Critica Sociale - anno XXXIII - n.7 - 1-15 aprile 1923

98 CRITlCA SOCIALE via il. primo l/OStituirsi del regime personllte ha ha argomentato qiversamente postulando la (( li– già prodotto l'uniformismo ..accademico, la cor- bertà 11 nel suo trattatello immortale. 11 nuovo tigianeria letteraria, il versipellismo che aduggia · idealismo sprezza l'util1tarisìno mgie~ e si ab– gli stessi fasoisti, rivolt~ti dalla bassezza degli a- ·brace.i&.,attraverso Ù propv10 dogmatismo, a.ila ùulatori converLiti. Quando la scuola, il giornale, tiranrnde. La quale per a1Lro non e oosì aisuti- la tribun<).non hanno che un'opinione, l'intelli- lita1•ia da non poggiarsi -- se io trova -- sui genza muore di inazione ed è feriw a ~morte il consenso; p,ront.a ae1 pari, se il consenso le man- principio di variaz.ione dei prodotti intellettuali,• · ca, a :raccomandarsi ideati·stic°'mente alla tona etici, ,estetici e politici. Non c'è nessun motivo accantonata . .Or.a in questa politiéa necessita de-1 di c;redere che, restituita la tradizione et ella reli- minimo mezzo per .il iìne massimo giace la ma.g- gione polilica, ~ssa non p.roduc:ai suoi effetti con- gio-r ◊0nfutazione della uottrma mussoinuana.. trarì afla libertà del filosofare. Al ristabilimento ~e, come detto, la liberlà è necessaria per la alla base della istruzione pubblica dell\n8egna- messa a contrinuto delle capacità del maggior .men Lodommatico-caLechisLico - trio nfo. scolas ti- numero, un Governo di pura forza peccar ,coutru co della pedagogica mnemonica che schiacc.ia le l'utile universale, oltrec:hé per il bando dato alle facollà induttive e critiche della intelligenza - attività che non trovano· campo al loro sviluppo, corrisponde in alto, nell'Università, la ricostrnit,a anche perche esso è quel U-ovemo elle per costi- disciplina forzata dell'insegnante e dell'insegna- tu1rsi e mantenersi r.tchiede .gh sforzi maggiori e mento, col controllo delle lezioni per intensifi- più violenti: esso cost.a di più .. care la divulgazione dei v'eri noti ,e paralizzare la Ecco· qui' proiilars,i tutt.a i.a questtone del re- ricerca .dei veri ignoti, che è la ragion di vita gime parlamentare. Disperdete un· t>arlamenLo, della istruzione superiore. L'UniversiLà. diventa corne si disperderà il dispersor.e? Ricordare Crom- un dormitorio di archimandriti che iripetono, ri- well e la fine dei due Napoleoni. . , . petono, ripeLono, fino al disperdimento di ogni Se Mussolini 1lnisse, occortre fare un'altra mar- facoltà di indagine nuovà e direU.a, i pt·oprì sun-. eia su Roma per ·sapere cJ:11deve succ:edergli'! terelli raccolti nelle dispense degli industri aisce- il-' regime parlaJI1ent.arç Hno ad oggi è st.ato il poli. modo più piano, meno desolato, da scosse. e ua Se il mondo va dalla religione alla filoso[ia, la guerre civili per la indicazione del Governo· nella libertà morta lo ricaccia dalla filosofia alla reli- massima possibile offerta di contributi di' peirso- gione; una :religione senza spirito e senza fede, ne e di programmi. Perciò, perciò siamo contin- istituto politico per la conservazione di uno St.a- ~ gente.mente dei parlament.aristi .. ·Contingente- to, non dello Stato. Anche Bruno, tenendo per sè mente; ma, evolutivamente, antiparlaruentaristi la filosofia e mor~ndo per essa,· lasciava- la reli- in quanto, in sua ess•enza, il Parlainento è istitu- gione -per le necessità del popolo rozzo, ed igno- · . zione àssai· più