Fiera Letteraria - Anno I - n. 12 - 27 giugno 1946

UN SOGNO FIERA LETTERARIA crcla memoria che cerc1na, ~c111.ariui,(·ir– vi. di richiamarmi a <1uella. Per quuuti mc ne mi.suras_~, però. con <1uc.gli occhia. li Hde,o 1u110 annebbiato. i\on m·e• 3 VARIETA. LETTERARI!:. Ramon in esilio ro l>ene accortf:. mi dicevo, che i11 Racconlo di A RiVA LDO BE'CCA t<LA qu~1i uhimi :ut11i tle, 0 eN>ermi,.i un po· a1>· ponnata la vi,.ta. Ma non , ole, u proprio dir lt lo mi su11u t1(klor11w,ilaU1 trenu. il riso di 1111 lmmhin,,. le i>arule \t'• qu.--.tu. ,olcvo dire. wnti,•u. che lè co::c FÌ Ciua11g-Ze, e ho sog,wlo re ,·hc g li uo 1~1 ini ~i diron 1'. qu:rndo &.anrnt I cron 1rn111~ rav, idnute, lro1>po_~lr~lle _l'un~ lire, rinchè (tuando ci crediamo ben desu, tlo,·c finisca il aogno e comin('i l.u realtà, do, e que.ta finisee e il sogno comincia. Su {tue-10 pun10, lutli cono.:,eono {Juel che ne han berillo Pascal e Canei,io, ho creduto bene ri1>0rtare in cesta aJ racconto le parole di Ci.1.iang-Ze, ch'esprimono. rredo, rome meglio non 6Ì potrebbe simili ~,ati d'animo. Potrei aggiW1gcre anche, che. proprio il giorno prima m'ero arrabbiato con un amico sulla solita queeti<>ne del contenulo e della forma, del fatto e del niento da dire 7 e per 1mra banu1a polemica gli a,•ev 0 dello che. sì. se tlagli all..eri pio,•~~ro biglieni da mille. t(Ut'Slo sarebbe davvero un bel fallo, u11 hel •·ontc11uto da, vero. Ma non cr:a slato che un fuoro di 1>a;dia. ron <1ueLrar- 0 ami– co. dovo un 111inu111non d uvevo pcn&ato più. ►~ llOln~i agglunp::re finulmc,11i• che <1uald1.; ttiorno prima :ne,o a\'l1lo fra le mani una belli~,;ima riproduzione in fac- Ramòn Còmez de la Serna è in etilio, pi1'1o meno volontario, da una decin.i d'an. ni. da quando Ja guerra civile spagnola c..-icciò via anche lui, come un disperato emigrante, com.e un naufrago, con appe• na una valigette, " lo coetrinsc a cercnr rifugio a Buenos Aire. Da aUora è di .. ventato quasi. a.-g,entin~. ma che abbia moho kgato con I" ambiente di laggiù noa. direi. Non è mai s1oto un giramondo, tut• to i.I suo viaggiare è sempre staio 111 un eatcro minimo. Fr-.lnc.i11, Portogallo, Italia: non ama le avventure, gli spaesamenti: non è spagnolo di Galizia. lo regione che più emigra, tanto che in Argentina per di. apa.gnolo si dice g,ollego. ma caatiglia- d:f.,,..._"-erc Ut1a /<tr/alfo. che ne ... -. u.no 1 1 ,1-.col1a. A,ro tulle le mar- a,ldoN!IO all altra, al motlo qm1--1 Jc, cr1stal.11 Ora io 11011 so se .~011v chine inutili di Munari. E la più gro::,ea Id; un gemintllu sli1)l"1li_ in un unico blocco Ci,uu,~-Ze che lw ~ogriat,, raceoha ,li rifagli di giomali ron le nolizie sulla ganga. \ ole, o dire. ecco, che non ci d'eJsere tuu, /ar/ul1ll. o di >~r~111!1·a piì1 -1rane. llit'. 1 •lr:iordinarie. cm, più ~pa_zio~~n c'~ra più aria fra l'una una /urfalla che sogna I ero 11 , rnle era qua.:.i finito. \! 