma spagnola è proprio di non a\lere storia. Se ia Spagna aveue avuto, come gli altri paesi ~'Europa, un.a stona, non ci sa– rebb~. naluralmtnte. conflillo e, pertanto, agonia. Lo mancanza di una storia non si deve pe– rò intendere come mancanza di una tradiLio– ne, di un'unità peculiare:. di fronte a tulle le altre u111tà; in culo senso, la SJt.,gna è una lunga storia, mo. una storia frustrata, una sto– ria che consiste nell' evadtte ad ogni momen · to. In quasi tutti gli altri popoli europei e anche nella stcua Europa come unità di de– stino, la storia è, come volgarmente la si de· finisce, u un movimento che si rivela col mo IO I), che si vien ripiegando su se stesso senza cessar di progredire, che tende a costruir,. ciò che ogni popolo desidera costruirsi : d<.i limiti. Lo. stona della Spagna o. per Òtr meglio, il vivere stor~ della Spagna - una deJle diverte lonnc pouibili de 1la sua strana vit_a - non si costruisce, invece. li• mili, lult al contrario, distrugge incessante– mente I suoi limiti e ,i va estendendo senu misura. ptr il resto dell'univ<.no. I popoli europei s.0no I popoli che 11 /anno; il popoln 91POgnolo_è il popolo che si di,fa e che di· sfacendosi e disintegrandosi, non s1 P,-rde pochè si dà. , Il conflitto ~ella Spagna è un conflitto an– tico, tanto anheo come la su.a stessa esisten1a e tanto inseparabile da es.sa come la sua pro– prio. vita. Ma l'antichità d i questO conflitto, che pu.r dev'essere JOttolineata per compren– dore ciò che è la Spagl\il nelln visione che ne ha Unnmuno, non serve nl nostro propo silo attunlc. Am.meuo che il conflitto spa– gnolo è un conf111to ed un'agonia storici sa– rà la storia che potrà rivelarcene i car;lteri ed il significalo, Al tempo della gioventù di Unamuno lottavano dentro la Spagna gli 1( cu rOJKiu.anti 11 e gli 11 11paniuanti u. Questa lotta ~ una delle forme del conflilto della Spagna che può_Carci scoprire il segreto della sua eterna agonia. Clic cos.i significava allo– .Ca e che coso. significa oggi la lotta, dentro a steua Spagna: fra: quel~, ch_e. a quanto pa– re, vorrebbero r1nch1udeu1 nei loro confini o quelli che invece proclamano la necessità di uscirne) La vittoria degli 1d~lt sulle idee d1 Mi– guel de Unnmuno rappresenta una risposta d queate domande, ma una ,isposla che non esnurisce, neppure nel!' inlenLione del suo autore, tutte le soluzioni, pcrchè non è una solu11one 1 mn, a suo volta. un nuovo do– lore ed un nuovo problema. Col trionfo de 1- fidoole sull'idea trionfo, senu dubbio, una fonna di vita spagnola s0pra una forma di vita europea; ma se (oue sempltcemcnte co– sl non ci sarebbe nè problema nè dolore_ nè conflitto: l'opp0sizione fra Spagna ed Eu– ropa - la prima tragc-dia spagnola che ci è immedialamente acceuibile - Sc.lrcbbe uno · .... ···•. ·... •· .... • li geniulc saggista, poet!I, e