Critica Sociale - XXXVI - n.14-15 - 16 lug-15 ago 1926

CR!TICASOétA'.tE 23i Col_·Patto ·_ df Locarno; ·_i,nfatti; fa G1'anbrèttagna · si è resa _garante della smilitarizzazione della Renania -in t~n modo ,m-0lfo fYiù definito che non col· Ti·aftato di· Versailles. - Se la Francia 'e. la ,Ge1,mania · mobili– 'tano truppe attraverso H loro qonfinè renano com– piono un · atto ·che pÙò ,essere ooosidera.,to' ,corne un casus belli o un casus foederis per la Granb~et– tagna. _Se Francia, Ge.rrnaniia e Belgio fossero le sole. P,ot,enze di Europa, cotesta craraniia mon sarebbe molto pericolosa; ma torbidi 0 e oonfHtti possono sor-ger~. ,tn, altre parti d'Eùropa e avere la loro r,iper_çùs_stone ~u Francia, Germania o Belgio. ·fo9l– tre, .-Jl Patto -~1 Locarno Hon. impegna minimamento i D@'lninions britannici e l'India. Stando cosl le cose,· _ oc;corre· attenersi ai deliberati della Confe– ren~~: ·imperiale britanmica del 1923. « Con tale sii-· stenia, la Granbrettagna sarebbe· primariamente re– spobsàb-He nella. trattazione dei : problemi e:uropei menfre •i'l çan~dà tratJerebbe ie sue quesMoni nidrd~ americane, ·n .Sud-Africa,. i suoi . proble•mi africani e l'Australia· ,le s1ie questi9ni -dell'Oceano -Pacifico: come oggi realmente fant10; ma, non appèna sorgesse qualsiasi seria : quesliome ·che .inte1,essasse' l'Impern o minacciasse irna guerra gçnerale, i DomiRions si . consigberebbèr? _recipro'cameo:tc e agirehbero collet– .tivaipiente, attraverso la' Società dclie Nazioni o· in allr\>: Illo<lo secondo. le ciroostauze· ». . . , In altri termini, ,secondo· la Round 'Table. (che rHlétle l'.opin1one di influent_i circoli polilici· inglesi); . la politjca estera clell'Jmf>ero britànnfco deve atte– nersi )1lla fpndainèntàle distinzione tra problemi mon:diali · ,e ·problemt regionali. Neì p-r9blemi l'non- · dia li - f'-Imp~-~fil .. clev~. seinj.n;e interv,eni~e; nei ·p.ro– blemi «_i·egio11ali » dèv~ .fmmischi~rsi H meno possi– hilef, intervenendo ~olo .. quando essi minaccino dì allargru·si. e cli intacca1,e. la ·stia compagine. Cotesto atteggiamento di « relativo- distacco·» è copfèrmato anche in G[Uella fiarte degli· scrilli · della Roun_d Table ove si" prospettà ·L'ipotesi -cliuna Unione o fecleraz,iohe · ec011om!ca eUiropea. La Rivista inglese approva pienamente le _parole pronunciale a Lon– dra· nel- dicembre· scorso dall'0n. Briand sulla ne– cessità di abbandonare i particolarismi . nazionali, sull'i.1rgeitza, di coslitùire_ ,una «· famiglia europea» che possa· resistère alla crescente pressione degli Stati Unitì d'America; -è disposta anche a credere che· una sìm:le unione non sarà cli1·etla contro la Gran• hrettagna o contraria ai suoi interessi, perchè « alla lunga la .prosperità cli. ciqsç.un Paese significa la prosperità di tutti»; però.:. ·-.prima di ·assumere nuovi impegni nella Conferenza economica che la Soc.i~là delle N aziopi sta prep.arabdo, la Gran Bret-. Lagna dovr-à acèordarsi coll~ altre parti defflm– pero · ~-riorganizzare completa1:11ente i suoi rapporli economici coi Dominions. « L'Em'Opa è presente– mei1te, e lo sar~ per _un pezzo, la nostra princi– pale, cliente. Noi non pqssiamo, quindi,, rimaner~· del· lutto ~stranei, al mòvimento verso -_l'unione coo– nomic~ europea.. D'altPa par-le, per 1·ag;oni econo- · miche e politiche~ 'noi non possiamo diventare mem– bri çff.ctliui .di una tale _Unione, clat,ò che essa. p1;eùda. u~1a forma oon.creta è definita. Noi. non potre1nmo mai, per esempio, adottare una .tariffa europea p~r il grano _del Capadà._.. Forse, nel corso della:· e-vohi'zione economica che sta graduàlmenle saldaòdo· l'mnànità · in associazioni sempre più com– patte ed :estese, il popolo ~ brjtannico » pi.1ò essere chiamalo· ad occupare una posizionè intermedia tra i Conlinenli. Attraverso il Canadà esso è interes– salo alla prosperità degli Stali Unili, come attraversv la Granbrett~gna esso è foleress~to ,alla pace a aI benesser,e .· del Continente em'Opeo .. M~, qualm)({UC sia la .