Critica Sociale - XXXII - n. 20 - 16-31 ottobre 1922

317 • • f esimersi dal dire una parola:· ci'rca Ìè 'sue •intenzioni ·oessariÒ d,el s·ooialisµio, non, potrà non essere grave– p·er 'l'avvertire.' Se avesse-,~aciuto ·Coinp'1efat1il'eJitte sl:11 ,mente 'iu1pressionato cl.alleoìfre con ·cui-Marx Sébippel, in suo programma F)Oliti,co,·si-satebb.e 'rivelata iAcapace qùesto stesso faseicolo, '·precisa la crescènte dewessione di aver-e un'idea propria sfil -da farsi, legittimando d~lla· produzione tedesca.' Per liberarci dalla miseria e ogni_ sospetto, ogni pi_ùa:rbitraria supp0sizione ..Non ·dalle- angu·stie attuali il problema ·de1l'aùmento della le satebbe bastato dichiarare che· 1'auton0m1a le veniva .imposta dalle circostanze e che ad essa si . produzione ci si presenta come essenziale; piu e1sen- acconciava come ad uria fatalità, perchè allora ~iale a-ncora se miriamo :pifi in là, alla costl'irzione di sarebbe stato veramente il caso di chiedersi ·se non ,un, ordinamento sociale, che pòssa :garantire i'l b'e,nes- .fosse colj:,evolé abbandonare a se stessa. un'orga- sere di tutti i cittadini. , nizzazione cosi ignara del proprio •domani. , . · Dal '19!1.8 ·il S"ocialismo democratico in Gel'rhnnia è · Il Consiglio \confederal 1 e · ha dunque rivelajo entrato in una nuova. e più alta 'fa.sedi sviluppo·: neÌla sobriamente .le sue. intenzioni: la •Confederazione fase della tràsformazione cosciente, secondo un · piapo continuerà ad ispirare -la stia azione alle direttive · dètermin:ato, della -eeonomia e della società. classiste· e' sodaliste; non assumerà la funzione , .H socialismo -del, 1922 chiama i lavoratori 'socia• politica; non sarà. per principiò l'organizzazione ..listi al còmpito grandioso di. risolvere il 'Tlrob1ema so- d~i soli lavotafori qianuali, senza solidarietà, senza· r rapporti con 1e· categorie intellettuali; non si ·porrà cialista· come un problema sociale di p1·oduzivne. ·La aè fuori nè contro la nazione néll' esplicazione del produzione delle .vicchezze non e' pi,ù un fatto estraneo suo còmpito. - . · all'interesse dei la-vorafori- socialisti, ,ohe si pos'sa 'ab- Que·ste ultime dichiarazioni sono apparse- un . band:onare interamente alle classi capitalistiche; essi), po' nuove e sono state variamente à'èç9lte., negli · è- diventata un problema vitale del proletariato socialista. ambienti sindacali e politici. E(a prevedibile. Se si '; .. 1!: programma ~i _Erfurt deV891 oonsi~era~a :l'au– tace, si è colpevoli; se si parla,, si 1 è ipocriti e mento della produttrv1tà "del lavoro come 11 ,r1sµltato opportunìstj. d"Sll'inoonsapevole procesf!O ·di ·atloumulazi"onee •di mo– ' Ripugna sopratl!tto ai galantuomini di doversi nopolizzazione· capitalistica, che ·si ·coIJlpieva. indipen- proclamàre t'ali. Pure· acoade talvolta che anche · t l'uomo· ,più_ onesto del ll!Ondo sia c,hiamato a scol- dentemente dalla vo ontà degli uomini ed e:i-_a stirnqlato ,pàrsi_·da accuse i_mmeritate. Quando si continua. a meccanicamente ,dall'al'!ioi;ie dellà lotta di clas,;e prole– gridare che gli ideali del proletariato. òrg,_anizzato, taria: 'Lo ·stesso Marx considerò spesso·lo sciopero come sonq nel ventre, quando si assume a criterio di un mezzo di perfezionamento degli ·strumeii.ti di pro– distinzione l' antina,zionalità dei sindacati rossi e in . duzione, è ciuindi di incremento de Ua produtt ività del– nome _di questa pretesa, antinaJ:ionalità si 'div,ide il lavoro. « Si ,potrebbe - scrivé ,il\:fara:: ·- dettare tutta proletariato in due 'eserciti nemici, quan·do si diffama -una stor'ia d'ella invenzioni dal' i·SlilO in· p·oi, 'ohe nao– e ·si calunnia senza J!)OSa: f0petaio del braccio ·sÌ'C- quero · unieamenhe ,,come -armi di tensive del .capitale .. come que11o che non- v-ed'e: altro ,lavoro. produttivo ··contro 1-e. sommosse del lavoro. Ricordiamo solo il telaio all'infuori del