Critica Sociale - XXXVI - n.14-15 - 16 lug-15 ago 1926

232 CRITICA SOCIALE dei ceti rurali) sono da lui visti con profondità .di intuito. che gli veniva dalla sicura. cono_scenz~ del!c condizioni sociali e delle prospethve rivoluz1onar10 della Russia cli vent'anni addi,etro. . Ma lo Jaurès ha. in compenso. quel senso d1 alla umanità che gli addita lo sviluppo rettilineo\ e logico delle premesse eh~. la ri~olu~ione ha p~ste: ha la capacità polente d 1mmagrnaz1one . che gh f:l v,edere vivide le forze che cozzano e glt trasforma in dranirua la lotta dei pensieri e degli interessi·: ha. infine. l'impeto dell'eloquenza. che non è flusso esteriore di p~role. ma impeto intfmo di passione. che trascina chi scrive e avvince perciò chi legge. Lo Jaurès. infatti. è. anche quainqo scriv:e. sopra– tutto oratore. con tutti i pr~i e con tutti i difetti: è un evocatore potente. luminoso. pieno di fascinC?. e dall'evocazione dei fatti è spesso tratto a far d1- 0'ressioni. anche I unghe. alcune delle quali. costi– tuiscono· int,eressanti monografie che si collegano alla fondament?le narrazione d~li avvenimenti. per dare più plastico rilievo ad alcuni punl i di maggiore im– pOt'.tanza.' E perciò l'opera si legge oon inesa.uri– biie iale1~esse. * * • classi potesse considerarsi come il movent.e essen- 7.iiale di tutti i fatti storici. pur continuando a ri– conoscere la predominante importanza della· spinta degli interessi mat,eriali; era tratto ad assegnare alla amone de~li individui e agli impulsi particollll'i onde essa è mossa. un'importanza maggiore che J~ .. do\– trfoa marxista non ammettesse: e reajliva contro. o– gni forma di astrattismo. cercando di rintraCGi:lre impulsi. interessi e uomini I concreti e bene ,/indivi– duati dietro le forze anonime che si sogliono espri– mere con' vocaboli generici e astratti: Rivoluzione. Stato Popolo. Nazione ecc. L'esa-l{erazfone di questa tendenza. doveva por– tare poi 'il Salvémini. nel campo teorico. a trascu• rare quàsi interamente l'aspetto sodale della storia e l'azione in essa delle forze collettive: nel campo pratico. àll',eccesso del problemismo frammentario e all'illus'ione di poter utilmente creare ag~uppa– menti mobili di persone a volta a volta conoordi sulla sol4zione di partioolari problemi. fuori d'ogni vincolo '·permanent'e di concezioni politiche f.onda– mentali (secondo la nota dottrina deU'Ostroi;(o:tsky). Ma in questo libro sulla Rivoluzione francese, quella sua tende'nza ha un'espressione equilibrata. che con– tribuisce ad allargare e render più compiuta la vi- . Questa nuova traduzione della stor:a dello Jaurès sione e l'espos:zione dei fatti storici. Qui si _sente ;egue. a distanza di pochi mesi. alla pubblicazione, l'azione delle forze rollettive. e quella degli individui. èlella quinta edizione de La rivoluzione francese di innestata 'su quella e limitata da• quella. m:.1 capace G. Salvémini. uscita per cura della Società Editrice, di rafforzare o attenuare la sua efficacia e mpdifi– • La Voce». Si può dire che l'Italia non aveva carne l'impulso e !a direttiva: si sente il valore, de– dalo. in tutto il secolo XIX. alla lettemtura storici\. gli aggre.i;tati costituiti da certe fondamentali affinità sulla rivoluzione francese nessuna opera di qualche d'Jnt.eressl o d'ideali, che non impedisce però\ l'a- pregfo. dopo i famosi commentarii di Lazzaro Papi. zione di~•ergente c. comunque. diversa dei sinjloli Questa del Salvemini è ope1·a di piccola mole. e non componenli di foonte a particolari problemi. y. comprende che H primo periodo della rivoluzion~.. Ci sòno perciò tutti gli elementi che rendono dt1l 1788 al 1792. oioè sino al rovesc:iamenlo della organica~e. al tempo stesso. piena di vita 'la rap- rnonarc'hia. E non è originale. nel senso che l' Au- presentazione storica: c'è l'inquadratura salda e ci - tore abbia aggiunto materiale nuovo di notizie inc- sono i r:lievi plastici. i giuochi di luce e d'omb,re: cJJt,e. Ma. viceversa. è l'espressione di una. vigoros:1 c'è lo sfondo nett~mente tracciato e ci sono figun personalità d'indagatore e di espositore. il aualc ha che si mbovono con chiari segni. a un tempo. della attinto larghissime informazioni da un grandissimo · propria individualità. e dei legami che l'uniscono a numero di scritti generali e particolari usciti sin aui determinl!'li aggruupamenti. E questo spiega la f.9r- e da raccolte di documenti già pubblicate. e ha tuna. ben. meritata. del libro. e le cinque edizioni. l\1so nell~ sua ment,e .t~1llo questo copioso_ i:nat~iGle , attrav,erso cui l' A. ha continuamente rielaborato,.. la P.er f?gg1arne una ,~1s1one sua ?ella crisi . rivoln- opera suf tene.ndo conto di tutti i risultati delle z1on aria che travagliò la Francia sulla fme del . nuove ind4gini. !