Critica Sociale - XXXII - n. 20 - 16-31 ottobre 1922

' CRITICA SOCIALE 319 della· ai'as~e ind11striale il Co.ngresso ha manifestato· la SUij, più viva protesta 'e la ferrea volontà di impedirne. l'attuazione. . · _ _ Non meno viva è stata la, protesta del Congresso conti·o Jlazione st!l_rifedel Governo per porre rimedio, alla cris.i, sfruttata, dagli industriali per le loro mire. reazionarie, .e per ass~stere efficace.mente le grandi· masse' dei -disoccupati, che alla,. fine di agosto erano. ancor!' più di :1,3 milioni e, che in 9 mesi sono costa-te 11 miliardi di sti,rline in sussidi, senza le el)ormi · · somme spése della bé'neficPnza, e hanno· gravemente: compromesso le finanze sindacali .• In _vista delle terri– bili CQrÌdizioni che si prevedcino per il prossimo in-· verno, il Congresso reclamò dal Governo un immediato: programma· nazionale_ di. :1avoro per ·j' diso.ccupati e' l'adeguato - manteniment6 d11gli· op,e,ai ai quali non' sia' possibi<le. trovàre· Javpro·, .affidando l'a:mminìstra-· zione della legge sull'a assicu-razione contro la disoccu-' pa?,i.oneesclusiva.mente a.i Sindacati operai anzichè agi.i Uffici pubblici di coll9cà.mento, e invitò _il .Comitato confederale a collaborà're col Partito del Lavoro per , ottenere la revisione del trattato· di Versailles e la ripresa d~l 9ommercio colla Russia, dat9 che· solo con ,un' ripresa generale' del cominercio europeo (possi,bile ririiediare allo stato attuale di disoccupazione. E un Consiglio_ economico internazionale venne pure delibe– rato dal Congresso cor còmpito di riferire sui ·mezzi opportuni ,per ovviare alla instabilità· dei cambi e del · saggio di interesse e per· esaminame gli_effetti sulla. !)roduzione, sui prezzi, sui salwri e sugli scambi in– ternazionali, .. Alla ~tessa idea dtilla solida,.rietà internazionale econojllica e operaia si iuspira il voto del Congresso per~la- s6luzione della· crisi. delle riparazi'oni, ,che tiene in agitazione tutto il mondo. Il Congresso di.chiara solennemente che non è possibile alcuna restaurazione europea se non sia abbandonata la. 1 o.ccupazione del Reno e la politica della forza; -chiede facilitazioni alla Germa~ia pe~ ,il pagalllento ,delle indimnil,à, la cui misura deìr~ essere definitivamente determinata., e l'ammissione ·della Germania e de)la Russia nella· Lega delle Nazioni, e invita -ii popolo francese a inco-. raggiare la nuova Repubblica d,•1!'10C1,atica-tedesca e •ad appoggiare la ricostituzione di una Lega universale_ delle Nazioni; che persegu~ -qna politica di progresHivo e gene.raie >disarmo. ' · Co~e le organizzazioni tedesche, anche le orga- , . nizzazioni inglesi, di fronte alla cre>o1cente concentraz;ione déJla classe industriale e a)le sue ma~ifeste volontà.rea– zionarie e in considerazione dei còmpiti se;mprepiù vasti e generali del movimento sindacale, sentono la. imperiosa necessità di uba coucentrazione delle forze e dì una unità di -metodi_, La t'rasformazione, nelio scorso anno, -del « Comitato· p'arlam·eniare del Congress-o » in un· • Consiglio generale dei Sindacati », analogà alla tra• sformazione avvenuta· in Germania nel 1919 della • Commissione generale dei Sindacati > in una Con– federkziQne del Lavoro, era già stata un indice mani– festo di q'!esto proposito di pi~ effettiva solidarietà iuterprofessionale. Al Congresiiìo di quest'anno il Con." sigli o aveva fatto propòst~. per un maggiore coordina:· . mento e una più effettiva unificazione dell'azione sin-·. 1 dacale in periodo di crisi o, di gravi ag.itazioni. Le proposte tendevano a rei:id-ere obbligatoria per le or- · ganizzazio!