La Difesa della Razza - anno I - n.5 - 5 ottobre 1938

• se1enza ITALIANIE FRANCESI DUE RAZZE • DUE CIVILTÀ II concetto di una fraternità razziale latina non ha nessuna base di verità; cli questo ognuno potrà convmcersi pensando che si considerano latini persino i Messicani che pure hanno nella loro popolazione il 28% di sangue meticcioindiano, senza considerare il sangue degli autentici indii. In una condizione analoga a quella dei Messicani si trovano altre repubbliche de! Centro-America. Qualcuno potrebbe ancora illudersi che almeno in Europa esista realmente una umtà razziale latina. Purtroppo i . dati di una scienza assolutamente oggettiva gli mostreranno come la re~ltà contrasti con questa illusione, sulla quale troppe speculazioni sono state fatte in un passato non tanto lontano da noi, e come razzialmente sia molto differente dal nostro il paese latmo a noi più vicino: la Francia. Eliseo Reclus (1), noto per essere staio uno dei maggiori geografi francesi, scrittore quindi che non potrà essere accusato di razzismo, ha così descritto quelle che sono le reali condizioni razziali della Francia: « Alle origini della storia una razza affatto distinta dagli Iben, e generalmente oggidì indicata col nome di celtica, occupava a nord della Garonna, pressochè ~tta l'estensione di territorio delle Gallie; benchè non riusciamo ancora a farci una chiara idea di ciò che erano quelle popolazioni, da esse si pretendono direttamente derivali i Francesi d'oggidì. In realtà, la maggior parte degli scrittori precedenti a Cesare nulla ci hanno fatto conoscere di positivo rispetto ai Celti; alcuni testi oscuri e vaghi sono tali da ingannare chi vi dia BiblotecaGino Bianco un significato troppo preciso. Per gli antichi il mondo sconoscmto incominciava alle Alpi; parlavano delle regioni che !'li edteooono al di là come i nostri antenati medioevali dell'interno dell'Africa. Riprendendo le idee di Edwards e di Perier, il Broca, armalo degli argomenti datigli dalle misure prese sui crani degli ossari gallici, ha definitivamente assodato che esistevano nella Gallia propriamente detta, non contando gli Iberi, due llpi di razze ben distinte. Il primo è quello degli abitanti il paese compreso tra la Senna e la Garonna; questi, detti Galli, Celti od altrimenti, erano piccoli, brum e brachicefali (a tesla tonda); le tribù che popolavano la ·zona di nord-est, chiamavansi Belgi o Kimri, erano grandi, biondi e dolicocefali. V'era dunque contrasto assoluto tra le due razze, tranne dove gli mcroci avevano prodotto la formazione di un tipo intermedio. ~ descrizioni degli antichi applicavansi soltanw ai Calli biondi della zona. orientale, jorse pere/I-èerano i più temibili e bellicosi. Cli uomini di statura aùa, carnagione bianca, capelli rossi, sguardo terribile e voce /ormidaStatua del Gallo Morente nei cqmbattimenti del Circo, 21

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