La Difesa della Razza - anno I - n.5 - 5 ottobre 1938

(Per chi non lo sappia, il Freud fa della leggenda di Edipo. spinto dai fati all'incesto, la storia del genere umano). è il Freud e il suo discepolo risparmiano la bambina, prestandole dei sentimenti che ne fanno un mostricciattolo precoce, poichè, secondo lui, e la bambina che scopre il genitale maschile può provare come un senso d'inferiorità che dà adito al cosiddetto l'Omplesso di virilità; la bambina vorrebbe esse· re un maschio> (pag. 131). (E chi gliel'ha detto?). Traendo, poi, profitto dalle parole scherzose che la madre o la balia dice al lattante, quando si vede depositato in seno qual· che cosa di poco odoroso, il Weiss esce in questa sconcezza: e Per il bambino i propri escrementi hanno veramente un valore, e, donandoli, egli fa una dimostrazione sui generis di affetto infantile> (pag. 132). E tutto questo per· dire che nell'inconscio (con I'/ maiuscolo) avvengono frequenti sostituzioni di rappresentazioni, onde i prodotti escrementizi possono venir sostituiti inconsciamente con altre immagini. (Bello studio dell'inconscio!). La cosa è tanto enorme che il Weiss stesso è costretto ad ammettere che e non si nasconde che molto strana ed arrischiata potrà sem· brare l'assenione che nell'inconscio vengano scambiati la rap• presentazione degli escrementi con <juella di denaro o di re• gaio, o di bambino> (pag. 132). Prodigi del simbolismo psicoanalitico! /11 /111/ele epocl,e, non esi:1,,sala nostra, vi so110stati dei ciarlalo11io c11i l mondo, i11 ragione del suo bisogno di brilla,,ti favofr, s11oleprestare la pi,ì i11credibilee sorprendente delle fid11cie.N0'11 diremo cl,e 1101s1io110brillo11tile favole cl,e il do/lor Fre11d,questo alcl,imista dei tempi 111oderni. /,IJ saputo con tanta disinvolt11ra racco11tared11ranletre11t'a111a1lli'E11ropa.Il successo che i woi libri vi J,a,111o0llcn11to è stato e11orme,parogo11abilesoltanto allo smis11ratopotere da l11idimostrato di 1101s1ta11carsi mai a ripetere sempre le stesse cose e a vedere con l'aUuci11a.rio1d1ie 1111 maniaco bonari? dei simboli sess11a/i in tutti i falli più o meno intimi e i11volontari cl,e circo11danola nostra vita. Un Cfe,npio tra i pi,ì caral/cristici del genio i11fantilee mistificatore del professore ebreo interprete di sog11i è dato dal s,,o votumel/o Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci, apparso a Vienna nel 1910 e poi tradotto e ristampato piri volte nelle principali lingue. Quasi 1111110 SO/>· pia.,no dell'i11fan::i1dJi Leonardo, ad eccei:io11ecJ,e egli era figlio illegittimo, c/,ç. fu allevo/o in casa della madre e che da questa passò f>.oin quella della matrigna, non avendo d1Jessa il padre avuto altri figli durante molti anni. Ma ecco che il dottor Freud scopre, negli seri/li scimtifici sul volo, un passaggio in wi Leo• 11/udo parla del 11ibbio: e Questo ,scriver si Ìiistinta111entedel ttibbio par cl,e sia t11•0destino, perclw nella mi<,prima ricordatio11edell1Jmia infa111ice, ' mi parca. che essendo io in wUa, e/re 1111 nibbio ve11issia me e mi aprissi la bocca colla sua coda e molte volte ·mi percotessi ,con tal coda de<t1/roalle labbra>. Come da questo e sc,mcerl,111/e > ricordo il professore viennese sia riuscito a ricostruire nei s11oipiù min11/iparticolari la storia segreta della infa11::iadi Leonardo, è cosa e/re /,a a che, vedere con la.psicomw• lisi. Gocl/1e 1111v0olta, essendo fa,nciullo, gettò dalla fi11estradel vaselfome. l'oichè - suppone Freud - i,, quel tempo doveva già cssN"gli morto il fratellino, quel gesto apparentemente vandalico e se11::asig11ificato11011fu altro elle un ullo di magia « dire/lo co11tro 1111 intruso imgo111bra11te », cioè contro il fratellino, e contro 44 BiblotecaGino Bianco Potrei citare altre sconcezze peggiori di questa, che si leg· gono nella stessa pagina, ma me ne astengo per non mellere a dura prova lo stomaco e il senso morale del lettore. Tutto questo è asserito con una grande sicumera, senz'ombra di dimostrazione, Ct:!mese fosse la cosa più naturale del mondo. Ma, dove l'assurdo raggiunge il colmo, è nel punto in cui si pretende tracciare la storia delle origini del genere umano, e la genesi della religione e di quel nobile sentimento ch'è il rimorso. Infatti nella lezione terza (bella lezione!) del Weiss si trova· no espressi concetti veramente strabilianti. Il padre di famiglia primitivo, secondo lui, non fu un essere amorevole curante del benessere dei suc,i figli, ma un essere e potentissimo e prepote1,te >, che e non tollerava competitori sessuali> (ricordiamo· ci che per Freud i figli erano tutti incestuosi fin dalla nascita), e proteggeva i figli che gli si assoggettavano e castigava i ribelli alla sua volontà; era, quindi, al tempo stesso, temuto, amato ed odiato>. e In una fase ulteriore dello sviluppo so· ciale dev'essere subentralo un fatto d'impor.tanza capitale. I figli ribelli, sfuggiti alla vendena del padre o scacciati da lui, s1 allearono per uccidere e divorare il padre (mica si scherzati ponendo fine, con l'uccisione, all'orda paterna ... Freud ritiene che l'uccisione sia stata realmente effettuata, pur senza poter garantire l'assoluta esattezza della sua asserzione-> (Sfido io! --

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