10 lra-:ci e I altra, a1 m1e1 O<"clu.- Cretlo d1t' que- d'e.ssere Cuam,z-Zt •· n:1vo i pk.._li per SC'ntirc il fru;.cio di 111" 11 e ali vadr1110 bene, ·- disse infine lo speziale. Ciuaug·Zc <111ellefoglie, di tulli <JUt'i fogli ummucchin.- e 111i JJo,,,ò "ul •w~o 1111 ultimo 1>aio J'i;i~ •Juc"'t: 1 uolle ho follo u.o soiµrn: ~uivo li per I ·rra. per sentire quel rn,~cio ,c 11 1,;1 chiali. -,edu10 con Fr.tntCH'.t ~ulla fOlila spalletta suono t·ome u,•vient nei ~ogni: e 11'1 1,,ndu Ero stupito, ero esilaralo 1·0111run IJ: 1111• del fiume, 1. 1 Iure era <llltdla dei M)Oni: il viale, toe<tura ~u un murcuo, c~r:a hau, bino. Vccl'c,o lutto limpido da,u111i a mc:, •cn:ta colon• di lem 1 ,o. La noia mi cttr\'a,:a cesca che ridc\lt. rirle,., ,·omc qu:aodo era• l('r!!-O, qua.3i e.m:Utato. dentro una luce ,ha le spalle; ci in~iuria,amo con calma. ron v:uno :-\ea;li. --u~1:-uh:mdo tulta delle "-P«lifl e pure dolce. Guardino d:l\anti a me. e un tr:mquillii:"1. ohicttì,•amente. come !!-<' l.1 1.:0- e ~cnteunando iu f:11.:t·ia.•• iHOCOli ein~ulli, iClhO di fre~ c.hn: ta mi J)ernide\a come \C• .,a non l..i ri~u 11 rdai:--e. Le no~trc p: 1 role. i coi suoi ra!(lie1ti a,ininì. <k•:,,i il mondo Jkr l:1 prima voh;i. Una Jeg– nostri gt.'Vi, er:urn ~enr.i, pareva tfc.:,.ep· . J\l:i. 11011 .. :1pc,o pcr1•hè, mi trovavo or .. ll,iudni fondulla 1·0rl"'t:,a su up 1>rnlu in~e· ~011·acqua, ma era foll:mlo lu noia t·he l'Ì m una i,,trudeua dalle J)urlè e le tine-,lrc gue1ttlo 1111 \"Olo di farfalle. Si fermi,. Gridò i>ei,:wa addos--0, la noia che ha una den:,.i. senza infi~!,:i, e 11uasi mi 1l:trcv11di , an11ni- il mio nome fcstus11 aj!:il:mdu le br-a1• 1 ·ia. tà, un JW-o • 11c,·ifii·o &uperiorl' a <1ucllo narc in una galleria di (1u:11Ji,..i in rui .:il po. Er:i Frall(•e:-ra. lo tl1111<1ue dd,i>o :I\Cr dato •imilt: del Codice 418.! della Biblioteca Ca,:tnalen~: il to Thcutrum Sanitat:is -,. 1'1:i j">cr,·h~, in una materia così delic:ua, mellcr~i :, rimc,rnrl' rome un IOJJO fra lu -pazzulura? n•> puro, conscrvato1e. legalo alla sua Ccr• r.. olle sue amicizie, ai suoi caffè, alle sue. terlulios. come lo hanno vi.sto tanti an• ni la Emilio Cccchi, Orio Vergani: .-da prenderlo a modello per il francobollo del. la Spa.ina. Ae csitteue una posta lettent• ria•· dell"a<:<iuu. Slo de~le !~le c'era w,o !iJ>Cl',·hio \UO«o, 1.,r.o LrOJ>PO~o al rorpo J)esantl' di Francesca, lo le dirP\u: Fra,we-.ca. 1u 11011 i111111a• iil>e•·cluo d ombra. Al di.:,opr.t d'uua po1ta. pensavo. ~e ora e.'l'a t'orr-e 1·0-.i aiile ~ 11 1 ~ini che un u,m1o trafitto, un unmo ilu-hio- t.~or~j una ••·rill:.1: Spe1.iale. E111rai. Era un prato. E le muo,'evo iucontro, e dei ~ramli dato alla 1-ro1·t· della 1>ropria noia. 1>0-a pici·olo luc:dc --emibuio, di rui un nudo mucchi ,li fogli1, d"auhumo. di foglie mor– \cnire ad a~pellurlj 1:-111 J)OrtOne <~al quale I b~ 111·~ e 11 11 :1, m_ensolu con ftuald1(: ..,aso co>· le, 111·a1·,·on-i. hruri.rn: ino ai maqcini del lu esci ogn 1 :-cru :1llc no,e, p0~-":1 ,,erure .i ilituivan, 0 I u1111·a ~uppdlellilc. Una vo 1 •c J>r:ito. ce-rcarli ali~ fine tldl:1 -uu giurn:ila. !!