Critica Sociale - XXXVI - n. 1-2 - 1-31 gennaio 1926

4 CRITICA SOCIALE siderare l'amore la maternità, le cure della casa Bene fu detto che Ella era la consolatrice. Can– e dei figli, come' altrettanti se,gni di_una ~nferio- solare è animare. Ella era la confessora, a cui rità organica sancita per la sovramtà e 11 ~u~n traevano le donne per affidarLe i segreti e le P iacere dell'uomo· e in conse,guenza, la fanugna angustie delle loro anime ed attingerne il rispetto ' ) . costituita sempre fuori dell'uguaglianza, ossia che la donna deve prima a: se stessa, alla sua per- fuori del diritto umano. La donna sempre stru-' sonalità, al suo destino, per rinforzàrsi nel culto mento del pia.cere e serva nella casa, allontanata di una missione che non si compie se la donna dalla vita sociale del compagno e data all'esercizio - sorell~, amante,· sposa, madre - non arriva di pratiche r,eligiose per garantire il « padrone- prima alla pienezza della propria individualità. uomo ,, della propria fedeltà nella sua solitudine Anche quelle che non potevano intenderLa com– spirituale. Nessuna reale, intima comunione.del- pletamente intuivano che l'Anna ave,va regolato l'uomo e della donna, nessun profondo compene-- la sua vita in guisa da valere come un esempio, trarsi dell'uoino nei bisogni dell'anima della don- come qp.a testimonianza di verità, in una coe– na · un'arrogazione spavalda nel maschio cli diritti renza aie era tutta luce ed armonia. Nè solo le ) . senza doveri, di libertà senza responsabilità, per compagne· ma tutte lé donne - fo più umili e le tutta la vita del senso. E le le~gi che tutto cons.a- più super'k - che 11ccqstarono la « signora An– crano perchè fatte dall'uomo per l'uomo! E la na ", ne subirono lo stesso fascino, che superava religion~, di un ritualismo tutto materiale, che l'ammirazione per raggiungere la de,vozione; per Lutto santifica per l'odio atavico alla donna, mae- tutte era la Sorella da cui irradiava su tutte una stra di peccalo e vaso di tentazione! E il capitali- virtù sovrumana di bontà e di elevazione spiri– smo, il quale fa suo pro di ogni congiuntura, poi- tuale. chè lo sviluppo industriale meccanico chiede forza Era la più « donna " e la più « signora " di di lavoro a buon mercato, tira la donna fuori della tutte. Umile ed alta più che creatura; la più li– casa, la irreggimenta nelle suè officine in concor: bera nella coscienza, la più ligia al dovere, alla renza con l'uomo e, per la sola• ragione che è missione, che Le imponeva di fare del valore suo donna, cioè più debole, si autorizza per lo stesso un'arma lucente per la causa di tutte. Un mormo– lavoro a frodarle il salario oltre la stessa capitali- rìo di ammirazione e di tenerezza si sollevava stica norma di frode che r,egola il salario dell'uo-. sui suoi passi. La gente con ingenua balordag– mo. Dov'è la famiglia, allora? Dalla deserta casa gine lodava questa rivoluzionaria che era una operaia., i fanciulli abbandonati, o restano nella « dama ". Avesse la gente intuito ché Essa era strada, o sono chiamati a lor volta a fare con- la donna perchè era la rivoluzionaria, cui nessuna correnza nella fabbrica al padre ed alla rnadre. cosa bella era estranea, che era fatta -per godere e Udite il pianto dei fanciulli nella lirica del poeta far godere tutto ciò che eleva la vita ed esalta la inglese? donna, come pepositaria del mistero della conti- Nessuno soffrì questa tragedia come il cuore, di nuazione della vita! n gusto della bella casa, il Anna. La sua ribellione fu un ignorato miracolo di .senso di una sobria elegàt1za, la passione pei: ..tutte soavità materna e di fortezza eroica. Tutti s~no la le forme belle non è l'appannaggio deJla ricchezza sua indomita azione esterna, nei comizi e, nei· .. conservatrice, ma l'oggetto di un.a conquista mo– Congressi, le conferenze, gli studi, le relazioni, il rale, il fine di una elevazione, cosciente individuale, disegn~ di legge elaborati pe,r la discipiina del la- a cui ognu1110 deve tendere, per l'esàltazione del di– voro delle donne e dei fanciulli nelle fabbriche; vino che è nella persona umana. Il lusso opprime, ciò che di più fermo è nellaJegislazione italiana sigilla la servitù, l'abbiezione e la miseria. Il bello /' in tal materia è uscito dal suo •Cuore, a prezzo di eleva,. emancipa, g:oconda e migliora. La confu– cimenti che erano martiri, in cui si disfaceva il sione del lusso e dell'arte è una delle grandi aber– fragile corpo già invaso dal male. Anche tut.ti razioni dell'evo borghese. Il bello è di tutti, deve san11Ol'ardore con cui, contro il beffardo scetti- essere di tutti. La donna deve imparare a conqui– cismo socialista maschile, volle, impose al partito · starlo, a circondarsene, per•letificare, spiritual– la rivendicazione del suffragio femminile uguale rnen.te la vita intorno ·a· sè. Oh! l'~;tusiasmo del– al maschile. Ciò è parte della nostra migliore sto- l'Anna per tutte l~ nobili lavoratrici che le por- ·ria - della storia della organizzazione femminile tavano l'umile confidenza di un disegno elegànte, operaia e socialista, sindacale e politica. Nostra, di· un modello originale, di un ninnolo grazioso, veramente, tutta nostra - senza alcuna promi- scoverto o ·creato dalle loro mani. Oh! la Sua· scuità di femminismo borghese - ; poichè l'e- passione per le scuole di arte, per il. popolo, per mancipazione di classe e l'emancipazione di sesso le iniziative della «Umanitaria>>, quando la di- - si presuppongono l'una l'altra, procedendo da un dirigeva un altro santo, Augusto Osimo! , unico spirito, da un'unica aspirazione di ugua- 1 • • * * * , lità e di giustizia contro una stessa volontà ed . . . ' · uno stesso orgoglio di assoggettamento e di mor- ...,Più oltre, 1.n q~este st~ss~ p~g1?e,. uno ha vo- tificazione. umana. Azione essenzialmente etica I luto deporre 11tributo dei b1mb1, 11fwre del loro nella origine sua; e nel suo andare, vittorioso, , ~icordo per l'Anna. Non pot~v~ mancare .. ~ bimbi squisitamente politica e rivoluzionaria, p.erchè tra- 1,adoravano. ~el_loro _sensog1_01oso. ed es~ebco ~el– sformatrice della malyagia materia sociale, così l essere aneh essi sub1van? p~enamente 1~fasc~no intrisa di lagrime e di sangue! che promanava da quella « signora » cosi palhda * * * ,Ciò che è :noto invece a pochi è la passione in– tima di tanto apostolato, che· si traduceva 1n·una perenne bontà luminosa tra le compagne, in . U!1,'assistenz~ indiv~duale di consiglio, di affetto, in BI bhotettauiooiSiane.ii>ncava mai. e bionda e dolce; ignoravano la sua ~toria e la sua filosofia e sentivano in Lei la creatura venuta a pFomu.overe tutto ciò ehe è elaterio della vita; traevano da essa il profumo dell'esistenza buona per cui vale la pena di esistere. I bimbi non mi-· surano - come fanno i grandi, il cui raziocinio è guasto dalla scuola - le creature alla grandezza 1·

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