Fiera Letteraria - Anno I - n. 12 - 27 giugno 1946

4-• FIE.RA LETTERARIA I RASSEGNA BIBLIOGRAFICA e O n O S e e n Z a In &alirn di una ciuà docile ai vol ..ri Jcl dii· I stunco da cui ogni pagina dcll'autob,ogrnfì,1 latore 1.-'tl il dramma dell'uomo che ,uol è •cstimone: richiarn,1ndoc1 a tutta la v1t<1 riscattare t1uctila città e l'i rie~e ma per del '500 m cui il mondo intellcthJalc e scicn- ARTI F'JGURAT!VE di Leo Ferrero veder1'ti JlOi offrire qutj 1>oterc clic ei;li ~i tifico lievitavo sotto In spmta di continue era nd~!)~alo a ~confìi,;gcr~ e >!lt·hcrnir.e per i,,coperte e quasi m=rncoli. Orn, il punto di !alo ~p1r110, e mfìne uc1·1dcrc proprio d',1 vista cm il Curclnno riepiloga questo mon– colei (A1~gelic..a, o la 1~1,crlÌI, o I~ folla, o do merita attenzione. ma in specie dngh Dopo uni' certa alle~ - gincchè il suo la « rc,ihu umnn~ » o I li_aliu, o I nmore, a studiosi e dagli ,i:torìci, più che dai lettori nomo era di <1uclli che si pronunc1avanc.i a S~f'O!ida f'l!e ''~glin,no I t :rll.it 'i ita iuui e -.tra· comuni. I quo.li si reimano più volenlieri a ba!'>tla ,occ. negli sror"i anni, a t>rovu dclJa me~i apphcati all argomcnlol_ per la .<1uale quei capitoli dove dal titolo. non c1 si aspct· c'>is1cnza di una euhura italiana dhersa da egli a,n:1 _lo11n10conlro la 1l~11a1ur.1.1n cui terebbc nulla O ~Imeno notaz:oni IOsaicht. CARLO CARRA Anacleto Margotti pil– tore. Rovereto, Ediz. Delfino, in 24, ili. L 70. Carrà ha &<:ritto una chinra e limpida presentazione del caratteristico pittore ro– magnolo, che .seguita da una noia b1ogr;1• fi," e da una 9oeeJta e significaliva bib)ic,. ,rnF.a, costituisce un'efficace prcn1cssa "ll– la roccolta delle tavole qui offerta. 11 Mar• gotti è uno di quegli artisti 1>er I quali Je ve sgomentare il proposito ,mclu- d; un 111. pido profilo come q1.osto. La sua rie~, ve– na pittorica cd il suo forte estro danno alla t-un produzJone npn tanto un.., fo1tunah.1 fecondità, qurmto una non comune ampiez. za di linguaggio espressivo, aprendolo così od assonanze displl!ate e talorn stupefacenti. St- l'uomo colto, i.nfoui, fa tesoro di felici <.onoscenze di m.1wstri antichi e moderni. J';:.rtistn allargo. il c."'l.mpo delle sue indagini, •empre coerente l)<:'rÒad un indirizzo per– sonalissimo, assolut<1mente riconoscibile sen. za esitazioni. Ln critica di ogni tendenza ho d'altronde ricono~c.iuta qut"sta sua ind:pen– denz.a: paesista e ritrattistica, e sopmllutto c;ipace di comporre ricche, ani1nnte e mo• vinwntate scene, il Mmgotti lrn lrovato 111 un neorealismo. di cont...:nuto c1Jsenzrnlmen- 1e lirico. lil sun più purn e felice espressio. :1e pittorico.. Nitide le riproduzioni. 11ucll:1 che a,e, :11110 '-'Olt'occhio e operante du.nquc e 11 drruunui e la ~::1t1r:1 ~0110 per-.r f I h - d'· p . nei IKIC.:-.idcll'e~ilio abbiamo ormai la gujli iu 111 :1 siluazionc di a--... olula astoricità e I retto 06e,I" ~ e e (wec~. . 't'provvi,'!