-Cm~nwrmoru ba-.~• ukune 1>arole latine che nuu Oopo {IU:tlche orn, io ho ri1>cn.. ,a1 0 u <iu"~ •1>liceme.nte per<"hÌ• 11011,:.licia fo ac~ arri,ure affcrr:ii .. t mi diiedc,o rhi J)Olt:,.,,,,.e a,•erh, .Eto &ogno. F"or,e quc:,t 0 .,og 110 11011 vuol da ~olo all"ora d"authire .i dormire. e in 1>ronunrrn1e. 1 1ua.ndo mi rrorni accanto un 1li.r 1111Jla.come la 11iù gran i>une dei sogni; tull:1 la C'Ì1ti'1non r"è un buco di ci1lewa.j 0 mc! 10 ,r-..!iro .1lla fog~ia medie,ale, che for,.e E-arel,bc :mrhe troppo facile ricavarne con un film pa~~:1bile: llCrchè :innornrei in s?rride,a d uno ~,rano e pur l>t!ncvolo ,:or- u11:"1 ,·crità frn troppo 0 ,,via. ì'\on fio. lo llPJ' clue è :uworu un di,•er-.i, o. 11110~,•ngo. ~; nt.o. e prc- 1· 11 mi ..urYn11i degli 01·chiaJi ca. ,1) .,e i ,ogni vogliano dire d 1 n vero qualco-,n uno dc,•e inca1u·re11irei Ji noia da i,Olo. Ho vaml~li '1.~. IUI ,aso che r,•ggcv:1 sono il o rH,11flignifìC'hino nulla. gu11rcl1110lulli i manifesti dei cinema. mi I hra~iu. E 1111• occhialuiu, dicC\'U fra mc, Potrei aggiungere ch'io non •:iprd dirt• 1,0110detlo: Va hcnc, anche quc...ia ~era an. non ,. un,, ~J>t·zi:ilc. _Ma, gu:irdund?lo meglio, fino II che J)unlo tutta Ja 1,rima pur-le fo$M: ~tirò da Fr::i1H-Ci,ra. andrò anrh,• <111,·~1:1 •t•ra aveva lu. :.tessa face.1a dello l!il>•zz.ino. eque-· d~,, 1 cro un so~no, o non piuuost_o, fr:, ,e– - fonnj ingiuriare da Francei,('U. ud ann.01nr• iilO e:.t il ~ulo legame per cui non a\'evo di- glia e sonno, il ricordo d'tma scena avve·• ·mi con fpi. E' 1111 rno1lo :i,wht' ttne~lo di menti(·ato del tutlo la mia ricchezza della 1iu1a realmente. Credo sùi mollo difficile lipezzare la ;:.iornuta. (_l'aiu1are le urt: a pas, <1u,:.ilepili non mi rit'f)rd:wo. (fU3!ti u_na i.e· ,tabilire queste cos~; molto di((ìrile flltahi. -,are: il -'"olo modo. Un t·i11cma1oir,rn(o , ivo Tu ~cri,i. :,rticnli ,,ui t=iornali, h• 1lirevo. TRE POESIE Forse i t>Ogni, tntti i -ogni. anche i più 1:-cueiti, anche. i i,iù ..conne..--~i. hanno una loro lo:,;"ira fitrett:i. unJ ron-(•q11enz.iulitii ser– rata, che sf'ugxe alla nu-lrn logiru di <111undo tiamo sve.gli. all"indu;:ine pili ... olti1e, più penetrante dc1;li 1>sicologi. For~c:. la notte, l:1 lucid.11 folli:t clel ~ogno lrova danero il ·uo filo d'ArJanna; le~a Il" rosn d1e u noi pai~lo 1lil1cli-:rnnti, col ..irn filo infrangibile. . R1pen ... :1ndo a que1;10 &0gno, m'è p:u,,o J>C• ro che fori!