La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 12 - 6 luglio 191

LA DIFESA DELLE JJAYORATH!CI I socialisti e il voto alle donne PittDIE grandi VErità (Discorso di Claudio Treves · 1 o giugno 191 3) I pas:,ati giorni del grandioso sciopero ge uerale Ji .1Iilanu ahbiaruo aq1ta uua magni· . L\1ltro punto, sul quale, io pure deYOma– nife.stnie l'opinione del mio partilo. l· quel– lo ohe non 1·iguarda. pili una esclu.-;ione dal– l'elettorato attiYo e pat-~i,o: parlo della que– stione del roto alle donnt. Ricou(k.C:O già i progre~si che ~i c;on fatli: la donna, ueda nuoYa legge. 110n Yin·à pi\t in t.esta ai diffamati, agli interd<.'Hi. a tutte le pe1't--one le quali non po..;.:;ono. }X'r inde· gnit.a, e-.ercihue il ,oto .. \uzi . .-.i ia gi\\ qual– che cosa di più: ~i rieono-,ce. in polenza, il diritto della donn:1: soltanto non la si ins1.:ri– n~ uc1le liste- o:ettorali. La formula è sottil– mente pc,rfichl. pe1· fn.ra un bell'ati.o di omag– gio, ,!:'nza t~llHprometterci. l•~or..,e. Jwr r~oter iu...;crin'l'l" la donna nelle liste ele.ttora;i, :::iÌ :HpeHa tlt'-"· .,f'cond,► il pe-n,i<"ro dl,ll'on. Gio--– ìitti, i-;ia maturata per ~a donna una mag-– giore eguaglìanga ciYill' con l'uomo: ciol• a \lire. <:h:' n•li i:-.tituti di 1.liritto ciYile, tbe oo-g-i tropJ.;:l ancora .sanzionano l'in[erioritt d~Ila donn,1 1 ..:.iano m(){_hfit-ati. ::\L1 bi:-.og-na rieono .. ·e1·e <"lit' ln e,·olu~ione r:,01..·ialt' non \':l così ~chematiea: eguagha111.a ci,-ilt>-.eg-uadianza politic,l, t,g-uag-lianz,1 ec(>– nomica. 1·: ,·èrn (l'una leg!!t?-_di_sodoloµ-ia) che o-ìi t'':'\Hlli ,otto un punto di YJ-..ta1·ercano eh diYe~tare •"~uali ,otto tutti ; .. di altri punti. e fauno puntello ell an11_a e.leitl:ritti ,cquisiti per .:c:'qui.-.rnrne e.lei maggi?ri. 11a la Y~rit:à è, per noi, qu~h'.': eh~ le ell-CP.--!:1!1ze --~. ·1al_1, per le quali s1 nYend1c..1 da 1101 11 ~tilirag1-0 per la donna. banno rotto que:-.to ~ehema: il cap:talismo. the ha porrn·to la clonn:1 ad &er– cilare il laYoro prof ~ionah• tal quale come o-li uomini, perd1è esso a,·~ya bi~oµ-no. cer– ~aYa a,~luhnuente fo1:·~1 di h1Yoro. non ha domandato t<' era ci,ihuente minorenne. e J'h.l e!?'Uao-li::naall'uomo nel f :1.tt -0e-c-onomico. Sono 7>ggi cinque o s~i nlil_io~1idi donne che la,·orano ac~auto agb uom1111: e- que-:te don– ne hanno detto: poichè noi laYoria~o in- 5ieme con g-li uomini. t; moltt> Yolte 1n so– -.tituzione dea-li uomini, dobhiamo e6Sere an– che della p;;tita, là don• il no::;tr.c\ Ia,oro, come quello cleg-:i uorniyj. -.i ditc_,.n~le tol mezzo della potenza pohtH:il. t·htc>11<;>1 pure possiamo e- .ercita.re . Quindi t~ per noi, come per o-li uomini, Dt'C ,sario di a,·ere un G?,-er– no che ricono-.ca b. libe>rtit de11e org-amzza– zioni. che ci neri!.~tta di wr~ ,c·i0peri. c:lu~ regoli i <lazi e:--ì.eriori, in _gui-.;:1 che- questi influi:,wn:> p1utto-.