Critica Sociale - XXXIII - n. 3 - 1-15 febbraio 1923

C:RlTlCASOClAU: + • classe, ancora meno lo sia di un Partito, e dove nessuna coalizione, an·ooandosi 'il monopolio del modo di servire la Nazione e la Patria, fulmini l'ostracismo oltraooioso d·i antipat1ioti e d·i antinazionali contro coloro che la Patria e la Nazione intendono servire ·in modo diverso, prediliuendo in essa la massa dei lavoratoli sf1uttati e diseredati sopra oli oziosi ed i privileoiati. Cotesto auspicato· ritorno agli ordini civili e liberi della vita, che è arra alle moltitudini del loro domani - dacch.è nessuna sto1•ia può durevolmente • farsi • senza e c_ont-rodi esse, contro la libera esplicazione delle loro idealità necessa1ie, eh.e si assommano nella concezione del socialismo e della solidarietà internazionale - non si deve attendere buddisticamente dal solo evolversi na– turale delle cose; La sua speranza impegna per un'opera nltiva di critica Leale, serena, oooettiva, ma ferma e co– rno11iosa, di tutti i provvedimenti che tendono a rinfor– zare il regime dittatorio, e a perseouitaré e disperdere Le vestigia della organizzazione di classe autononm, o a conculcare L'espressione pubblica del pensiero. Detta . opera crit'ica vuole essere integrata d'a un'altra opera ricostruttiva, eh.e, dalla revisione permanente dottrinale ~i principì, 1ich.iam.ando lo studio assiduo dei problemi concreti, ne postula le soluzioni pratiche e contingenti. Quest'opera <J,iascen:sione intellettuale della classe ope– rnia'- in cui essa, dando un'effettiva collaborazione alla vita politir,a deita Nazione, pur nel p.resente periodo· di -raccoolimento, st fort'i,fl,ca e si prepara all'avvento' del suo potere -: via,_via coJivin~erà- l'opinione pubblica, e oli stessi strati non refrat&a'ri della borghesia, della es– senz-iale convergenza eh.e è tra le soluzioni del socia– lismo, non deformato é non travisato, e i maggi_ori e perduranti interessi dell'intera società civile. I, Convegno, In via di azione pratica convinto dell'intima con(tuenza spontanea del movi mento proletario con la ideologia del socialismo, che non è altro se non la /ìloso(ta del divenire storico del proletariato, la sintesi ideal·tstica dei suoi grandi inte– ressi. e degli ·interessi del!u civiltà, 1iconosce l'opportu– n'ità delta riaffermata indipendenza dell'organizzazione operaia e contadi_na da ogni partito politico, come la più atta a creare l'unità sindacale, eliminatrice cast 9-ei mortife1i egoismi di categoria come di ooni divisione e concorrenza nell'interno della classe lavoratrice;· il:ichia:ra eh.e, m·entre spetta al Gove1no tutta la re– sponsabi.litèi del mantenimento della Cainei-a attuale, non si può consentire all'abbandono di qualsiasi posto di. responsabilità e di difesa anche minima degli inte- nissi politici del proletariato; ' rivendica piuttosto /.'intero di1itto della, sovraniCà elettc,rale e parlamentare, che deve emergere da consul– taziowi eiettorali assolutamente !'ibere, non coartate da alcuna intimidazione o violenza, e dall'assoluto rispetto dovuto a tutti gli investiti del mandato rappresentativo. In/1,ne, in comunione con tutti i' Partiti Socialisti di Euhma e di America, insieme col postulato libertà af– ferma il postulalo pace -' come il binomio supremo delle aspirazioni civili del mondo in! questo momento. Col cuore unito ai compaoni dl tiitte le Nazioni. condanna ogni PQllitica inte1nazionale di guerra e di avventura; 1iconosce la indissolubilità del problem:à delle ripara– zioni e dei debiti interalleati stare a base della ricostru– zione europea;· protesta contro tutti i procedimenti di 11i.olenza ·intesi a smembrare uno Stato e ad i.nschiavire nn proleta1iato; e, stimando che tutti i con(titti dipen– denti dall'applicazione del irattato di Versailles e La revisione stessa necessaria di questo ·Trattato, chiaritosi assurdo, ineseguibile ed oppressivo, debbano trovai-e la loro via di soluzione in forme civili di arbitrato, indica come opportuno or.oano a ciò, m111Lgrad·o tuttP le sue manchevolezze ed imperfezioni, che richiedono sollecita riparazione, la Società ·delle Nazioni. I noatri abbonati che invieranno d·irettamente ordinazione · e denari all'editore Licinio Cappelli, Bologna, .potranno avere con ,,n- eccezionale ribasso (L. i2 invece delle_ L. 16,50, •e– !]n,it, ·in copertina) il bel volume « LE VIE MAESTRE DEI.