Critica Sociale - XXXIII - n. 14 - 16-31 luglio 1923

____ ..:.._ _;;____ __:__;:_• --'--C._•R_:I_T_IC __ A !OCIALII - !!15 --~~-------------- trio dei vostri prefetti; la li'bertà Jl~lla s~mp,a. A.n– e~~ se !~ .reale, no~ ,sarebbe vero che sia pos– ~rbrle· r1al>1!Itare,peggiorate, le ordinanze· dì Po- - hgnac, ;che provQcarono la rivoluzione del 1830 .o i ._decreti infami di Napoleorre il piex,olo.dop-o il- 2 dicembre, ·..condisposizioni di .fronte alle quaJl.i le fami.geràte proposte di ·Pelloux di.ventano giuo- chi da fanciul[i. · Disposizioni · ohe, d'altronde, sono semplice- .m.ente -Un'a!,roce ifacezia, daochè è evidente che i primi ad esserne colpiti dovreibbero essere i vÒ– s~ri giornali, signori del Go.v~no, magari c,on i çhscorsi del Presidente del Coffsiglio quèi gior· nali che ogni giorno vituperano e minacciano il Parlamento, il quale è pur sempre, almeno fino ad un m1rwo vostTo «uRase»,, una istituzione del– lo ·stat.o.. . N_~,_nonpuò i~pau1rirci lo s,paurac:cni:o di ma 9 - . g10tr1 ,jcatasi1'.ofì; per.chè nessuna cata.sbmfe s·a– re'bbe maggiore del nostro consenso. rComuri,qµe, fra due catastrofi, l'una certa ed attuale, l 'al'tra futura ed incerta, io preforis·co la seconda; prefe– risco 'in ogni, caso quella a cui non .avrò p-reso . parte, quellla c:he non ha il •mio consenso; pref;~--. risco, finalmente, quella .... incuì iion credo. Per,.· chè, onorevoli signori, le catastrofi politiche non . vengono se non siano in qualche modo consen- tite e··volute; e<;l. io penso che pochi uomini di _valo,re e di coraggio sarebbero basta-ti ad evitare all'Itàlia e l a dege nerazione. parlamentaristica dé:gli ultimi tenì.pi, é aa ·reazione fasdsta. Ed allora di que sto mediocre coraggio, o,r.corre dare l'esempio. Norr c'è altro dovere. ' · Voce all'estrema destra. 'Allora evviva il so- cialismo!..: (Rumori). '· ' TURATI. SignQri, che· dite ogni giorno che tutto il Paese è con voi contro il Parlamento, vo– gliamo s·u~ serio ·p-rovaTe'?Volete darci deOe ele– zioni c:elehrate in per.fetta libertà, senza· bavagli aIJa stampa, -senza viofenze -conko le riunioni, senza bastoni di Ile$·Un genere?. . Voce all'estrema destr-a; Questa è paura!. ..· (Rumori). TUR,ATI. Questa è la prova che l'.isolve tut.Le le questioni. · La leggeantlelettorale. ·_Maggioranza e coa– ll1ion(.Unpo'di_niaterlalismo econoinléo. Io. non m'indugio sulle questioni tecniche ... L'onorevole· Ca,sertano, che è il {Jiù.tipico pince- sans-rire di -questa: Ca.mera... · . GIUN'l'A. Ma canta,tec.i i'Inno dei Lavoratori!.. (Vivi ru:mori-Rich.iami ripetuti del Presidente). TURATI. ...ha ril)etuto · pro- iscritto ed a voce ohe alla 1Proporzionale è dovuta l'instabilità. èelle ma1ggioranze, l'impossibilità q'·tiindi di fornire ai Governi una maggioranza omogenea:. Non im– porta, che tutte le statistiche (abbiamo anche pre– sentato una petizione in p.roposito, che vi fu di· stribuita) smentiscano quest'allegra favoletta. In- Bellgio; dal 1800, si ebbero solo sette· Mini– stefi e sempre, o quasi, di un solo partito. In Ita– lia, d.a.l '48 in poi,, sessantanove Ministeri, della · duràtia:mèdia di · un anno, che scende r.d otto mesi doJ)(). og ni guerra. •Dicasi lo stesso è:tel la– moso - gwi.io d &l1le coalizioni e dei Govem.i di coa- ' . liziop.e.,di,venuti una uonse.guenza ineluttabile