Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1946

CRITICA SOCIALE 7 Ancora sugli -ispettorati del lavoro All'arMcolo del Ferrari B_ravo, p,ubblitato nel nu– muo del 15 dlcembre della nostra 1:iuist'a,risponde, con la lettera che segue, il Russo, le ciii argomenta– zioni, esposte in· articoli de « Lo, Stato Mod 1 erno », il Ferrari B. aveva inteso• combal'tere. Pubblichiamo la le<tteradel Russo e la replica del Ferrari, dichiarando per conto Iiostrci chiusa la polemica. Egr. Signor Direttore, Nel n. 7 d-i « Critica Sociale>> Mario Ferrari Bravo ;ri· prende il tema da me .~rattato su Lo Stato Modenw, in inerito agli « Ispettorati del Lavoro» e; ·mentre le sue conclusioni sostanzialmente coincidono con le mie, fa alcune considera– zioni alle quali non. mi, è possibile non replicare. Afferri1a il Ferrari Bravo in primo luogo che nei miei scritti io avrei fatto, una << più o meno a,p,:,rta apologia » degli Ispettorati del Lavoro. In vedtà, e chi legge spassionata• mente i miei scritti ne deve convenire, ·soopo di essi era di ottenere che venisse so.speso il progettato sdoppiamento del- · l'Ispettorato, in attesa che- la gener~e riforma della buro,. crazia - pe·r la qtt:ale da tempo mi vado battendo insi,eme ai niiei amici di Stato Moaenù, - ·ponga questi orgarnismi 'al loro giusto posto. Di tale .sdoppiamento vedevo -- e vedo ~ solo molti inconvenienti per Tamministrazionè statale e nessun vantaggio per i la:voratori, che dagli Ispettorati do– vrebbero ricevere tutela. E lo strano è che, mentre il Ferrari Bravo mi Ca una colpa perchè questa mia tesi coincide cccon il punto dL vista dei funzionari dell'ex lspet~orato <lei Lavoro», egli stesso in oonclusione, e sia pure « senza en siasmo », concorda oon la mia tesi. E allora? La soluzione della scissione dell'Ispettorato, del Lavoro · « non è certo delle più feli,ci e razionali >J,.scrive anoora, il Ferrari B;avo, ed è appurnto contro questa irrazionalità. che io sono j,nsoirto e non, come gratuitamente afferma il .Fer– rari Bravo, per sostenere i funzionari dell'ex Ispettorato del Lavoro. . . , · . . Quanto all'apologia· che io avrei fatto <logli lspettorau del Lavoro, ,per quanto io rilegga i miei scrit!i non riesco a .ttrovare le frasi•. ap,olo-getichc di" cui mi si accusa. Ho soste· nuto e sostengo che le mansioilli e i compitì affidati agli lspet– ·1orati sono della massima importanza per la tutela delle cl;ssi Ìavoratric1 e che .grave errore sarebbe disorganizZàre e appesantire tali orgarn,i, scindendoli. Ho scritto. eh~ occorre immettere in essi uomini nuovi ed eliminare gli inett1; ho scritto ancora che il problema <leve·essere affrontato e risolto dall'epurazione j,n corso. Quel1o che mag,giormente ha ool– puto la: sei:isibiHtà dell'egregio mio conttraddittore è stata - mi sembra - la mia, affermazione c'he l'Ispett.orato no,n è e< ocgano fascista >>,e non lo è come non Io sono• i tribunàli, le questure, e futti gli altri uffici, pubblici, che durante il periodo fascista hanno pure dovuto applicare le leggi fasciste. Bisogna sem,plicemente - ritengo - ricondotte l'Ispetto– rato del Lavoro alle sue vere funzioni, che sono quelle da me elencate nei miei scritti in questione; e per ricondurlo, a tali funzi-01I11 non o·coorre ,nè sfasciarlo nè creare una nuoya buirocrazia, come si è fatto creando. il nuovo ufficio del la– voro. Di esso non mi sono,..occupato n-ei miei scritti- incti: minati, non perchè ignor1 la- « lotta sorda che da due mesi si-è ingaggiata fra le due burocrazie >J, ma perchè lo scopo ,preicipuo dei miei- due articoli era <li evitare - in ·guanto possibile - quello sdoppia~ento che il mio stesso còntrad– dittoire riconosce inutile, se ·non dannoso. Grazie, signor 'Di-retto-re, dell'ospitali\à, Milano, 27 dicembre 1945. Nrcou Ru5so « Il fascismo · aveva trasformato il funzionario in « una spec1'e di mezzan,o che, a traverso ·e nonostante « le leggi, attuasse l'arbitrio delle gerarchie». Così scriveva, solo pochi giorni fa, nel -Corriere d'/n,formazione il prof. Adolfo Omodeo, autorevole esponente del Partito d'Azione e collaboratore della Rivista « Lo Stato, Moderno», in un articolo che, vo– gHo sperare, non sarà sfuggilo al Russp e sul quale, · comunque, prego il mio contraddittore di portare la propria attenzione. La citazione mi è .venuta come il forma-ggio sui maccheroni, per due ragioni. _Prima di tutto perchè caratterizza magistralmente una situa– zione nelJa quale g}t :Espettor;iH oécupano una posi- ibl1oteca ~tno Bianco