Critica Sociale - anno XL - n. 20 - 16 ottobre 1948

I CRI'.fl CA .SOCIALE -467 ~---'-----~-~ lidamente dag!Ì insegnanti. A questo proposito voglio, com~ esperienz,a· personale, pmmentare. €he nel ventetmio .prefa– scista è stata richiesta sovente l'assistenza· degli insegnan'ti governat~vi da. insegnanti, laici e sacerdoti, delle scuole pa– reggiat_e. (In quell't,poca pon c'erano ancora I.ti ~cuolè pari– ,ficate, autorizzate, .riconoss::iute,écc., di cui ci h a deliziato il fascismo. e che ancora ci deliziano; -e -per le quali voglio, per amore di imp:i,rzialità, ricordare che le .meno serie e ordinate non erano_e non sono certò da ricercare t~;i.quelle gestite dagli Enti religiosi). Da tutto quanto precede devono considerarsi totalmente escluse le altre scuole, 'da conside~arsi private, con nessuno dei diritti e dei doveri che devono eostituire norma indero– gabile per le scuole pubblich~ ad e~~ez,ionedelle ·norme ge, nerali igieniche e ·morali; e - secondo me - anch·e senza q_essui:obbligo di .avere insegnanti r~golarmente abilÙati, ai quali dovrebbero essere ,ipplicate semplicemente le norme €he regolano l'im_piego_privato. P.S. - Sono ben lontano dal disconoscere •il merito che in àltri t~mpi .a,cquistarono·1!,Onpoche scuole pri~ate 0 sotto la guida di r\non1ati 'maestri. E ancora. meno intend9 ·disco,_ noscere l'utilità e i vantaggi di' altre scuole di tipo speciale (che non si potrebbei-9, secondo la classificazione da me a– dottata, .chiamar.e nè ·.pùbblichenè private), generalmente, di carattere sperimentale tecnico elev.ato; queste i"stit.uziòni ·rien– frano nell'ambito di quelle 'che, in una epoca non dimentì– cata da noi vecchi, furono, nei più diver~i campi, vanto di parecchie amministrazioni ..pfovihcial~ e comunali, e che spé– riamo ritornino a· fiorire présto con· la prossima. autonomia delle amministrazioni locilli. Queste -:istituzioni servirono co– ine ··scuole tpodello e si convertirono non poche volte . ir, sciwle.governativ~ .o pareggiate, .con vantaggio nazionale. _,. G. B. ~ Latubercolosinella realtà Il soccorso medico è un delicato is~rumento che porta con sè la istrm;ionll deH'ysq, perchè si vede che usufruisce meglio del soccorso il- povero rura– le attaccato al suo . medico locale, che lo manda in. luogo di cura tempestivamente e lo guida in ogni sua azione, prima e dopo -ra: ma1attia, prima e dopo il sanatorio, che non il cittadino che sente tutti gli specialisti della città, i clinici, ·i· santoni ·ed· i ci;!:rlatani e segue tutti i suggerimenti, cioè non TIP. segue nessuno seriamente. · Ed allora è detto tutto. _,, I'er la cura e per la profilassi individuale (la so– ciale a parte) occorre H delicato struroèn-to della cura m~diça CO'll la ~ua istruzione. Questo strumen– to è nel medico locale, e specialmente nel medico condotto. Questo ~pporta l'istrumento curativo P l'istruzione •delfuso. Cura ed istruisce la sua Con-• dott:1 nella saggezza sanitaria indispensabile al suc– cesso terapeutico e profilattico. C erto fra· · i medid ]~cali che finiscono per esse- 1:e i curan.ti necessari della ·massa, il medico con dotto ha la p arte più diffiicile, ,più ingrata e più es– ~enziale, perchè ad esso per necessità va la pal_'te più lacera della popolazione,' non di rado in esso si' concentl'a ·anche l'ufficio di medico· della Mutua e, .assai spesso,. una gran parte della c]i.eritela che non ha s·occorso pubblico a suo favore. Ma di qne- ·.~te tre funzioni la. più preziosa è quella del medico dei «poveri», •C'henon hanno· nessun diritto se non quello della propria mfserabilità. Inoltre, in un nu– n:mro molto elevato 'di luoghi H medico condotto è il medi-co unico, senza, o quasi, liberi professionisti. · Non occorre un grande acume ;er. ~omprèndere che ·Ja cura della g-rande maggioranza della Nazione è fatta dal medico condotto. Che cosa deve fare p'er la tubercolosi e per tutte le altTe ma}attie? · ·Tutto! Egli -conosce la- storia delle famiglie per tre .generazioni, sa fa maniera di vita di tutti, vede ··p•rosperare o sfiorire i fanciulli e le fanciulle e le madri, vede la stanchezza defedatrice 'dell'operaio e la decadenza del v~chio. Nessuno può fare la pro– filassi ,di substrato meglio di lui. Senza di lui