Critica Sociale - anno XXXIX - n. 6 - 16 marzo 1947

CRITICA SOCIALE 107 FATTI E COMMENTJ della stampa italiana ed estera LA CONFERENZA Dl MOSCA, Prima che la Conferenza dir Mosc1:1avesse inizio i coll1.fllenti della stampa di tutti i paesi, specie di· quelli più diretl8f.'llenlf, interessati, apparivano in generale intonati i ad uri senso dif– fuso di pessiml.smo, più o mene velato, cosl come ve·Jate ap- . parivano le intenzioni dei paesi stessi. E questo diciamo seb– bene l'Unità abbia pÙbblicato le, richieste che la Russia in– tende 1 presentare, richieste che, in · sostanza, sono abbastanza generiche per c'onsentire poi di raggiungere I soliti accordi di coffipromesso, ma Sono abbastanza precise per giustificare in seguito eventuali, anzi probabili proteste cbntro quegli stessi accordi. Il che sta a significare che ognuno dei contendenti, che oggi sono ancora alle battute di assaggio, prevedeva la lotta, i ripiegamenti ,e gli irrigidi.!Ilenti del cas_o. 1 Insieme cominciavano, , 0 continuavano, le manovre co..--nple– mentari, quali· pressioni, promesse, minacce. alla Germania e P.olrmiche tra i vincitori Per~ quanto riguarda la Russia, che è ,stata In q.:iesto caso certamente l'l più risoluta ed esplicita, scrive Die Tal del 27 febbraio essa « ha fatto sapere ai Tedeschi che lo stess3-"Sta– lin si s~rebbe adoperato per un buono e soJiecito -esito _della Conferenza e che ... avrebbe appoggiato un piano che darebbe alla Ge1tnania, in breve tempo, la possibilità di entrare nella comunità de.ii popoli cocne StatO indipendente e unitario 1>. Contemporaneamente,' come- scriveva il Ma11c/z~sler Guardian dello stesso giorno, la Russia intensificava gli attacchi contro le potenze ·anglosassoni. Le quali, possiamo aggiungere noi, non manéavano naturalmente di fare altrettanto. Questi i Preparativi della più i,mportante Conferenza della pace, E, come preparativi, 1 non fanno sperare molto bene. GLI AIUTI AMERICANI ALLA ,GRECIA, Ca:ne è •noto, la Grecia, d'accordo con J'lngbilterra, ha ri– vollo agli •stati Unit(:Un messaggio sollecitando urgenti aiuti indispensabili alla sua s,lvezza: Già il Ministro MarshaU, prima della sua partenza,· ha fatto dichiarazjoni sulla neces– sità di questi aiuti - e una ColllLllissione- di sludio ame~icana si trova in Grecia per esaminare le possibilità di realizzazio– ni concrete --;-; poi il Presidente Truman ha rinviàto le sue vacanze, probabilmente per · seguire da vicino ,anche questo problema insieme agli altri connessi con gli sviluppi della Cimferenza di Mosca. (Il discorso pronunciato il 12 marzo da Truman\ ha poi confermata in pieno questa previsione. A pra-; posito di questi aiuti, il New York Herald 7'rtbune del 7 mar– zo scriveva: « Quella che è, senza dubbio, una questioq,,e che interesst\ direttamente, anche se a lunga scadenza, le basi della politica americana, viene ora discussa COl~e se si trattasse soltanto di dare un po' di respiro all'impeto britannico, sol– levandolo .eco~omicamente , o di •salvare la mon,flrchia in Grecia». Ma, aggiungeva il giornale « se c'è qualche cosa da • a-iutare qui non si tratta certo dell'impero br..itannjco, m~ semplicemente e sola:nente della politica estera degli Stati Uniti ... 11 vero compito è quello' di rendere possibile jn Grecia la democrazia basata sulla libertà di iniziativa, senza biso– gno di re o di forza pubblica,. La Grecia çostituisce uno dei punti cru~iali in cui si deciderà il futuro assetto del mondo. Si tratta di una posizione chiave non tanto dal pÙnto di vista della strategia, bellica quanto da quello della strategia politica e morale. L'Unione Sovietica· ha molto •da offrire ai popoli di tutto il i:nondo, ma altrettanto si può di– re della Confederazione Americana». Non è chi non veda come il problocna della Grecia, lndipen– dent":nente dal fatto degli ai,uti economici o magari militari, non sia• sostanzialmente diverso da quello della Cina o della Palestina o dell'Indocina o dell'India O di !tolte le parti del mondo dove le opposte Influenze ideologiche, economiche e politiche si scontrano, compresa e non ultima la Germania. ... IMPRESSIONI SUL PORTOGALLO, Col titolo « Impressioni ,sul Portogall-0 > la Neue Ziircher Zeilung del 5 febbraio pubblica una . interessante corrispon– denza da Lisbona. Scrive jJ ,giornale svizzero che « la mag– gioranza della popolazione considera Il regitne dittatoriale che Impera da vent'at1nl nel Portogallo come un ~lemento posi– tivo, perchè dal 1910 al 1926 vi era stata una serie di rivolu– zioni senza che nessuno del vari governi fosse mai riuscito ad acquistare l'autorità. e il prestigio nec~ssarl >. Ma, dice . U alonaale. questo dipende dal carattere del Portoghesi, che, - aggiungiamo noi, sono stati per troppo tempo avvezzi ad un clima paternalistico di tipo medioevale, frutto dell'autorità che .nel Paese hanno ·semP,_re mantenuto i gesuiti. Oggi, però, continua la Neue Ziirclier Zeilung, ·i portoghesi non possono essere entusiasti della repubblica corporaliua di Salazar, dove non esiste libertà di stampa e di C(l(Tlizii, nè la possibilità di criticare i provvedimenti del Governo; ma in generale scr~l– lano le spalle, preferendo non occuparsi di politica. Intanto, malgrado il vasto iL'llpero portoghe~e, e le notevoli ·possibilità di importare dall'estero i prodotti necessari, le classi lavo– ratrici non possono neppure acquistare quanto abbisogria alla loro esis1enza, cosl che il loro tenore di vita è tra i più bassi in Europa. TERRORISMO E ATTENTATI INDIVIDUALI, Col titolo Terrorismo e attenlati indiuiduali Gaetano Salve– mini pubblica un suo art~colo sul settimanale Guerra e Pace del 9 fe~braio. Articolo. interessante, oltre che per l'ampia do– cumentazione da cui il Salvemini ricava le sue conclusioai, per la sincerità e la spregiudicatezza, del resto ben note, del– l'autore. Il Salvemi~ni, in sostanza, distingue nettamente, come noil avevano so:npre fatto gli anarchici, tra atti di terrorismo - quale fu ad esempio quello del Diana a Milano, nel 1922 - e attentati individuali, quale l'assassinio di Umberto I nel 1901'. I pr·tni, e cioè gli ath di terrorismo, sòno sempre da condallnaìre, stil piano morale, in quanto cdlpiscono indiscri– minata..'llente innocenti e colpeyoli, e q~asi sempre anche sul piano politico, perchè spesso non colpiscono che gli innocen– ti o i minori colpevoli e sono quindi inutili. Quanto invece agli attentati individuali: il caso è diverso Bisogna però di– stinguere, scrive il Sai.vernini, tra attentato individuale moral– mente ,lec~to e attentato moralm.,.nte illecito. L'attentato Indi– viduale è giustificabile solo quando manca qualunque mezzo legale per rivendicare il diritto. Dove il Cittadino ha libertà di stampa e ~ssociazione, diritto di rappresentanza nei go– verni locali e nel governo centrale, diritto di d0r.T1andare giu– stiz.ia a tribunali indipendenti, Il l'attentato individuale non è .moralmente lecito. Senza pretendere di entrare in una di– scussione, che del resto il Salvemini. risolve hrillantomcnte (e nçn è facile dargli torto), segnaliamo l'argomento vec– chissimo ma sempre interessante, agli scrutatori di aHLl'"e eil ai moralisti, E' un argomento, questo, che \HJÒ serti hrare I a– datto ad astratte dlsqu)sizioni, ma che in C'.rli momend oc– qut~t,1 una _concretezza terribile, forse più ù.l tanti prol>,.1-tui tecnici. p, ga. LA LIBE~TA' NELLA RUSSIA SOVIETICA. NelJa rivista inglese Time and Tide (14 e 16 dicembre 1946) "'5ono riportati alcuni capitoli di un libro The Gr~at Clwllenge ùi Louis Fischer, ora pubblicato in America, dove l"osserva– tore occidentale con,stata, con suo grande stupore. che il senso -di libertà è in Russia atrofizzato. Ciò che, viceversa, non può esse17 ragione di meraviglia ove si pensi che iq. Ru.;;,;;ia si è sa:p.pre ignorato da operai e contadini cosa sia libertà; per essa solo una ristretta cerchia di intellettuali; « i Decabrlsti >, in una congiura sfortunata, perdettero la vita~ _..Scrive l'osservatore americano: « Una notevole percentuale. della nuova generazione sovietica che compre.nde lutti i tren– tenni e -i più giovani, è interamente n1!\.terialista. Poichè i lol'o genitori vissero vicino a~ porcili ed erano analfabeti, men– tre essi possono diventare insegnanti, ufficiali dell'esercito, ecc., ed avere assJ_curata un'educazione' per i loro figliuoli, il regime sov.ietico viene da loro considerato ca.me un buon regime. - « E la libertà»? - « La lib'ertà»? essi risposero, « Che cosa è la libertà? L'a- vete voi la libertà· nei paesi capltalistici? L'anno prossimo noi avro.."'llo un altro. tra~tore per,,_ il collettivo e più cuoio per le scarpe». Io ho avuto parecchie conversazioni di questo ge– nere nella Russia sovietica. -_:: «Moralità?"' dice \UD personaggio i~ un~ novella sovietica del 1931, dal titolo Artista ignoto di v. Kavering «·moralità? Non ho ter.npo per pensare a questa parola. Ho da fare, co– struisco il Socialismo. Ma se dovessi scegliere fra moralità e un paio di calzoni, sceglierei .i calzonj 1>. « Molto più tardi del Kavering ho capito che la dittatura uccile l'id"eaUS(.llo. « L'effetto che fa la vita sovietica è quello di concentrare l'at– tenzione_ sui beni fisici. Questi beni sono scarsi e furono sempre scarsi per la maggioranza dei Russi. Il loro acquisto e la prospettiva di una vita più confortevole, con maggiori J}robabilità ·di avanzamenti professionali, viene scorta come la rnèta centrale di tutti gli sforzi umani. Se la dittatura pro– mette di assolvere questo c001,pito, la dittatura 'è al disopra di ogni biasimo," anche se i suoi metodi sono knmoraH, non

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