lctteruto spagnolo offre ul lettore di oggi oltre alle attratti- ve d'un ingegno sempre uworoso e profondo, anticipazioni di alcuni tra i più suggestivi motivi csistenziulisti dcllu cultura contemporanea. semp 1ice contrapposmone d1 due maniere d1 vivere e d1 pensare. La Spagna sarebbo al– lora diversa dall'Europa, opposta ad es.sa. L'1s.panismo vincerebbe l'ewopeismo. Ma è evidente che le cose stanno d1v<namentc, che non si llafia di una scmphcc differenza e neppure di una contrnppos1zione d1 due es– seri che procedono ciascuno po ti suo de– stino. Il prunaio dell'ideale sull'idea non rappresenta a 1 tro, di cons.eguenta, che uno degli aspetti di quuta lotta, che a su.a volta non è che uno delle facce della seconda e più autentica tragedio spagnola: la tragedia di una Spagn n la cui storia non è di questo mondo e deve cetca.re il suo r(:Qno 11 nel pro• fondo dell ',nzzurro che la copre 11, Se i 1 conflitto dello Spagna con se sles!a le è ormai consustaniiale, il conflitto della Spagna con l'Europa sarà forse accidentale, ma di. una accidentalità, per cosl dire, nc– ce~uana. La lotta della Spagna con l'Euro– pa e, al temp,o stesso, il suo abbraccio Col\ l'Europa sono un momento della vita della Spagna, di una Spagna celestiale che risiede su'la tena, ma un momento per uoi pieno d, armna.<.atramentt. C'interessa pertanto vedere con chiareua in che. cc»a consiste questo conflitto e come pos.s1amo servircene per la nostra vita; che è come dire, in ultima istan za, come l'Europa può vivere dello Spaana e corno di ess..,, eHe111vamente, è vtuuta. li conflitto della Spagna è anche, com'era 1ne- v1tab1le, un confl1110 europeo. Nella vtl;i europea ha pc5alo da secoli e continuerà a pesare fin che l'Europa c•Ìsta. Possl<lmo dire intanto che il dis.s1d10 f1a la Spagna e l'Europa si mani(esta. più che rn qualsiasi altra epoca, nell'èra moderna. L'èra moderna è la maturità dell'Europai, l'etlet– tiva consistehz.a di una Europa e non sol· tanto di un vago e, indetennmalo Occ1denlt:. Anche il medio evo è Europa, ma non 1 a sua mahuità, bensì il primo periodo sto.bile dello ,ua vita dopo In triplice ~estozionc della Grecl-a., di Roma e del cristianesimo. Nel medio CJYO si ha la coscienta d1 una unità fo,,e più completo di quella che -.1 avrà ne 1 1'èra moderna, mo l'unità medievale è solo un·umlà immatura; la matuJllà euro– pea comincia quando l'Europa può vedere se 11<.'ssa e non solo quando si fornm o per– fino quando vive efletti,amenle come una unità. Per questo l'èra moderna è la matu– rità dell'Europa, perchè in es,a non wlamcn• te vive, ma anche si s<.nte vi"ere. Il conflitto della Spagna con l'Europ,a nC:- 1'èra moderpa è anche, 1n pa1te, il risultato di una disputa domestica che ci uvela, più in là delle violente discordie, la conco,dan– za europeo, ma è, o.I tempo stes.so, molto