donne chiesa mondo - n. 47 - giugno 2016

DONNE CHIESA MONDO 4 DONNE CHIESA MONDO 5 aiuti a capire la situazione del loro bimbo. Al centro, il grosso lavoro educativo è con le mamme. La gratuità non viene meno se tu fai la proposta cristiana? La mattina, prima di cominciare il lavoro, e a mezzogiorno, leggia- mo il vangelo. Dico loro: «Non vi chiedo di cambiare religione, ma vi propongo un’alternativa al karma » per cui tutto si sconta e si pa- ga. Nonostante la cultura le spinga ad allontanarsi dalla croce, il loro amore di madre le orienta verso la fede cristiana. Dico loro: «Vi fac- cio conoscere un’alternativa alla lettura colpevolizzante del dolore dei vostri bimbi. Gesù dice: ero ammalato e mi avete visitato...». L’amore delle mamme per i loro bimbi diventa una grazia, un cammino che le prepara all’incontro con la sorpresa più grande della loro vita: l’amore gratuito di Dio, la sua misericordia. Vedono che i loro bimbi sorridono e si ritrovano a vivere il cristianesimo senza sa- perlo. Quasi ogni anno una mamma chiede il battesimo. Qualche esempio? La prima mamma ora fa catechismo e porta con sé il suo bambi- no: «Senza di lui non avrei mai incontrato l’amore di Dio per me, non avrei ricevuto il battesimo. Ora so che c’è un Dio che è più pa- dre di mio padre». Tutte le mamme si pensano cattive, perché a volte si arrabbiano con i bimbi, a volte hanno pensato di metterli in istituto. «Attente — dico loro — l’amore vero non sta nei sentimenti, ma nel servizio, nel dono di voi stesse». Una mamma che aveva visto la sua bimba disa- bile di tre anni morire dopo una lunga “inutile” assistenza, poi ab- bandonata dal marito appena dopo aver partorito il secondo figlio, era stata accolta alla Casa degli angeli. Due anni dopo, il marito è ri- tornato. Pur disposta a perdonarlo, ha avuto il coraggio di dirgli: «Se vuoi che viviamo insieme, devi accettare che sono cristiana». È una donna timida e schiva, ma ha avuto questo coraggio. Un’altra donna, incinta, già mamma di un bambino cieco e disto- nico, si è opposta al marito che voleva che abortisse. È nata una bimba bellissima e sanissima. Sono gesti coraggiosi, soprattutto in un contesto in cui la donna è sottomessa al marito. Qual è la condizione sociale di queste mamme? È tutta gente povera, che viene dalle baraccopoli attorno alla città e raramente ha lavoro. A 7 km dalla casa c’è un istituto statale per bimbi disabili fino ai sette anni, che vengono lasciati lì dalle famiglie: Nella Casa degli angeli a Bangkok

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