~o beni~n,•.me1~t€'. c1_1emal– ·rno-iamentt>, sulle tndu~tne a em -.pn-Ja1?10- e re~oli i dazi interni in gui-.a. ,·ht> <·i ia.c·1dino il meno pù:::t-.ibile il nCk-trO:--alario. . E' tutta un'id{>ntita cli po:--izione E'<:OllOlll– ca e bo<:iale, sulla qu .. ,1,· :-i to~Hlil l'identifa del diritto di &\dhf!~O. PerchP. in_ :1)'-.t.a1:zt~ (hl in ciò noi ci difierenzia.111<1 da)'.!'h 1d~ah:sti che ci ~ono compazni in qu'-'..;ta b::i.tb1,!'.!'li~ pel ...-otoalla donna. f"d ai c1trnli pure rPnchanio o:· a::?g-ioì. n ,i ri<·hiarniamo il diri~t i de! Y~to aPa donwi dall'intf>re, ... f": ed e, ... 1 lo nch1a– ma no- dalla c·a paci fa. E' pero dJ 1:a,-tar(> eh~ il :-i,te-ù~~ elettorale lJTrnai tri'"t11tatu thm .;;1 ba~ prn a----oluta- 1L..-nte ('lul fouclameuto del~a r·ap:H'it&, ma -.1t.L'iut'"'ré--, ... : e co:-ì <len.• t·.'.',-..(-'ì't' a_ 1 .rc--ì per la donna. lJ" altrnnd•,, rnolt•• d: quelle interior:tà di .:,r<lin~ civile, the l'on. Giolitti buvntaY.a e cht, do\·(•Yarw pre7i_udizialmt>nte .~.,.:;€-rer~– mo~-:-e, :,Ono ,!;i•e gia riruo-. .. e <la...1a cond1- zioue di fauu. Per e--ewpio, 01:-........ uùO doman· da alla doni.la ·hf-: va in tabbriea .. t- l1a l1au– torizza1iune 1aaritale, o -.t,- 11011 l'ha; è ,;up– pv--to c-.Le l'iihbia, e<l t' e-- 1uerat:1 dal <limo: -.trarlo. El'cO che, di iront..- al tatto. uo1 abbiamo quell" specie di purita uella fa11;i– ":.dia. d1P il lf-gi-..latorc:, , • N_.:·(·a1Hlo sothl– :nf-nfe attravf:>r .. J a dis;,-J-.izior11 ~'. h•gg-~.. L-- Cornmi-..--ioni. JJ.◊iLinatP <l;,_i1i011. (110- itti .... ouo molto lf·nte ;:i dt><•jd<>1 ~ _<jUbt_ qu~ -tir,ni: \-ine,·i.-nm, la r }t: pr .... t,r·a, 1 Yo~·– t iet- dE-ll'"Yoluzio11e pf•(JJ,0111 ica, tran,lg-P 11 divif-VJ, ~--nza a-.1)1fttar i 1 _ e modù. r;; Com· mi-.-,i<,ni. le qnali ,;f•nto du:". 1-hi--,_ 1a pare<·~ r·hi anni. l1a1iuo a,·uto l';:1h1hta d1 ;uh111aN1 (1 uattro n,~te'. . ~ aw•t,- l, i-'),!!HO di qu- ]f•l1f- (r-w>_rvazlOJH• ,-L~ .,r•rr1rn 1,i11 rl::ippre .. o Ja fJUf" ..tI<>Ilf- dr·l \"'OU, ar:rnin~etr::i.tivo. non a,·t-te djf• da g-uar– darri 1n•onn,, p r trciY<ffn'· l r 11ti1Wi~. 1[a w d1-l,h,,. ,-,,n a IJ.lià 1,-a!t.t vl t.~, rH.... >uo ,.,f:èr.P. c-lif- l.1 tlifì,ç.;c•IJZ:l,,- 1 o 1 fa ,al1--r,--fra il y(>t,> 1nl1ti1•1J c--<lil w>·,1 arnu. 1J1,trati,·•;, ,ui la,da Ull p,' fre<lrlo. p, ..r w~, l'a111:11iJJis1razio1 f:" empie p>- !itic..t (Jf_!I1i \'l1lta ,.1i,a IJJl•tt f1 a .ta~c,u 1 -.JJ1(} rn1'-:r. ~i div<-rei, ,ppos"' rl ,-la6..;e i qu,.i·; _!UJJil )rt.l.nù bisoi.rni idi:f•, _rir-,::,rratr.n.' dH· ~ v< ?:,.,-: -11. to a p ... ofit .o 1-!fh uni ,Iitr lé~ 1 altri ~fa ,,e r; vuol cl f"" d, i pr .b;P,o d'ùr--– d u1- ~.1·1mu1 t ;Jt.,·o ncJ11 I, .... :,cJ b1sq."110 eh roc·l1iawar ... 1 a JJ:rj11t·ip1 rnolt,, ~,-nn:ih, B()fl s~ richiaroa1io a filo ofie ptJ)it], l,.u llf ri 1 ri- -.JJ(JJ1'1~1,,, a hu;o~:-.i ,•rJt1<-r~t~ P- , ,n1•1 ·n.1011 1 nt(• c"'.,j 1·he 1 pr~-.