< un bandolo ~i potrebhc Jlllr Lro• ,are all:intr-icalu matassa. E potrehb'essere, che (a nrchc:,.;,,a non h:tsra 3 ,•inc~ la noia, non h3'ta a d.:in-i la feliciti,. La felir:ità non eia fuori di noi. ma è l'umore 1>iù intimo del nosir o ..nn ~u<". E" queJ paio d'onhiali. E_ l,u.:,la so1.er g-uardare una mwol11, un filo d er~a ... Ma fo~-p~r un ~i bel ~ogno que. SI~ e una ,·cr11u i.in tro1>Jl0 o,,.,•ia. Forse q_ue,,.10 io~ non , uol proprio dir nuUa. "\on ro. C1mlir:tle ,oi. Buon.a notte. di Mario Tobino Frun<"escn, eppure non ~,i im111:11ti11.urche l.u\ uomo lll"•'"tl dal letano della noia (>OS~a 11.rrhnrc a ttue,l:1 ironi:i ,er~o ,e ,1c~,,,o. u c1uc ..to ,..'l<Ti.6-11-i. Ma \ edi. for ... t· il e-adi~mo non è eh,: una forma 1!.._--.0Spcrala d"ironia, il .,adi--mo è un figlio mo-.truo,-o della noia. SONO NELLA MIA STORIA SONO UN CA 'E ITALI.ANO (>11,,11tr, ,.;," rl;t'fro rl, me e :m.-.,~su , 01111• t111a lumarn fo t·asa; :jo110 1111 tristP ilaJia110 cu111.euragmw. Que~to io dice, o a France ..cu. la donna gr:u,..a. dal (.'Ol"J)() IOZ✓.o di lartarug:1 e il be) vi.so, che a,•e, o ~onosciuto qm1lchc lempw addietro. la donnn f:urntica de-lrintoccabili- 1i1 del i-.uo ,·oq)O. r da.Ila quale coniè tl'a ne----unu donna al mondo m"ern \Cnuta laJ1ta noia. E le iuurda, o a p:1rtedd ictro i ca- 1> el.li. la zauera 1ozza come il '-Uo cOrt>O· e d1e pare,a po ..lit.'cia ,u quel cor1>0 ~nu rollo. e la forc,•a -&omigliare :1 un ui·cello notturno. un ti:ufu. una ci,ella. I,,, "'·''"· ho am11lfl. ho i.ugi11ri<Ho. ::,,; ... ,,,, /attP l'f>l"il;, fin,111<1gi110:,io11i. ."i<moun <:0111• itfllinnu l.u Ji11::.iu11.(• colpr, rii pi.-.to/,, ,,,,/111 ""'"''· 1.·urlio ~ "è preri~,,,o dir s· in11amorc, eri è ~r•Jo..o, uu ladro, ,,., durlat(llw. i\Jt:nl~ parla, o avevo gi:i dxuli,,.IU!to du~ volt,·, th1c \Olle mc n"cro .in1,,a10. ma al 1er1.,) ,.b:uliglio lt> ili,.,i: 111<1ues1n bella ,~erata iraria 1•ru infatti clolc~. wih:). 111 que ..1u btlh1 "rra1.,. tu m'lmi fatto dnno. Fra1Wt:•t·a. di •1ut•li trt• ~b,'ldigli romc di tre 111t>lar:11H't'. tre.• mdur-..1t1f't tl'oro. For1:0e. for-.l' ora ho 1·un·iu:o tlal m:o corpn la noia. ho t·:irri:110 d11I 11U11 rorpo (3 noia 1•0111c 1111:1 h1111:11·:. ,j purj,1.11 della h:1\:1. Ef,·,, ora il 111,1 1r.1m, ,:ii ,1 1·a•u da brnva. Buoun notlc. - E Fru1H•,•.,1·11. l:1 do1111111oz.z.:1,. ,1Cn•~--ndal l'Orpo di tCl'llljtjtinr (" Ì1 r:1.1m t1· 1·i,tlh•. ..'tr.1 rillon1:111urn tl'J mc f'oi -uoi fl:t'-'t'lli bre,·i. un !W. t'una rome il ..oli10, era !!eU• lita ..u umi rir"olar,• rhe pttrl', a :a-p<'llnrl:i 1·011w 1111 11i1•1•oln 1ru11,atl.1111i1•,1:1 lum lJ)Cnli. Ora 111" i11ollr.no in u11 \ll11lt!, 1111 µ.r:mtlt viale. Qualrhe fof!,li.1 , rnne n r:ulrr,, ai 1111ci jlÌt·di.~·ro. Ì· ! 1 :w11111no, mi din•,,,. ,·u111in ('rn l"tmtunirn. E 111i rironfoi t1·a,cr •t·rillo t1m1 ,olh1 un ,cr-.11. 1111 ,er,n •1)111. ,111:1-i .,! mo,lu di 1111 pM,erl1i11. un \t:ht1 ..t,.. , rJ mi .,i ri:iffon·i.i,a t'Oll ,1r11ortli1101 ia l111•t,li1i1. 