Critica Sociale - anno XL - n. 20 - 16 ottobre 1948

.:. CRITTCASOCIALE 463 Soci~lismo .dem0.èraziaborghese. N~t fascicolo del i6 settembre il· nostro diret-tore· espri– meva molto chiaramente il nostro punto di vista sulla tolla– borazione al GIYVerno,la quale riteniamo possa essere util- 1"1UQ1te continuata solo a _patto c-he .re ne ottenga un mag– gior risultato, chè evidentemente è impossibile conseguire senza una attività organica e coerente di tutto il partito, · che dia ,un Positivo appoggio e incitamento all'azione dei 1wst1:icompagni che sono al Govèrno e in Parlamento. Noi 110nsiamo d'accordo col compagno Punzo che non es-ista oggi nessu~ delle con;dizio11iPer. le quali egli ritiene che la ·partecipazione nostra· al G1YVernopossa essere ut-ile o t1e– cessaria. Siamo d'avviso che il G1YVernodemocratico cri– stiano, abbandonato a ~e stesso, non aprebbe capacità e for– za di resistere alle correnti conservatrici e retrive che sono nel seno del suo Partito e rinunzierebbe a q11ell' ò pera di ri– forma che è necçssario sia proseguita è sviluppata, sia ad impedir.e che divengano anche più d0/orose le· condizioni di numer.osi' ceti della classe lavoratriçè sin .da oggi sofferenti per uno stato di gr<r11è miseria .economica e fisiologica, sia ad evit!Jre che da questo peggioramento traggano profitto i C'Vmunistiper accentuare la loro Q.?io11e Agitatoria, che potrà anche. corrisponaere m: fini delta politica estera ·dell'U.R.S.S., · ma non· può ~ssere altro elle dannosa, agli interessi del no- stro proletadato._ · · Cv- pare che il conipagno ·Punzo no" tenga c0t1ta di c/ò_, ·o, per lo me110,che egli ritenga-che l'o sJesso ·ris1,ltato che ·.può darci là nostra· preÙnza al G1YVernopossa essere atte-· 11uto,e con minor peri~olo di essere travolti in Pesanti re– sponsabilità; co,i un. atteggiàmlmto di oppositiotie, di q11el/a che suol cliiamafs,: opposizione costruttiva. Noi 11011 ,·ifiu– tiamo senz'altro Ut\ • gi11dizio d.i ;questo genere, ~na diciamo che, per esercitare i11 modo efficace una tale opposizione,· è necessario dis7>01-re di uno· strumentq adeg11ato · _a;iche J;.er forza. t1umerica. Ecco -PJ!rchèri~en'iamo che non la 11sè·ita dal Governo Possa usere la .hremessa della imirà socialista, ma questCJ debba invece esser.ela premessa della ~ostra iiscita dal GIYVerno.Solo quando possiamo essere iSicuri di dispor– re di una forza efficiente; potremo sottrarci al/,a pesante re– sÌ,onsabilità del potere con..la speranza di ·pater ese,·cita,-t? dai banchi· de/l'opposizione· ·una più efficace opera in difesa della demoef'azia .i! degli interessi del proletariato e del Paese. Tornanao ora all'articolo del P11nzo, è certo che la- sua lesi è indebolita dai fatto che egli si arresJa proprio al pun– to in cui. doveva cominciare la parte positiva della sua di– mostrazi011e, can ima precisa esposizione del modo· in mi . tlòvrebbt svolgersi. 'r' opera di opposizione 11~/laq1tale egli vorrebbe fosse- ·convertita <l'attività att-ua/e dei nostri co-m– pagni che sono· al Par/qmento e nel GIYVerno. LA CRITICA SOCIALE- , Celere » a mantenere l'ordine contro gli operai in rivolta non sempre ingiustificata. La difenda, questa democrazià-bor- . ghese, il partito a· cui il Paese ha·_da~o _un cosi schiaccia!Jte . prepotere ». Orbene, secondo Marmiroli ed altri, io avrei inteso dire presso a poco quanto segue: ~A noi sociaisti, della· demo– crazia ·attuale, cioè di queUa erede .dei sacri principi del- 1'89, non interessa un bel nulla. Il nostro solo compito· è quello ·di servirci cli essa, o meglio di abusare di essa, per creare, grazie alla sua tolleranza, i! clima adatto alla rivo– luzione proletaria. Nòi socialisti non abbiamo altro compito, altra missione che quella rivoluzionaria. E' delitto di leso s9eialism~ ·contribuire, in qualsiasi modo, af rafforzamento ed al perfezionamento di istituzioni borghesi e liberali ,. Un'interpretazione, insomma, massimalista al 101 % ! A me non sembra che. tale d'avesse apparire il significato. del su riportato brano: ma non spetta a me essere autore e giudice. Se ho avuto il torto di creare un equivoco, ho_solo. il dovere• di chiarirlo. Non per me, per i compagni. Forse se, invece di « democrazia borghese>, avessi detto, tradu– cendo _più fedelmente il ~io pensiero, « democrazia pr&– tina », l'equivoco non sarebbe sorto. Comunque preciso il · ·mio concetto. . . . . ' Nessuno contesta, innanzi "uìtto, clie il socialismo, quelÌo · vero, non quello... antisocialista bolscevico, viva e si svi- luppi nella democrazia. Anzi, il regime socialista altro non è che un perfezionamento della dernocrazi;t bo,ghese, in cui alle libertà politiche vehgono ad aggiungersi la libertà e l'~guaglianza economica. e sociale: il regime socialista è una \perfetta· democrazia- politica, nella quale è stata creata la democrazia eeonomico-sociale. Noi miriamo alla scom- . parsa delle classi e ·della lotta di classe, ed alla creazìone ·di una società di· liberi uguali. E' questa la differenza fra noi ed i bolscevichi, i quali aspirano ad una società di ugua-fi tirannicamente 9rganizzata, e diretta, sia pure col pro– posito di un successivo. trapàsso alla libertà. Mentre noi, cioè,. aspiriamo a raggiungere la libertà economica attra– verso la libertà' politica,·. essi ·credono di potere raggiungere la Ìlberti politica. 0 attrave~.so. fa ugmigllanza economica. · L'esper_ienza rùssa tì dice che ciò è un'utopia, perchè \à dove è morta 'od abortita la libertà -è risorta la disugua– glìauza, che a sua volta vieta, l'avvento, anche in f_uforo, della lipertà. · Que-sto pauroso circoio vizioso, in a!to al di là del si– pario di ferro, .cì dice che democrazia borghese e socia– lismo, concezioni antitetiche per. un'osservatore superficiale,. non sono che due fasi infvitàbili e ·susseguenti dell'evolu– zione socialè. E come · la rivoluzione francese maturò nel feudalesimo, che non potè abbattere se non a maturazione avvenuta, cosr il socialismo trova il suo naturale terreno di coltura nella democrazia borghese, che ha <:!averee in– teresse di difendere fino· a quàndo nqn sia giunta la fa– se storica del trapasso. Con questa gr,!hde clifferenz_a, pe- • rò, che mentre la borghesia, nell'89, dovette tutto abbat– tete, sistema politico e sistema 'eçonomjco:sociale, il socia– lismo, nella sua asce~a al potere, deve abbattere soro il si- Un mio articolo apparso. ·suH' Umanità de-I 12 settembre sterna economico-sociale borghese,· _conquistando, attraverso u. s., sotto il titolo « Che cosa ci facciamo?», ha· pro,,;ocato tale sovvertimento, una maggiore perfezione del sistema po- una ·violenta replicà del compagno ·Marmiroli su La Gi11- lifico liberale, non integralmente attuabile proprio grazie ai stizia del 17 dello stesso mese. Poichè critiche analoghe a vigente sistema di oppressione economica. quelle mosse dal Marmiroli mi sono state fatte. da altri, è Così, ad esempio, noi vediamo. che la libertà di starni:,a èvidente che il Marmiroli non è il so\o ad avere male in- è oggi un mito ed una vana affe-rmazione, perchè l'organiz- terpretato il mio pensiero. -Ora, penso che il problema da zazione economica consente, praticamente, l'esercizio di tale . cui è nata la disputa, e cioè Ìl compito spettan.té ad un pàr- diritto solo a chi dispone degli ingenti mezzi che sono ne- · tito socialista nella difesa della democrazia, sia d'importan- ces~ari per esercitarlo. In regime socialista la libertà di za così vitale che valga la· pena di prçdsare i tetmini della ~tampa non solo non deve - essere abolita, ,ma deve essere questione. resa effettiva. . Dopo ave-r osservato che. 1a partecipazione all'attuale Go, Tutto ciò porta, logicamente, alla 'conseguenza che le verno ci rnette in condizioni di poterci trovare, senza alcun sèonfitte della democrazia sono sconfitte del socialismo, sili · corrispettive e senza necessità, ·coinvolti nella delorosa re- . perchè, per noi, l'attuale., siste~a · politico non è da abba_t- sponsabilità di mantenere tòrdine con là forza, scri:vevo nel tere, ma da· perfezionare,. sia perchè la perdita della libertà citato articolò: «Non vogliamo con ciò affermare che J{on ci priva della possibilità di· sviluppo. Se è vero infatti, comt possa essere dolorosamente necessario anche l'nso della far-. . ~ vero, che solo aÌlora il social~mo sarà attuabile, quando za, ed infatti approv~amo l'operato- di:! compagno Moch in - la classe lavoratrice sarà matura per il potere, è evidente Francia; ma abbiamo ·il diritto di: chiedere: quale civico do- · che solo nel libero e .democratico esercizio .dei proi;iri <ji- vere·ci chiama ad adempiere a cosi triste bisogna od a con- ritti e nel cosciente adempimento dei propri doveri, cioè nelln dividere l'altrui responsabilità?· Ci ·pensi S,::elba, e la _sua d'emocrazia, tale maturità potrà essere raggiunta.

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