°• J'j po~il,jli1i1 dj nn·oi.lttrf'i ud alcune opere\ (a•1tiron111•1zei,cn e, in definili,a, :1111idram. \'e ~n~ qu;na ':1° tod onJina 1 •. con~ 1· e di Leo Ferrcro I 1). mntirn). Di modo che l'azio11c dr.1111111atif':.cnp1_10 o • averla. e illllll patr~monm I" e Tratlone dall;.1 lingua elr:ln:era 111 t·u• er:i I si risolve oome era d'altronde iircvh,tv dl!ll ahr? •. ~ammmntura e meditnz101~? 11. no islalo scri11c 1 o ripre~e dalla eleeura ----:-in lll~u pnrola sccnit•a ~tc,,,.1 ., 11 J"iu~mobilc .1. cn~iloli mvec~ c~e dovreb.J~l~ 1,111blU• l 1>•:rno d, un fondaJe o, e I l>CC!--OHaµi;.a,C'-'III· ~uc o .nter~ssare .ascurno fred~ 1. ~vno quel- --------.------• pre:.i del loro ruolo di m:1.~ch"rc, onJmala- 11 (d1c 1.101formano il nuc.1eo b10Qr,,fiC'.t• · mcr~tc ri,,J)ondono alla loro funzi,, 1,. di 11111 mente: ~ssenzia~e .del libr~) dovt. 11 Cnrdano o simboli adeguali alle ncc~--i1: 1 d1•1ln tipo- pNl4' d1 merov1&lte dn lui comyiute. di mJ.– logia della -.ocictà con1c111vor, 111 c: 1 1P:mt:done 8"', di stranezze psic\iche, o quelli oove o dcll'i11du,1rialo prolcziv11i:,W - .\l'lt·,·dli- J'nnalisi p:iicologica su se ste~fo è d~libe·nl.!'I no o ddl':ir1ista puro Pull'inclla O del e spietnta, Ma tale anal:si raramente 111 <fcpul:110 1r11:-formi.!'ta S1c111erello O dc.J. m11ntiene su un 10110 elìic,1ct- e inlimo 1'imJ)ieg1110 elutdc Gianduja .: del bor• {tri.'nne ~prazz, felici). t> più s peso 8WlJ'-' in ghc.::.ce t'O:,Ì via). Come &i comc11iq1 a chi qud mora:~mo umi•nisticci di e.ii Ionio lc-t· ri,.ohC'ndo la 1>ropria pas_ .. io111• 1:h ile n-.!ll.i 1er1itura italiana è 1mpolvera1a. OrnERO ÙTTIEHt accora1:1 m~sa in movimentc- di un mondo fa110 di •11a..:d1tre ,·hr 6i allrgi.i11no ad uo. mini e di uomini (Orlun,to) eh<' non :,i ra.!-• ~cgmwo ad over a che fare c911 masd1crc, SAGGJ rntcndc,•n ,•c..sì indicare e colpire il nucleo . di eterno 111:ileche è in <1uel mondo e che cin~mmcntc oi ripropone allo :,degno e : 1 lla ~nahnlOllla di <1uei {)Ochi uomi111 che 111.111 1ntc.ndo110 a6fiOggcllar~i :1d e-o. Come fii sa Angelica ebbe, do, um 1u.- h, r.1,pprc-c.n1111a, grnndi:,:,imo blll'Ct.~SO e fu cons.ider111n WlO dei p.iù riusciti poemi fan1a. stici d~l~:1 pro(!uzion e c onlcmpornncn. Oggi, scaduti I terrnmi di paragone che ne foce. ",ano auuale _la lell~ra e L, rap1>r~en1:1zione, l ?Pera va r1.4:;,onqu1stando le ~ue proporzio– ni, e con Jnu petubnza sorgono le 1en1a- 2ionj di raHronli e di i11quadra111e1110 in un pi_ù serralo discorso crilico. Co-a che ~i po. tra_ forn, e t1enza dubbio si for;·1, mn non prima dio 11.nche da noi sia compiulu <1uella I conoscenza con fJueslo g.io \lme 11u1ore lrop• originale '!u~lc opere tlcll'an1ifasci~mo ruo- po i>rc:,IO scompar:,0. 11~rito giungono tra _noi ormai se1~u1chia~•1 ENZO FoRCFLLA "° e trowmo collo~az.1one nei noslrt scnffoh, (l) L.::o F.: . . A _,J• • "it·ino ;1 , 1 111•11,· def!li 11111oririmasti in lta. d. n , l ;aEJt~. r ' 1 f-,""'u:n,. con un .. :aggio "· i-e,nza aJcw1 &egno di5:ùnlivo; ~b_b?nd'o- 1~46 , ~:~~- 0 162 °t~ 10 1~() arenll c<l., Firenze nato anche c1uel 1an10 d1 eccentr1cJ111 per 1 Diari d. ' • . 