Critica Sociale - anno XXXVI - n. 7 - 1-15 aprile 1926

104 CRITICA SOCIALE rierò. Metà dei proprietari irlandesi, che rifiutarono di wnclere l:1 loro terra. secondo I,e norme della legge \Vyndham, sono costretti a venderla verso pagamento in 15 anni. Tutta la terra irlandese apparterrà presto all'Irlanda, e il lavoro .agritoolo vi sarà condotto da possessori indipenclenti, sicuri della loro stabilità, li– berati dall'antica tirannia cli capricciose espropriazion~ od C'Scomie di affitti esorbitannti, e felicemente acqui– siti ormai alla pratì.ca della cooperaz:one. Viaggiando l'Irlanda - scrive lo stesso Spender -– si ha l'impressione che non una singola r:forma abbin prodotto un così grande cambiamento sociale, ma che per un complesso cli azioni, di ripercuss~oni e di ef-. Iclti, b inle.ra classe dei contadini, nel' corso cli una gl'ncr::izionc, sia passata dallo squal'lore e dalla degra– tlazione più profonda a un alto tenore cli vita, cli be– nessere e cli com/ orl. . Il progetto inglese dovrebbe ::mche migliorare la ri– forma irlandese. Il pericolo in Irlancl:1, ora, sla nel– 'indcl>ilo e incontrollato potrre del piccolo propr:e– tario-ooltivalore. La Commissior,e proponente ha scorto il pericolo di un trasferimento puro e semplf.ee della· lerra al coltivalore, in quanto con ciò si sarebbe sot– tralla la terra al\ beneplacito di un piccolo numero di padroni ii'responsabili, per passarla al. par:menli illi– mitato arbitrio di un gruppo un po' più largo, ma non per questo .necessariamente migliore. Essa lw quindi rimesso in vigore e rafforzato, a questo punto, . un 1)rov,•edimento dell.'.l legislazione di guerra appl .– calo in via di prova: il conlrollo dello Stato su.11:i. colliv.azi,one. Una buona coltivazione era la condizione per avere il sussidio di guerra; una buona coltivazipne sarà in avvenire la condi/io sine qua non dell~ condu– zione della terra ing\ese, e sarù la nuova hase civica del progresso della terra. I conservatori not1 credono che ·sia necessario « rivo– luzionare~ il sistema terriero inglese, come non cre– dono si.a necessario stimolare l'aumento della produ– zione granaria e· alimenlare in patria, per ovviare al ' pericolo dell'.'.lffamamenlo in caso di guerra, perchè (essi dicono) un aumento della granicoltura si potrebbe avere soltanto, o· con la protezione, o con sussidì ai coltivatori, in entrambi ~ casi con una spesa su– periore a quella che si _dovrebbe sostenere per ga– rantire l'approvvigionamento dai Paesi di oltre mare, in ,caso di guerra. Quindi, il Governo conservatore, pur riconoscendo in un suo recente « Libro bianco » che « il sistema del proprietario e del fittavolo ha cessato di essere ef– fcltivamente economico, pe~chè i proprietarì sono sem– pre meno atti· a fornire quanto oc0orre per i migl:o– ramenti permanenti», non crede che « la salvezza del– l'agricoltura inglese, come ebbe a dire Lord BÌedisloo alla Camera Al'ta, si possa ottenere con isteriche e speltacolose crociate cli partito e con programmi ter– rieri rivoluzionarì » e segue una polit~ca la quale ·se– condo il Times (20 febbraio), non contiene« strava'cran– ze siffatte"· Fra le proposte con le quali esso cere~ di promuovere l'incrertiento e la salute dell'industria acrra– ri_a vi sono: le facilitazioni al credito; lo sviluppo ti df'i piccoli appezzamenti, compresi quelli in proprìetà • lo sviluppo della edilizia rurale; il miglioramento d~ll,ç canalizzazioni; l'incoraggiamento alla produzione delle barb~hietole ~er .:::G sussidi ai coltivatori; lo sviluppo del runbosch1mento, della viablttà, dei sistemi di ven– dita dei prodotti, delle ricerche sc:entifiche agri• cole e dell'islrnzione agraria; il m:glforamento del be~ sliam:.