<,11<.1" ,,>~IH:r~ ll.Jlt Nh:Jta .11~! 1 •e 1r t11ttu la lorù rap1,r·, ...,. 'al 1P, ,.. <-1,ic- 1 ,,•rj io c.11., l,e _(u:f•ntr~ 1 <JJ1 11 atn al- 1"' ~rau,11 astr;)z 1.1•._ ,,mé 1-u t:pJ J~ il m<·rJ+,.. ,}çalJacl•.~) rn ,1 puo (a ;,er [l 1 t....:ta, allora ric-,,no"-'· e' '::u7crne-it I liii' no. P!, I>f'T r1~nar<lo I , or.qni--ta 1,1 1;: <·s 1 r!f•l ,.1 ett.par· t-) r Jgw_a ~1,.Ja d◄ ,.'ln: • _o l' ,_ ., onY.e :r,,, d,,. r·t SHl il w,w r1111!0:JJ1~tr ti\ Hfa~l I cl 1.11 1 a i1Hf:pe11d4"IJf<,ment,, ,folla rpu~ t;,mP !."~u"r,i',· Cli·l ,1 ,-itt, ,lf,Jl 1 101,11 nl • 'n·a:.,,-1 politito. Jfa qu i• ev"d"ent" l'ini,-14-.-.p , I. h·ll:n, 1 .ta. dnnr. ( 11, .. '" 1 "zi,(l, · c-omun"l i ( ,2u-1 il (',1_.. fica proYa di quello cho sappia fare la don· muue è ~o..tituito in gran parte ali'anti('a na proletaria. quando sente lo spi.l'ilo di so- casa tamrgliare: è d1,·entat:.o la pro~ecuzione .iclai-,età <li c1as!>e 1 quando la in.-,pira <li <len· del iamoso tetto dome.stico i il Comune ~er- t.ro .l'idealità sociale di un de.::liuo migliore 1·ita lo funzioni che o..-.C:1·cit..wa l . madre 011c- per la das.se bYotalrive a cui appartic•ne per raia f' cju• ade:,;:;o non può più esercitare, gli slc~i Yincoli del <lolore 1 dello sfrulta--- porehl• è obblig..1la ad andan• alla fabhr1,:1. uiento, della fatica. o<l anthe per la stessa La tutela dei -.uoi h.unbini. oµ·gi Li don- :-.peranza ribelh• di vincere un giorno con- na la 1 ·lama dal Co111une ·"Gtlo fonua di ro le das:si 1.;he <li tutta la. Qlis<'ria popo--- uu'a-.~istenza eontinuata, })l-"rcbè i ~uoi balll· 1 :ne sono la c:1u::ia. hini non (·t1rrauo h· -.track e non diano iu- Le proletarie milanesi hanno ~o.puro com· (·enti.-o :11lo cu·c:re:-eer1si (·ùntinuo dolL..1: de- piere coraggiosamenl(' il loro c1oYere forman- li11qu1.:nza <lei minorenni. do quelle squadre di ,·igilanza die h.:inno In g-ran parle le fun½ioni, tbe- il capita· impedito il tradrn1ent.o crumiro di molti uo- li~mo ha strappat,o alla donna, qu;'sla le ri- miui incoscienti elio non fanno onore alla n,•ntlica tome e~eltric·~- tentando di influire classe lavoratrioe. Hanno saputo ste11de1:si :-.u!l'ente locaie, perchè n~ponda, a quello n l'Ol loro corpo trni binari e.lei tr:.1w~ e.. per- l'Ui e-..,a non può r ..;pondN·e, a quello a. tui :')ua<lere i poc:hi tn1111Yieri ostinati a tiCen<lcre le eondizioni della Yit.1 non le permettono dalle carrozzo. )[olte hanno per.su[ k..c }e com- ii di ri~poncTere; e tlomanda al Comune pugne ad uscire dagli stabi1imenti e a non ~1 uella tut,e.b. che e::.::;anon puo più dare di- presentarsi al la,·oro, o. nel far que.::;lo, era- rdtamentr ui propri fig-li. .E qui Yiene tutta no irresistibili. 