– SOCIALISMO», in cu·i il -prof. Rodolfo M:,ndolfo ha rac– colto. - pr~mettendovi un'anz.pia e intere33ante introduzione - i dùcorai pronunziati dal nostro Direttore- ai" Oongre,si 1oc~a– Li1ti, da Genova 1892, a Livorno 1921.' Biblioteca.Gino Bianco Coefficienti ed an.titesi 'del Fascismo Chi ha seguito il Fascismo sin dal suo nascer7, nelle sue origini e nei suoi sviluppi, con animo libero dalla passione infantilmente intesa - da quella pas– sione che vorrebbe che ciò che ci dispi-ace, ci secca., ci nuc,ce, non fosse, anche ·se è, o anche se_ de-ve es– sere - vede oggi il fenomeno, giunto ai fastigi della potenza e alla conquista del potere, accingersi al suo programma, iniziare la propria opera positiva dopo -tanta demolizionè, affroatare gli ostacoli, cimentarsi con la realtà, imbattersi nelle inevitabili difficoltà che sorgono dal grembo stesso della sua natura, della sua composizione, e dei suoi metodi. Lo ·vede, senza gioconde impazienze, senza illusorie spe,ranze, con l'occhio dell;osservatore·obiettivo che assiste allo svòl– gersi di un esperimento- d1 chimica; di fisfca; o di altro qualsiasi fatto naturale. · ·Non sarà sc'àmbiata (credo) tale sérenità con in– differe.aza politica o morale per tutto ciò che nel Fa– scismo signÙìca d_anno e dolore per il Socialismo e per la. causa proletaria, e offesa ai principii più uma– ni del viver civile. M.a lJ semlffiento di cruccio e di sdegno non può far velo alla imperturbabilità. della indagme, neo.;e;:;sana per cuwprenaere i fatti e per trarne insegmune11t1 e norme ai vita per noi. Il Fascismo ·crebbe e trionfò per tre elementi prin– cipali: la forza sua originaria; .gli ertori altrui, che gh buttarono nelle_braccia un·a1tra e assai maggiore ,forza, di simpatie, di adesioni,di aiuti; la andica– zione, la rotta, la resa in massa di altre presume fòrze, che aila prova si rivelarono debolezze, fanta– ~m1 di cose ruorte, armature vuote, tro.or.hi dissecca– ti di cui solo Ja scorz"' stava 1n piedi e che piega- rono alla buferL ' Non si rivew nulle. di misterioso nè di disonore– vole per noi, se si r{conosce che il Socialismo non si era reso conto aliegualo, tìn quasi all'ultimo, ai quel_ ,che fosse il Fascismo, di quanto e quale fosse il suo peso, la sua permeazione, la sua audacia, così come non· aveva esa.Lta nozione di qu,el eh~ fosse la disgre-. gazione, la vacuità; la inc:onsistenza •aelle col'l'eni1 democ1-atiche e della stessa tradizione « liberale ». Gran parte ueHa ;:;orpresa e del consegue11te··u1so- 1ientarnento nel campo nostr~ aeriva uaHa valuta– zione errnnea che si taceva di elementi ael cawpo borghese d'ala· si:nistra, attri,b1,1.enao, ..ossia,, e<mti– nuanào "'d attribuire ad essi un pensiero, una. fede, :una vitalità, una ehel'gia che non ~sisteva più se non come un'etichetta e un lieve profumo su una •bottiglia d'essenza, vuota. - Quella che tradizionalmente si chian;i.a · « democra– zia " aveva subìto una trasformazicwe i;,rofùnda. I ceti che ne costituivano . il nerbo furono violente– mente spostati - nei sentimenti e negli inter~ssi - dalla guerra e dalla crisi economica· e politica cbA seguì alla guerra, ed_ erario già, con l'animo o col fatto, trasmigrati al Fascismo, men~re i loro, espo– nenti politici e parlamentari. serbavano il nome, la veste, la tiI_lta, che il turbine avrebbe ben tosto e 'ben facilmente strappata loro di dosso, che il . diluvio avrebbe lavata via daf loro volti. Tradimento, rinne– gamento, oppo1tunismo, viltà? Come uomini che giu– dicano degli uomini, possiamo indignarci, e eondan• nare i deputati « democratici " che vanno al seguito .i11lla dittatura vittoriosa o cantano liallate ai su.s.

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