d1 più. L' msistenz.a con cui SI do manda duran– te lutt.a la modernità se la SP-'Rlla apparllen~ propriamente all'Ewopa, se l'Africa com1n• cia ai Pirenei o a Gibilterra è una manifc– Jtuione del'"incertt:zz.a del des:tino europeo 1n lspagna. Ma questa domanda. e b r1spo· sta, qualunque sia, non s0no MJffic1cntia com· prendere nè 11 senso dc-li'esistenza spagnola nè la sua funzione uella vita europ<:a.. In ul– tima islall..l.a. l'Europa può terminare ai Pi– renei, ma l'Africa non comincia ai Pnenei, Ciò che la del problema spagno 1 o qualcosa d'insolubile per l"Europa è che nè I Pnenci nè C1b1h1tra separano; la Spagna non è, ef– fettivamente, nel senso ptù profondo della parola, Europa, ma non è neppure, nel me– desimo senso, Africa. Il problema del 1 -a Spa– gna non può essere .11soh0 mt-dmnte limiti. P,Crchè è predMlfllenle ili problema del>a mancanza di limiti, di una costitutiva carenza di definizione. Jos1( FE1uuTEHMo1u JI brano che pubblichiamo è di uno scrit– tore spagnolo, Josè terraler Mora, preuf)chè sconosciuto non solo /ra noi ma quasi onrho in lsp<tgoo, trotto dal suo ultimo libro Un11- rnuno - A bbozw di una filoso/io, pubblicalo a Buenos Aires (Ed. Losada} nel 1944. Il Fenote, Mora è nato a Barcellqr.a nel 1912, ma dal lempo della guerra diJi!e risiede nel Sudamuica, prima a Cuba ed atlualmenle a Santiago d:d Cile dooe insegno /.1oso/ia in quelta Uni&Jersilà. Nel 1941 ha pubblicato, nel Messico, un Dizionario d1 filosofia e ne/ 1942, a Santiago del Ci/e un volume di sag– gi politico-/lloso/1<:i, Spagna ed Europa. Don Chisciotte, o della . ' car1ta J L Co~~m-c 11 ,to al Do,! l:M6ciottc, o. mc~lio, I Ju s~n.temn!icn ..anlir!pò qu.cllu voga esis1cn-, tHlcguanle 1 1ellc co,;e, avremo fotto di noi In ~ •~t1 ti~ d~tt CJi.1sc1 <>1te .'! Sa11c10(1! ti. z 11li~t1clld1 cui oggi po~smmo purlarc co• quella periiona nlla <iualc Unamuno pensn toto ongmano 81 11<ld1eo d, JHU a qut.-sta bio- mc ai un prologo all odierno tendere ,cr• 1Jmt11d()insiste nel proe'nnrnre che 11011 c'è g~afi~, non c~mlo1111_ in 111nr7i11u nJ un. ic~to, So h m~tafìsic:1, ans_i~tà _di ri~roporre ,ul I un allro io. Che è una delle rii;pollte in d1 1>crsonagg1 orma, stnccall dol loro 111vcu- mclro d1 una n ecessito d1 coscienza e 11011 cui maggiormente è dato misurare In resi• tore: non per rmlla Um1111un0 era anche i.u di un mc.ro impegno acc11dcmico, i pili Eilenza al tempo della sua opcrn 6e con nutore di 1ca_tro: ~'. nel primo do11ogucrra, .1~dui interrogai ivi del J>Cnsicro, e&i.aegli viene incon1ro a c·erti n~lri cruc, ~~r~. aued rai8't,1' 51. rncoutrarono con quelle Lcua su que~ta chiave, ncquistcrù un l'llO· ci che denunziano l'inerenza de la melafì. I mm t o 0 .:,l1()Ol,rcbrc crci•·re, d?p~ \O 11cnso la t,Ua ribellione contro la logica. sica in ogni questione relativa al :.