1·t1u ,tr:wnlin:1ria ,cri1ù .tll:1 111tnlt•: ,, (..id:1 1111a ,ola ro1tli11, l• gi1 l"aulunno ,,. E mi n• pt'lc, o ,,uclll' p:1role, ,. il pia11111mi fore, ., 1111du :,Ila ,:.ola. \1111 .. enlirO piì1 il 1•:111tv delle ,·i,•,1ll'. mi dirn n. n,'· ,,iù b -cm. rim·a,;:in. ilo n••I hd 111cz:,11 U•dla l"i11U.mirò un l'rill,1 -1nrdu111. ,1rr111111•i1•:tto ~ull:1 1·on1Ìl't' 11'1111:1 in ..i.'11,11.1. ,ulh riurn,:1 <l"una fi11r,1r,1. 1.'E. .,tult• 1·hi111l,•,a :,11,· mir ..u;1llt• i :-u,1i ran- cdli d'on,. · Le lu~l•t· 1•11dc,11110 nel 1,:n111 , i.de. 111,1 -i-. ~'""" ,w/ln miu ,1,,,-iu. ,,, ,,,wsto e/,.; sc•·o/i il mi1urcrio .;u. d,,. Jurrcò ad al::,,, .. ; com~ 1111a 1mla r/, 11111/ino .,111111 ·••ru f" ,.,._,o /,. p11;t1,•. più di lll('fÒ (~ la , itu, ,. 11iu11go amo orho. Gtwrra e fì lologia classica ( 1945) UN DOPOPRA '7.O ()'ESTATE l:i:.11.-.ciloi p('r I,, 1·amJ1flJt.llfl /'l'<~ti ,. n1ort,•, ciii dw fu. ,, :u•1p·di. Tn,fì:s~i 11PIJ,, dita la t•ita f'i11• I' dtllft. ,. 111110ero m1•moril"f. I· 11 runu• Slwl,f•,-.,k•nre quondu do/ po, 1,, ritor11flrr, ,, Ìa nu,/im·,mia di ,lelitti 1(1/fll'(l ifl(lll'IIO (Olllt• /,, Jlio~:fÌ(I, ( 1915) Mostra d'arte italiana conting~ll•: quando 8i potrà verificare una ripresa di attività filologica in quel paesc1 D'altra parte gli elfelli della occupazione tedr-tc.a dell'alta Italia ai sono falli •enlire in que11to rnmo nnchc d,1 ooi. a Lucerna La Rivisla di Filologia cimuica ha riprc,o, sotto la diruione del Rostagni e del De SJnclis, le pubblic11z10111solo alla fine del M45 con un numero. Gli Sludi ilol1oni, già ditt"lli dal Pasquali. !IOno pa!!sati nl T crzn• gh1, rAIJ,enaeum del Fraccaro è sot1peso, I' A lene e Rom, anche, Jtegyplus di C'nldermi ha diradato I(' l!UC pubblicazioni, Conoioium ospita frequt"nte. Lo 8ibfioleca Ambroaiono di Milono, per co1hluire dei fondi per l• ri'costru.::ionc dcl– i' edificio danneggialo dalla guerra, con il conscn.to del V olicono da cui direllomenfc dipende. ,u è accordata con il Muaeo di Lu– cerna per !enervi una e1Jpo.t1.::ionedei auoi più importanti quadri, disegni e libri prc- z.iosi. H.'r,:u11!1111t• 1111a 1·011 111:ii,tgiurc- :ilh'tu·iun>! 111°.ti·rt•r,i i11,1't't' rh"cra un biglielto ,,, 111ille. u111l di quei biglielli da mille lin• rh 0 l1:111noil 1·olorc ,!elle fo~lit· mMll'. llellt· fo,rli,• d":tulunnu. Cuard:ii 1111•,::lio: tullt" qut'lle foidi•· ,·li,, 1•ioH,a11v d.1J:li :1IJ)1:'rie· rn11n l1iglie11i ,~a mille. E 1·1111,1a1n,,,q111•-t,, ►~·11.r,1 alt·1:11 \"n·r- ..,, ili ~i,1ia. 1•1111 molla l·:il- 111.1anzi. 1w11-:nn: E" l:1 r1:1111r:1 ·h1• \ 1101 pio, ,1·1l(•r; .;1 noi. ora tu lii gli <1lbcri pro– rl1u·ono hi1die11i il. 1 mil lt·: 110J1 .-.·;,. rhc da r.11..