Critica Sociale - XXXII - n. 19 - 1-15 ottobre 1922

j ,. 292 (.)RIT~CA SOCIALE condo spettacolo di Dej~nir~ ,che si ~t:aooia l~ carni sul rogo. Si presti ohi vu9le; noi . non . 01 potremo prestare. P~eferi_amo andare ~l C~ng~esso in veste di accusati anziohP.'con le ntorsiom,·ohe pure· noi crediamo giuste, rinforza-re le passioni dissolvitrici. , ·· · .. Ma forse il troppo amore· ed il troppo do– . Ìore ci fanno troppo temere. Il Partito è ancora il proletariato; il proletariato sente che questa è l'ora della unità o della morte. • · CLAUDIO TREVES. E-PI-CE DI_ODEMOCRA li CO •••• Quo vadis, democrazia? Gome si risolverà travaglio che ti rode? Come comporrai gli interni cònfliJti, non di programmi - ahimè - ma di per– sone? Un Congresso. era stato fissato a Napoli per la grande bisogna. Il Congresso non ha pòtuto ~ver luogo. I c,api si trovarono preventivamente nella stessa singolarissima situazione che durante l'ultima crisi ministeriale, onde annullarono, all'ora di dar vi,ta al Governo nùovo, lo sforzo compiuto per abbattere il _vecchio. E tornò l'on. Facta, per' effonderci ancora i suoi buoni , sentimenti e dirci maccheronic11mentela sua impotenzà ad attuare' i s~nti propositi della restaurazione della legge e della autorità dello Stato. Si è;elebra un trionfo a· Pinerolo, che ·diventa il preannunzio dell'epicedio nella vicina Cavour. Il Governo è sballottato fra l'oggi che fugge e il domani che non è' ancora. Facta che sfuma e Giolitti che attende. Tutti de~ nunziano fa insostenibilità della situazione finan– ziaria e l'ins9stenibilità d~Ila situazione politic,a·.– La pubblica sicurezza è ridotta a\la · faticosa· in– gombrante sorveglianza sulla persona. di alcuni de- . pqtati. Il suo maggior· successo è l'asilo di 24 ore assicurato ad. un. deputato nella Prefettura di Cre– mona. Un Congresso delle società. di cultura ita– liane-n~n si può convocare a Napo-li.;-un vecchio ed illustre senatore, il Fradeletto, non può parlare a Venezia per una· comm~morazione patriottica . Un giovane deputato giolittiano\ è ·bas~ònato nella sua città. Gli amici del"sen_atore e del deputato. sono anche gli amici dei sopraffattori. La flagella– zione div~!]ta un autof_lagellazione .. Ma chi parla, non ?a che dire.. L'o,n. Lµigi · Fera ha tenuto un discorso a Cosenza,· che·doveva' _esser'eun manifesto ; mà al, gfoòco _delle antitesi bov'iane si perdette· in ·ta-1modo da riuscire, al_m'e-· no ai profani, perfettamente incomprensibile. Il solo tr_at~ochiaro è il repudio del grande afflato ui;na– mstico della storica democrazia meridionale che era stata fin qui ebbra di universali'; giorda~obru. nisti, i giovani e i radicali ; hegeliani', i vecchi e i liberali. IJ.l:era d'ha tenuto a insistere sulla limi~ . tazione nazionalistica del°ctivenire s6ciale : ciò che è ~olgare anacronismo al tempo nostro, dove, per chi sa vedere oltre le àp.parenze esteriori, persino il nazionalismo è"cosmopolitico, in quanto è sol– lecitudine di interessi imperiali: ·Più risoluto il La– b!iola nèi suoi articoli sul Secolo per la reintegra– z10ne dello Stato come organo della· difesa indivi– duale, Ma i ~uoi·.amici a Milano, seriza una fo_glia Biblioteca·GinoBianco. di. fico, vann.o al connubio co_l. fa,sc_isq1_0, cbe de– molisce lo Stato democratico e sbatte in viso a cotesti schiavi aggiogati al. suo carro l'onta della loro pri~fonia e il sarcasmo su tutta la trama delle ·toro. idee che furono. La reazi one ora è aper tamènte più antidemci– cra:tiea che antisocialis .ta ; antidemocratica, con l'appoggio dei democra~ici; antidemocratica dottri– nalmente, come sprezzo delle masse e dell'individuo ; antidemocratica, storicamente, ·come conato di revi– sione e di rivincita dei con.servatori sopra le con– quiste democratiche_ degli_ ultimi venticinque anni di evoluzione. Dicesi elle il mondo va a_destra. Ma· il ridicolo è che sia la democrazia a disertare con armi e bagagli 1 nel c,p-i;ipo~vverso. · Appena qùesto è comprensibile pe1 sindacalismo, che si , adatta, per mime,tismo vitale, a trucçarsi di nazio– nale e fascista. Vivere come massa a difesa di po– sizioni economiche necessarie. Ma· la ;democrazia, che è un principio ? Evidentemente soffiano le pas~ , sioni provinciali, i ·rancori antisocialisti, più fqrti di ogni cosa. ' . Però la pu11izione ,che mortjfica è pronta; è .in re ipsa. Dopo tanta guerra a' ferro e a- fuoc() del fascismo' contro il socialismo,, appena si- pensa che un blocco, costituito òa tutti i p'artiti, fino ai popola~i, possa av"ère ragione ·a Milano dei. socia– lis•ti,a suggellare con una vittoria elettora:le l'insur– rezlone. fascista, che ha espugnato, senza )ncon– traie. resistenze, Palazzo ,Marino.. A tal patto si _poteva averne legalmente ragione seqza ricorso a violenze. ,Ma, intanto, è confessata la invincibile. vitalità del socialismo çhe era. morto, sotto la ,greve .m'or~ çiei manganèlÌi· del. Mussolini e degli articoli calunniosi del Corriere della Sera. · . Nè miglior sorte luccica alla I fu democrazia èdstiana, sermoneggiata nelle f(ie del composito · Partitò popolare dai senatori pop9lari del Banc.o di Roma; per~hè ripuct,iura collaborazione diferrsi– va dei èontadi,ni popolari flagellati, a benefizio della collaborazione coi flagellatori. A q(,!esto punto Don Sfarzo, l'accorto capitano, si. fa _tetro. Sono .queste le imprudenze che sveleranno agli oppressi cont;:idini bianchi la ,parte che essi fanno nel Par– tito popolare~ ··chf!va a destra come una qualµnque .Iogg-iàmassòi:iica, a protUto degli schiavisti agrari. · Sfuggire dal socìalismo non è, per qualunque· de– .·mocrazi_acri stiana -'o laica, apcorà' un programma. Il f11scismo, e.be se. lo credette, si ,è ritrovato in corpo. tanto· d'i si ndacalismo ,e di lotta di classe, e non riesce a mandarlo nè su nè giù. Le masse sono le masse; ha~_nobis~gni ed ha.nno volontà ; • gli uni e· 1ealtre. sono iii ahtagonismo· con le-volon– tà e \ bi~ogni dei ceti padtonali. Definirsi bisogna. · Il più. commèndevol( è quell'inverosimile on. .Corgini,. che ·va face·ndo il finanziere del fascismo, ptometténdo a tutti, in ·molteplici conferenze, uno Stato a buon· mercato, uno Stato ·che non ·costi· ni.tl) a - per ristaurare la. finanza pÙbbÌica. Sarà cur ioso che,un programma così ingle~e, così Stu'l,rt Mii-I e Erberto Spencer, diventi, un programma per la democrazia meridionale. Il Si.td e ·il Sud, il Nord ,è il Nord. 11· capitalismo. nord ico· si pu ò ac– conciare meravigliosamente -ad un~ progr.am,mache •limiti lo Stato· al carabiniere, al giudice ed all'e- . sattore (anche di questo farebbe voléntieri a meno). _Se si salva-un. po' di ·protezione doganale, è tutto quello che occoHe. Ma il problema mer.i'dionale è un problema .di sollecitudini· co1-!eftive 1 che $Vri- '. ,

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