1 · • 1 11i in un !)rimo .momento si.. cnm~ p.otule Chianto~c 'ed~ 1 ~;~: 11 :s-iat~ SO/lu il/rucismo. i1111>orrc11ll'a11cnz1one del lellore nuhgeno • 19 16, J>Jl .• 06, E. p. avido di coc:e nuo,•c. non cJ1it.·dendo altro ~!.• ;: ':;;-:'\;~\~;~~,:~, " ! ,;,~': ';~,,;~•~,·:: CLASSICI ITALI AN I li:ma e di ~re giudicate 6en.zO raccoman· ilnzioni ~pedali così come deve essere - !>Cr 1>remlcrc urti innl:unente il loro (lO· 1110. Per molti di noi Leo Ferrero, rint.raccinto r:1~ualmente nelle collezioni del.le rivis1e dcJ– J'cpoca e d in nli•unc 1):q::ino di rifl e@Sione sui carane.ri e .i prol,lemi d'ella civihii contcm- 1,oranea (in quc11'111tcggiamento di ricerca e di alle:,a co-.i !:-ii:.nifirativo nello 111,iritoeuro· pco di ,1u"<:1iultimi anni e, so1,ra11u110, dei migliori emigrali ilali:lni) fu per molto 1cm. po poco pili di u11 luminoso nome dc.I ,1ua– Je :-.·"ra rinunci:110 :1 'r>olcr afferrare un defrnitivo profilo. Qm:,.) 9rofilu a ("lii ora è pos~ibilc a,, ici nnrci con <1uesfa edizione di « Angcht'a ., il dr::uuma eatirit·c-, a cui si affida l:1 notorietà del no~1ro autore (l:l mediocre re11linazione rn<liofonica di '!u:1lche 1emp,o fo ne avev:l i111J)Ct;i10unu adeguata considerazione) e tlel Diario di 1111pr-.11i/eµfo10 sollo il fo.scism,,, coroo principale di all'uni << Quaderni -, ove Leo a1u101a,•a i folli. gli incontri, i pen:,ieri. Parlando dei diari degli antifascisti .-he da due anni a <!lli."--1:t parte ~i vanno pubbli. f'an<lo ~i è ripc1t11:11nente accennato al parti• 1·ol:1re ra1>porto che •i ~1abiliscc in genere 1r:i <111ceti:autori e i fnlli che vanno ~oppor– tando: un rapporlo, ,...j dice.va , che è <prnsi --t•mprc di soggezione r ispetto alfo pru1>ria materia, dove la cronaca si viene s,•olgendo Ira due protagoni-1i - il sistema che strin• ge e per~gu.ila, ed il perseguitato, uomo i.,olato in '!t1e~10 t'Ongiura che una .._ocic18 ,a rec:-cndo contro j ribelli - a.I <)j fuori della bloria. 1: lamenl:l\umo ,,u~la incapaeiti1 :t ri. dur-i nei I.imiti di un 1em1>0, aJle <1uali1à di 1111 ambiente e di un'epoca per darci non 6ohanto il J>rofilo di•lla Diuawra nrn di <1uel. la dilt:t1Ura. Forl!'O a torto: non Mllo per l:i t-~n--iderazione che 1'1.1omo sops,or1a1ore di una esperienza di co~triz.ione della J;ua li– hf'rlà è portato a vedere questa e.!iJ>Crienz.a dn un pu1110 di , i<,la individuale di een• 1inwnli prùna che di giudizio - e a sentire 1a libcrlà e il i,uo valore, come un assoluto al di sopra del lcmpo e delle soeieti1; ma i,oi,rallullo pcr-chè forse nonoetanto lulli i nQ•lri sforzi per ridurre la Dillatura e la Tirannia a tlei fal li !'-!orici concreli. ognuno definito con del.le particolari cara11crisliche 'iu modo t'he !-'i:lsolo concesso di parlare di dil1a1ure o di 1ir:innie mu non di esse in !I"· ,oluto) <Juci sistemi hnnno 1,ure in loro dcUe co"tanti irridut"ibili a storia, che sono poi <1uclle che 1>crmt'II0no di parlare di 3'.