1 1'utli do>eY:1110cedere'. A.n- la teoril ~t delL1s--;i-.lt'nza ante P po.st sco~,- che la pnlizin borghese (non certam(•ute 1~1 ,fico; la tPorica deg-li nsili, t' luita. queUn caYaller1a. chè ... calpestcrebbP YOlenliPri sot ... materia nella quale. c·rede-teìo pure, per lo le zampo dc,i ean1lli donne e b.imbini se quanto ('i ,·ogliamo interes:--are e in a~b:alto lo foc.;o&,c comodo'.) anche 'le guardie erano farla no-.;tra. non pulrt•mo umi sentirla con impotenti a frc1::1rt> PatliYità _-.olida1e dC'lle i fn.~mili della matei-niUl, l'Oi quali 1a sente donne! la donna. (llene.'). Que:,ta è la Yerità c-he abbiamo appre,..a in Iu ogni inclirizzo della YiL.1c-oruunale fo questi ('J'iorni 0011 certezza: ,erit;l c-be pos- donna &nte la sua entit.:l di operaia e di -;iamo chiamar p l:l'Ola, iu confronto cli que-1· procluttril'e the sotto un c:erto aspetto può le che vedremo nelle future lotte <li cla~-:e. ,·onirc rim·igorlta e i-otto un altro aspetto quando _il pr (jlotn.ri ::ito :sarà più cosciente (' danueg-g·iata. Essa è la mas:rnia, ed ha per-- non si lirniteril ad una manife-:.lazione di pro ciò la pre-.unzione della propria capacità lesta, per <life,ndcro la vita de' suoi. ad inten~enire in tutte quelle questioni di l[a l'altra ,·-èi~tà grande che abbiamo im indole annonaria, che hanno riflesso sui prez- pnrata in questa. occasione è, che la. donna, zi delle de-nate e delle merci di cui ha bi- come noi andiamo assicurando, snrii Ja mag– -;ogno la famiglia. Sono que~ti calcoli sem· giorc forza dell'organizzazione e del hOCial1- ! >lici, ingenui, die ,'-01\0 o clon·anno (\:jSere ~mo se noi sapreU10 conquistare la sua co– a vita e.lei Comune, ed in cui si :s,·olgé .$em• scienza alle buone cause, alìe sincere lotte pre più, per chi ben guardi. 1a i.rama -cìélla per la giustizia futura, per la formazione di vita sociale nel tempo no.-;tro. una società civile di liberi e di 1.1gunli. Kon parliamo della beneficenza e cli t.utte J no-,;;.tricompagni tanto nel r~mpo delJe le istituzioni re1ati,e, nelle c1uali la donna leghe di mestiere, come nel partito ~aciali. è stata ammessa, in eui ha dato eccellenti :,la Yanno ogni giorno per-sua<lendOtìi che la proYe, e che appaiono funzioni ad~1ittati-.-.irne propaganda nel éampo femminile è d~lina– al suo spirito. Sono ben quetite le ragioni ta a fruttare il cento per uno e che. se ogni 'YÌdenti ('he- hanno già troYato il t"on--en-.(_, cosciente farà il suo doYere dan·ero, presto illuslie (lelfon. Giolitti. t'Ollle ha ricordato si potdl tenPr.si sicuri che la donna prolela– l'on. }fortini e di tutta la Destra Yenem- ria armata <li lutti i dirltti. di tutte le armi bile. l)eruzzi 1 Lanza, L-'C<·. L'c-~perienza eh th difesa, compresa quella cli dare iJ Yoto molt_i SLati ha co~fortat? la 1·i~bie~ta eh~ noi anrnumstiati,·o e politico, sard. non già una f~ccrnmo. 11.