donne chiesa mondo - n. 54 - febbraio 2017

DONNE CHIESA MONDO 34 DONNE CHIESA MONDO 35 le l’impensabile. Rivolgendo queste parole a sua cugina, Elisabetta fa risuonare ancora un confronto con l’atteggiamento opposto di suo marito Zaccaria. Mentre quegli era uscito muto e triste dal Tempio, riversando il suo im- potente silenzio su tutta l’assemblea (cfr. Luca 1, 22), Maria, al contrario, è beata, perché ha cre- duto . Ha creduto nell’angelo e ha creduto anche nel miracolo che avveniva in sua cugina Elisabet- ta, a differenza di Zaccaria. Le parole del Signore si sono adempiute in tut- te e due le donne e hanno raggiunto, contempora- neamente, la loro pienezza. La fede, insomma, si vive nella comunione di due o più persone, insieme all’angelo di Dio. « Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo al loro » sono le parole di Ge- sù ( Matteo 18, 20). Questo incontro anticipa la realtà della comunità cristiana che sarà luogo di gioia e di culto del cuore, sostituendosi al Tempio. La casa di Elisabetta è un nuovo “tempio”! Laddove Dio è presente come vita nuova e gioia piena. Come il saluto di Maria aveva riversato la gioia dello Spirito sul cuore e sul ventre di Elisabetta, così le ultime parole di Elisa- betta provocano un’esplosione di gioia e di Spirito in Maria stessa. Un’eccedenza che non può essere contenuta, ma chiede di es- sere comunicata come canto di riscatto. « La mia anima magnifica il Signore »: nel grembo di Maria il corpo del Figlio di Dio prende forma, si incarna nello spazio e nel tempo, “dilata” la sua presenza nel mon- do come fiume di misericordia, « di genera- zione in generazione» ( Luca 1, 50). «D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata » ( Luca 1, 48): è l’inno che si scioglie dalla bocca di Maria. Effetto dell’ombra dello Spirito e della benedizione di Elisabetta. li, corrotti e pavidi, o quando mancano del tutto, entrano in gioco le donne. Il tempo di Maria e di Elisabetta è uno di questi. Tempo di attesa e di crisi profonda, di stanchezza e di ristagno della fede di Israele. Un tempo in cui Dio, come risposta alla gestione miope e chiusa che del Tempio facevano sacerdoti e dottori, preparava un’altra grande impresa per il suo popolo: la nascita di un figlio, che l’avrebbe col- mato di gioia. Elisabetta benedice Maria per il dono che riceve da lei rendendole la gioia profonda dell’essere madre: « Il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo » ( Luca 1, 44). Questa benedizione ha un lin- guaggio squisitamente liturgico e si celebra dentro una casa. Quella casa può essere paragonata al Santo del Tempio! Ma in essa non c’è un “dentro” e un “fuori”, come, invece, accade, nel Tempio. Qui c’è un’umanità e una divinità che si intrecciano nel corpo di due donne. Dio non si mostra più protetto e arcano come nel grembo del “Santo dei santi”, ma vivo e umano, nelle braccia del popolo di Dio. Elisabetta e Maria sono il simbolo di quel popolo che prega e aspetta fuori (cfr. Luca 1, 10.21), ma, allo stesso tempo, diventano vo- ce di quel Dio della vita che pure abita nel Tempio e sono corpo del- lo stesso angelo che, prima, era ritto sull’altare (cfr. Luca 1, 11). Il tempo di Maria e di Elisabetta è tempo di attesa e di crisi profonda di stanchezza e di ristagno della fede di Israele Un tempo in cui Dio preparava un’altra grande impresa per il suo popolo La nascita di un figlio, che l’avrebbe colmato di gioia Dio si fa Spirito santo su Maria e su Elisabetta, venendo per sem- pre ad abitare in mezzo al suo popolo. Quando Elisabetta chiede: « A che debbo che la madre del mio Signore venga da me? » ( Luca 1, 43) fa eco alle parole che David pronuncia sull’arca condotta in Ge- rusalemme: « Come potrà venire da me l’arca del Signore? » ( 2 Sa- muele 6, 9). « Beata colei che ha creduto » : stupendo il saluto che Elisabetta porge a Maria ( Luca 1, 45). Con esso si inaugura un tempo nuovo per la fede di Israele. La fede diventa un motivo di felicità! Non è più un dovere, un precetto, o una tradizione, ma un piacere e una meraviglia. Un miracolo e un’avventura bellissima che rende possibi-

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