Critica Sociale - XXXII - n. 19 - 1-15 ottobre 1922

CRiTIUA SOG'IÀLE 301_ ciativa. Gli strumenti della produzione apparteI)gono a chi lavora : la distinzione fra maestro e garzone è sol– tanto tecnica, gerarchica, non ancora ~conomica. ·capitale e Là.voro non sono anco'ra ·separati; è una. stessa :inan·o che li possie4e.: l'artigianato. · Ma ecco che,. coll'apparire del capitalismo, quegli a– genti esseneiali e ins_eparabili della' produzione - i:he non possono produrre alcun effetto utile se non· a con– dizione di es~ere fra· loro combinati - si vengono dis- sociando. · ' Noi non ricercheremo le cause di tale dissociazione. Rileve.remo· soltanto come su tale dissòciazione fii venga a .poco a poco modellando una forma barbara di contratto di lavoro, in cui • 'r'uomo· vien- locato· dall'uo– mo• - a detta del Lesigne -, e come, a causa degli antagonismi suscitati. fra le classi dispogliate dei loro strÙmenti e quelle eh" tali strullJ,enti detengono, no~chè. dell'organizzarsi delfe prime in forti nuclei sinaacali e del loro emanciparsi !ller-cèl'istruzio'ne e l'elettorato politico - si renda via via incomp~tibile tale rapporto loca,tivo: là. produzione viene se.ossa da tali attriti·; ed ecco che il ~imore di una mancata sua efficienza insinua a mano a mano la convinzione in alcuni ch'essa .~on 'p.ossa .reg– gersi ·esvilupparsi se non a patto. di fonde.re in armonica combinazione quegli age~ti. che q capitalismo aveva violentemente dissociati; ecco che tal convinzione di– venta il vangelo cli qualche scuola, la bandiera di quai– che partito. _L'idea viene àccolta come una eresia, .finchè la costante pvogressiva ribellione delle forze produttive, generata dalla forma di .produzione impérante, contro i rapporti (giuridici e politici) della produzione stessa - <;ete~minando l'insoflérenza degli agenti cui è inibito di conseguire i loro m'assimi edonjstici - non la jmpong11no all'attenzione di tutti. · Ed ecco e~, i bisogni della cJasse oppressa assurgono via via alla sfpra del giuridico, diventano materia di diritto. Economisti e giuristi si.' affannano ad accastel– lar!t le nuove.~Qstruzioni, che rispondano ai mutati bi· s9gni della produzione. · Quegli agflnti, che l'industriali"sino aveva al suo primo apparire dissoci_ati, si vengono ·man mano ricom– binando secondo .la legge naturalè 1 per cui lo strumento non'._ dev 1 essere disgiunto da chi l'adopra. E' un ritorno storico, come tànti altri. . Spetta· ora al diri~t·o dare il suo. primo riconoscimento a un tale fatto. E noi ci auguriamo che il vaticinio della. Amllrican Review of Review possa' al più p;esto avverarsi. , • L'Italia s&rà la prima haz"ione che adotterà· nuovi sistemi ·ai associazione fra capitale ~ lavoro•· Dott, REMO 1 MALINVERNI.. Teoria· fegli 11iuenfI e polìf irn finanliaria _____ .., __ Poichè la que'stiop.e degli stipendi agli impiegati dello Stato è continuamente tratta in campo ,nelle di– scussioni, ormai frequenti, di politica finanziaria, ci sia concesso di esprimere modestamente le nostre vedute intorno al grave argomento (che investe la esistenza e il diritto di UIJa cospicua clai-1se~di cittadini), richia– mandoci a principii, autorevolmente professati ed enun– ciati, della •scienza economica, scevri quindi da ogni pasaionalità politica e da mozioni eentime1_1talj. · E' divenuto, in questi tempi, un comodo, e per– oiQ a\>usato 1, h,iogo QQmune delle veHtàli incinte delle Holioteca Gino Bianco finanze italiane, quello· di gridar forte contro la co– sidetta politica_ degli alti, stipendi, additandola al pub– blico contribuente. quale causa unica o precipua ·dei tanti mali del nostro ·bilancio. ' ' · La sta~pa plutocrati~a, il gran mondo politico, e una audace combriccola di venali scrittori concordano à.ll 'unisono in codesta diffamatoria campagna, rivelan.do · l'immediato obbiettivo· di intorbidare il sereno giudizio . della pubblica opinione, nel mentre si avanza è sale l'incontenibile marea del disavaDflO, al chiaro scopo di impedire la netta comprensione del.le vere cauiie della situazione, e di versare, quindi, sulle spalle del personale statale tutto il peso e la. responsabilità del– l'aggravio finanziario. , In_ altri termini, si riproduce nel campo finanzia– rio il giuoco politico che attualmente opera con molto successo nel campo economico ; si tende, cioè, a far · sì che il personale statale sia <•-hiamatoa ristaurare la finanza borghese, così come la classe lavoratrice vie11e obbligata, a suon_ di bastone, a ricostruire l'economia borghese. E' giunto ormai il momento di insorgere contro l'iniquo tentativo.di capovolgere i termini della realtà, _anche pèr 0 impedire ogni ulteriore inganno alla buona fede del pubblico. Si assume, dagli avversarii della ~lasse Impiega– tizia, che il personale dello Stato è _improduttivo per– chè il reddito del suo lavorò, calcolato economicameute, è al disotto della spesa che lo Stato sostien'e per esso. C,osì·ral!iionando, si mostra di ignorare la interdipen– denza tra condizioni economiche e situazione finanziaria. , C'lie lo Stato· spen_da di più di ,1uanto gli rende, in media, il lavoro dei' suoi agenti, è più che naturàlP, fino a che continui un deprezzamènto della moneta su– per_iore i.ll 'aumento, sia del -prezzò dei ser:vizi, sia delle imposte che lo ~tato fa pagare: E', ipsomma;" il ·sotto-valore monetario, e non l'ec– cessivo _costo dii servizi, che determina la passività del bilancio statale. . Con;ie elemènti concomitanti che concorrono a de– terminare l'ènorme disavanzo, nella. parte r;he riguarda · 1a maggiore spesa del personale, hanno poi grand-is– . sima parte i fattori politici: il caos amministrntivo, l'e– lefantiasi burocratica, la incompetenza tecnica di co- . loro cui sono affidate le più alte e- delicate funzioni; tutto frutto, questo, _della invadenza politica, ·che, dopo la guerra, in Italia sorpas8a ogni limite materiale, ogni ritegno morale. · . Ma l'arg•>mento. richiede, come~abbiamo premes~o, oltre alla confutazione generica del pregiudizio impe– rante, un ..esame dimostrativo tratto dai principii stessi delle scie&ze economiche. * * * In materia di strpendi si sentono spesso eJunciare speciose teorie giuri'diche. Quella più iri uso riguarda la prétesa natura con– trattuale ·dbll'impiego, secondo cui l'impiegato, avendo accettato, per· le sue prestazioni., un determinato com– penso, deve ritenersi inabilitato a. richiedere e conse– guire qualsiasi aumento, anche se richiesto e imposto da esigenze morali· e fisiche che da ogni p11rte lo co– stringano . . Una teoria pure in voga è quella che immagina lo Stato ne11t.rale in materia economica e vuole quindi che il rapporto economico fra esso e l'impiegato sia regolato dalle leggi della. libera concorrenza. Quanto ,

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