Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 18 - 15 settembre 1946

, CRITICA SOCIALE 303 J potere, come diceva Proudhon, ama :Solò i guadagni- e ci tieue per paura den'ignoto e per il mantenimento dei privilegi; che negli uffici pubblici cerca nuovi campi e nuovi mezzi di sfruttamento, .che è avida di onorificenze e di assegni, e piena di-s1,1perbia verso il proletariato, quanto la nqbi.ltà non fu verso di ess_a. La borghesia ha perduto cosl. -ogni carattere: non è più una classe,. potente .per ·il numero, il lavoro e la genialità, che pro– duca e ragioni, che comandi e governi: è una mino– rari;,;a di trafficatiti e di speculatori» (r). · _ . _, Ai borghesi si conve;ngono oggi le terribili invettive che Gesù Cristo scagliò contro i farisei, i quali avevano smarrito l'intimo senso della religione, inaridendoue il contenuto nelle. vuote formule del culto e della osser-· va11za·esteriore della legge scritta. Al borghese, come_ al fariseo, sfugge il significato tragico della ·vita; iL fine dell'esistenza si esaurisce per lui, nella formale adeg,uazione alle costumanze e agli usi civili della so 7 cietà; l'indifferenza e l'incomprensione per ogµi gene– roso slancio, pei- ogni azione disinteressata,- sono il frutto di una congenita' i_neapacità a trascendere i limiti della propria individualità empirica. La coscienza mo– rale è in lui sopraffatta dal peso delle consuetudini, che gli vi.etano di cogliere ,l'intima e necessaria connessione che vincola le sue azioni alle -azioni dei propri simili, nel bene come nel male. L'Umanità, l'unità dello Spi– rito, il Bene e la Giuslizia .sono per lui ftatus vocis, perchè i -suoi istinti etici, sopiti e ottusi: dalla ferrea legge del conformismo, hanno spento nel suo animo il seuso cj_ellasolidarietà, che è per lui parola incompren– sibile. La cultura, l'arte, la religione sono elementi de– corativi inseparabili <l_a.l benessere materiale, non fati– cose conquiste dell'uomo, il cui destino è legato indis– solubilmente alla ilecessità di '1/Ìnéere ,in se stesso l'an'i– malità, che è il retaggio della' nascita. Egli amerà ed ammirerà ;perciò le affermazioni brutali dell'individua– lità empirica, nelle forme più seducenti e suggestive, nel gesto imperioso del de_spota o n'ella illimitata vo-_ lonfà di potenza dello Stato; perchè ha bisogno, nella sua intima miseria, di, una ,1des10ne esteriore che lo esalti e,-ade'gui transitoriamente a ciò che è più graude e più potente ai lui. *** Se nella resistenza delle classi borghesi alla crescente pressione del proletariato mondiale si deve. ravvisare, oggi come i~ri, l'estremo b:ntativo di sopravvivenza del vecchio mondo delle gerarchie fittizie e delle dsugua– glian?:e per privilegio, la lotta 'che i lavoratori hanno impegnato da oltre u_n s-ecòlo nou deve dunque esau'c rirsi nella dillesa d_i interessi contingenti. !Se è vero, wme hla affermato Marx, che la libertà reale consegue alla elimiuazione dello sfruttamento dell'uomo sull'uo– mo, è altrettanto vero che una liberazione piena ed effettiva della pe1.'-vna umana non può coincidere e limitarsi ad un'ampia disponibilità di beni materia]i, se non sòccorre quell'intim,a disposizio11e dà parte del lavoratore, che consiste in uno sforzo costante e consa– pevole di rinunzia a tutte le seduzioni e suggestioni insite negli atteggiamenti e nella psicologia dei suoi avversari. sulle masse « amorfe», che necessitano, in quanto tali, elci miti e delle elaborazioni -dogmatiche, verrebbe escluso soltanto se le nuove élìtes e6presse dal prole– tariato non si lasceranno fuorviare dalle seduzioni· del comando, ma considèreranrro il potere, loro conferito c'Ome mezzo per l'affermazione di una nuova tavola di valori. - I,a funzione mediatrice delle élites, che siano porta– trici di valori e non l'ordito per una nuova superstrut– tura feudale, consiste iufatti nell11 risoluzione dell'au– -tonomia della per~ona nella solidarietà; funzione che implica « la nozione e la consapevolezza del valore della vita e della personalità, del valore della vita dell'uomo, valore universale e non particolare, la consapevolezza del rapporto fra l'uno e il tutto», perchè "unità vuol dire unificazione attuale, ctoè processo continuo - for– mazione di masse, bensì, ma creazione di 'valori -, saldatura a forte tempera: in_una parola "solidarietà", che è unità differenziata e articolata, compimento e celebrazione di lil:>ertà » (2). La battaglia del proletariato