proprio, bisogna ·p.ure decidersi, un momento o l'altro, a dire-i.n pubblico le· cose come · stanno re11lmente, anche ,se ciò· off~nde l'amor pr.oprio. · , . La Confed·erazione n on., d ice niente di più di quanto deve dire se, nell 'at.fo ·stes'SO' in cui si svin- 'cola ·d'al ;Partito cui spett ava la principale ·respon– sabilità della direzione· m@railre e politica di tutto ·il ·movim~nto, dice per conto· suo ciò ch;e è, ciò che è sempre stato;· c_iò che, caso- mai, ·_ha avuto · il to'fto di non dire prima a ,v0ce sttfficientemente chi,ara 1 , per .un comprensibile. pudore poiitico. . E bisogna augurarsi che q,ueste "li!)erali,, spie– gazioni disarmino gli. uomini di buona fede, e. pro- . pizino all'organizzazioire ,sindaca'le.. la sola - fortuna a cui essa pUò aspi"rarlr in questo nostro paese, dil'aniato e'balcanizzato.é:i'alle lotte faziose. La Con– ·fedei:azione dice in-'sosfanza di voler-lasciare uria certa'- latitudine per una vasta fusione di forze ,in senso orizzontale e verticale. Olia ·ai.noi pare che; se ,vi sono forze in Italia ,veramente vogliose di adof)erarsi per• la totale emancipazione .del lavoro, di .tutto' il lavoro, la ,sp.era.nza confederale non .do– vrebbe fallite·. R1NALE>O Rmm.A. !otiali!DID, Prof uziue . lotta ~i [lane ' \ A proposito delle grpsse dispute che si· fanno tra so- cialisti italiani intorno a una possibile, e collaborazione• e « ricostiruiione •, ci sem·bDI!, ricco di' intei-esse;' selll;>ene ·riepeccrhipiù imniedi,ata-nrente:le condizioni della attuale Germania che non le nostre, questo atticolo di ·Paolo Kampfmeyer, che traduciamo dal panult[mo fascicolo (12 settembre) dei Soziali,stisq'l!eMonat1,-hefte J.i Berlino. Ogni ·soeialista 'appena coito, ohe•1a,vvisi mell'au– mento él.elia produttività' del J-avol'oun presupposto ..ne- JjOt%a _Gino 1;3,iaoco . /, :meooani'oo,•·che schiuse una nuov•aepooa·alla produzione automatica. > Così' gli operai· coi ,loro soi0peri elev-avano •s~nza volerlo, ed a proprio svantaggio, la produttività · ·del· lavoro. In generale ciò appartiene ad un'epoca in cui -lai classe operaia e· a,ncora nella più assoluta : im- , pptenza ec0nomioa,- sociale e politica, ,e i liuoi Scioperi, falliseono ·allo•scopo e laisua lotta di -classe conduce 'iri •rea1tàt-a un indebolimento della forza di resistenza prole~atìa. 1 , Elimi_nare, per. quanto e, possibile, quei metodi di ·lotta diventò dunque: uno dei oòmpiti capitali di una· illuminata -politiea di classe. Chi ancora oggi ""SoRt-i~ne _ehe l'elévamento della produzione non e un diretto·in• teresse dei la v.or.atori, disconosce, c'Òmpletamenteila at- tu~le ~ituaz-ione del •proletariato.' ,. ·.nopo la guerra, e più ·precisamente dopo la rivo- 1-uzione·di novemli>re, si oompiè un rivolgimento, ohe balza, agli ooÒhi, neÌla ·posizione sociale ·di forza (ge– . selischaftliche JJ1achtstellung) della popolazione lavor!}- trioe so_oialista. Questo rivolgimento si rispecchia net– tament.e nella -formazione del[ '.attuale .Ministero di coa- •lizione. Carlo Kautsky, n:el suo nuovo libro sul Pro– g1·amma della ri"volitzione proletaria, dimostra la ,ne-. cessità di tale politica. Oggimai, ,egli sostiene, si è stabilito un tal quale .eqùilibrio cli. forza fra· le varie classi. 11 proletariato non pùò ancora da solo tenere il dominio, politioo, ma la sua posizione è abbastanza forte per -impedire a qualsiasi classe borghese di dominare contro• di esso.·« In questo stadio -' così letteralmente il Kautsky - un puro Governo di classe fenderebbe _impossibiie ogni ordinata ·amministrazione dello Stato e ogni _prosperità, econo_mica. Lo Stato e la ·Società tuttl'– quantii, e il proletariato oon essa, -sarebbero .gettati nella ,maggiore penuria. > Perciò .al passo di' Marx sul ,programma, che de– signava la di tt111tur11- politica del proletariato .•come il

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