-apcre o :::;s~~n~~~1~\ 1~;~~ (d:t~ 1 : 0 ~u;~~llou,~·od:;~ durissima t:ramu1. dello spirito, il 11uo~on• alla vita. orm11j fuori chia\'C, clefìnitivamenÌo incl 1usa, irupporr~ a la logica, che r"i{go /,e re/a;ion, "i\on c'è un altro io al mondo! Ecco acennto alla J/<,fo11tà di cre1·kre, fru i tc 11ti ~tpf>ar()nl~deltf:: c~, I~ caT<lw,co, che _regge una sentenza che non dovremmo dimenti– canonici di un J>ensiero r:hc J>ochc o 1>uu1e ~ comato s:'sJ«,utala dr. e",e; non '" 3 ra ,o!o rare ... Non c'è altro io al mondo! Ognuno lezioni potrebbe dare u chi, come noi, ha 1 ~ yra~matismo 3 • mott\ar a, ma la n~ce'i' di noi è a.ssolu10... on c'è altro io! Co \ iS:;uto e 1>atillt la doloro11a avventura del• !Ila da allarg_are •I 6.lpcre oltre la ~t1p1err:.a ne iaranno dei maggiori e dei minori, dei l'a1th ismo conlcmporaneo, quel'o che, J>er d-cllt1testa, fino ad una &upi<.v1:a del cuore, migliori e dei ,v-ggiori. ma nou c•e·•un al. un'affermazione d 1 \Olo111W.aveva 1radi1o I e cioè di riconoscere una digni1ò origina- ..,- la ragione. Un autore il quale ripeta ('an- ria al sentimento e al vo'cre; 1'nH•er1imen- lrO io.. ; in me 6i rias.!tume un'eternilù di tico 1cru frucl1tbar is1 nclt'a"'11crv.ione rhe to di una veritò che non esauri~ce se tilCS~lt passato e da me si parie un'e1crnitò di av. « è vero .. , quan10 rno,endori ad ugirc e-i I nella logica: la verità de l'essere q1111'cnon venire, Non c'è un nitro io! Que.::ta è fo conseguire il noslro :.COJlO,cd è 1>crtan- lo troviamo bello e poslO dinanzi II noi, !"unica base 6olida de!l'amore tra g i uo– to .J'a7.ione (111c1 1 a chù ru la vcri1i1 », più ma dobbi3mo fondarlo con la 110Hr11ope- mini, percl1è non c'è rlCpfJUrc ,,, 1 nitro tu che frn i 11111eslri clj cui :abbiamo hisogno, ra - la verit:i del dover essere. E allora 11è u,i <t,'tro lui ». tel leggere <iuestc imrole, potrcnuno c·ollocarlo enlro i quadri di <1ucl- potremo anche convenire che « il vecchio dii di noi non pensa nl 11 F:oHcrcnzo che lo l'h~ fo ~l~lto u~1 r?mariticismo uti!iLario, aforisma scolastico: nihit uolitum ,111u1 proe. ci gtuceò dullc illusioni di un Soggetto ns– fra_ gli an11~11>n10_r1 d <_111cl << 111110 del V('n_- cog,iiu,m, bisogna correggerlo con un ,1ihit i:oluto. di un lo tra.scendrmta(e? Alla re• tes11110scco o»,. 1\ te~r•ro del ,1unlc ,sc?nto cognitum <iuin prnocolitum »: nel senso 6ulln forca ccrh 1orti che \:runo d uz10110 che il foluro ha una sua verità, non d!!l pulsione, di fronte all.a ,co11ertn in!.O~ti– c 11011 Ji pensiero tuibiliti1 nostra e di <1uelii che ci ~0110 ra• Non oseremo, ~on c1ucsto, un 1>roresso fatto ma dol dovere; il dovere di trasfor- ri. verso ogni ea1>icnza - e fosae pure a Unamuno: la bUU potcmif'a ru legit1irna mare, con le nOSlrc azioni, le rngazze du la J)iÌI esauriente sul J>iano logico - che quanto la nccessi1à di liberarsi dnl e pa- !