-ut,:licrli. Gli u, uui.ui ,ar-jnno feliri. \fo FuneMi tono slati gli cffe111 drlla guerr, 1 menle pub• licazioni di carattere filologico, aulla cultum in genere. ma più sensibili !Il f"hr, per --ng1oni dd 1utto 1cmoora11,..c. rdlui– &ono «-tcrci1a11nelle discipline classiche. Qui ranno in atti ai n1d('1nici di lim:1a1a d11fu vi In interrnzione di rapporli tra nazioni in sione. Vello mo.tira che :,i ioougmerò ne/ prO!I· !limo luglio aoronno eapo1le, Ira l'allro. al– cune opere allnbuile a Leonardo da Vinci, nonchè i/ auo famoso Codice A tlanlico, ~ gine miniale d"ogni secolo e un'ampia ,oc• colto di pilture ,li' acuola lombar-da p·e e conA1110 è slala tolak I pochi canali aperti E" augurabile cht> l'intc!ligenza di ecl,ton - le pott"nZe neutrali che polev;mo met I e -iludiNi promuovano, anche in que~lo eet tere ancora 1n comunicazione i dotti di op· tNe ddl cuhur11 itnlinua una ripre"'3 cli i•1i po&te parti, non sono stati U"'al1 pe:r lo ziall\t" e d1 ,propo,ii 1 1, che <1arà 110<1trari1r• scambio d1 un materiale scien11fico ahamt"n -1'.'"jllli"(' ,.. •('SfOaJnr,. ni l,.ttnri. le disintere-s~ato. profondnrn('lll(· umano ccÌ G I \C0\10 B \ I.UI ,1 educa11\'0, 11 1111c,1e parolt•. 11u:a..i I.:• 1.l(rim,• mi ~1li– ,.111o .1~1i ,1rd1i. roml' "t" t,:li 10111i111 f1l"-'t•ro In prauc,-i ignoriamo quanto si ~ fa.Ho 1111protla1i a un"nhru terni. :1 111t1·011•i11,·11lt•e scriuo in lnghiherrn e negli . U A. dal 11111H0 1 dw lulln\ia 11011:nrchl.k: c1111,,•llu111 1940 al '46. Tutte le più importanu riv;st(' la 110,1;1l~ia di tllll"ll11 t"h,· ,\r:111o 1 lt 1• 1 •iati com" l,1 Clauical Rcc.:,eu..•.1/ellenic Stuc!;e•. ■ll{11:la!!:·ni110 i11ta11to p.1---.1\.1. i·lit• 'JJin I Quarlcly Cla.nicol ~e1J1ew non c: son~ pi\1 ~ 1 \ , 1 il ,.u 0 •·••rrt"l1'J .. 11 rui t•r.1 po-.al.n un.i pervenute, ne <1app1amo a che punto s1 lro. JCr.tmh· -co,,.1. 1111,1 tr,111dc,(·11pa. lo 1101,no vino le collt"zÌoni dei clau1t·i di Oxford o 1wr h1 pri111:1 \ 011.,. ,·ile a, l'\ a lo •h.•..,o ro• quella più popolare della Locb Library l.w,· flt•i hi1=-li,•11i ,l,1 millt·. I Più informati siamo sul\!'.'"c-ond1z1oni degli 1,011 I~:·p'.},.0 \\:)<:::·.~ll'l,': 0 1 1 /::>l~l~lèi ~ 0 ; 1 ,! i.tl~ i·t' 1:,~ studi clauici in :ranci<1,. con I~ qunlc le- fljc:I\ 0 il i':U'l'('tln: 111, 1 lui :rnuni<"ca, ,i . 11011 gom1 e contatti direth e md1reth sono st.al1 <'.tpi,o bt~ne -e rurhl""-i':11.11c1:1t•. ·r~we,.1 t~t·lle più frequenti. LI'.'"condizioni di occupazione ~111orfie <·on un,1 -tr,rn1<l111.1ria nrnhilil~ del perè sono $late cosi gravi eh" hanno avuto , ••o -,·uriro il.ili_., 1..:>, (•rli'.i E qu·uhfo ,-li il loro contraccolpo anch" nella "diloria. sic– )1.ritlai -ull,i f. 11• 1·~·• l:t 1111 '' •,oueri,i, '' r h e chè la collf"zione • Belle~ Lettres,. ha do– lii-i,p:na, J hullar-, ·• dt1t• niani •u 1111 .. 1 111111 • vuto ..ubu" un arresto. r\...g; pare che la rhi. Jprì. .,•mpr,· 1111111111·1·,1 1 1do, lt· brnri i:i . ~ . 