$/ema e di rilro"arc 1-0110 il segno di una eomunc c:ollt•renza indi\ itlt•ale i diari d'esilio di O,idio bandi10 da 1\uguslO, di Madame de Siat=I cc:iliarn di '\a1lOleone, dell'antifa~cié1!1 f'011fi11Mo da l\fo!,SOlini. Fermo a questo sentimento, nstorico della di11atura come follo eter namente incom. ht•nl,• --ulh so1·;~1à. cte.rn :1 lenlazione del– l'uomo, Leo Ferrer o dopo •a,·ere docu• menrato l'irrci;l)irnhilr- almosfera dell'llalia negli ulti.m.i auni del ::.uo isogg.iorno nel Dfr,rio (dove in ,•criti1, al di là di <1ue-1a documentazione ,,oco 1liì1vi si potri1 lrovnre 60 non l'irunrngine di un giovane troppo nnl'ora leguto alla fi~ura del suo grnudc pa. dre) ce ne dù, per c.:>sì dire, il prccipi111tn poetico in Angelico. Df:llnma satirico in cui CIROLAM~ CARDANO: .!u!obiog~u/ia. a cura d1 P. Froncheui Tor111,.., Einaudi ;94;_ pp. 216. L. 80. . . ' La lelleratura italiana avrebbe nel!' Auto• biografia di Girolamo Carclono (1.sOl-1576) un capolavoro d1 cui gli studiosi non si so. n•J accorti, se è vera l'opinione del romar.. zjere inglese E. M. For.ster, l'nutore di PD$• saggic, nll'lndia, 11 quole lo colloca , fra le grandi autobio,rn.fie del mondo• (nel saggio ,u! Cardano del 1905 raccolto in A,. bingo, Harve,t). E. \recentemente in una intervisto. aUn radio. A. Moravia ha dello c~e il libro c.hc più lo aveva interessato que. stanno er a appunto l'Autobiografia d1 C. Cardano, Diremo subito che i giudizi de, due scrit– tori sono in parte g'lustificnli: il Jibrello del Cardano contiene delle singolarità che non p01lSOno lasciare indifferenti i due roman. zieri moderni. Poichè infatti s: tratta di spiccate singolarità psicologiche: e nemme. n.> d'una psicologia ormai esperia e chiara mo così smarrita m una congerie di inter: v~n11 ~ien1ifi~i e pseudoscientifici, astrologi. ci e b1.slacch1, da accrescere la cur'io.sità e tramutarla in 80rpresa. Il Cardano è un ori. gi1mlt- che scrivendo di se stesso mene in lucf" la propria origmolità &enU\ pudori e .anc~e senza il minimo dubbio di parere egotista. • Comunque, aiomo rimasti colpiti dalla a. r!dità_ e prc,liuità di questo ego!ismo, che nsclua ad un certo momcnlo di non \nte– ressarci più e di far~i pedanle. L·Autobio– grafio nel suo com;,le880 è noio.sa e scialba: tutt'al più potrà ,r'1gua.rd are U\ psicologi-o scientifica, la p.,icoanalisi ecc. {e di fatti se ne occupò il Lomb:oso). ma non toccare la nostra immediata sensibilità e il nostro gu• ~lo. Quindi non è cki parlare di un· ope~il m senso letterario e tanto meno di capo, lavoro dn far concorrenza al Ccllini Del 1c. si~ il Toffo.nin ha messo in chmro ·che pro. pno nel Cardano si inizia quell-n scissione fra scienza e letteratura che porterà al1..i ecienza moderna, come superamento della supc1ficiale aintes·1 1.:moniAtica. E il nostro autore è dalla parte della scienza. Restano tuttavia delle caratteristiche che hanno una YOlidità leueraria. Il modo del Cardano di tlgglomerare osservazioni fisi– che e morali e di accostarle v'.olentemenlc sortisce effetti notevoli, toccn quella spre• giudicate:u.a in cu·, l'oridità diventa una spe. cie di cinismo •poetico• (cfr. Moravia