~, nconosC'rnlo tlO, per cu. 1 ab- forza nemica 1n mano dei reazwnari e dei b1- h1a.m poh~to fal'c .strada. l'.Ollitme t?n gl 1 01 :a- gotti, ma una forza amica per il magnifi'co l~r1 c·he c1 hanno l)h'~l:dulo. ('011_ 1 o~·c~1neciel riscatto del laYoro. giorno firmato da spwcale per~onahtà e .c~e 11a bisogna, 0 compagne e compagni, la· ~• :-iato ,.,,·alto da par suo llall on. lra~·tim: ,-orare 1 la,orare, 1:.worare: bis.o~na essere a– !O debbo fare_ alla qam~ra una C?nfe.sswne: . ~1imati da un ,-ero spirito di sacrificio per 10 t~·t•\O aden_to_ all ordrne cl••l g10ruo r-Ynl0 fi.i't.-learo"'"comune, ·hi~ogna.., idl~rg:-rr(; tanto d~._I un. l[art 11~ 1 ! ma, d 0 P? u1 1 a lettura P~~ tanto il numero de-11,,.. donne organizzate nel--– d1ligen~1 ho ntwa,to !~1mia tinna: perl·l!c( le leghe e nel partito. J_'cnh_e, leggendo piu alteu!amente! lllI e Questo nostro giorn:1lett.o. siamo certe. ha l!;u-.r~ di ,.,corgero c.bc_.~ 1 ella. forma cli quel· già indirizzate verso la luce molte coscienze . onl111c:. del g,on!o. _ Sl 1111plita~.-.e ch_e Sl po- e moltissime no guiderà se on-ni compao-na t~-,~e u 1 ego lare>> il Yoto ~elle t~o~ne rn modo aiuterà a farlo conoscere ed ai~are. e-. dilferente ~lai ,·oto d~gh _uornim . .:-\.llora ho X on si fa la 0-uerr:1 senza soldati e- non· si <lo~·uto n_h!·are la_ mia_ ~1:ma._ p~r _lo scru~ ,·ince senza b\H~nn di.;;ciplina. :N'oi non ere– polo dt.,~h ~nteress1, poh~1c1 e :sociali, che c1 diamo che la riYoluziono proletaria potran– .so1~0 _affidatL )?erche, eYHl1•ntemente. qua ne.lo no farla i teppi-:ti. 11 è i dii;organizzat.i: 00 . 1w1 second~b:s1w<? la. lendenz,_l a. <lare Il YOlo staro r0Yinano 1 inYcce di aiutare i movimen– alle_ ~onne ce1;1s1te, o c·bc abbiano un.a. ca~ ri: è la Yitn di org:inizzazione che educa il pae;1ta l~tteraria, l.a ~1ual~, per le co1;1d 1 z 1 on 1 proletaria:t-0 1 cho g-li fa acqui8tare il Renso !!l•11eral1 della socte!a, s1 t'onfonde_ lll g-ran della re.spon,;;abililà <' la g-enerositi\ ,·er..;o j pa_1'1e(·o1 OOU:,O;noi an_dremrno a_ O are du- (·ompagni. Coloro cho non danno lslai nè un p_hce Yo_to alla bo 1 :~he.--.ia C'ontr~ il proleta- po' di fatic-a. nè un (,)olcloalla i-.olidariet~t cli r1atn; \·~olere!11~1 0 li rapp_~,ro di potenza tra cla(:.se e poi ricorrono all'aiuto fral{'1110 nelle le c:las-.1 :-.ocial1. com<' si pre-..enta attuai- agitazioni, nella. resistenz-a difficile. sono w<~utP. OlHl'i da paragonar-:.i agli stessi ~fruHalor: E(.'<•o perd1è non po-.siamo accettare di r1ella class(_),Jayoratrice. i..lan• il voto alle don1w. ~ola 1.wrchè hanuo J._l b...-oro, dunque. e in alto ]-? ~f)('rnnzC''. più <" n,.:.oo maggior oo.tura. C'è già nello IP;!'l,tP la influenza ciel cen--o. percbè c'è la ,1(.'C'~uzi· 'Ile del ...-oto de1la douna, che ha u11 n-11-,0,e non c·'t' alc-una i-agione cli au tu 1date que . ;,ta iufluen~a. Xoi dobhiarno •·l1ie,lc•n· du· :l diritto al ~ufrra~io dC'lla do1i- 11a ia ric-,,n<J-.<·iuto J>f"T tuh<'; 1~rchl•. :-o<• Yi(- 11<i ad f•-.~r~- ricono-.<:iuto per alcune, evi'clt•u tf'llH'nl (' rù·ono.