-peéialmente di quelle che in questi se.colo XVIII._ . , · . . ·, ultimi an:ni: ha c."umpiut·e. sia pure con intenti apo- La_ creazione d1 ~uest,o . lavoro del Salvcm 1 ! 11 -. ·•: logetici. ma con risultati obiettivi assai importanti. apparitene ad ue per.odo d1 tempo ( l~0t-904) 111 :. la SocieW.d'éludes robesspierriste presieduta dal ·no– CU! nella mente d_ell'A. and.~va f<;>rmandos1_ un ~uov? ,··: stro compagno Mathlez. che è oggi in Francia uno onenlamento. Egli aveva gia scritto. alcu111 anm pri- ' · dei più esperti ~onoscitori e indagatori della Grandi ma. insi,eme con altri meno importanti (ma pur •·.Rivoluzione. , pregevoli)' lavori storici. quella monografia sui Ma- '· · Muo .. qnali e Popolani a Firrn=.e dal 1280 al 1293. che ., VJNCENZO cuoco l.. . resta sempre l'opera sua più profonda. più origi- ? nale. p:iù viva. nella quale la successione dei fatti . ; • st01,jci. la struttura dell'organismo politico•~ciale. il ' cozzo degli. interessi in contrasto. il significato delle divisioni e ideologi.e politiche sono visti e rappre– sentati cori spirito che siam soliti ~hiamare marxista. quantunque il Salvemini avesse del Marx - durante la prima redazione di quest'opera sua - una me– diocre e frammentaria conoscenza. La visione ma– Lerialislica della storia e la concezione dc:lla lotta fra le classi come intima motrice dei più grandi 1,ivolgimenli storici. s'erano venule formando spon– taneamente nel suo spirito. sotto l'influsso degli av– venimenti cli quel periodo che va dal 1890 al , 1895. Nella pregevole collana storica di cui parlet'emo .altra volt'a: l'editore Vallecehi pubblica una nuov.a ; ecliz:one. del famoso sagigo storico del Cuoco. curata :, da Nino C.ortese.. ohe è un lcl:ligent,e e colto studioso ,della storia napoletana al tempo delle invasioni e dominaziene francesi e della restaurazione. Di cruest'.o;>era del Cuoco· era uscita un'altra buona ediz:one. -n6n molti anni addietro. nella oolleziorie dei classici italiani del Laterza. Ma il Cortese vi aggiunse or!\ opportune note illustrative e appendice-' di documenti. Il Cuoco. dopo aver rofferto per molti decenni un'ingiusta dimenticanza. è s.tato og,zetto. negli ultimi 20-25 anni. di notevoli studil. sopratutto del Croce ~ del Gentile e dei loro seguaci. Quest:i sua fortuna è dovuta sopratutto al fatto che ejlH fu considerato come un tipico rappresentant,e del mov.imento di idee e di cultura dell'Italia meridio·; nale e. particolarmente. di quella corrente di pen~~ siero eh~ ,i;;caturiva dalla copiosa e fresca sor(l('Ute"· vichiana. ' -~ in cui ,esplqdevano in Italia le prime manifestazioni di una lotta autonoma del proletariato c~rntro la borghesia .e si avevano i primi segni di una. « oo– scienza di classe» proletaria. La conoscenza più compiuta del pensiero marxista. che il Salvemini venne acquistando in seguito.· dette un più specifico orientamento a certe sue idee: ma egli era (ed è) t,emperamento spirituale troppo esuberante. perso– nale. irrequieto. per potersi adagiare nello schema cli una dottriha. Sopravvennero poi i fatti del '98. che. determinando necessità di temporanei aggruppa– menti poHici e di forme di lotta che uscivano fuori dalla rigidezza rettilinea in rui il pensiero marxista . e:a stato ooncepito in quei primi anni di divulga– zione. spronavano la menl,e di molti a una revisione. d,i dottrine. e mentre quel gruppo di socialisti che si raccoglieva attorno a questa rivista formul'av:1 quel cànone d'azione che fu detto del riformismo il Sai vernini andava oltre: negava che la lotta d~lle Biblioteca Gino Bianco Giustamente osserv:1 il Cortese che l'influsso del Vico si •C!rercita sopra il Cuoco soltanto in un secon-,· do momento della sua attività di inda~atore e di· studiioso qu~ndo egli era già venuto coordinando e · organizzand& il risultato delle sue cono~eenze ed e- •· sperienze• storiche sotto l'influsso di altri scrittori. r– da Platone a Rousseau. e pvincipalmente sotto l'in- ... flusso del Machiavelli. Del Machiavelli il Cuoco ha s·eni-a dubbio la visione concveta e realistica dei fatti.

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