Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1946

CRITICA SOCIALE I lutamente cQntrp:r·ialla proposta del nos~ro com,pag'!lo,. del quale' tutta'Via pubb.lichiflmO lo. scritto, perrche è: bene èhe ogni id_eapensata sia con?sciuta e perchè ,~alla discussione che può sorgere è piu 1 :faci_le 'Venga lindi- cazione della 111:igliore 'Via da seguire. • LA CnrTICA Socr_Al,E,' Caro Direttore, , . . . nello scritto di Ci'V_is del 1° luglio u._ s., lll cm si ri– chiama l'attenzione sull'urgenza e gravità d~l problema meridionale è anche atlermat0 che per avviare a solu– :r.ione c:osl C:rave questione la repubblica italiana dovrà attuare Mii; gi;-ançle riforma agr~ria, la quale presup– pone una triplice bonifica: id~aulica,_ agrana ed umana. nalisti, quel Fortunato c~. Ci1Jis ll1:ette fra i conserva– tori accanto a Villari, Jacm1 e Son111no, ma che, se cou– servat0re fu lo fu in modo veramente esemplare._ Un conservatore' che appog,giò_ ~I suffrag:io. ùniversale, ~ tutta la vita combattè la politica finanzi-ana avver~a !lg~1 interessi delle classi povere, le a,v':'euture colo1;1ia~1,11 trasformismo politico e, senza eccezione, le_leggi <:11 po– lizia: fatto impressionante, come n?ta~a (I Fern ~el– l'A'Vanti! del 6 settembre 1904, « po1che nmno - _nl~– viamo l'esempio agli uomibi_ della Sinistra che s1 di– cono liberali ma votarono 11 passaggio alla ~Lconua lettura delle Ìeggi ,Pelloux.--: n_iuno ha mai pptuto fare di lui un ctispino, un g10htbano; un ·rudmiano, un qualsiasi seguace». Mi abbia cordialmente, caro Direttore, suo BRUNO CAIZZI II Tutti d'accordo m linea d1 mass1111a, su questa ne– cessità che è insita nell'assoluta preminepza del fattore agricolo· nello sviluppo de,lla vita meridionale .. Ma a parte il fatto che occorre u_na b1;1o~a volta _µscire da~ I Gontrasti Nord-Sud. o-enerico e precisare quale tipo d1 riforma s1 propugm Si è detto e scritto, da più par.ti e con di verso tono ~- mostrando in pari temp~ d1 te_iler debito cont_~ c_h 7 polemico, di un effetti".o, sostauziale contrasto, _nell'am- si ha da fare co.n una realtç1 ambientale fra le p~u m- oito dello Stato unitario, fra un Nord progressivo, pro- tricate e complesse,e di fficili da rimuovere che s1 po~- teso nella marcia in avanti, e uu Sud conservatore, sano ii;nmaginare - a · par.te questo, c'è un'altra e di- abbarbicato ad istituzioili' e forme arretrate di convi- versa òsservazione che qm sorge natur_a~e. . . . venza civile e politica. . Se è ·vero che il Mezzoo-iorno consegmra sens1b1h be- Voci discordanti si son levate a negare e contraddire, nefici da un ben studiati riordinamento fondiario, non con evidente superficialità di vedute; ma i11 verità,_ po- meno vero è che un primo ,e forse più sostanziale_ passo nendoci su un piano di _imparziale e s_erena v3:lutaz1011e sulla via della rinascita esso potrà farlo senza 11 soc- si deve constatare che il contrasto esiste, ed e un con- corso di leggi speciali, per -sen:wlice virtù di un nuovo trast~ di natura non solamente spirituale, ma anche indirizzo di politica generale. , · . . · ci':'i,l~,. politica ~d esse?zialn:iente_ econ~mica, ~e cui . Ridotta ai. suoi termini, più crudi, la questione men- ono- 1111 i;;ono da ncercars1 negli anm orma1 lpntam della ùionale è il dramma di una pLeb.e costretta da un· i_n- sec~nda metà del1'8oo, anni in cui, a forza ed affretta- sieme di ci~·costai1ze· concomitanti ad avere un bass1s- tamenl:e, si giungeva ad u~ unific:12;ione di regi?~i simo tenore di vita. Nel Mezzogiorno, anche pi_ùche nel diverse tra di loro per stona, trad1z1011e, mentalità, SettentriÒne d'Italia si lamenta il forte squilibrio fra forme di vita e situazione economica. L'unione nello bisogni di esistenza ~ capacità di _a~quisto_dei ce~i l~vo- Stato unitario tlon leniva il contrasto; tutt'altro! I mo- ratori. Da un lato, a tener bassJ 1 salan rontnbmse e tivi ·cli opposjzione erano acuiti proprio c!all'3:ssur_d~ la scarsa e mal sfruttata pro.duttività• dell' agrico ltu.ra e pretesll: ,dei g:oyer:1-a~ti di potere, con decreti leg1slatlv1 l'ancora feudale ripartizione del reddit~ eco no_mko (e e con 1mpos1,z10ì11d1 forza, accelera:r:e un processo _che qui dov1,ebbe opernre appunto la· sospirata riforma), nell'ordine uma·no, çlelle ·cose non potrebbe attuar_s1 -se da1l'altro, a deprimere ancora maggior~ente il val?re' non attraverso una lunga e penosa seri.: eh anm. Le reale di questi salari s'.ad~pera ~mi. P?ht~ca: &'ov~r?ahva conserruenze dolorose sono oggi visibili a tutti e sempre che, è complice di tut.b gli abusi çap1talist1c1 e d1 tutte I).iù chiaramente appariraimp via· v~a che i governi de- le iniquità ~fiscali. L'Italia, oramai dovi:ebbe es.sere· ri~ mocratici della .nuova Italia