111 un il'•to di eui 110 11 -ii1-,·1,o ad 1•fftirarc ripresa anche 1n qu~to settore, ~1a promet. il •t'll•f'I. lente di rapidi e fecondi re~uhati. \la ora 111 1•r.o r11•t•1). io èro un,i d,•gli I \1a il lavoro scienlifico. propriamente detto. uomini p;i1 _rirrhi ~_ull.1 l"rra:, a, r,i fin;.I. non ci è noto nelle '<Ue 5 p«ificazioni. poi- mrnh• lullo •I ,1lt"nz10 <"hc ,u~lio. I~ 1i..n11: chè è daJ ·40 che non iun ono iù alle: una mr.ntagn:'t 111 -il,•11710 1rr una ,11 <rnt;lill I . g R P . posl•lconordeaca, di cui a/cune provenienti - con il nulla oata conccuo dal Gooemo Italiano an•d,e da chic,c e raccolte jir1- tale, 1n gran parie della Lombardia. hi~lielli. e <"i ..1.irf1 i!cnfr;) nHII"" 1 111 1,1rlo nostre b1bl1oteche la ReLue de Ph1lolog,., 11,•l lqmo. !111rlv·rì~ tJUi''-1:l 1111u11.1,11,1 tli ~i- 1 Latine. n~ gli F1udes l(recquf"s. Ad identiche lcn ·io fi110 li ,1..,i•iro d,tH'allr.i P''r!t•: \, 1 Ì~ I: conclusio1.1i ~i ~rvien(" comuderando le pub. 11r-,1r.1-:1 -.ul J:1~0. una itr.indt~, 1·, 1-...• p1t•~IJ _ti• blicazioni ,rien1i'1ch(' tede.,ch,., che ~i ar- :.::1\1.:~~ "t'::;:e l( ul~!rl.!~; 1 ';1';j., f 1 ,.~;:; 1: 1';) 1 ::..-:Ì;: re,tano al Jt)◄l I periodici p:i1 importanti ~r11111.1«·on i rumori ,t•ri '"·I 1111111do: 11 n sono ~1.,t1 "''"P"'-i o mlrrrot•1 da ne,c-e•.,,tà GIOR(,I0 DE 1·r-1IRIco /)"' .... Biblioteca Gino Bianco le., lo ricordo ancor a come lo vidi poco prima d1 quesla guerra. in Calle Cor· riences ch'è un po" la Broadway di Bueno>t Aire•. Non aveva più la cappa nera fo,., dcrala di velluto t0§80 che portava sempre negl'invem~ rnodrile,,i, tqujando Jo incon– travo che andiwa al • Pombo •. ma ve11ti. va ancora di nero, con quelle strane cr11- va11me a fiocco color aalmonc e color maio– nese c.he sono Aempre state la sue pauio. ne: non invecchiato, m.a col viso più fo– ..._-o, occhi e basette di c.urbone e fa. pipa puntala contro i arattaciedi di Bueno• Ai~ rcs come una mitragliatrice, Parlaw ddlc1 Spagna come di un paClle lon1anissimo. co– me ,e dal giorno della •ua fuga non avesse fatto altro che camminare senza mai vol– tarsi indictrn, e le sue parole erano piene di ri~ntimcnto e d1 rancore: mA poi gli aahavn Cuori Spaana dn tutti i pori. una Spugna che malediva e e.dorav-J che ft. vrebbe schiacciato 901.lo i piedi ~ portato in trionfo. Spacsalo. non era p1ì1 lui. Ramòn ha Madrid nel sangue, C n.al' o per il • Kaa1ro • e per la Cava &ja, L -. via dei mori. non per la C.alle Corri.ente, e per l'Avenida de Mayo: e il sabato ■cnza • Pombo • è per lui un sabato orribile, 1-t vigilia di una domenion squ.,llida, mi. di• ceva, du passare lutta al cincmaLografo. fi. no alrint,mtimento Ma ormai il famoeo caffè del ir Pombo,. è morto e là, nella iggroda cripta. dove 80110 nate le su.e cen. lomila g,~g~rio,, non 110110 rimasti che i dice.i cnmmcnsa.11 del famoeo quadro di Solana, m,,rto anche lui, alcuni mesi fo: omb1t-, figJre funtomotiche: e i11torno una gran rovina. Nel .aecondo volum" delln curÌ08ft sloria del • Pombo • e ddle riunioni lctlcrari• che vi s1 celebravano (il caffè madrileno di Calle Carrctas era a.llora aolennc come un tempio proprio una sagroda cr-ipla. un po– c:hino anche funere.n: non oveva niente :., che vedere, per esempio. con la milane~ Uagutt,,1 Ramòn uvevn serino. in un