-,c·iuto eonh a:tn•, (lnfrr· ruzitJ11r· dtl dPpulatr, So,w,no).. sì contro ,dir<' <l<mm•. La nostra riYeudic-azinnf' non ha 11ulla cli cavall,-re,,-o. nu1la di g,alante, f' ripo-.a -.<Jpra 1rna <·.011r·,·zirn1e a'-sai rnal{•ria--– Jif,ti,·.a di i11tf>r1•, ...., l'idc·uliLt c·io(· d(.. ll'inlf'– n....,-. rlPl lo11na 01.>f'rnia1·on quello d,... 11uo- 1u1J oJH•r ,io, r·h~ -.j fù1,clono nel commw ,k– H,111 , 1atur<:: prolHariato 11(•r 1·01ul att rp le t .. ,. L:itt:q:rli" p-,litidu. ]'pr il pro!Ptar.ato, llf•lla r:<rn,plessità rlrl a p:1roh, nv•~11di(•hia1110r·<i111plc-lo il diritlo !11 ,t,,, ]Jf-n•lw rd,hi,uuù fiduf'in r•Ju-.. 11ot11ii.:..i r clr,11ri"' J,i-,;i4•tari, ~ovw--tti ~gli sl<·-.-.i 1,ati· 111,•nti. ,lov(•JH]o pncùnf•l"e lo ~t.f'sso c·ah·ario. .1111 an·wlo nitra .. pir.1· l!lz:, 1-lw 1.1Plla -.nld.1 u,1.<m<· N1ll1•tti,·a ,},-Ila prnpria da..,,c,, sia110 fr,1t 111 w,lidali Ìh qu1•1l'c,p,·ra di N,ll(pt; tn. , 1lla qual<• d1-n, nruwn,· la 1:tiu-..tjzia Jlf'I' tutii, ,-l11•Ki ,-]1ia111a"_ l '-'•<'.ialiswù "· (,lp .11ro,·o;:H,ru, r·1111,f!rnf1do ott1). Il pN1/P.'11rinf11 ,11ilil,11ilr prt,t('(lrrà 111·1ur, ,, /,, 1'HL ,-/,1 111<'ru1 d,/"llftJ 11/111•1.Jrinli:::11~ 11~ 11 cl~ 11,,,"'·1 d1 pr1,d11-1,, ,, u/ 111/'111 1/1 ,,,,w t!f'/ p,r , 1,1,, 1t tr,,,11 d1 111/1,rioffJ fùl11udo ,,. 1, 1 Il', 11,u,i p111p1, 111z•1 ,u,/h iu,, propr,< /,,,. ..1', l' /t'rflllj lii (Jlll ~,11 ('lii/ 1·n1~it){I(' r/1(' fl(Jfl ,,t l tl11f11 /Jf-rtltl.;ll d, JHIJff/'('$U, 11dd{tff1111 ,,. t 1111,r<rf,, rtr gnrow:;lf• d, lil,rrlrì l ,/, rr,- f,r· 11111 d, mr,, al ,·11 ~, 110n , 10111/)/,.1, 1 / 1111,1/1111u·1ilt l'u lfflt, ('('/Jfl(Jff11N; dd[o 1ft" 'Pll,_. l fJ(•i11[,,. L'assistenza agli fn·fei-mi d'ospitale 11eutro l'o.--pdalo di giouw in (.,iorno prr 1'.(•1110C'ratizzazio11edi legg-i e d( ('Osc·i(•uza 1,11hhlica .si lntsforma 1 e alle Yecchie (• :,qual– l1<le &taml)('rghC' ,,1nno ..... o:-.titut•ndObi edifici lus.-,t_lrl'ç','giant\ <~'aria e di luc,e, o i Yari h.– parti ~1 t<ipPr·Hd1zzano 1 l' le hoTrratc• ninna ,.,follan,lo il lHhOC·on1ioa-.siepato ~lPlla ,·itL,, 1c•rn1rwe in fial .a c·omP un rudimPnto tf1•i ·antica assi-.1<-11zano-.<x·omial< .. l'i11for111iPrn tiUOra. o lai<"a impari p..;i1ha·amenh.• e 111lP!l(•ltualm(•J1t~•al proprio 1·0111pilo. EN~o, o letlr.ci . la Jlf(><.•ipnara.rl11n,, c•ll(•fa pn•ferir(• ne-i vc,,...,trimalati a lauto lu-.so dt 1m·dic:i11a, di t<"rupia e d'iµ-if'nl• il g·1:.u·igl10 dc•lla. propria ~lamlwrga, don-' aln1rno r·on· forta alla ~pcrnnz;.l il :mr-riso d'un ~1ffPlto pa– t<1r110, <!> la, len(•ra 1·:u-c•zzadi nna. 1111ulrt•at– tf•nua Jp J><•nP del ('(HpO a.ffranto. C'lii ha tra~<-<,r .;,o 111w nol1e, 1wll11 <·or:-.ia di 1111 o-.p'.talc, a fi:u1c·o <li un i11f,-nuo, e 111• ha ,ac·,•(Jlt-0 i J.!'l•initi d(-'.lo .., tra1.io f' c·ontafo i foiO– spin l1a il tris1P nconlo d1e aitorno a 11uPI l:i11g111•J1t<• rudi1111'tilo cli un..i Yit lunµ-amt•uh• f •ti,·r'-a. m:inc··1,·a l'a..;<.;j@.teuza pH·111uros:1 P 11l1•l!'