zione tipica; in secondo luogo' perchè, al di là degli argomenti specificamente trattaiti, ci son·o; negli scritti del Russo ·e in quelli citati dal prof. Omod~o, un'eco– nomia generale ed uno s,pirito informativ,o- che giusti– ficano la mia presunzione. d-i t rovarmi p erfettamente d'accordo con l'Omodeo anche parlan.do di cose di– verse, e di permanere.In aperto -disaccord o col Russo, anche dicendo in parte, e c0n le dovute riserve, le cose stesse. · · Siamo difaHi so.Jo in ·apparenza d'aécordo, il Russo ed• io, quando poniamo come· condizione pregiudi- ziale l'epurazione ,delle -persòne, perchè egli• pensa - se io non _m'inganno - ehe l'epurazione possa concludersi in una s•anatOria,·mentre per me noli è • ,.,~ che il ·prologo di un processo che potrà essere com- piuto quando verranno sottoposti a giudizio non più singoli uomini, ma gli stessi istituti che proprio in quegli uomini contano oggi i più 1enaci difensori. Dice poi il Russ-o di avere avuto di mira, in fondo, · ·unicamen.te la sospensione di" uno sdop·piamento che egli conside ra pregiudizievole a,gli effetti funzionali e in attes•a ,della generale riforma della burocraz_ia. Dunque egli scrive ben due articoli. unicamente per · evitare che si attui uno sdop,piament-o già previsto da un d"ecreto legge e che - strana coincidenza\ - gli stessi funzionari dell'Ispettorato si son.o inrdustnati - e con buon esito a tutt'oggi - di impedire. A me sembra più. che lecito precisare che, se per i detti fun•zi•o,nari fa. ·cosa più importante è che pro– prio ques!o venga fatto, e cioè che l'Ispettorato del Lavoro· venga ricondotto alle funzioni prescrittegH dalla le-gge costitnliva, non sfascia11ilolo nè ·creando una nuo"'a burocrazia. che min•acci di soppiantarlo; per chi voglia partire da un punto di vista generale e disinteressato è doveroso tener conto « in primis ~ del prrnfondo rivolgimento_ cln: ·con _Ia caduta del fa– sc-ismo si è verificato nel campo d~l lavoro. Perchè, se c'è un settore deHa nostra vita nazi'onale· dove il fascismo è stato veramente radicalmente spezzato, questo è il settore d•ell'-o•rganizzazione sindacale. E stia sicuro il Russo che alla liquidazione dei vecchi sindacati fascisti h•anno presieduto considerazioni di ordine assai prossimo a quelle cui si ispira il mio - pensiero·e la mia sensibilità, che'egli n·o.n condivide. Nessuna -m'e,raviglia, qui nidi, se il sottoscritto, come condivide per<fettarrtente il punto di vista della Con-· · federazione Generale del La-voro nei ··confronti dei nuovi Uffici ,del Lavoro, di" cu,i, a• ragione, si teme che debbano rappresentare o divenire un impedi· mento al libero- sviluppo delle giovani organizzazioni sindacali. così ins-orge allorchè si p,ropone la rio-rg;1- nizz,azion'e sic et simpliciter dei vecchi -·IspettoraJi corporativi, anc~e ,se è d'~cc9r,do nel rite~ere che: fintanto che de-tt1 Ispettorati c1 son·o,, non· è il caso di sdoppiarli e d,i ·metterli ·consegu~ntem ente i n co_ndi– zioni di minore efficienza orgamca, quan.do ess1 at– tr.aversano un periodo di pronuncia tissima ineffi– ci,enza funzÌ'o,n•ale e reale. È chiaro infine che gli scritti del Rll'Sso e la stessaquesfione degli ispetto– rati altro non furono per il sottoscritto se non lo spunto per affermare quanto a·ppress·o, e cioè: • 1) che in ordine alle esigenze di ordine politico non è assolutamente possibile, da un punto di vis_t~ «nostro'>, indulgere con istituti della natura de?h lspetto!"ati ,del Lavoro, perchè questo vorrebbe di.re non avviarci alla generale riforma d·ella burocraz ia, come vuole il Russo, ma marciare diritto alla rforga- . nizzazione di quell'app•arato burocratico che è ·sfato strumento• efficace di tirannide f::iscista, ed è oggi -il marchio delle forze reazionarie e consèrvatrici; · 2) che, in meritò alle esigenze di ondine t_ecn_ico, non è tanto questione di sdoppiare o non sdoppiare quegli ispeUorati che dalla· libel"azione ad oggi sono quasi ovunque praticamen1e inefficienti, app~nto per– chè avulsi dalla vita reale del lavoro, ma dt ved~re in quali forme, entro quali limiti, ·e attl"averso qua'1i organi sarà opportuno un intervento dello Stato nel campo del lavoro, çhe più di ogi:ii_altro ~ampo_ della vit,1 nazionale ha bisogno, e d1r1tto, d1 respmgere vigorosamente ogni reviviscenza e ogni reinC'arnazio– ne di quelli che furono gli strumenti del totalitarismo e del corp·òrativismo di pessima mem_oda fascista. ·. •M. FERRAR! BRA vo

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