g1or• no di 11randc sconfor10, parole che oggi poniamo comprendere nnchc meglio: e Non c·è più mondo: ormai nessuno crede al mondo: non ci resta altro che opparlarci in questi noslti inlimi rifugi». Poco dopc. in Sp,yna M::Oppiava la guerra civile. I ira. d1dd10. Ricordo le tre conferenze che pronunciò al 1cm1><> del mlO '80ggiomo a &enm Aire•: Quevedo, Solana, Poe. Conferenu lu11gh18811ne, due ore e mezzo, senza una pausa, conferenze bottaal,a, violente, aa:• grc,sivt". L'udi."Orio 'l1"hiodato a.Ile sedie, le donne con gli occhi sp11lancati, e lui l,111s1'1, a gridar parole 11.ipre, amare, iro:.e, a l>uua,Jli addosso 1mmog1111, 1mpropcm, B ubrincnrlo di gregucr-iaa, solo, tulto ne• ro, 1;.011un ma'Z'ZO di fion sulla cattedra dello 11leSM>color gi~Jmo dda su" ao• vatta, con droppi da veUu10 nero nel fon do. luci da scdu1a t111:ri1istirn. gro~'-1'.'"an• forc d1 a.equa frese.a. bc-vev,1, 11udav<1,par. lava, ge1niv1:1. evocav11. ombre: Queveclo, tragico ancl1e quando ride: Solano, tragico a.iche quando dipin(f1"': nmid al c...affè o ma'lcherate fuori port,,; Poe. lro.11co tutto, divenlava spagnolo dnc-he lui Ramòn fi. nalmcnte ~i sfogavu, lrn&edia · d.ipper:uuo. la Sp,tgna era lì· glid-, lii leggeva ne:gli oc, IH, s1 capivd che ad ogni momenlo gli · ormai sullr labbra, ma lui se l,1.,, ten,.va denlro, com.(' un amore geloso, e– gon~ta. dannato: e àel suo chrnso tormcn• lo non gmngeve. a noi che il calore di un hngunggio focoso e irruenk In questi ultima anni Ramon ha lavo 0 r.1to molto, ha .scriuo molti libn: un ro– manzo, Rebecca, stampato nel Cile: du.c volumi di ritraui spagnoli e slranie?l. una i-,iografia romanzar,, di una delle più dolci p~lessc tipagnole del s«olo scorso. ch'ero anche sua .tia. Mi t,a Carolina e Coronado; due libri di saggi. f...o cursi y otros ensayo., e /mio,, t"d ha rifatta e pubblicato m una be!La cdn:1one acg<1Jllmn la bioaralia d1 Azorìn. che è in certo modo la stor,n di lutt la gener<1zione del 98 A propotito di un iihro suo libro ui.cito d. recente, U.1 lc,,,e d•aoorio, scriv<.vn III una lcttern ad un nm1co ·• Dopo circa. sette anni d'inat• 11v·1d, at11:."t"!O o'tanln il 1 umiclno dello .sp1r I◊ ·" a vohe anch(' 'tC'OU\ olio per nli– m('nt.arlo. c..:oslr('tlOa scrivc:-rc alla luce de– ~!i n ·chi dd gatto, persisto nellt" mie idee– In verità, m un'epoca in cui St"mbrerà fori.e a1 posteri che vivevano soltanlo le grondi masse. è quando invece più perfetta mi appare \"intimità, la vita dell'/,idofi,ro nel suo <'Mlello. Per queslo ho ac.ritto un libro sull,, lorrt" dc mo,fil, );\ lo'"re d avorio ,. 11' <iua lo,rre d'avorio è ora un opp.·utd• mento al &ellimo piano dj una delle tante scatole bianche che son lt" c:ase nuov" di 8ueno11 Aires •nov"cento •: un app.uta• mt"nl;no .- i:,:razio,o • dov" c-"è .- tullo h1 rl'f'c-oln un vero nido cfo "POA-i• "' IOH> lh- z, \'4,

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