-. e la formazione nel Paese di un senso di s'.cn– rezza e cli fiducia. BibliotecaGino Bianco Provvedimenti questi che, più o meno, tutti i Go– verni hanno adottato, ma che hanno lasciato insoluto il nocciolo del problema (1). N elio stesso campo liberale, vivacissime sono stat-e' alcune critiche al progetto, tanto che, nel Congresso. del 18-19 febbraio u. s., molte cose furon dovute gettare a mare per mantenere unite le due ali del Partito che, come si sa, propen_pono, nelle pmfte estreme, verso i conservatori e terso i laburisti. E l'altuale progetto, se– condo Macdonald, non avre!Jbe fatt,o altro che sfaldare il Partito li!Jera\e. Infatti qualcuno ha g:à com~nciato a dimettersi. Perchè, si è domandato, lo Stato deve espropriare il fillaYolo che non è riuscito? Si espropri:a forse un industriale o un commerciante sfortunato? Si propone, tra l'aHro, di compensare il proprietarto della l'erra, in perpetuo, con una annuaJità garantita dallo Slato., e derivala da « un affitto fisso " che dovrà pagare il coltivatore. Ma, il) tal modo, questi pagherà per i miglior.'.lmenti arrecati al fondo anche quando essi saranno esauriti, ad esso dovrà rinnovar\i a sue spese. Si dice, nel progetto, che certo il Parlamento inter– verrà a mutare la misura del canone fisso pagato dal fittabile, se i cambii della moneta « unpazzissero ». Ma se, invece, mutasse e « ballasse» il va1ore del grano, che cosa accadrebbe? E che cosa verrà a costare ai contribuenti con· ine·- ' vitabile inasprimento delle imposte, un sistema basato sopra una organizzazione di funzionarii indennizzati che debbono regolare tutte le fùnzloni dell'agricoltore'. sostituendosi a lui nell,a direz:one delle diverse opera– ziohi ·culturali? Non verrà forse a costare più di quel che si otterrà dalla maggi-0re produzione? Invece, suggeriva dopo queste critiche Edcrard Har- • t, per (2), per stimolare gli agricoltori a coltivar megli\'.'l e i proprietarii a get,are sul mercato 1e loro terre of– frendo UJii'occasio:ne propizia al contadino capace di diventare fittavolo o proprietario, occorre rimaneggi;are il meccanismo delle imposte, alleviando quei terreni che furono migliorati e colpendo fortemente le terre susceltibili di coltivazipne intensa, e trascurate o ma<– landate. (Si propone, cioè, di colpire ciò che non esist2: nè }a ricchezza, nè il Lavoro, nè il prodotto: di pre– miare l'iniziativa, di punire la neg\igenza). Il Journal des Bconomistes, nen'a sua cronac:.1 del 15 ~ennaio, non si peri,tava di definire il progetto li– berale come ,, antieconomico sotto tutti i punti cli vi– sta" e appartenente « a quell'assurdo socialismo eclet– tico che ha distn~tto il 1partito I:beraJ:e a prof~tto del · Partito del Lavoro e del Partito conservatore » · e ri– solventesi in defmitiva, «nell'investitura di und nuo– va classe di propFietarii con contratti d'affitto a per- petuitià ». .. Certo è che al Congresso del Partito liberale Lloyd George, che già davanti all'opposizio1Je del1'ÀssocÌa- ~ll ~residente della Co1:1missione plitica della Camera d _Aguco~tura del Bedf?rdsl11re ebbe a lamentare che, nel Libro Bianco, « non v1. era una sola cosa che servisse ad occ1;1_pare un udmo di più nella terra, che. è il punto cruciale del! 111tero pro~lema •, e nulla che « aiutasse le terre povere e coloro che c1 lavorano sopra ». E Ha111sa.yMacdonald, parlandone in una riunione dichia– rava. che 11 prog~·amma conservatore « èra la oon'fessione ohe 1 Conservat~n ;11,onhanno fiducia in nulla di ciò che hanno detto sull agricoltura ». La loro politica si può r·ass _ mere· cosi: ' 1 u . • ~oi non possiamo fare quello che ci piacerebbe (il prote– z~omsm_o);.n_~n farem? qu~llo che altri voLTebbe che faces– fu~o (sussidu) ;_ma v, a~s1c1:1riamoche continueremo a par– ~1e molto gentilmente d1 vo1. Siamo i vostri amici come lo siamo sempre s_taLi ». (Times, 22 febbraio 1926). ' (2) .« Land policy .• new and old " in Con'femporary Revi.ew gcnnaJo 1926. , •

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