Critica Sociale - XXIV - n. 21 - 1-15 novembre 1924

CRITICA SOCIALE dei nostri lettori ohe ci hcmno pagato l'abbo– namento. N o.n im r'ioorso cli rri'u,stizia possibi– le; non ima cUscnssione cilla, liwe del sole. Bei tenipi! · , · Non frwciamo proteste. A .qiiestì term,ini la cl-iqwitàlo 1.neta. A ben altri insiilti ai pri'Xl!cipii fo.ndcimentaU clel cl-i-ritto e della v·itq, social~ cissisMamo fremendo .e senza 1Jroteste. Davant-i a noi stanno le ombre di tanti compa,qni e fra– tell-i offesi assa·i più di noi ... E però qiiesta non è ivna vrotestci; è wn sem– '1>lfoe .avviis,o a.i lettori. perchè sappiano · com,e f'u che non hctnno. ricevitto re_qolctrpiente il nu- 1nero scorso (15-31 ottobre) clella Critica So– ciale, e perchè c 1 i manten.qano lu loro solida- rietà affett,uosci.... LA C. S. SOCIALISTI E,POPOLARI Iii quieisto -visi:bi1le cravvioinamento del socia– l_is:mo~l criistia(!)esi1mo, d~l ipartito 1sociali:sta lll- . uitarfo (,più ,specificamente) al -partito cattolico ponolarr di .s;inistra, -bi:so~·na distinguere t,li {',pi.sodi di ri,to. ,,fa ·nna corrente di s11.iriti. E nelfa c.orr;ente di ,spiriti, giovRiRott101clistinguere l'PJ.emeuto ·politico ,contingente. cl,all' elemento etico più ,profondo. · . Gli episodi :di rUo ~i Kt>iega1J.10 facilhnente. Sn ffUestP -steS1'f'colonne. ['anno ~cor.so . io isegna,– la'\'O il feno,meno. ve1~ ificato.si nel Mantovano - UIIla[Provincia d 1 e1Je niù areli.gfos:.ed'Italia - di tma solenne manifestazionP cattoilfoa, che· assunse prop'Ol·zfoni !Straordinari-e perehè vi ,1:;i era inca•nalata, sinontruneamc->nte,i,stintih,a,men– t.e, tlna quantità cli uono[azione che hon si era affatto ,convertita alla fede, ma che. dopo lunga s-tag-ione cli ,silenzio e ·di op,ore.ssrone, · tin cni ogni màniera di far,si viva ]e era, vieta~a, si sentì attratta a pa,rforrip.aT'ea una pro.cessione nella, ,quale i s-egni cleliai reili~:ione, in ciò che essa ha, ·di. più umano cioè di priù antifascista,, prevalevano. per un ,,i:riorno,sni. foschi e fune– J'ei -seg·nidelil'odfo. della minaieda, deilla guerra· fratricida e deNa mort,e. I ca.si ,di onesta ,partPcipa-z.ione di sociaJi.sti o i 1n genere <li « or.mressi. )) a, riti di nn crulto a , . c-ui normalmente -es,sjnon ad•eriscono. si molti- 01Li,c.a,ropo. per ragioni ,intuiti.ve, dono la, tra.– g·Nl,iaMatteotti. Non solo ner nna natnraITe mo– bilitazione e ll'evi-viscenz.a :di una vaga religfo– ~ità, di rfoo1~di e di consnetm.dini ,dissuete mar non obliat,e; non ,solo rper tutto ,q nel « mistico )) .emotivo che il dramma, ris,v,eg:liò e tra1sse lfuori dagli anilIIli: ma :per [a rag:ione rpositiv:t che S:l)es 1 o 1que/Ue forme. ,quei iriti. erano i isoli pos– sibili e òon.ces.si nella atmosfera, dii oochiuta e sosnettosa reazion,e. che gov,erna. 1 Se o,gni corteo è vietato. s,1fa una vrocess-io– ne. 1 Se og-ni ,segno è or-01Jbito, !Si adottano i ~iJinìbolidi 'Una religi-one. Be la nia~za è reon– te,~a, i:l te.mtpio torna ad essere l 'asi.fo . Vi t'u– rono luoghi ,dove [,e ()II)oranze al Martire no-· stro furono fatte in chiesa. con ,sol,ennità di rito à cui ro.ref,;lenziavanoh1 ma,ssa i ,sodaUstf. Sorrida cihi vuole. M-eg-lio è g<uardare ciò che vi è in queste « transi,genz.e )), in questi << o,p– oort,nnismi )). A mil<Jie annj di dirstanza, tO\l'na– no viv•e (fatta ra1giioneaille differenze dei tèrn;pi) le ,memorie ·e 11e imma-~ini. ,r•h,e il Poeta-,s,coliJ)iva nell'ode A 7.(t, ohieRn rli Polenta, mo:strand-0 g1i opnres,si chr si radnnano nell tem;pi.o cristiano. . <" ivi ritrovano, con 1'11mità ,dei corpi e degli. spiriti, le .trl:lidizioni e Ile speranze, e di quel Biblioteca!