porranno il p1:oblema del saputo, è il pa~se in ,cui_l'o!1ere. tributano ~~de ,m mas~ Mezzoo-iorno all'ordine del giorno della na'z10ne. sima parte sm consumi 'd1, pnma .necessita, 11 paese, ri fa~'sçismo nella sua .superficialità, partem.do da er- classico de-lle imposizioni indirette; Questo l!aratthè'del rati presupposti ideologici, :3-v~va sba:1-dierato. in un _nostro sistema fìsc_ale era già manifesto prima' del i922, primo tempo il problema .e dichiarato d1 voler nsol,ver- si acceHtuò nel ventennio fascista .e, malgrado le- belle lo: ma, poi;;to nell'impo_ssibi_lit~ ~i ~gire dalle fo~ze promesse dei- programmi elettorali dei div_ersi· par'titi', organi:z;zate della -grande 1ùdustna 1tahana, aveva fimto rischia di divenire un male l!ronico, contro 11quale non col non esaminarlo neppure, proclamando a gran voce si vuole o non si os.a muovei: guerra. Eppure è ,chiaro le effettiva iil,conl'ìistenza· di tanto affannoso J?roblemà, che un'ope ra di gi, us~izia verso il Mezzogiorno deve co- anzi accusando di antifascismo ed ailtitaliamtà coloro minciare proprio.di qui:• si trasformi, il sistema fiscale che di tanto in tanto, specie nell'indomata Sicilia, le- dando ai tributi diretti la preponderanza ch'essi devo!].o vav~no e facevano sentire la loro voce solitaFia, indi- a vere su quelli indiretti, si facciano s,eri àtcertamenti. cando ·la gravità, della situazione e le tirgenti necessità e si colpisc~no i grandi capitali ed i grandi redditi, si del 'momento. La bufera travolgente della guerra aveva esproprino i p1;ofitti_ ottenuti c;oil ~a _Politi_ca,_ con la accantonato il problema, che doveva inevitabilmente o-uerra e con l'mflaz1one (ma non ci. s1 avvia mvece a ripresentarsi non appena fosse tornata la pace. Le ele- ~na meno clamorosa, ma altrettanto grave e deplor,e volf:J I zioni politiche del 2 giu,gno hanno chiaramente dimo– amnistia generale?), si faccia inson:p:_nauna poli.ti ca di · strato· la verità sostanziale delle cose, convalidand@la dif~sa dei consumatori è il Mèzzogiorrio, che è un paese con l'autorità delle cifre. Elezioni politiche .che noi povero in cui quasi tutto il reddito di lavoro vieile dobbiamo esattamente valutare, se qualche insegna- investito nei beni di prima necessità, tirerà un gran mei:ito vogiiamo trarne, se, insomma, solleciti del su- respiro. Poi verrà la riforma agraria e verranno i prov- periore interesse dell'intera nazione, vogliamo colmare vedimenti speciali, nei limiti in cui lo consentirà il quel soko, che in tant'anni dr. incomprensione e malgo- bilancio italiano. Non si_ nega' che di _lavori pubblici verno si è venuto lentamente ma irrimediabilmente d'oo·ui genere, strade, ponfi, rimbosc'hini~nti, bonifica, scavf\ndo più profofJ:Jdo tra il Nord ed il Mezzogiorno ecc~il Mezzogiorno abbia bisogno, ma poichè la·questio- d'Italia. I risultati finali delle elezioni politiche hanno 11emeridionale torna di giorno -in giorno più insistente infatti chiaramente dimostrato che il Mezzogiorno, chec- 11ello sbandieramento dei partiti e nella spicciola pro- chè -si dica, è contro ,il Nord! , · paganda politica, si vuol.e soltanto riproporla néi suoi Perchè? Sono forse motivi· sentimentali l'origine di esatti termini. questa opposizione? Ci sono motivi campanilistici alla Il pericolo di uil'adegùata impostazione del problema base ·di questo con.trasto? No! La verità è un'altra!, La 11ii pare sia qui: che' i partiti, ,mossi da oneste inten- verità è ch•e il Miezwgi:orno ha sentito e sempre più zioni o da irttendimenfi demagog,iei,' facciano a gara µel- sentirà· il peso gravoso · e i,nsop!i>ortabile che g:J!ava l'invocare provvedimenti particolari· a favote di questo sulle· sue-spalle e l'opprime; ha compreso, attraverso la -· o di quel settore ,dell'economia meridionale e tutti in- -prova durissima dell'occupazione alleata, la condizione sieme continuino· a tollerare un ordinam~nto generai€ tristissima in cui s'agitava e s'agita la sua economia, della pubblica finanza che è una vera catena cli piombo priva di grandi possibilità e· di risorse, lasciata all'ar- ai piedi di quelle miserabili contrade. Il perkolo è. che bitrio ed alla· mercè di un· Settentl'ione· troppo poco non ,si comprenda ehe la resurr,ezione del Mez,zqgioruo sollecito· de,ll'iuU,resse nazionale e molto del prnprio presuppone anzitutto la radicale rEornia• dello Stato. partieolate; ba sebtito di essere, ·ne'i ·coDfrouti dli un Non sono queste hovità, ma cose che già cìnquant'an- Nord meglio e· p,iù moderna1,nemtè 'atttezzato nei suoi ni fa andava ripetendo il più ,intelligente dei meridio- appaFati• ind11stdali, nella pos:izione di una coloRja: BibliotecaGino Bianco

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