del moltiplicarsi dei partiti e impostisi hen r,rima della ,Hroporzionale, come •loprovano i r,r,ve anni del -Ministero di bloyd Geo11ge, i died l.l più ar.ni dei Ministeri Giolitti: _ La _:verità è che di coalizioni ve n'è di due spe- · cie: quella oaotioa, immorale, per a.naffare il po– tere,_ la quale si. dissolve appena ottenuto lo sco– po, ed ~ que:llà che nasce da questo p e.getto di leg'ge, il· quale presuppone i blouchi, nme pre– suppone un bl0:cco il voto che per esso .chi.edete; e quelle organiche, oneste, fra .partiti che r.t•n si confusero nè si oamuffarono da.vani-iagli elett.ori,. · 10 quali si risolvono in tran:sazioni b.eneflche pel trionfo delle idee medie, delle idee già mature per. l'aLLuazione, e queste non .si oLLeng-onose non colla P.roporzionale, la quale perciò è la sola garanzia efficace di stabilità 11011 solo dei Governi -ma, Giò che importa assai cti più, degli Stati e dei regimi, la sola garanzia d i una po litica progres- . siva, graduaJIÌISticae speri,rnénta.le. (Rumori alla estr.ema destra). · Il curioso è. che qui si discute di una legge-elet– torale, com.e se da noi si pensasse - e non v'è un solo deputato a pensarlo - che le elezioni, nel presente periodo, possano svolgersi con quel· la fibertà, ·senza la q .. tale nessuna· Iégge -eletto-ra– ie funziona, e il sistema sarà sempre quello ~– di cui ci porge esempi la -cronaca quotidiana - di un mi-nori-tarismo totalitario, che è la nega– zione di ogni legge eletto-raie. La sopraffazione de[]-a;metà 1:iiù uno che an– nulla là metà meno uno, nel Collegio unico na– zionale, cessando i compensi demografici dei pic– coli CoUegi ,diventa la negazione a.ssoluta, non di questo o di quel sistema di suffragio, ma d,el suffragio. E aggiungiamo che, col sistema pro– posto, della mino.ranza che diventa ma.ggio·ranza, del quinto, o del qua,rto dei voti t;J1e diventa il 67 per cento, del vo'to plurimo accordato, non . al c:enso o·aH<!, capacità, ma ai membri armati di _un pa,rtito, se la libertà (per ipotesi impossibile) ne assistesse l'esperimento, noi_·avremmo, ad ogni nuova consultazioné elettorale, per lt a differ enza di pochissimi voti, il oapovolgimento tota.le dello Stato e del regime. Fu notato gi_àeh-e nel 1919, se q~esto sistema fosse stato in vigore, il Partito socialist.J., che al– lora bolscevizzava, avrebbe avuto· in mano lo Sta– to: con immenso danno· -- .per immaturità cfi partiti e di tempi - dello stesso. socialismo. (Ap– provaz'ioni alla estrema destra -- Rumori). . E non .è, meno -strano che in questa Ca!Tiera sia così scarsa la coo.Gienzadel materialismo econo– mico, c-he nessuno ha -ancora 1ilevato, come la. frequenza delle crisi ministeriali del dopo-gue1~ ra sia sovratutto ia conseguenza della ,gara, .che è f.ra i partiti e le classi ,per rivers.arsi a vi– cenda suiJ!e spalle le spese della guerra e della ricostruzione. Nel quarto d'ora di ,Rabelais oh,f segue tutte Te guerre, tutti si domandano : çhì paga? E ciascu– no Fisponde; non io certo, ma il mio vicino. Gli indlllStriali giUTano che =tspett.:lagli: agrari, gli ag.rart p,rotestano che spetta agli industriali, le classi medie impoverite (radice prima del movi– mento fascista) sacramentano che il peso deve imporsi alle ailtra due classi.• ·

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