@,~~ Ent3f\~ico avanza)) fanno il ~rogiuorlo ove -si fondono .gli eletm-e-ntidel[a nuova libertà dei Comuni. · Analoo11-e situa11ioni fanno l'inascere, a lon– tananza ~di secoili, analogia di fenomeni. Chi ai 1 '.. vrebbe ·pensato, or ,son. .4 ainni - quando UiBUi cieca, e fruri-o:sainter,pretazione e .mescdla,nza dai due ·fatti guerra e patria pareva aver. :eaccia'to niù recisa,mente dagli a.niimi dellle mas,se l'id~ -cl i naz'ione - ,che oggi a Piana ,d,e' GJ1ect la. co– rona per •Matteotti fosse ai1Y,Pe$a dai lavorator,i .~nl 1mon11mento di Garibaldi, è a L,endinara i· fiori per i[ nostro Ucciso fossero deposti dralle mani d·ci {'ontadini ;sul ciJp:po dei Martiri deillo Spielberg? *** \ J] ra<:'CORtallil<:>IltO ,Ò,e] 1sociaiJii!-llllO al 118 rtito nopolare 'òi shìistra P di opposizionr ,cl,eve es– .RP1'e r~ amina.to oon ,qua1J,che anali.si dei ;pre– r,eidPnti .P degli a,spietti ,comp[essi del fenomeno. F1,rono t-ra.ttatr altra, volta,. sn Que,sta rivi– sfa. Jp .q~1estioni ·dei •rari,po:Ptifra noi ,e ,i <'atto– lioi. Io ,stei-:so -ne F;iCri.s:,si, 1pa,re,c,chia.nni fa (nel 1~08) ,rprn,ndo venne i.,n cannipo nn cnrioso <'as-o d i a}le rnni g-i ovan i ca,tto lid-1soci·aJl i st i . eh e eh ie– (1,(' \r.fl n o h1i jn,~crizionP a1l nostro Par.rito, r1s.er - . Ya,11dosi ·1n lihertà di crf'.>7dere in Dio P di nrati– ,rnre la rcligi-01w ,secondo la loro fede. Tornò alilorlJ. in disèu.s,sione tntto il problema fil0rsofi– ro del po:sit.ivismo ,e deJ/lo 1spiritual1isrno; S•f' 1111am,entalHà metrufi:Si•c,a,po$,sa, ,ronc.f'pirf' ril monclo :socia,le (e ti11tto l'altro « mond,o ))) se– ('011cfo l,Ò ~pirito e 11a, dottrimb ,di Marx: ~e (<>n– tro lo ,s.tesrSoe più limitaito c.aID.po, non dellla t•eo]ogfa .. 1mRi 'cl~ll'eti0fl,. !nel n1tale [r coin.e•idenze fra (;ristian~simo (' -So-rialismo ,sono Dh'I E'vi- . ùenti e ,spontanee) la dottrina ,cristira,na dei'.l:l'a– mor,e, !del p,erdono, della rais.s,e.gnamone, rs,ia ('Oll– cilia}bile C'On 1 una t·eoria. e ·una pra.tici=i ·~odale r,he. ,con:statando uno ~tato di lotta fra, le da,s~ Ri. insegna ai .sog, get1.in !lottare e a levar.si in pi,r,cldper la !loro libera,zionP. A'[Parte tmtte le revisioni e rettidfoazioni c1he ci :sarebbero da fa,re -1sulla vera intel'lpretazione · dei princiipii di Crtsto, in. Q•uesta materia, era nur :i-:emmrepa,'lese che. p,er noi Itali.ani -- che ]a 011estione re]i.giosa vediamo attraverso un partfroJa,;r,e a'Iltid-ericalismo -originato 1-ltorica– rnente da11ùl!tto ,d~ aiv,ere il Papato in ca~a,, f' di aver,e a,vuto e di wvere tntto-ra inso11'uto un. co,rnflHttotra quella isitituz1fone e la .s,odetà [aica - ill .pro\ble:ma as.sUJmenna, -portatRi e una cofo– razione ii2;nota, per -esempio, a ,quri nostri CO!ID– p-a.gni d'oltr' Alpe rdhe 1pr-0da1mar-ono semlJ)re tra111quillannente ,cc la rilligione aiftt'aire ip:rii.vato)). Ed è notaibile, e attua[issimo, a qu.e.sto propo– sito. ,che noi italiam.i 1sodaili,sti, che diseutiamo, . nei Circoli idi l)artito, il ·« c.aiso·)) di 11'11 socio che si .sposi ·religiosa/mente, non ci fovmallizzia· mo della. r,eligJ,os,ità ,di M:a,c Donalld. Al ,lllJOdo ste,siso (:sia ,detto per incidenza) che ci .aidom– bria1mo ;fa,cill\mente delle ,cr•edenze tra,scen:den– tali di ·un comrpagn-0 cattdlfoo, e non di .quelle , dj, 1 un comtpag:rio tsraell,ita. Il Dri-0cattolico ci - fa. inalberare; ,e suo ipa,dre Geova, no. Ep,pure stall!llo tutti e diue di rrusa oltre le nu,voile; e r.hi erede n,el :secondo, non rdovrebhe esser men refrattario di chi .crede, nel primo, ad inten- .dere appieno ifJ.mateJ1ia1ismo .storico di M.arrx. Nel ,c,a,so di quei tali cristiani rSociali-sti sopra citati, io osservavo allJDra che na beoo illo– g,i00 ~tprir le porte delle Sezioni a tanti gio– vani (e adu'lti) che, pnr dfoendosi e cr.edendoisi Rocaaili.sti, rportavan-0 in· sè tante i1mperfezi0Iii « borghesi)), o tante deficenze :di coa:n'Prensiione· socialista, e chiuderle in fa,c,,cia a, dei giovani I

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