!!••1it". Bi---·vna affn,nlare " ~1µ-iln1c qu",;l,o pr1 l,J,.rna dii• \'i appa,tiP111• iut.i1ua1111•11lP;(:lw 1,. vo-.tn• <11g:111izzaiif>lli s. llé illlJHl'-'P,SS 110 I' j IJ11-,t1 i lappr1--s.•11tanf j pl<'lllilIIO Jffp ..:;() j ''ow 111i ~ il l'adam1·11to a di<• 1111:1 11110,.1 l<•g;ro pru,•,Teda a nP,tr'(• la n·rn prof:,... : •w ,],,!} 'l11 ff-1 lllÌf'nt In questo m·ticolo trnttinn:10 la graYe de– ficienza.: in un altro con rafhonto a_lle ~ltre nazioni di ]~m·opa additeremo lo \'le di so- luzione. h l'ra l'istituzione Teligiosa della s~ora, c _e dà più <lei 50 per cento di infe!·m1ere, e 11 personale laico c'è po~o da. ~cegliere. .. Le no.-;trc 6 uore spiccano per una. scarsa i:struzioue elementare, per la m3:n~anza. _as– soluta di nozioni di medicina e 1g1c1;1-e,1°:1· pacciate in uno stolido sentimento_ cli pudi– cizia, arrct.rauo ìo sguardo_ <la1v~nh_ alla _nu– dità di qualche ammalato. Pcrs~no il sap1~n_– tissimo J;>;o X oomprose nel 190G la 1~ec~1ta e.li aprirt' un0 :--.piraglio di Im•t-..alle tin~1dette fir,-lie <l<'ll'ig-noranza e si fete fautore d1 scuo- le0 peT infermi e-re. . . PrrmanC' tòempre- a dispetto della. Yerita, ·nsormontabile o.-,tacolo ad innalzare le suo– l't' it.ali.:ina alle esigem:e d'og-gi, il.conc:e~to ormai da. luugo .•mperato .dei dn~l1~mo fra spirib e C"orpo . .All'infc-r1.11wr<.\1·el1g10::;a._ no:i ':'i c·liir:b' che hontà. c,pir;to eh _n.h1:1egiaz~01~c– E, dobbiamo affermarlo. scevri di ogm 1n· teuto partigiano, C"he la :-.uora d_à. ognor~ esempio mirabile <li attivit~ p_rod1g_10:;a_, eh uuo sprezi.,o 6l-Oico dei prop_n _b1wgn~. S1 al: za pre.'!ito, laYora per lunglH'hJllle ore, non s1 cura dei pasti e del sonno. }la 11011 basta. Ye<l·amonc più da Yicino i <lifotti . ..-i.uzi– tulto il reclutamento. La. cernita di coloro ebe <le"ono esser adibite ad una mis.sione così <lifficilo e delicata di soccorrere gl'in--– fermi si fa e,•011 criteri ,ecchi, c·on nessun rispetto al loro slalo di saluto. Chiunque d1 uoi Yi,e nell'ospedale s 1accorg-e di un _fe1~0- nteno a ai frequente: la suora malaticcia, la sua fncile morbilità e mortalit,\ per tu– bercolosi. Xilina o poC'a in,·estig.azionc de1le lo~-o 1?3· pacit.à p~ichiche: non si scelgono le più in~ telligenli e :ìpecialmentc qucl;o dotale eh forza d'iniziatini. di attitudine al c·ornan<lo ,-. di que,lla fcrme,,;za di c·arattere che si atl– <lice a future d;rctlrici di saJa. Dal con...-ento vengono con pochissima o con_ nessuna. pre– parazione mandat~ al nosocom10 ~nz_a E: ~ - re interrogate mai sulle loro aspiraz10n1 - la regola uccide :a Yolontà -; e dopo poco tempo con un'aftrett.!rt.'1. preparazione non -;emprc impartita da rnedici. soYente da suo– re di ,·ecchio ... tampo, Yengono dalla supe– riora assegnate a dirigert> ai serYizi di una corsia. Iu qualche ospe-<ln1e si tengono dei bre-– vi.ssimi corsi d'istruzione, cui accedono le ~uore: ma la brcvitil dei corsi stessi. il loro funzionamenio negli intervalli di un la-..