Critica Sociale - XXXV - n. 18 - 16-31 settembre 1925

CRITICA SOCIALE 227 Cauwelaer-t: « Bisogna fond~re la pace, sui fatti economici; l'equilibrio politico ne dipen– de». E il proponente Loucheur: << Non soltan– to la classe operaia, ma tutti i popoli, tutte le Potenze debbono esser,e rappresentate alla Conferenza». L'unico socialista presente, an– zi il sindacalista J ouhaux, ricordò che la pro– posta era già stata presentata nel 1919 al Con– gresso di Washington e respinta per un so1o voto. « Se fosse stata accolta - disse - quan– ti mali si sarebbero· evitati!>;. Il valore -etico della proposta fu messo in luce speciale: « Nulla di più pericoloso, ·disse il J ouhaux, che lascia1~e i popoli nella ignoranza dei mali di cui il mondo soffre. Bisogna illuminare l'umanità perchè cammini più fiduciosa ver- so nuovi destini ». · Al che fa ·eco ancora il Loucheur, conclu- dendo: « Diciamo la vefità ai popoli». É un ·vero grid·o dt angoscia che sfugge a c1ueigran– di borghesi, ancora ignar:i,•;forse della terriibi✓ lità delle illazioni che si annidano nel pathos dell' o:ra. Ma tutti hanno 1a sensazione di bat- · _tcre alle porte del destino:·« La sest_a Assem– blea della Società delle Nazioni - dichiarò un rappresentante. - resterà i' Assemplea del– la conferenza economica ». · Parole? Parole. Ma il pathos che le ispira è reale ·e questo pathos a sua volta si radica , in una realtà· economica e sociale che non si nasconde più. 11 capitalismo è· messo sotto. accusa. La Conferenza economica ne sarà il processo. Il proletariato va a -costituirsi parte civile. La Società delle Nazioni si trasforma in tribunale. Il delitto della guerra si pone come l'epifenomeno più tragico della __ que– stione sociale. Chi non intende il vant3:ggio che ha il proletariato mondiale ad essere pre,– sente, non intende nulla della dinamica della_ storia e della vita. Le astrazioni idealistiche del• pacifismo borghese cedono al concreto della critica della economia borghese che ge– nera la guerra. Può H pacìfismo borghese es– sere partito dalla sesta assemblea della So– ciefà delle Nazioni m-ortificato; non il nostro, che non si pasce di frasi solenni e vuote, non il nostro che nella '.mozione di Marsiglia si · ·appellava dalla decadenza tragica clel capita– lismo alla ascensione ricostruttiva del socia-:– lismo. Certo bisogna intendere che si tratta di luci crepuscolari dell'alba. La Società del,le Nazioni è uno struniento di cui il solò artiere che sappia ad.operarlo con tutta la sua effi– cienza -" il proletariato - è ben lungi dal tenerne il possesso. Gli altri nè lo sanno, nè lo vogliono adoperare, temendo la forza dei suoi contraccolpi rivoluzionari. Ed ecco-come torna l'analogia della conquista proletaria dei Parlamenti e della conquista proletaria della · Socielà delle Nazioni, che giustifica appieno la tattica della Internazionale adottata al G:ongresso di Marsi.glia. É, -cioè, sempre la conquista del polere, sotto la specie propria ·delle rela~ioni estere, che si impone u:r:gente al proletariato internazionale, non diversa– mente che nelle relazioni interne; qui si tratta di garantire la libertà, là di assicurare la pa– ce, ~empre oppugnando gli stessi ceti nefasti alla pace ed alla libertà per quel forsennato egoismo, che li rende ciechi alle rovine che Biblioteca Gino Bianco · seminano nell'avidità folle di proc·acciarsi ciò· che stimano il loro esclusivo interesse. L'appello es'plicito alle ·forze organizzate del lavoro per la progettata Conferenza eco– nomica prelude al Consiglio dell'Economia collettiva internazionale ;postulato dalla Mo– zione di Marsiglia in questi termini: «.Questo Consiglio sarebbe incaricato di esaminare i problemi ·intèrnazionali della produzione e <lel consumo, di sorvegliare i regimi mone~ tari, di controllare le vie di comunicazione int~rnazionali e d_i ag'eyolare i, trasporti, c!'i assicurare ad ogm N az10ne. un equa nparlr– zione dello stock universale delle materie pri– me e dei prodotti, di combattere i protezio– nismi e i nazionalismi economici, di assicu– rare l'armonia o l'unità tra le di_sposizioni ·1egislative vigenti... ». Tra Marsiglia e Gine– vra è persino un non fortuito incontro di lin– guaggio tecnico, che lasci? le vaporose gene- L .ralizzazioni anche. quando scende di poi alle questioni più appariscentemente politiche dell'arbitrato, della sicurezza e del disarmo, che formula nello spirito del Protocollo, anzi della propria costituzione della Società delle · Na,zioni,. secondo il Covenant, a cui in de– finitiva anche Marsiglia si riferì più ancora che al Protocollo. Ciò dice che Marsiglia vide giusto e 'Ginevra non ·tradì, malgrado lo sforzq poderoso delle forze avverse, tra cui .vo~le schierarsi il rapprc'sentante italiano~ in-- terprete autorizzato di una tendenza . più provvida certo per il nazionalismo che per la Nazione, alla quale non giova, nè di-fronte all'Europa nè di fronte all'America, dipin– gersi come la più zelante cli guerra e di milita– rismo ·e la più restìa alle aspirazioni cli or– dine e di pace che esurgo110 dalla tragica real:- . tà della crisi mondiale. L'idea della conquista degli organismi po– litici, dei pubblici poteri per << trasformarli » da forze di oppressione in forze di libera– zione del proletariato è la motrice dell' azio– ne socialista che vuol ricostruire e non vuol morire, come Sjlnso:p.e, sotto le rovine del tempio che ha rovesciato squassandone le alle colonne. RARA.NO MAURO. Sullo stésso argomento del precedente articolo di Ra– bano Mauro verte l'articolo c_he segue di Observer. Pubblichiamo anche q11.esto,e per alcune particoluri osservazioni e proposte che esso contiene, e perchè la ·sostanz"iale concordanza di osservazioni .e di conclu– sioni fra, i dlle articoli ribadisce il concetto fonda– mentalf che le ispira,' sulle direttive d'azione della In– ternazionale socialista. La proposta Loucheur e il còmpito dell'Internazionale socialista e sindacale. • La discùssione sulla proposta presentata a Ginevra dal delegato francese Loucheur, che la Società delle Nazioni promuova una Conferenza economica inter– nazionale la quale sfodi il modo di eliminare le cause di ordine economico che minacc:ano la sicurezza dei popoli, - :si è chiusa con una transazione: il prin– cipio generale è stato accolto, ma si. è -rimandata alla prossima sessione, che si terrà in dkernbre, del Con– siglio della Società delle Nazioni la nomina del Co- '

RkJQdWJsaXNoZXIy