La Difesa della Razza - anno I - n.5 - 5 ottobre 1938

bile, di cui Ammiano Marcellino dà il ritral/,Q e che ricorderebbero piuttosto guerrieri scandinavi che gli abitanti aelle rive della Senna e della Laira non erano certamente gli antenati delle popolazioni francesi attuali ... E' molto probabile che nell'assieme delle Gallie le popolazioni d'altri\ origine, serve o hbere, costituissero la maggioranza. Se ciò non fosse, non si comprenderebbe l'a· spello dei Francesi odierni... P~esi in massa I Francesi sono veramente come li dipinge Roget de Bellognet, un popo· lo bruno o castano, a testa più rotonda che OYale, i cui occhi variano dal nero al bruno chiaro ... I Romani, questi duri conquistatori delle Gallie, ebbero ben altra 1nfluenza dei Greci nella formazione di ciò che poi divenne la nazione francese... Ma la parte di cambiamenti fisici di razza dovuta all'i11,fluenza romana è cosa da poco in confronto alle trasformazioni d'ordine intellettuale e morale, di cui devesi attribuire il merito ai civilizzatori venuti dalla penis~Ia italiana ... Lat,i,uz- =ati per lingua, i. Francesi, be11,chèd' origine mista, sono giustamente classi/ icati Capo dei Galli con le inaegne di guerru (dct una medaglia di Vérotal) 22 Bibloteca Gino Bianco tra i popoli latini cui non si congiungono che parzial.mente per razza >. Da quanto è stato riportato appare chiaro come sia profondamente errato il cpncetto di una unità razziale tra Italiani e Francesi, al quale ancora credono le persone di mediocre cultura. Si noti che Eliseo Reclus scriveva quanto abbiamo riportato, nel 1892; non si potrà quindi accusare il razzismo italiano di fare delle improvvisazioni quan· do afferma che Italiani e Francesi sono razzialmente differenti. Ma è bene ripor· tare quanto scrisse nel 1900 sullo stesso argomento Giuseppe Sergi (2): « Se la Francia ha una popolazione composta di Mediterranei, di No~dici e di Celti, deve avere .naturalmente caratteri psicosociali fondamentali come derivati da tale composizione etnica, ma modificati e trasformati anche da influenze vane e complesse venute nel corso storico della nazione. Se le proporzioni fossero uguali ne risulterebbe un tulio equilibrato e direi quasi perfetto. Ma non è così: i Mediterranei sono la minor parte della popolazione, e il loro maggior numero si trova a sud della Francia; gli elementi nordici, detti germanici dai Francesi, sono maggiori di numero verso il nord; ma sono i Celti. che predominano in tlll· to il terriwrio benchè variamente distrilmiti. Le civiJtà che ebbero la maggiore in/ lueriza su la popola=ione francese furono prima la romana, e poi la germanica CCIL la normanna susseguente, cioè due civiltà importate... Questo giudizio collimerebbe con quello di alcuni i quali negano al popolo francese ogni genialità creatrice e inventrice... Questo genio Le roue anni 8 Ì primitiYi utensili uaati dai Galli primct della conquiata romana dlmoatrano con auoluta ••i• denaa quale foaae il linllo della c:oaiddetta ciTillc\ preromana e quan· I o infondati Il Il L' italianissimo vol!o di Pasquale Paoli, mostra quale netto contrasto vi aia tra i Corai e la· rasza celtica. francese più che creatore è trasformatore e divulgatore... Queste stesse tendenze appariscono sotto altra forma in politica; cioè che, mentre sono gelosi della loro patria e dell'integrità d1 essa.... facilmente si fanno dominare da un conquistatore. Cesare e Napoleone, stranieri tutti e due, e d'una na=ione che i Francesi non amano, sono stati i veri. soggiogatori della Francia ... Qualcuno ha detto che i Francesi hanno carattere femminile e in parte è vero. Facili ad entu- ~iasmarsi, facili a perdere l'entusiasmo, pronti ad amare e ad odiare, per poco a

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