-o– ro lungo e penoso 1 la disformità dei pro· grammi li ruHlono impari al loro scopo. Dall'altra parte abbiamo f?'l1infermieri lai– ti e le infermiere laiche che ~ono pari alie ~tQJ·t>. peJi:,..i:t:u~~uu-.i~i.,~· ..,.._.,. __ ..,. ______ ~...: L'inferrnicTa. per i più è una specie- d1 facchina che si requisisce con 1a m.assima faci!ità, che si retribuisce malamente-, si 1i– f•enzia con altrettanta facilità, che ...-ecchia e impotente al }aYoro si getta in un canto. C'è sernpre un corrispetti,·o fra. il costo della. mene-lavoro e, il suo apprezzamento intrin– seco. corrispetti,·o che non subiste le oscil– la?.ioni della domanda e- de-lla richiesta. Xel caso nostro la re-tribuzione media dell'infN·– miera va.lo per :significare il toncetto cht· hanno le classi dominanti di questa prc,· fessione . La si_gnora Celli in un prezioso articolo pubblicato nella u XuoYa .\ntolog-ia i, 1908, a pag. -:181 ci dt1 uu 1eloquentt,. document::t· zion_e e.li (•ifrC'. "(Tn.inf<>rmiera laica c-0(:.taall'anno L. 50-) ·1g-1iO'-J)('tlali. la donna <li bass•.) ser-..-izio -!U:3 1· la ~uora. 4 ~6- L'infcrmiC'rc L. 70-l. l'uomo di b~:::-.:o~er– yjzio L. GGO. La -,uora che dall'inchiesta go,·ernatiYa clel 1Dl2 (''"la all'o,pedalp L. H;J rnppre– senta gia un ri~pa.rruio ~ulla pag-a tli iam•· dell'infC'rmiera laica: crumiraggi.i a-.sa: 1:1 ,·e .specialmente quando :si pens:1 ,·he }a re– ligio;;a. ha nellt' proprie mani le fuuzioni di (·apo-sala e chiude la carriera al pd·:;Jnale– laieo intelligente. che s-1reblw p,ù -.pT<.mato a perfezionar-.i nel proprio ufticio :se '-ape:-..-.e di aYerr la po,ssibiìi,tà di una, promozioue. . ì.ll 'inf:er111iera 1 oggi confusa nel crit~rio filantropico ("cl amrninistrat.i--o urn <]Uella che la il basso --erYizio di .,ala, ..,i rleYono c-hied(•n• duo 1e<1ui..;iti: opportuna i:--truzi(Jne, f' una (•o.;,r·irnza YibrautC" di quel -.entimentn della soli1lnTiPtà Ullli.lll:l c·he lUIUl)Pl~\'ll'l t,j.!lll flspTa,i;ionC' cg-oi-.;tira nC'l bene, clt•g-,i altri. .L'ah1wg-nr.;011e <li (·hi :,;i éìtlL'J·ifka. per un amn~alato è i1.wffabile. è il grandi..~ c,roismo perd1(• ignorato, è il più fortC'l de.i martiTi, pPrthl· non si affronta con la fiamma c!d– Jlc,nlu.;,ias1110. 11Hi ~i fòiopporta l"On frecfih,zz:1. nella. rinuncia. continua di tantt- g-ioie e eom– piacenz-e. C'orn(• pr!'Ì<'11dE"retanto spirito di rt -.,pon– ,;ahilitit ,..,o(·ial~•da qu~t.e paria dPl pro}pta– ria lo ft.111 rnin ile? 11:i (!Uhio non lo ,-apiM·e la ricC'a horo•he- sia 1·he non ,·a all'o..,rwd:ìlc•'. I"' Dott. C:i:,;o F'.\Xou. " La Difesadelle Lavoratrici ,, llcda:t.iont ': Milano - via S. Damiano, 16 Abbonamenti: anno semestre. L. 1,50 "0,80

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