}"i affiliate la comunicazione al C_onsiglio generale di tutte le vertenze cogli indus-triali che po– tessero coinvblgere, direttamente o .indirettamente, larghEl masse di operai, affinchè ·_il Con~iglio, nell'e– ventu11,lit~:•di una crisi, · potesse coordinare l'azione · · a Gino Bianco ,delle Unioni interessat~ e, al fine di renderé questo coordinamento il più possibile effettivo, i prelevasse, occorrendo, 8ei con&ributi da -tutte· le. organizzazioni · confederate, per sussidiare quelle coinvoÌte nel con– 'llitto: La proposta ..yem;e respjnta, non tanto per il timore. espre~sò da alcuni delegati di veder· -compro– messa l'autonomia dei Sindacati e di fav~rire la· tat– tica d"egli scioperi ·generali, quanto perchò_ venne ritenuta, nella forma--presentata, 1100" adeguàta al fini:). Nei discorsi di vari oratori, .aocbe contrari alla .pro– _posta, ·si manife~tò' il crescente desiderio nel movi– mento tradunion'ista di tradurre in fatti l'idea dell'u– nità proletal'ia. E alla stessa tendenza di" trasformare sempre più il movimen~·o·corporativo in un movimento di classe era inspirata l'altra proposta, pur essa re– spinta dal Congresso, colla quale si dl!va mandato al- Consiglio. generale di istituirn un app0sitò Sottoco– mitato incaricato 'di promuovere, per quanto possibile, 1~ fusione delle organizzazioni di categoria affiui in organizzazioni per industria, e ·si invitava ·lo stei.s o Consiglio a prendere immediati provvedimenti per ·la completa fusione di · tutte· .le organizzaziol}i aderenti al Congresso. , Di questo progres'sivo prevalere d!lllo spirito di . classe sul vecchio spirito di categoria e strettamente corporativo del tradunionismo inglese è altro,indice manifesto il voto del Congresso con cui veune · deli– berato di· aumentare il contributo confederale da 1 penny a 3 pence per socio all'anno, al 1 fine di fornire i mezzi occorrenti alla ,stampa e alle pubblicazioni operaie, çon che. il Daily Hemld., per effett_oanche della deliberazione del Partito del Lav,oro al suo Con- . grasso, di giugno di Edimbu~go, appartiene d'ora innanzi ed è sotto il dir~tto controllo del movimento operaio organizzato. ·' Con questo crescente affermarsi dello. spirito di classe nel movimento sindacale, va, in Inghilterra come in Germania, di pari passo un· sempre ·più vivo .iute- · ress_e per l'istruzione popolare in genere e per la! cul– tura operaia - sindacale epolitfca --in'sensostretto, come si rileva dagli ordini del giorno. votati· in pro– posito dal Congresso, il quale, se, per le attuali con– dizioni finanziarie delle Trade-Unions, non ha 'potuto accogliere la proposta dell'as/unzione diretta da parte del Consiglio confederale della gestione delle Univer– sitit operaie esistenti, ha deliberato .però un sussidio così !Il Riiskin ·college, come al Laboiw Qollege e alla "Associazione nazionale pe~ la cultura operaia». \ _· E· a1,1cheil Congresso inglese ha manifestato .tutta la ~ua ·solidarietà col movimento diretto alla· gestione della produzione da parte dei lavoratori, col movimento delle •Gilde» (1), appro-:àndo la costituzione, avvenuta qualche mese · fa, dì un « Consiglio nazionale delle Gilde» e invitando il Consiglio Confederale à collabo– rare col detto Conaig.Jio delle Gilde e ad appoggiarlo nella. sua opera d{ educazione e di p_ropaganda. · · Anche se in Inghilt-erra, come in tutti gli altri paesi, la crisi economica e la reazione industriale e politicà hanno _costretto la classe operaia organizzata a sospendere per il momentn la battaglia per le più vaste aspirazioni della emancipazione del proletariato e della instaurazione di un « nuovo ordine», e a seguire una più cauta politiéa di graduale trasfo1'mazione dell'or- .dine sociale· vigente, concentrando -le sue forze nell~ difesa delle minacciate posizioni, il movimento operaio npn intende però ritornare alla fase superata del cor- (I) Si veda. in proposito un e,rticolo del Cole, neUI\ Reo11eh<ttJr– tiationale du Tra.vail d{ Ginevra dell'agosto.

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