favorevole a.gli· interessi ùelle rante. Ma, se la scienza non risolve in sè il p_ro- classi possidenti che delle cl-assi diseredate. Ra- t>lema .religioso, sarà il problema religioso che stignac a· questo punto ci aggredisce in un ar- risolverà in sè il p,roblema del sapere. La .teo- ticolo in c1uiviene a socc0-1'sod•ella te,o.rica anti- _rica .della « doppia verità», teorica di nessun.a. liberale con: cui Mussolini raccomanda· il suo verità, che distribuisce il ver.o·secondo la gerar- ·Governo: ·- Se avete detto che il· Parlamento è c.hia delle classi, è mortifera teoria di impostura· una triste ·cosa, se pensate che i socialisti non e di tirannid~. La sua infamia consiste appunto: credono si possa ·fare di molto nel 'chiuso della in ciò, che nega· ad un tempo l'universalità, la aula parla:mentare 1 perèhè vi sforzate a teneria èattolicità della religione e la universalità, la uat-' in piedi? - Perchè? Ma perchè il sistema parla– tolicilà del pensiero, poichè dalla pvima esclude • men tare, tutto pieno ài m_al.icome è, é tuttavia i sapienti e dalla seconda gli ignoranti. Accolta ciò che ,fu prodotto ·cH-meglio fin qui per i'l· go– per ragioni empiriche di politica e di impero la. verno della sq,cietà. .I Sovieti non sono prnnti; e necessità della .r,eligione dommatica di Stato, · noi preferiamo i cinquecento a Luigi XIV nel di– quanto questa resisterà all'istinto ovvio pi non'. re: l'Etat· c'es•t mo•i ~ sempre per quella ·ta.Je consentire l'insegnamento ·della filosofia cp.e la storia del contributo di tutti all'opera comune coniuta e la contraddice? La filosofia non sareb- della soc:ietà, diretta a fomenla,re il massimo l'ivi- be a.dunque partorit.a dalla rieligione che per mo·- luppo di ciascuno per il maggior rigogli-o drlh1. 1·irè o pèr vivere nel chiuso inaccessibile di qual- · varietà. No,i conosciamo dal punto di vista ~riar– che ·solitaria coscienza mortificata e sigilla La dal · , chico un 'intera biblioteca· contro la menzogna terrore del delitto che essa porta--in ,sè! Qui la de·l sutfragio univers.ale, che si vèride, si compra. buona retorica v.orre,bbe che s.i illuminasse l'ar·. si violenta, ecc. e non ci commuove ..la dittattir~ gomento con .un bE:ilo squarcio sopra la rivolta quando si ifa fqrte degli st.e~si a·rgornenti e ci delle coscienze e la persecuzione reli.giosa e l'u- dice sdegnosamente con Rastignac: Le e.use tti- tilità -di essa come quella ehe .fa i martiri' - te- ,sti o le cose inutil~ si disbrug.gono:.. stimoni della- fede. Noi lasciamo lo squarcio pa- Ma sl, a· profitto di che e di chÙ; La monarchia tetico, avvisando solt.anto che la p·ersecuzione re- assoluta, ,cosa t·riste o cosa inutile, fu 'distrutta ligiosa-politica Inseparabile dal dispotismo ridu- a _favore della dempcrazia. La democrazia, cosa ce visibilmente il contributo dell'Umanità pen- -tn~te o -cosa inu_tile,·si vuol distruggere a favore r sante all'opera comune della vita ed trn: formato della monarchia assoluta? Ripetizione, tautolo- sempre il più grande impedimento 3.l r.·assimo gia, cerchio vizioso, utopia. La democrazia O -;la « s.viluppo umano in tutt,a la· ricchezza della sua libertà nelle loro forme contingenti si distirug- varietà ». gono per' più de~noc:razia, per più Jiil>ertà_ Ecco Stuart Mi-Ilsul terreno dell'utile universale n~:m · l'esper.imerìto che è sempx:e da farsi e che p.re- BibliotecaGino.Bianco

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