Critica Sociale - anno XXXVI - n.13 - 1-15 luglio 1926

CRITICA SOClALh 193 IJ?.Ort~priI:na che nasca, e che la democra– z~a e rl socialism•.o vo~liono _salvo cd agguer– rit_o per promuovere 1 mezzi della pace. (La– scia!Il_o stare se perpe~ua o no. Ci sono ag– gettivi che hanno virtù di mettere una · cl~iaz~a di sarcasmo su tutto ciò che ·vo– gliono appalesare). Possibilissimo che i sul– lodati epigoni di Versailles riescano a fare abortire que,sta nascità o rinasdta. Ma resti ben chiaro che il tentativo di ~ui si tratta non è « borghese »; che quello, oosì chia– mato da Angelo Treves, in realtà non è mai esistit~, tranne ?he i~ un nome; e che quello che s1 annunzia. s1 nasconde timidamente. proprio in quella crisi di rinnovamento che fa gridare trionfalmente alla reazione - ed a _certa rivoh~.zione che di quella piglia tutti gh argomenti e qualche volta sembra pi– gliarne f.in l'anima - al « croUo » ! La So– cietà delle Nazioni vera è in quel germe ..:_ eh~ può e~sere. schiacciato dagli scarponi de1 Governi reaz10nari - di insurrezione dei piccoli dell'Assemblea contro i grandi del Comitato. Il germe è nell'intuito di un or– dine internazionale sistemato democratica– mente, che riduca al comune diritto -l'ege– IJ?.Oniadelle Grand1 P ,oten.ze, ,e tutte obblighi; sia pure con cautele d.a escogitarsi nel– l'interesse generale, al rispetto della volontà del maggior numero, cominciandosi con l'a– bolire il precetto dell' ullilnimità, che non ha senso in una rappr,2sentanza collettiva. Il fine del movimento è una Società che sia verament'e lo ·Stato delle nazioni lo Stato degli Stati! ' Gli scettici hanno mille ragioni per du– bitare e per sogghignare. I fatti da cui si intravvede la necessità dell'avvenimento fu– turo. possono da essi essere contraddetti. E sia. Ma sappiano quale è la sostanza della questione. UR idealismo as~ratto che invece la ributta al di'là di tutte le conseguenze che sono nella nostra prospettiva, confinandola . nel domani di una futurissima rivoluzione, mentre la rivoluzione è di oggi e cli tutti i giorni. lenta ma progressiva, · è un icleali– sn1O che si confonde troppo col suo con~ trario. ·Esso infatti. senza volerl,o e pJù senza saperlo, viene à negare ogni virtù all'azione pos.itiva quotidiana del proletariato organiz– zato internazionalmente, il quale ha assunto una Società delle Nazioni, che non lo era, e si è impegnato a farla essere. Mirabile opera e feconda per sè, anche se non riu– scisse a comporre il quadro perfetto neUe sue linee troppo classiche. - La sua virtù è già nella proposizione, è già nel n1,ovi– mento. Sotto tale specie va giudicata, e per noi - non esitiamo a dirlo - entusiasti,ca– mente aiutata. I tempi dell'Apocalisse si fanno tutti 1 . . ' g10rm un ... poco. JtABANO MAURO. Abbonatevi a Critica Sociale BibliotecaGino Bianco I PROBLEMI ·DELLA UNITA dell'organizzazione d.i classe dei lavoratori Riassumiamo dal Labour -Magàzine, numeri· di m:ig– gio e di giugno, la Rel,a;ione di Federìco Adler al Co– mitato esecutivo della lnternaz;onale Operaia Socia– lista, sul problema del fronte unico s.'ndacale inter– nazioTU1le, intorno al quale si f/J. tanta polemica fra socialisti e comunisti. · Ogni giorno abbiamo una 11uova conferma del fatto che le organizzazioni operaie sciupano in con– flitti interni una grande energia che dovrebbbero im– piegare èontro i loro comuni nemici: il capitalismo e l'imperialismo. Chiunque ha a cuore la capacità com– battiva delle classi op~raie non solamente desidera l'unificazione dei loro movimenti, ma studia tutte le possibilità di raggiungere questo scopo supremo. Il Congresso Internazionale Socialista Operato di Am– burgo ha fatto appello all'un_ità. Il Partito Britan– nico ·Indipendente del Lavoro ha proposto che « il Comitato Esecutivo dell'Internaz:onale Socialista Ope– raia invitasse il Comitato Esecutivo della Terza In– ternazionale ad una Conferenza collo scopo di inda– gare le possibilità di formare una Internazionale che comprendesse tutti quanti». La sorte di tale Con– ferenza fu però' già decisa, prima ancora che il . Comitato Esecutivo dell'Internazionale Socialista Ope– raia la prendesse in considerazione. Il Comitato E.secutivo Allargato della Internazionale C,)munista si è espresso in modo non àmbiguo. Nel discorso · ivi pronunciato da Zinovieff il 20 febbraio si legge questo passo (edizione tedesca): « Il Partito britannioo indipendente,del Lavoro pro– pone l'unione della Seconda e Terza Internazional<>. Risponderemo alla loro lettera punto per punto. Noi non possiamo naturalmente rinunciare alla nostra in– dipendenza, all'esistenza del Comintern e dei partiti comunisti. La creaz:one- del Cominf'ern e dei partiti comunisti è il più grande fatt.o della storia. E,· con– seguentemente, la nostra risposta è: no, mille volte ·no! Noi vogliamo l'unità delle classi operaie, . ma l'unità basata sul comunismo e sul leninismo» . Nella edizione inglese di questo discorso, le espres– sioni che avrebbe usato Zinovieff risulterebbero meno enfatiche. Invece del: « no, mille volte, no » si legge · un solo « no», ma esso· non può lasciar dubbi, oome non può lasciar· dubbì il prolungato applauso che accolse la dichiarazione di Zinovieff. La proposta del Partito inglese Indipendente del Lavoro è stata dunque respinta, e il Comitato Ese– cutiYo dell'Internazionale Opera'.a Socialista non può che constatare l'insuccesso. Ma forse non c'è mai stato un momento in· cui i responsabili della di– sgregazione della classe operaia si siano così aper– lamente traditi, ond'è che, ora più che mai, è op– portuno precisare quale sia veramente il problema. *** La differenza fondamentale fra la Internazionale Comunista e il proletar;ato socialista sta soprattutto nei problemi della organizzazione. Il contrasto ha tutta una storia. Lo scisma socialista russo, al Con– gresso di Londra del 1903, fra. bolscevichi e men– scevichi, fu il risultato di divergenze, sui problemi della organizzazione. La questione era se in Russia l'Òrganizzazione dovesse seguire l'esempio europeo, formando Sindacati e organizzazioni politiche delle masse, o se, invece, l'organizzazione segreta dei capi

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