[unzione .,che ci spetterà nella nuova epòc:1, che ha cominciato a- svolge1;si, è ormai· tempo per· noi di ben riflette-i'e-·come -possiamo adaltarc:i il me– glio 'possibile aU:e •mutevçil~ cO"ndizionni. di un mondo Bibliot~atisfrrà1Bi~nto E. M. Ciò- che sì- stàmpa 'STORIA DELLA RIVOLUZ-IONE FRANCESE La casa Editrice delle Edizioni Lavinia si è acointa ad un'impr-esa coraggiosa. che merita di essere aiutala: la pubblicazione di una traduzione Haliana di tutta la Storia della Rivoluzione francese. di J1ean Jaurès. Di quest'opera. molto ampia. ave-va già· ·iniziato la traduzione. quasi trent'anni addietro, la· Casa Editrice Mongini; ma ne fu pub– blicata: so1o la prima parte. che tratta della prepa– raziom·e del moto rivoluzionario e del periodo. della Costftuente. ,La· nuova traduzione. che è opera del prof. G. ,Bottèro e di F. Orasso. comprenderà tutte le pa.1;_ti cl.ell'opera dello J aurès·. fino al governo di Termidoro. La prima dispensa. uscita· pooo fa. è . una buona promessa. per .la fedeltà e il garbo con ct~i la traduzione è fatta e per il deooro della stampa. Auguriamoci che la pubblicazione possa ,essere compiuta al più presto e che se ne trovi copia nella biblioteca di ogni so<:!ialista colto_ anzi cli; ognuno che.·· interessàndost ai problemi del so– cialismo. voglia conoscere le prime scaturigini di questo 1niovimento che. per quanto temporaneamente soffocato fo alcuni paesi dalia viol,enza della rea– _zfon.e. 1resta pur · sempre. anche in questi' paesi. il p;rob1erna fondamentale della società moderna e il -fàro di· speranza verso cui guardano gli oppressi di- tutto il mondo. · · Lo Jaurès oons:idera infarti la rivoluzione fran– cese .. non solo per l'importanza che essa ha in sè.– -in quant0 ha liberato la società dal predominio cli. .ceti parassitari. schiudendo la via al, pieno sv1- - Juppo delle forze capitalistiche e a un gigantesoo. , prngress,o. qegli elemen_ti del~a civiltà nel ~o·ndo: ma anche come attuaz-1one eh qtiello stato di cose , da cui è sorbo il movimento autonomo della classe operaia ed è stato posto. in termini_ più radicali e pit:1 vasti. il problema di egùaglianza e di giusti– 'zfa sociale. che la rivoluzione francese s'era pro- posbo di risolvere. . Lo Jaurès s•i è aècinto a' quest'opera dopo ùna lunga e cosc.i,enziosa nreparazione fatta sulle opere gìà uscit,e alla luce e sulle raccolte di documenti editi a cmà cli parecchi studiosi del grande avveni– mento: ed ha egli stess,o compiuto pazienti inda- , g.ini in Archivi e Musei e ha cercato di rivivere Jo spirito della rivoluzione nelle varie sue espressioni. rileggendo attentamente le iracoolte cli quei giornali su cui ,Marat. Hebert Condorcet. Brissot ed altri non soltanto manHestavano la propria irrequietezza o, H proprio travaglio spirituale, ma si rendevano anche interpreti. di tutto l'incomposto e çonfuso agi– tarsi di spiriti entro il c1xigiuolo del movimento ri- . voluzionario. · Lo Jaurès dice -di aver avuto tre ispiratori: Plutaì·co. M,ichelet. Marx.· Il primo lo ha evidente– mente. guidalo ad appi·ezzare l'influsso dell'indivi– duo e. delle suo buonè o cat'tive qualità morali nel giuoco dei fatti sociali; il seoondo .gli ha offerto una vivace e palpitante evocazione degli avvenimenti che egli si proponeva. di esporre e interpretare. e delle passioni il cui ooz~o cosliluì l'aspetto più drammatico della crisi rivoluzionaria: il terzo gli ha offerto il cànone di interpretazione per ricercare. sono le ap– parenze spesso fallaci. la s,ostanza vera dei fatti e i moventi più reconditi. perchè più profondi. In' realtà. non sempre lo Jaurès riesce a fon– dere in unità organica queste tre diverse ispirazioni. Egli rappresenta la sintesi più potente e più larga della tradizione democraticl;l francese. e vede l':1.v– vento del s,ocialismo e della giustizia che esso si propon(} di · ~ttuare. come uno • sviluppo per con– tinuazion~ » dei principii che la rivoluzione francese ha ·posti. anz:chè per arilit~si dello stato di fat-to che essa ha atttiato. Il richi~mo ai principii di Mru·x. che ricorre in più punti, può anzi apparire talvolta sforzato e artificioso. Certo è molto più spontai1eo e in limo. lo spirito ~~r~ista _nella bellis– sima opera (la cui lettura oo~s1ghamo v1v~mente_ ad · oani socialista) che su La Grande Revolutwn scrisse - i( K1:opotkine. èhe pµre non era. marxista: e sovra– tutto certi aspetti della rivoluzione (come la lotta

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