moderno, nonostante le apparenze, le limitazioni e i· ripieghi provvisori, as– sume così tutta l'ampiezza e la profondità cli una lo_tta per i diritti dello Spirito, di una smisurata lotta per l 'Eteruità contro le cieche d~struziolli del h;mpo.1 FATTI ·della ANTONIO BORIO E COMMENTI stampa estera MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE IN .RUSSIA. Il giornale zurighese Neue Ziircher Zeitung del 28 giugno· pub-_ blica, col titolo Verfassungsiinderungen in Russland un inte– ressante articolo, fondato su precise informazioni· dell'organo menscev·ico di New-York, d.,1 · quaÌè diamo le p(l.rti principali, Tre mesi fa, il Soviet suproo:no recentemente eletto ha creato una « Commissione di redazione per l'introduzione di modifi– che e complementi al testo della Costituzione dell'Unione So– ·vietica », s·otto la presidenza di Viscinski:- Non fu ma.i comunicato in che cosa dovesse consistere il la– voro di., questa Commissione. "E' però da ritenere con certezza che una commissione alla quale partecipnvano anche il pre– sidente della Corte Suprema, Soli'akov, e l'atnministratore_ ge– nerale dello Stato dell 1 Unione Sovietica, Gorscenin, avrebbe dovuto occup~rsi · non di piccolezze, rqa di questioni vera– mente gravi di diritto costituzionale. Nel borghe$e i proletari non devono combattere l'uo-. mo, ma determinate condizioni ·e s-ituazioni sociali che hanno offuscato in lui il sentimento della solidarietà ' Per esempio, bisogna mettere d'accordo con la Costituzione russa il fa,tto che il distretto di Konigsberg, che form11lmente non dipende per niente dalla Russia e che soltanto una futu– ·ra conferenza potrebbe attribuirle, alle elezioni ai Soviet su– premi è stato tratt11to come una parte dell'Unione Sovietica e còme tale ha inviato i suoi delegati in ambedue le Camere del Parlamento russo. Ne.lle elezioni al Soviet dell'Unione è stato formato un « Circolo di Konigsberg » all'interno della Repub– blica Sovietica della Grande Russia, alla quale il 'distretto occupato non era mai stato annesS'o. Alle elezioni per i Soviet delle nazionalità la città di E. Kant, con il suo retroterra, è stata attribuita al Circolo Provinciale df Leningrado, nel quale figurava come suo rappresentante Alexej Nikolajevic Koffygin, che fu già commissario del pop·olo _uma11a, rendendolo nemico di ogni mòto rinnovatore che mina,çci di distruggere quei valori fittizi e conven– zionall, sui quali riposa la sua sufficienza e la 'sua tranquillità insidiata. - La rinunzia agli attegg-iamehti e alla mentalità bor– ghesi implica la svalutaz10ne e il superamentò di tutto un mondo in decadenza. Rinunzia che nou dev'essere subordinata all'accettazione della lotta fondata sul– l'odio e sulla celebrazione dei ciechi istinti. L'irrazioilalismo 'nelle sue forme più immediate, che è stato finora alla base della· ipsicologia d( massa,. se ha caratterizzato gran parte della politica del nostro se– colo, non può fornire un criterio di mediazione tra go– vernati e governo. Soltanto l'educazione alla solidarietà può facilitare il superamento degli egoismi individuali e collettivi, che, confermando il diritto del più forte, giustificano e consacrano la concorre;nza, la_guerra e· lo sterminio. Il pericolo cli una dittatura di tecnici e di dirigenti (1) PaoUoHoN. La c;apacitàpolitiro delle. c/as,i operaie, a cura di G, Pierangeli, Città di Castello, 1921, pp, 57-58. ibliotecaGinoBianco per l'industria tessile. · Nel sisteu,a. di Repubbliche federali; Repubbliche sovietiche autono..']le, distretti autonomi e djstretti nazionali dai quali è composta l'Unione Sovietica, deve anche, quanto prima, essere inclùsa, possibilmente senza dar nell'occhio, la Repubblica di Tuwa, della quale l'Unione Sovietica si è impàdror.'ta du– rante la guerra. Tuwa apparteneva precedentemente alla Cina, ma il Crem– lino, mentre nella discussione con Ciung_-Kiug sulla Repubblica · Mongola era d'accordo almeno su UJ! punto, e cioè che la se– parazione di questo distretto dalla Cina fosse sottoposta ad un referendum popolare (diretto naturalmente da !\fosca), ha ora rinunciato a simili finzioni, quantunque anche nella confinan– te Tuwa esistesse una forma di « rappr·esentarnza popolare '1>; ed ha in 111odo molto semplice preso la regione nella « Lega delle Repubbliche Sovietiche della Grande Russia» come « Distretto (2) G .. FERnèoNE, Regime- di massa, Ro~a, Atlantica, i944, pp. IOI e 156.,

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