e molti narratori moderni); il non d1s1inguere tra <.oee importanti e cose futili anticipa cer. to aS&OCiaziomemo, contemporaneo o quasi: espoire con minuzio fatti d'np1>aren:ta tra• scurabili richiama anch'esso una tecnil.d odierna Nè mancano accenti paradossoh. Queste aono le pente più 11t1uali e vive dell'Autob1ografia; il che del resto non e– sc-ludt" che tutto il libro sia ricco di stmnez. ze orn. profonde ora pittoresche ora sincero• meni{" dolorose o comiche. La personalit3 del Cardano non si può ridurre alle poche Iras1 che in noi suscitano mnlgiorc impre!I• sionc, ma vo centrata in quel pnnoram:i Biblioteca Gino Bianco f'AUL HAZARD La crisi dello co.scicn.:o eu,opeo - Torino, Einaudi. 1946, pp. 494, L. 450. Sulla via della civiltà si incontrano ero ciechi e bivi e convcrg:enzc di strade. L •10• mo si soffer~ e si inleressa ad essi con g:usle esdusivamentc toponomast1co e cerca di spiegarsi le ragioni di qucslo complic1\tn movimento delle direzioni. E i'uomo in ceri<, Knso non può fare di più. Egli 1100 si t1ow sulla via della civiltà e quindi non può fare suo il proble.mn : egli si t-rova 111 un viottolo che costeggia I.a via. li ver<, alle. dell'uomo S.."lrebbe quello di imitare dal viottolo .sulla strada maestra, e iniziol– mc-nte questa è la sui, inlen:rione: senonchè ce,minci.a n vedere e s1 distrae dal primo proposito e, allora. il giuoco combinntor:o rr("nde il posto della 1eahà. Nel giuoco qudlo che più conta è il riSC.hio o, meglio, il massimo cU aher,1zione degli elementi per giungere ad un alto grado di mvenzion{". In questi ultimi tempi, dopo rcsoaperaz10- ne dei giuochi storici~ici ri;:coros1 per tria– d1cità dialettico, si è pass:ito ai giuoehi più complicati ma. malgrado le apparenze. mc no interessanti che possono cssc1e chiamati polidinlethci. Il giuoco del meccano con le sue grandi possibilità di npplcazioni 1 è sb'.1. lo notnto, attrae meno del giocattolo stnti– co o con hmilatc cap,nf'ità di movimento. Comunque sia queste impostazioni polidin– leuiche hanno doto vila nd una concezion,~ della storia inie.sa come e.risi. Le cri.si non 11(1110 sempre di e!l-aurimenlo, possono anche t"Sl>eredi crdcenza, Mohe volte il giuocc è 1etto da uo:nini di compelcnza singolnre (" ln lai coso In cc»a diviene interessante. P,rnì Hazard nel 1935 offrivi\ al pubblico un·oper.i in tre volumi che ora è dato leg– t,r.erc in Italia nella traduzione di Paolo Se. ,ini. Paul Ha.umi ha voluto relrodatore l'inizio del grande movimento di spiriti e di idea che doveva portare alla Rivoluzione frnn cese. In questo allcsgiamenlo è dato nscon• trare lo volontà di rendere 11neora più s.."'l– liente e impo1 tante il già di per ec stesso grande fatto storico. lnsomm.n si tratta di un .impliamento della funzione storica dcli:, Frnncia. Ciò 11011 è esplicitamente dich:'.l· ralo ma osser 1ando le configurazioni che assumono le vicende di pensiero nei loro contatti reciproci non può non essere nv• ,·erlito l'esito culturnle suddetto. Ma queslll bcll1.1 costruzione quali fondamenti hn) J :i LUJCI SER\"OLl.