>:b::~~/D!i:~: 1 ie: ~: 1 1 1 1:~el~:n~atn~rnXl~o~~~ poneva il 6ingolo soggello come 11ro,,vi- s1oio che In ,crit:i as1ra11a degli .,cicnziati :,,Orio, inessonzia!c, dilegante? e dei filo:.-olì posilivis1i 11\C\a imposte allu l.,orenzo. So non possiamo canee lare la nO;,tra ri- coscicnza, mo non può essere In nostra 1>0• Ma per far questo, bi"ogna che uno in, chie;,ln dell'assoluto, nè ci appagheremo di )emica, la quale si 6trugge 1>cr una razio, do&Ji, come Alonzo Chiseinno de110 il Buo- &o'uzioni che negano J"indi,,iduaz:one del. nali1ù d:t r~cu1>erarc, anzi da cont1ui~tnrc. no. le proprie armi ruggiao~o ed esca J>Cr l'asi..o'uto 1>roprio nel ~ingoio, nella élla ~tgi:~òa 1 :;:;:v:~!1!~ d:~d~~;o a~~clf\i 13 :! 1~ 1 ,::: !: c:n;~:ag;a:ea :;:a l: to.in~ i: \~n;~i:::=o ''G~:~ .~: 1 ~:~c,:;a ~~; 1 ~;;!~::!e;e;~up:;e 0 ~=r,:l:c~: la 6ugge1,1ionc che tii tiprigiona d:il'c 6uc I \anni Aldudo d1e gli ca1)iterò. fr11 i 1>icdi u J>agine e che non risiede i,o 1 o nella tc-11- nell'atto di comme11ere una '-011erchil':-ia; pcrt:t rri~tiana, la <1uale come ammoni, •nonianza d'ì un dramma naziona 1 c, nel r./11- e nl'.or:a ci 1:iarcmo ri~cau:11i dall'1111011irni11:.-ce ai no ... tri giorni il Cnrabelle~c, ru, nel sciuli.$1110, che a \'Ohe i-i alime11111 ili 11spi• 1 Jè'="=="=="=="==""'""'""'""'"="="="="==c.,I l'Uo fondamento, t:copcr1a della plurnliti1 r:uiooi autf'nlichc e gencro:.-c, o nhre \Ohe dclrc<:sere, scoperta dei molti ncll'es~cre, ina bera bln~oni !,COioriti d:1i secoli, a 111110 ,.ol'es.M?rc dei mohi. Non r'è un ahro io: vantaggio dei ducM del Ccnumc,, dei ceti E' 1ucita: che pili :n cva in uggia don i\Hguel, loJ curns e los spado,1c~. 0'tre le rugioni che pe<111110 in sctle dì intelligenza fi'IOrieo,oltre 1,, 1111rat1ivedi un ingegno ineguale, umoros 0 ucP11 ,;1111pro• fondi1ò., occorre tidipn1111re, 11el111 Yìta di 1/o11 Chisciottc, certe 1101c co111em1,r>rtmco, tutlora agp:roviglia1e cntr 0 mo1ivi ormai cs:m;,li. velati dallu memoria dì cri11i che non ;,0110pili 110:.trc. ma ap():trlènncro nlla giovinezza dei no11tri pod'ri. 0c-,10rrc. in brf'. \C, riferire il 1eqo d1 Unamuno ai a ,oca• zionc filosofica, 11e1hibile 11ell111•uhur:i ,li <1uc,1i anni: una \'Ocazione lu quale non ,-.i ap1>ag11al nudo dominio dei concetti, ma ri~•lucde un !1'aperc ciac llrend:i cori>o cn· 1ro lu nostra giornata. che ,al(.;:i come pun. lo d'approdo di IUIIC le no:-lre inc1uietudi– ni; una dinletticn 1>rOJ>0;,lain lcrmini di mi10. romc iJià in Pla1011c, una d aleuicu incarnata 111 pcrr-onnggi e vicende che rias, t-umnno in ~e, senza .;cadere al 'allegoria, le ,cri1à che dobbi:11110 ac<111isiaro, gli cr– ruri dai ,1ualì dobbiamo libcrarri. Don Chisciotte tornerà allora a cavalcare per le nostre strade, e nella im:1allamp:mala figura leggeremo ~ignilìeati più densi ehc non pen...a:-,c-Ccr\ ante'!: e l'i ,.j 0 fTrirù gui– d:i, in codesia lellurn, che rid1ia111a lu no• zione kicrkci,;nnrdi:11111del peri,mor,• soggct• rivo ossic1 e8iste,uc, Miguel dc Unumuno, il quale, nei 6Uoi interessi o in f'Crtj lati del- neo LA RASSEGNA MUSICALE diretta da Guido M. GAT1 I Il Jo 11umero co,uicne: C, PANNA.IN - Allo di audi• Jeu•,....1• F. D'.AilliCO • \'erdi in nlono C. GRAZIOSI , La tee.aie■ dell'i111terpreta• Uo,:,e mu•lc:ale .A. M.AiVTtLLI • La JHHldoae di Sua– winokJ' nell• 111utic:a 111oder11a C. CA V .AZZE1VI • Tre recenti P•&iae co– nii di Piueni VITA MUSICALE • NOTIZIE E INl•'OH- MAZIONI. RJ-:CEl\SIONI t'RA Lt! RIVISTE .Abbono,,..n10 L. SOO Dlrnione: Vi■ l'o H la How1 ~i potrebbe 1>cusare alla protesta dell'uni. c0 s1imcriamo, do! superuomo di Nietzscho (un aulorc, <1ues10, flU cui n lungo ebbe 1td cserci1nrsi il no~1ro), ed' è invece In proc!amnzioue della carità, l'av\'Crtenza del principio ste.::so dclln socicti1, In ,,un• le, in sè è plurali1ò.: chè proprio in quan• lo non c'è un nitro io non c'è rtcppure un a'.lro tu nè un altro lui. E 11r01lfio pcrcbè non r'ì• un :d1ro 111 nè un 11hro lui il 6ingolo io con ..cguirù il proprio \ 1 11lore - la persona! • non rifi111:111do~ial tu ed nl Uli in una sde, gno,a ,oli1udine, ma inte.::~end 0 con il tu e 1·011il lui un di:1logo che richiede sia de1lO~la ogni ecce~siva fiducia nell:i \01\• lala :i.11gge:zu del J)TOl)rio in1clle110. A me• 110 di non naufragare nell'anonimo como i duchi che i/ saggio storico grlSl,gÒ p,,.,._ ~cullloli sollo s1lc11:io. condan1111ndoli a ri- rnant:r. f>(!ri $eco/i. emblema cli schiocchi e nw'irile11:iorw.t1; come tulli quelli che, a ~i111ig!ia11z11 di co.,toro, cercano di edih- cnrc II se stessi un monumento pcr ... onale, e imcce ,:11rno incontro all'a1111icnl1111n·n• to, al de~tino di Narciso quando ,olle nc– cu111u':1re in fè quell'amore che, per es, sere, a,•rcbbù dovuto ri\'ersnro sugli nitri. HosAn10 AssuN-ro Notiziario 11. \I\ COi\GRESSO DELLE Sc;I&'· ZE \ S \ '\ SEflASTfA "\'O. Drrl 6 al 13 apri– '" pro:i.~1110 ~ l('rrà a San Sebastimrn U \I.\ C(mJ:re<so 1h'Jle Scicn:.c che compren.– ducì (1,t•tJri dc-Ife s('!Zioni di M<atemaJiro.. h1ro11om.a, F.loso/iCI. Scien:e Economi– <'l1c. P,~:ca. Cl11mict1, Scie,1:.c NtJJuraU. :Slo• rra. lfcdiama. Filo!o1ia e lngegrt<'rio. l,e M."ssioni sart111110 inaugurate c,>11 un (.h("Of\o di Jo.\è Orteg<r y Gassel s u /. ,eJb- 11it:, (' co•1 11rohr.siom del ,\li111Slro ti.ci /.,a. tori J>ubblic1," Ferrràmlez. IA'lrf'll~. de. l'am– m1raglw ll1.,/uf'I Estrada, de! prof. Juall Zcrragiicta e d• altre persorialilà del eam– po sci.cl1t./ico. In occas.one i/cl XIX Congresso d"U• 8c1c11.:e, sartm,w cot1cl'sse sped11li ridu:io• rti ferro, iarie per la c:1piM:~ guipu::.comw. * E' \PPARSA I~ QUESTI GI0RNJ. ,, rurtt "U'll'lsritu1 0 I ·cfosqu(I;. ,ma lLc11m<'t1· 1aur