nes– suno può fare· la profHassi e la cura di massa. Il · « dispensario ,, è lui, o bisogna mettere il dispensa– rio in ogni piccolo Comune di campagna, e forse· iri • ùgni frazione, perc'hè ci sono frazioni molto-lonta– ne dal capoluogo. E ci vorrebberò molti denari, con La tubercolosi nasce dalla miseria, dal lavoro o- poca utilità. · micida, dalla casa inuniana, dalla deboscia brutale, Perchè. è bene non ubriacarsi di parole; eccetto da ogni q.Ifetto sanitarJo, civile, politico, econçmiico il q1diologo ed' jl micrografo che cerca i bacilli e . è. sociale. ~inchè il lavoro non darà ff pane, la casa•' . le fibre eiastiche nello sputo (e io voglio credere salubrè, · 1°educazfone: in.teMettuale, J'elevaitione che· aH'importanza della ·1oro missione), i medici dei allonfàni l'uomo dalle osterie e d-ili luoghi infami; di~pensari sol).O giovani (non sempre specializzati)· . l'infezione t1:1bercolare, che difficilmente si pobrà che, rispetto al buon medico :Condotto, hanno la so- far spariTe ,per ... le stesse ragioni, basfii, ed avanza -la sup_eriorità · di· chi si crede·.monocolo ·in terra di ad ammalare tutto il genere _.omano ·così minorato. ciec<h,l. Quindi ·per .m«; è enormemente meglfo. çlif- . Tutti sappiamo che fa tubercQlosj, ahr1eno finora, fondere fra i medici condotti, gratuitamente o a spe- non è un problema médico soltanto, ma è essen'zial- , se del Comune, dei « quaderni di aggiorn·amento men.te . un· problema sociale· e· mo rale. -pratico» in tema dì tubercolosi (quei corsi di ag- Molt i anni fa; come mot.to .di un ril.io giornale an- giornamernto, di cui. ci sarebbe molto da dire, fanno Lituberoolare pratico,. avevo scrjtto : ne lla lotta. an- . perdere tel1lJPO e denaro al cJ:mdotto, che, anche ti tubercolare integrale è tutta. la difesa sociale. E per sè, non può las_ciare la stia condotta) che semi- così è-sempre stato ed è mJche attualmente. Ma per nare elementi dispensariaJ.i, in cui l'immaturità fare questa lotta. antitubercolare integrale- equiva- · dell'esaminatore clinico e la modestia delle risorse le.nte, a tutta la difesa soci'ale,. per almeno il cin- strumentali danno un affidamento limitato e costa– quanta per cento occorre l'aiuto della collettivi tà, · no spesso 1)1o]to di più di q1:1elche valgono, senza e per l'altra metà occorre la. saggezza ·sanitaria d.el - dire che -ingener.ano la falsa pers.uasione che un e– l'individuo singolo. La eollettività appi:onterà tl s·a -·• same di quella specie, fatto una volta sola, dirima Jario equo, il costo della vita -ad esso corrispon- la qu'estione se un soggetto è ammalato o no. Molto dente, la casa~ adeguata. ed a _prezzo adeguato, l'or- ·rneglio dire al medico :condotto che vi gili f requen– ganizzazione curativa. H singolo dovrà imparare a _t1;mente il caso sospetto con l'esame fjsj.co , la bi– fare buon uso ,del salario, a spend.erlo in- ciò che è- hincia ed il termometro che imbarcarlo nel l'esame utile ed in ciò che merita, a mantenere a nche la dispensariale fatto -in pratica di sola osservazione casa più. ,povera, purchè non mal fatta, nelle con.di- radiologica, la quale a volte può essere di quelle che-. zioni di puliziti · e di salubrità necessarie e d a sei· - -oggi vedon.o UJn compÌe~so primario calcificato o vir.si della organizzazione sanitaria pubblica ea· in- ·lm'infiltrazione od· anche una imma·gine çavitaria, tegrar la · con .provvidenze priva tè. e dopo venti giorni rispondono: « radioscopia N. Quindi, in pFatiça, p-et la lotta antitubert:olare, N. ». II brutto si è ,che l'esame radiodispensariale fattòre individuale, occorre che ci sia il medico ed non si ripete ogni venti giorni..: . · il socèorso medico e la capacità individJJale a gio- Quindi il problema ,di adeguare il medico con– varsene. Tutti sanno che iper fare che il singolo ·dotto :illa bisogna tuber<:olog,ica è fondamentale. E– sappia giovarsi del soccorso medico bisogna che sia ·gli fa il soccorso domiciliare e la tubercolosi è fat- ammaestrato, praticame_nte, al giusto ui,o dell'au• ta di cura. domiciliare. n .Sanatorio agisce nella fase silio stesso. - evolutiva dì ogni localizzazione, . anche di quelle ib1iòtec~G4no ~jancd

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