ì\1 RODOLFO PALLUCCHINI • Mau,òce t,. trillo (, Arte moderna straniera-. a cura di G. Scheiwillcr) Milano, Hoepli 1945. C'è una vita leggendaria di Mnurice U- 11ilk. c.ome c'è un 1imbro leggendor10 della sua arte, ma occorre non confondere le due cose. La seconda è quella in base alla qua• le il piltore è conl)iderato come chi volen– tieri traeva l'ispirar,one dei suoi poct>ftggi. mb.ani o campestri, dalle cartoline il\uslt,\. te Ma bi80g1M riflettere che coteste cario· line. no~ vcmvano da fotografie moderne, o dirimenti dicendo non risalivano .:tll'epo– c..i in cui la fotografia ossun.se pretese inler. pretative, OMia d'arte. ponendosi lungo i<t la via di un opinabile progrt"sso esp1esaivc bens: da quando era la fissozione rigida: mente obbiettiva di un puro, e in sè pocli– co momento di cronaca atlo a diventare stori<i del costume traverso i filtri d'una be· ne ancorata fantasia. (E che d";,hronde non s: sarebbe limi1a1a a lare stNia del costu– me). Da CO$C e CO.se immobdizz.atc nell'at• mosfcra di un epoca, da figurine fermate n melà di un gesto, poteva, il pittore, rica– vare vrla e movimento come dalla noue, c:). me dalla stoai di une boutique Jan/a3,quc. Senza nulla nvere a che fare ("ome heroe ouerva nell'acuta sua prescnta 0 zione il Pal. lucchini, con prodotti dei cosiddetti pem– trcs du dimonche sul tipo del meroontc di frittelle Boyer o del terrazziere Bombois. Utrillo è pittore for1jssimo c. quanto a ~r. fez ione, di lmguaggio colt1s§imo: se 1nlvol- 1a indulge a 90ttigliczze che paiano in plllr· tenzn purnmente trnscrittive è per fare lcv 3 d<1. esse a possibilità di rappresentazione ma. gica. Non per nulld. come l'nrtista confida. V...""\ a Coquiot, i primi dipinti fatti direlln· mente sulla naturo (cioè con l'affrontamen– to di una tecnica coraggiosa ma non ing~– nuaJ risultano troppo empalés. Ne più J..., sar-anno quando, e per esempio, il candore d'u~o !accinta diventerà protagonisticr, mouvo di canto appeoo imbrigliato cli leg,ii ritm iche che meglio lo conducano a !ipiegar.si (umanizzazione del paesaggio spes– so urbano e perciò intrmsccamente più ric. co di civihà) e dove l'apparire delle sc<1rse sue figurine diventa accento incidentale. sotto!ineaturil e sp·1ritoso commento, RAFFAELLO FHANCll 1 grande competenza d1 Paul Hazard nc!lr POESfA vnrie letterature e l'applicazione di uno I i schema di inda,Jine che è stato ricavoto e?•~ una. interpretazione dallo s_tesso lockf', f-ELICE MENGHI I: Il fiore di Rii/te ird c1oc: dall epo~a. studiata: • St~d1are la. strul• duziom: L·orn d"oro edizioni di Pos.chia: turo dello spmlo umilno e, invece, d1 !{lii· vo 1946 · dicore e di condnnnnrc, osservare e com ' · JU{"ndere •· Ma !°uomo può osservare e com- li • cal:IO » Rilke è 1.1ncomaperto appena, prendere -,enza giudicare e condnnnnre) e. '.noho ci in.anca per poter • prendere po r.orse si: se g'luoc.1. Allora il fatto esletic,) sizionc •· Sorg~. imperativo, il problema dc! prenderà il sopravvento e la psicologia in• valore fonico e su1gcstivo, • una tantum». vece di essere la realtà stessa dell'uomo de:la parola e &arebbe comodo riprendere il nella sua corporos:1à diverrà mezzo t>\!I discorso dcl!