Critica Sociale - XXIV - n. 21 - 1-15 novembre 1924

332 ORIT1CA .SOOlALE paganda) rientr·a -uella « praxis >>per affretta- 1·e la ,soluzione drlile antitesi così criticat~. -Concludenùo, diice H Gentile, il materialismo d,i Màrx. è storioo I ma ha ill torto di porre la attività (•pra.tiça) nella sensibilità, ohe 1non è che il primo .grado della co,scienza lfenome. nologica. ,Ma il ·senso non crea dal nulla e pre– suppo11e un mondo materiale -esterno, che re– sta, aJldi fuori della iStessa prassi, ingiusti.fica.– bile. La, «materia>> non è storfa., ma realtà imm@hile, inerte-, escludénte ogni :finaJlismo. Il Marx non ha criticato il concetto di ipra,ssi ap· p1ic.ata alla materia, 'quale forma di quèsto contenuto. Idea1Usta nato, credette .di 1pasHare da11la tra,SiCendemzaall'immanenza, stimando che il sog;getto non ,sia spJrito, attività i,cleale, ma senso, attività; materia-le; e ~be il tntto che diiviene JSiamateria. Jflgli colse ,il più bel :fior,e dell'id-eali,smo e del materialtsmo, ma -sboccò nella contra1ddizione fra, contenuto e foi•rna, «e– cletti,smo dd· elementi <'Ontr::iddittori )). 4. ME'rAFISICA ECONOMICA SENZA PROGENITURA, · « L' Economi.a, v€rr~ì,a. capo cl.ella .parte ec-0- nomica del marxismo so 1 l qnanclo lo studierà con -spirito fil0isofìco>>,dice anohe il secondo _LabriQlla, Arturo: e nel vOllumecitato (1). ce ne offre un -esempio·veramente ·notevoil,e.Il letto1-e non, ,si stanchi di ,segnire ,questo sviiluppo d'i– dee per gradi di comprensi011e s-empl'e p,iù nni– tà,1·ia ,e, filosofica. Non fa crrto onore ai pa,l'titi RociaHsttl italiani ~scrsi troppo estraniati (Lè.l, q_u,esti ,s.tndi,j; del ,che ~otr·eb~er~ venire scusa- _ tl soltanto se aves-~erol'lnunc'lato a pr-ochunarsi ma,rxisti. Ma fino a ,quando non si 1potrà esiprL mrre un giudimo che p:er pooo div,ero·a da quelQ.o 'dii un qualunque associato, s-enza icl~equesti da.i' fondo della sala ei richiami al rispetto di Marx nei s,t•nsi più <lisparati ed opposti, è un dover~ aQmeno informarsi del punto in cui ,sono al– meno da i1oi,g·1is,tudiii <li quelli che ·studia;·ono Marx .sopi·a le sue propriie pa,gine. Adunqur, Arturo Labriola trova· anch'egli :!]elle <~Glosse))di Marx, e '.Specialmente nella quarta - ,spiegaz·ione -critico-pratica del mito come d'ogni ideologia umano-socia11e-· la diti.a– ve per 9orniprendere l'economismo marxista. Il « ~'aùorey. è la catego,J"ia o iprincipio con cui gh ~omnu veggono, d-i fatto) il processo ·eco– nomico·: ~' ~cono mi-a, borg,hes,e (Ri-cardo ,e gli econom1:str rn genere) non fa, che or(J'anizza-re in scienz~_l'ap~ar~n za, f enomenka qn1v1 ,si pre. senta agi.i rnd1vidm c.he se.ambiano i valori· l'E– conomlia critic-0-rivoluzionairia. devf' i,nv,ec;e in– dia,g~_r.e a qua.ile r.ea_Itàfondamentale corrispon– de I idea co:rp.'une d1 valore economico mostran– d? J'err?r:e. di ,prend,er,ecome re~ltà ;na proie. zwne mitica eh qnesta.. Il mater.ialismo storico non. è che i1l risnltato di questa « dialettica sper1menta~e )), dw i·icer<,:a. la legge di movi– me1;1to storico, non ne.i concetti illusorii dclfa s?01età (anche la coscif'nz a di -cl asse è illuso– i·ra~,_man~lil'esp_edenza, o at tiva.tà (p i-a.issi) sen– sorio-pratica (bisogni •è at ti s ocia.li) . Insomma, second-0 Artnro Lab i~iola Marx vuol essere il Feuerfiach del11',eeonomi~ inda,– ga,ndo l'origi 1ne storico-umana deHa « ~itolo- (ll Marx neli'Economia· e come teorico del socialiiimo B . ~f.1-908). - 1b1otecaGino Bianco gtl,a ooonomica )), e scoprendo così i contraisti effettivi della società (lotta di cJlass-e), di cui qu{\lla pl'Oii,rzi-One ideologica è un 1segno; e co· me, conosc-endro il fonda,mento umano della fa– miglia <livina,, si deve voler che e-essi Jo stato presente d-ella imper~fretta famiig11ia uma«1a, e sovviertirl-0, cos-ì l'Economi,a IP-Oliticachiarisce il problema della ,società, e d-eilla cc . pra-x.is) ), come cono,s.cenza ·delle contraddizioni c h e la ila. c,erano, e p•r}1ticamente aiuta a risolverlo. Il solo critico è nivoluzionario; e ques-ta :rivo– luzione nou è s0110 pratica, ma diviene stru:ìnen– to della teol'ia, ~os:bituemdoa,l mito la coscien– ;,;a ,dei! reak .. « Il pl'oce-sso della vita iSociaJ.e, dice Marx n:rl I vol. del Oa7)itale) ossia il .p1·0- oes~o di produzione mate-rù.a,le,dismette il suo mistico v .e]o pr•opr-io qmvndo ò sotto:p0;sto al regola.re controlilo di uomini li'beraimente .-;o– c.ia lizzato, come 101·consa,pev>ole p1·odotto >>. Di fatti, che co.s'è ll.'id,eacomune (1borg.hese) di va-lorr"tE' il ~imbolo, o il lf.etkci-o, artifid-al– ment-e e.neato (.come il linguaggio e la religione) dalla, co,sòenza, ~~dale, per raippresenta,rsi la ~odetà -stessa in qna1l:co8adi c->,stermo agili uomi– ni, tr·àsf.eriita. neH'ogg,etto di Sicaimbi.o.La pro– dnzio,ne e la divi,sione del lavoro cr,eaiuo le an– titesi sociali: lo i:;e,a.mbio <~ dunque il ,solo ne.s. 80 consens11al'<", il :So.lova1l-01·e .s,ociaO,e s,()llid,a,le. Gli uomini s,i pongono in r,eih1zione mediante qu,{'UecoNr, eh'(' Rid1iamano me1·ci. I contraen– ti a,rqnistano ndlo ~,enrnbio un'ident1ca esi– stf'nia,. ,soch1,l0: nn.ica, ide.ntità, ossia u111i.ca n_g1w_ql1ariza,) pr1,cl1<'-110 ,sr,.ambio è cond,izion,ato daa 1a ililwi•tà d,ri (•ontra enti. Fe.J?ciiò il valore di sc..:unbiodiventa il simbolo aistratto ·della ugu.a,.. glianza so,cial,e, cc fo,ntaisma mi,stioo)) -su cui si fonda la ,.scienza economica borghe~e, e ohe può r-eg-ge 1,e in qna-uto il - valore è trasferito nelle co.se in sè (mer,ci), coJllle rap,porto di e– gt'la-glianza fra le 00-se (prezz.o). M.a 11.a crti.tica lacera il ·mito del valore nelle due opp<,>stecate-g,orie ·di valore di sca~bio ,e di. valore d'uso, come l'atto del1Ioscambio era fu 1sione di compra e vendita; e 1e supera pas– sà.•ndo daU'individuo, astr..1itto com:Prrutore -0 Y•enditore, alla \sooi-età,, unità dei due · <love seopr,e, iche l'uguaglianza -impliicita n.elila no. zione di valore di &cambio è ri<luci.biile,s-oltanto al lavoro umano che produce hÌ, Ticchezz.a glo– bale. Se n?n che, appena il valore è riiportato a, ma,ss;e di lavoro, ,balzano fuori l,e antinomie de:ll-0 scamibi-0reale, che ripartisce inegua,lmen- te quella ric<',hezza! · .Ricostruito eosì ~,rditamente il pensiero mar– xLSta, Arturo Labr,1-0la-osserva, ,prima di tutto che le categorie economie-be non sono «mii.ti))' coD?-equelli r:e1lfgiosi (trascendenti, inoon.sape~ voh e colletti vi), perchè sono prodotte. da noi consapevolmente e razionalmente. Le azioni economiche sono logiche (Pareto) e individuali. Pf'r-ciò la cc metafisica •eoon-omica » di Mar·x che oercava nel valore un essere i,n ,sè una so~ stanza naturale inesistente è rima;ta .senza . ' proge_mtura. Il vailor,e è ciò che noii. v~g11'iamo che ffi.a, p er-chè ,s iamo noi che creiamo questa ' relaz.ionie socia.le e l'idea a 'l'iSsaconforme. Se infatti la , scindiamo in valore e prizzo il pri– mo socifile e l'altro indiividuale, il primo so– s~aIDzae l'a>ltro apparenza dello scambio per dimostrare che non coincidono (,prem~ di •

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