La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

LACONGIURA EBRAICA NEL 192ft , ! "Nel 1924-25 l'ebrai s mo è stato unanimemente ostile al Fascismo" Il GRA" CO,.SIGLIO Per ben valutare l'apporto ebraico all'of• fensiva antifascista scatenatasi in Italia e all'estero nella seconda metà del 1924- subito dopo il fatto Matteotti - bisogna tener presente che fra massoneria ed ebraismo 1 IE.gami erano strettissimi. Ecco, infatti, quanto scriveva, sulla e Rassegna contemporanea> del 25 gennaio 1914, il sindaco di Roma Ernesto Nathan, ebreo e massone: e Come gli israeliti, là dove domina antisemitismo, devono sentirsi fieri della loro origine in ragione diretta delle persecuzioni a cui vanno soggetti, cos\ il massone, segnato a dito dall'ignoranza o dalla malafede quale delinquente o nemico del bene pubblico, delle insegne vituperate deve andare orgoglioso>. Fu, del resto, lo stesso Nathan che nel 1896, nella sua qualità di Gran Maestro, insediò la loggia Universo nella sede di palazzo Giustiniani. Nelle file della massoneria italiana - anErnesto Nathan. BiblotecaGino Bianco che quando, nel 1924, il contrasto tra fascismo e massoneria giunse allo stadio acuto - gli ebrei militavano numerosissimi. li •Mezzogiorno> di Napoli pubblicava, il 14 agosto di quell'anno, un elenco dei massoni ~ attivi nella capitale per facilitare ai fratelli il disbrigo degli affari privati>. Dei 91 nomi compresi nell'elenco, ben 20 figurano nello Schaed come appellativi di famiglie ebraiche. Eccoli: Anau Salvatore, negoziante stoffe; Amali; ./\scarelli; Ascarelli prof. Attilio; Angeli cav., min. Poste: Betti cav., dentista; Bises, socio ditta Vitale Milano; Bemporad, viaggiatore ditta Ascarelli; Cavaglieri avv.; Cagli fratelli, corso Umberto I; Di Kola, magg. medico; De Rossi, dirett. scuola elem. via dell'Um1ltà 86; Della Seta A., negoziante; Durante cav.; Esdra, possidente; Fano Michele, rep. e postelegr.; Guastalla prof., scultore; Lattes cav. Camilla, ag. trasporli; Lattes cav. Amedeo; Piperno, rappr. In un secondo elenco pubblicato dal e Mezzogiorno> il 10 settembre 1924, su 16 massoni figurano 4 nomi ebrei (la percentuale del 25 per cento era, a quel che sembra, d: prammatica). e cioè: Albano Giovanni, Dc Angclis Alcide, Mochen Muzio e Polacco Arturo. ••• Sul comportamento dell'ebraismo italiano r.clla seconda metà del 1924, d'altra parte, non vi può esser dubbio. e Due lerci ebrei usciti dal ghetto e fattisi ricchi borghe3i a spese dei cristiani imbecilli e in nome del proletariato, tengono a rumore la casa noslra. Parliamo dell'on. Treves che tentò rivoluzionare l'esercito al grido di e Queslo inverno non più in trincea» e dell'on. Menè-Modigliani, gran trombone della banda ebraico-massonica che domandava la fucilazione dell'eroico generale ~razioni e di Luigi Cadorna. Questi non italiani agiscono in funzione della loro internazionale con la finalità di sovrastare la noslra Nazione ... Ebrei sono in Italia i maggiorenti rivoluzionari più attivi e tenaci. Ed essi speculano su tutto, Oggi fa loro comodo speculare sul1' opisodio Matteotti_ Modigliani e Treves tentano far dimenticare la responsabilità degli uomini della loro razza che hanno seminato rovina e sangue in Russia, in Ungheria e dovunque un uomo ha ammazzato l'allro uomo; e per rivoluzionare l'Italia parlano a noi Italiani di normalizzazione ... Gli Italiani hanno dimenticato il pianto del coccodrillo dei nostri ebrei. Anche dopo Caporetto Modigliani e Treves parlarono di patria per farsi perdonare l'assassinio tentalo ai danni della nostra palria e per poterla con impunità assassir,are oggi>. (" li ~e:z~iorno" 2-8-1924). Dal Parlamento la congrega ebraica antifascista scendeva nella strada e si macchiava di sangue. Il giudeo Mariano Lopez, Capo delle sezioni laziali del partito comunista, diramava, 1'11 settembre 1924, il seguente comunicato: e Il precipitare della situazione politica df:'tcrminerà indubbiamente la situazione r.uova di fronte alla qual, abbiamo dei doveri da assolvere nell'interesse del proletcriato. Quindi vi preghiamo di volervi atte- . nere con ferrea disciplina agli ordini che da noi vi perverranno, rispondendo alle nostre circolari, ed ai fogli di ordine che vi manderemo con regolarità e puntualità militau~sca. Intanto dovrete nominare un comandante locale, possibilmente un ex-soldato, ex-graouato; se potele un ufficiale, ma compagno. tanto meglio. In ca3o contrario, un elemento di coraggio e serietà è bastevole alla bisogna>. ••• Le banche ebraiche, naturalmente tenevano bordone ai e compagni> deHe sezioni comuniste e ai profittatori del Parlamento. Nel settembre 1924 scoppiava clamoroso lo scandalo Max Bandi. Il ripetuto diffondersi di false nolizie politiche aveva provocato, in quei giorni una serie di ribassi borsistici, dai quali la solita congrega aveva tratto vistosi guadagni. Messa sull'avviso, la polizia ffce un'inchiesta; e arrestò, per aggiotaggio, il giudeo Max Bondl, proprietario della tanca omonima. 23

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