•l intraducibilità inlrinseca di isfugg:ire olla noia, Si imiteranno gli oggetti ogni pocsit1. Ma - d: fron1e alla necessità che ecciterebbero in noi le pa:isioni reali e di fore cntrnre nella coscienza lettcrnria no. scrnprc si ignorerà. che gli oggelli non csi- .'llra la poetica di R:lke - s'impone un'atti– slono per essere continuamente pionificnti tudme di sirnp.-.tia per ogni nuovo tentativo per nostro diletto o interesse. on si viv,;, d:int.erpretazione. Il volumetto del Mcnghi– di •metafore». L'cspl1ci10 richiamo nclb 111 ci giunge c!al Canton Ticino che contri. pnRina conclusiva nlle idées-forces di Fouii. Luisce tanto e così bene, in questo momen– lie denota l'ec.lcttico dor conto di lutto e lo alln vita poetica italiana_ Ln Mehn del di nulla, Menghini promano, per confoss1one propri ... , dal duplice moto di un • istinto 1 onHmticc, • L.cuida pericolosu, direm,mo) e dell'mtento dt ANGELO ANTONIO FUMAROl ,A: La ge- offrire liriche non ancoro trndotte. Abbiamo • J· M . S . . nella memoria le versioni. cosi profonda- '11;;az:ione Ira ria, ag, pme th , Rornn mente diversc, di Erranle. di Pintor, di Tra. 6, pp. 220 L. 280. I verso. Il raffronto t.",mpone scnz"nhro. Il ,,olu;1,e f13 J'i:1tc1110 gravoso cd oneste'.\ Le liriche trnclotte dal Menghini 5i limi- di portare in luct. senza relor:ca e senza , •nno - salvo poche eccezioni, al , Libro eccessi drammntici il disogio spiriluale del· delle immagini• .. alle • Nuove poesie II cd la genernzione fascista. Originale l"arc~itel• a quasi tutta lo prima porte dei , _Sonetti ad tura dell'opera divisn in due parti che CO· Odeo •: . la 1>arlc, tanto 1:>er 111tcnderc1. slituiacono due momenti d 1 ..tinti nella lral· • parnassmrm • ~cl poeta, dunque. L.... !Azione del tcmn: In prima _ Conversi'• preoccupaz!onc d1 una • resa completa II e zioni notturne - riporta le dispute animnt<- sempre .evidente nel tradurie, il quale, o tra reduci dal fronte occidentale in un com- volte, _,amnge ad una singola_rc felicità di e• po contu~aciale. Epoca: mauio 1943. Te• }.~::s:: 0 :i;c c;;n~ 1 ; 1 irn e7im~io~z;ocl cmSac~•· rn.11: Fascismo e comlrn•11mo L'nltrn pnrtc • • p • t::gh,:i che è u~a leuera diario, r.i~giungc un no: ~~u~~~~ :~ 1 r~::u::\~:st;t:nata conscrvazic. tcvole .r•suhat? inlrospettivo e vuol essere Ma in altre liriche. il Mcnghmi moun conclusiva. Sole scarno cd csi.,nz:alc. cosi ci pare, dalla preoccupazione' del va~ A. G. F1mnAHA ior~ fo111co o ritmico del verso trascur~ <1uello cs,cnz;ale della p,,1.roh1,val;,re questo che in Rilke, poeta di 1JOmma preciiuOn"! P-!'Ìcologica. non deve mai essete tr\,s,cura!o Indi gratuiti o ingiustificati cambia.menti di. 9f"nso. come nell esordio della • Vita di un <110,11lo Il, Ma abbondano le trnduz:oni buone e qual– cunn ve n'è di ottima (Rosn or1ens1a, Pro. cessione o Gand. ove il movimento dell"ori– .cinale resta interamente conservato. Cuore della rosa, Fontana Borghese, Canzone del nu,re. ecc.): rngione per cui il volumctlo del giovane traduttore mcriln st:ma e apprezza. mc:nto. Assai più perplessi ci losciano le vc.