La Difesa della Razza - anno I - n.5 - 5 ottobre 1938

manca all'ruserwre l'appoggio d'un processo verbalcedella macabra operazione). Per sua bontà, il Weiss aggiunge: « Cl1e, dopo avere ucciso il padre, i figli anche lo divorassero, sembrerà cosa naturale a chi pensi che i nostri remoti genitori erano cannibali>. Ma in seguito i figli si pentirono di avere ucc~o il padre, e sorse il sentimento dell'« ubbidienza postu· ma>, cosicchè « l'origine della coscienza morale è strettamente collegata col parricidio (,wbile origine!) e coll'atto cannibalico susseguente>, e lo stesso sacramento dell'eucaristia non è/che un ... atto cannibalico ... (i figli che divorano il corpo del padre; cioè di Cristo transustanziato nell'ostia. secondo il domma cattolico). « L'uccisione del padre, poi, venne ancora simbolicamente ripetuta nell'uccisione periodica del totem> (il sostituto del padre), e e questa fu la prima / esta della umamtà > (oh! che bella festa! oh! che bella festa-'). Non sembra al lettore che queste siano fantasmagorie macabre, uscite da una mente in pieno delirio febbrile? Eppure il Weiss ne trae questa conclusione: e La società umana - il clan fraterno - riposa sopra la complicità del delitto commesso in comune; la religione sopra il rimorso ed il pentimento di questo delitto; la morale, in parte sulle necessità inibitrici della nuova società, in parie sulle pratiche di espiazione imposte dal rimorso>, conclusione valida per i e senza Dio>, ma non per un popolo civile e morale. Bibloteca Gino Bianco Dopo c,o, parmi superfluo aggiungere altre considerazioni per dimostrare quanto deleterie siano le teorie freudiane, onde io, fin dal 1935, nel mio volume e Il Tribunale per I minoren· ni > (1), volli richiamare l'attenzione pubblica sulla loro pericolosità, tanto più che intorno ad esse s'è costituita tutta una letteratura, che disorienta e confonde gl'ingenui sull'apprezzamento dei valori morali e spirituali della vita, insinuandosi nell'animo dei lettori con le seduzioni dell'arte e con quel tanto d, misterioso che avvolge e maschera simili costruzioni pseudoscientificl,e e, in genere, le costruzioni ebraìche. Il popolo italiano, fondamentalmente onesto, e, perciò, affetto, purtroppo, da un « tradizionale semplicismo umanitario e cavalleresco> (2), non si accorge di certi pericoli, se non quando gliela fanno grossa, onde finora non si è accorto della pericolosità delle teorie del Freud, ed ha dato ad esse un'ospitalità che non meritavano. Ma il Regime Fascista curerà anche questa piaga. Prof. DOMENICO RENDE (1) Roma, Società Editrice del e foro Italiano>, pag. 71. (2) NELLO Qu1uc1: Là difesa della ra:za, in Nuova Antolo~i•, fascicolo 1596 del 16 sellembre 1938-XVJ, pag. 134. di /11i Goethe esprimeva, e i/ sentimcttlo di lriottfo deriv•olo dal fallo che un secondo figlio noH potevo più l11rbar~d11rn,o/111e11/e le s11e rcla:::io11itttime con la, madre>. Il sog110 di Lcottardo richiede """ spiega::iotte 1111 poco più complicalo. No11 sloremo a riferirla per disteso. Ba.sii acce1111oreche ·11cllacoda. ciel nibbio è si111bolcggiatoquel membro che il dollore ebreo ha ere/lo o colott1111 di IHllo il suo sistema, e, poic/,è e il est osse:: c11ric11.qr11cce fo11/a. s111csoil empreittl d'un cara.ctère si fra11~heme11tpa.ssif >, lo noia llcc11sa co11lro Leottardo, rima.sta sempre scn::a co11fer111a,riceve qui lo sua di111ostra:::io11uem•pm1/c e scientifica daJlo psicoanalisi. Il ricordo di Leo11ardo rimottla al te111po i11 c11ierll i11 culla: •iel 11ibbio non può dunque vedersi che una trasposi:::io11c del seHo 111aler110l.ttfalli gli egi:::iani lldorovatto """ divi11ità a lesta di 11ibbio che si chillmava e Mo,u >; i tedeschi dico110 la 111adre e Muller >; LeoHordo, allraverso i podri della Chiesa, che vi scorgevlltto un simbolo della Vcrgitte (e e11une cerlaine sai-1011, ces oiseoiu- s'arrétenl daou leur voi, ouvrent lc11r vagin et conroivent dc par le veni>) poi è avere coiwscenca del Nibbio egi::ia110, raffigurante la madre. Il ricordo dell'infattcia pa.ssata presso le due madri - la madre e la 111aJrigna - dovei/e i11 lui associarsi alla particolare sensibilità che gli derivava dal StlO e coroctèt-c si franclmnenl pa.ssif >, ed ecco ino/Jre spiegata l'origùu sessuale, Ira gli ollri, di imo dei più ce/.ebri suoi quadri.: Sattt' A11na con la Vergine e il bambitto, in cui è sinteti::cata la storia della sua infon:::ia. I corpi delle figure e/i.e si confo11do110,come si p11ò vedere nello, fig. 1, sono le due ,nodri che circo11doro110di /1111/0 affetto il piccolo Leonardo, da spogliarlo di e 1111e partie de sa virilité >. La fig. 1 riprod11ce u1• cariane di Leo11ardo che si trova a Londra. La fig. 2 è invece 11110scl,icco del cckbre quadro del Lo11vre. In esso Leottardo, come si p11ò vedere dal lralteggiato, ha no.scosto i co11torni del nibbio. e La p,mta della coda, a destra, è direi/a verso la bocca del fa11ci11Uoc, ioè di Leonardo, csallamenle come nel s,10 profetico sogtto infantile ... >. 45

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==