mu,wgrnfir, do!.l'tl(:cademico di S1oria e ,/li UeJle Arti f'rm,cesco SatJer,O San, dH': Ca11t0,1, su ''Come viveva Coyu''. /, 'i11t('res~aule ,avor 0 comprende l'111ve111a– rio d(,i /,cni del cc.'cbrl' pittc,re aragoncs• e• ml 11ccurt1to stmlio sulla s1oria e sulla h•ggt•mfo ttlcl'a "Quinta ,l"f Sordo", rf'si• df'n:11 dcli', rii.sta~ * ,El.L'AULA MAG 'A DELL'U 'I\IEII. SITA' 01 S:\i\TA '\OEH il profeuor Ra- 111011 Sepic/1, arge,1111 11>. lw tetwLo una con• /ereruc1 dal ri1oio: " l.sp, !Jl11smo e cristia• 11~imo", nella ''""l e lia sostenulo cl,e il problema &oc.aie ,wn può es.sere /imiwso al tcrre110 economico .SCn%a nwti'arlo gra, IJ(!mefllc. Dopo cwcr affermalo che la ci• vilt(i svag11uofo è ''./.'unico ramo indenne clel,'alber 0 della cri.stimiitii'' /,a, ter11110a 1w1toli11care clie l'i8panism 0 è oggi uri vin• co!o, clic nel nome di Cristo leg:a • /WpO• li UN/'America foti,ia, in mw missim1~ di eivi!sà. * UNA SEHJ E 01 LEZIONI dedicate "'· f 011cm di Gubriclla M i.srral so11 0 siate te• 1111t" 11cl/'IJ,1ivcrs,uì di Sa111x.rmler da Dm, Gi,1és de Alvarcda, che si è fermalo '""_. ticolarmc111c a(i wrnli::llrc "lcuni ira i suoi po<'mì 1mì 11otevo!i: Noc111rn0 dc la der• rom, Ri<1uezu, Ualada, El cielo dc Ca– sti! a. Q11es1'ullim 0 componime11to è stato .J</i11itodull'i,isigne cri1ico cGmc '',iJ, bro– no ,,iù notevo.'e della lcttera111rt1ca.sLiglin• fili ti.i tulfi i tem11i". · * 'ELLA COLLAI\A CIUSOL <ie//e EH,. :iou, Agui.'ar, è rccentemenle apparMJ una 1111to.'og,"a delle scrittrici spag11uole di og• gi. Il volume comprc11de opc.re di lsabcli., Carchi S11are%,Marin d el C armen Bar– bera, Maria lsabel de Aguilar, Lui.sin Al• b<'rC<t,lii aria de 1" Fue111e, Gisel Vara. Jc,cirua />rucual Dic:, Maria toscos, Ma– ria Gddoy e (lltrc. * UN DIZIONAIIIO ENCICLOPEDJCO E CHITICO DELLE CELEBRITA' SPA– GN 0LE è s1a10 ctliro recc,1teme11te o M(l{lrid, u cura del Professor E,1rico Es1,e• mbe da Arteugu. /,,'opero clic c<>mprende– ni l'ilÌ volumi, riunisce uria seri~ cli. bro- 11i 111011ogrn/ic dtxlicat" (lff:<, personalità più ,wtcvo!i rii quet /><H!Y!, * I.A GERUSALf;MME LIBERATA del Tn~~• ;, a/J/HtrWt 11c''c cd":io11i Aguifar cli Mmlnd. ta tradu:ione &/1<11p111olci è <111el/,1 ,1, A,uonio l:queA·&>, versior1e in prosa do.l'e,l::-/cme /ncmcesc del 1774. Il volume (, prccc,luto dn 11110 &1,ulio sulla vita e le opere del Tasso, e da un saggio com• p'lrn'icv fra l'Ariost l e i! poeta lii Amitita. Per 11u,t1car1:C1 di s111:io rimandiamo al 11rossimo 11umero la IV p11111 ata ciel rac– Cllllfo •• Guerrci ',di /.,ibia" cli Mario To• birw. LIBRERIA Scienze e Lettere HOM.A • Pio.-•n Mndo,..a, I - Tel. Sv.1119 i libri che vi. occorrono ... i LODOLI CLICfffS FOTOLITOi TRIQCMHKIIOMI[ ptp 11MST[-(,l()IIIIAlJ scuiKMm~s1 Il [ ROMA] VIA l>CU'QQ/0 28 TEL!f.52385

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