•rsioni dni e Sonetti a Orfeo•· evident'"· mente mane.ate ma non nnscond:omo la no• ~t,,, rebtiva assenza .n quesla parte delln li. ric<1 rilkinna, PAOLO SANTAHC\.."\C.ELI IL LIBRO DELLE FOLLIE di Edwn,d Lenr, Ed. del Pell1c11no, Vice-nz.n !Cl46. pagg_ 279, con 215 disegni dt-ll'A .. tr.t1# duzione e note di Carlo lzzo. L. 750. Edward Lear nacque n Londrn rei I~'2 •1ltimo d'una nidiata di 21 o 22 figli. Nel 1832 era già di.segnatore ufficiale della Rovai Zoologica! Soclety, e pubblicavi\ un libro di di"lt'Rni colorati sugli uccel!: che ;{li nl• tirò 1'11ttenzione di Lord Derby (13.) Il • Boclt o/ Nonscn;e-. che Carlo lzzo ha tradotto come • Ubro delle Follie• venne da I r-.."'lr dedicaln rl nipote dt"l ~uo '")rot~ttore. il 15° conte di Derby, nel IBA(;. Il Ubn> riel Nnn. senso o Libro delle Follie è composto rii slrofettc che in inglese s1 ch:amano • lime– ricks • dnl ritornello d'unn canzoncina po. polnre di pari struttura metrica che dice: • Vuoi venire a Limer'1ck) • (città irlande– ,;;e). Il libro del NonscnlSO - diceva Ruekin - è il primo nella lista dei miei cento li– bri prc[eriti: è secondo gli inglesi la prova ,del fuoco per I candidati a comprendere l'umorismo. _slice lazo nelln sua nota filolo– gica (al testo e tradotto-. fa seguito nell'edi. zione italiana il testo originale composto di 21} atro[ette). Lcar ·11lustrò pefsonnlmenle i propri limericks, e In presenté edizione li riproduce dando modo di gu!!tare anche mc. ~!io l'evanescente 9,aporc dei versetti co•i sempre pic111 di incongruenza da f..!r pe.n• sare, secondo suggerisce lo stesso lzzo, at Burchiello. Mo se il testo h11 un valore sia gratuito che incanhto, perfino esotico proprio per l'umorismo suo (e dirò che e esotico• è eh lz-zo), le strofette col lorn disrR:no diventa. no immediatamente più leggibili e chiarr • Coloro che a suo lempo lessero i limericks: di Lear nell'Encic,opedia dei ragazzi, tra– dotti come sc10;:clilingua o canzoncine ri– trovcrnnno con piacere il sapore del· l,i. scotto bagnato, <1i cui Proust parla RENATO GIANJ LONGANESI & C Nol,)ità 'lCOLA l,Jt,;sKOV Una fa miglia decaduta ROMANZO André Gide giudicò che quc..<11to libro foase con ,An. :Hl Karenine » il più bel ro;nnnzo della letteratura Licfcov, contemporaneo e fiero avversario di T ol– >1101, è uno dei più grandi narratori del !lecolo sco,so. Un volume di 352 1>agi11cL. 300 JOHN I{ 1,; /,;D Dieci giorni che fecero tremare il mondo E' la vera storia docu• mentat.n della civoluz.ione russa narrata, ora per ora, da un 1estimonc omerica. no. Lenin eteaso hn detto di questo libro • mi piace– rebbe di vederlo oubblica- 10 in milioni di· copie e tradotto in lut~ le lingue». Uu volume di 4 t8 puginc L. 330 \'IA UOHGIIETTO 5, MILANO

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