Critica Sociale - XXXII - n. 18 - 16-30 settembre 1922

, -~ r ' , ',•• ·.. CR'IT10A'· SOC!AbE . 287 chiutlet\gl_i 'occhi a quel chè_'·f,a-nnÒ· gli, altri pe'r· Ìl"cui criterio -ins~iratore deve dunque b.ensì es-, guardar sòto. alla mansione propria, e sentire so(.:. sere ·di -dare un/1{coscienza viva ed a:ttiva,·e no11 tanto il' bisogno e ÌI \ senso 'delle ;cose proprio, . una SO' .ma.di c,ogniziòni da portare come pe~o morto, de}fa s!-1,il c_0ndiziqne,e vita·personale. 'Qiacchè in-· ma tenendo ben; pfe(>ente che l'a coscienza non_·si vano. o~nu,no cerclierà in se -stes_so che· c;osa è ·, conquista chiudendosi. ,nelle baniert .del. proprio ··1•uomo, se. partirà dal presuppost-0 che ".!'qoino, · stat◊ particolare, ,con' 'l'orgogliosa pretensione di i~fine, sono 'poi_ gli uomini un:0 per un9 ,,. . tr-o-varvila cuft~r~ suftiidente al proprio,spirito. '' La . Ogni tmfn.o è -raie _ne0'1tmani:tà; è se. stesso' in vita, dice il Santini, mostra. a ciasctmo solo eiò qu,anto ~ in rapporto con gli altri ; ha ima· s1J1a· che ;egiLha ·bisogmo di vedere per viv:ère ,,; ma ol– vi.fa e ii'fl'a sua condfaione ·propria in quànto \!ive ' tr~ .quello che ciascuno vede, c'è 1-Vl''infin.ità di _cose ··nella società ~eg!i 11orninie 'in relazione reeiproca che eg.li s.en.te.dii ru::m vedere, e in què.sfa consa,p,ufa '.. con ·1e·cond'izibni alt,rui._~a suà p~sizione e la ~u.a manèanza _si r-ivela un bisogno della vita. Ed eec(') vita; si c0stJtui:scono appunto ~ si svolgonÒ in que~ . la sete di &apere, senza la quale no.n esis-te-iebbern .'sto ràp.portQ, che' è' essenziale à'lla stessa esistenza niep,pur.ele U,m,iv·ersità '(llOpolarJ e tutte l·e istituzioni . e condiziòne· .dei termini.' 1 . d·i ,cuitura ptr il· popo'1o, che il Santini <!iis~iretzà Poss.iamo d~ ,flq.ùe ., i'lJ,daf,fenriare col Feuerbach oon tanta -en·e,rgia. · . ·c,he "il /jDJrlmo· g~etto deld'uomo .è l'uomo,,; ma Sete di sapere che bisognava accem-cl,erepiù m~l s-ensò che egli spiegavà, eh.e l'uomo. esiste è cl4e ,appagare ; -perehè il e.òmpito vero di qualsiasi . si'rHrnva neM'.,l!/IJTIB.>nità. "O'li u,omi111i ll0'Tl r'ea,lizzamc( o.pera seda.di cu.ttura è <!id ,dare la coscienza 'dei. l'uomo che per mézzò 'dell.i loro uni'~ne... Un uò- p,robl~mi della "tifa,· inv,ece dif.orn.i,r.e facild,soluzioni, . rp·oìsolàto: si pd~erebbe come um'o:nda nell'.oceamo qtfasi a far )C·Pe .de.re tutto sia ·esplorato, definito, si– sepza compren~e~e qè' :sé st ~s.so J;Jè. le· e·ose ,;; sterp.afq. Ma l'esigenza che si' deve Jffèrmare ,è egli r_aggiunge· la coscienza di- se 'stesso e del l'inve~sa di quella . che ·il·. Santini propugn·a : ·non, nionci.o,soUaAtO attraverso Ja ,éonsàpevolèzza dei . ciqe, "ktségnare al, popqlo a ,ri.on ,av,ere, alcuna . su ,o.ir: ap.p8Ì'ti.e delia sua. ,ùnità con la vit~ iocii:il~, ,s.oggezibne della sciepza, come n'on. ne ha alcuna . in .cui l';UJmani-tà .SÌ ,realizza. COJl,C,r.etame~te. . . . lo ,stesso scienziato"' ma ins'ègnargli anzf ad aver.ne Ora ehi ctrce umanHà e concretezza. ireailè ~e,J quel, risp.etto ,e quella sòggezi9X1eche ne--ha preci-' sho essere n·ella v•iitasodaj·e, <!l·keanèhe, per ogni samente ·lo scienziato per, la consapevolezza dei, singolo momento storie.o differenziamento .di fun-· .p'roblemi c·he•_ urgono contro la sua rrien't.e. zioni e di bisògni, di co'ndizioni· e ciii cultura, . di' Problemi, bisogni, uecess1tà d·e'llavita mated_ale classi ~e ·m gru.I?Jil'Ì. E ·1 'fod.iw ,! .d.wo ,, c1 ie .p.er , con~- e spirituale ge_ne,raJ'.IO e stimofano ali-o svHuppo tutte. scere se s~esso .cerca l'uomo, e non può tro'varlo le. for.me .del'I'attività. ,umana; dànno origt.ne ·e 'in– s~ tron: hel'l"~maqi,tà .éonc;reta~ente reale 1 n-on rag- .Ct~~e?tQ _a ~utt~ f~ . f.tl• !JZÌOni j.n ~ui. l',~,p,e'.ro,sifà ~ef:li grnngerà m'at .J'.autocoscieinza, che gli è- necessaria ~Lto.mm1 s1 d1s.tn.bu.1sc,e .Ja._ s0c1eta S.ld1ffer.1;nrn1 . ll per int,endere .anche il rr\qndo/ se non compref!derà grupp.i e _professioni v.ari,è. E nessu.ma , cli ,quei'ltepuò la s.ua posizione e f,UJm~ion1e n Ha vita s:0ciàle.; per .a•ver lJa ,pretesa di è·@n6SCe.re -la -s,ofozi@:ne dei pro~ mezzo del ràpport:o' -propr.io' 00n · le p&s1·zi0,f!,i e ·b'l'emi~- cli sap·er dare ,.:so·liidisfazione ai, bi-s-0gn1 cu,i funzioni altrui. ' · attendono tutte 'le a,(tre; ma ciaswna deve avere L~in,ci.ivfdno, i1 q,uaJe, ..(corn~ vo'rrebbe · i1 Sam- )a co~sapevolezz~ .del'l'èsistenza di problemi e d1 . •,ti,m!) si co,nyincà ,c.he ",neJ.!çi lim'itatezza <!lei· punto bisogni, ci.iversi ~fl quelTi cu_iessa· medesima intende di vista della pr.©.ji):l'ia p.t.ofessione. e' è. già in eser- provvedere;. e in tale cons~pev:olezza ,precisamente eizi·0 tutta 1a cmltura 1 p'Os&ibi'té ,,, sarà ·il fà-bbrican- . sta .la s-ua cultu,a, e nel ,g~ado di èssa sta la mi– te d''a~hi ·o il pµr-o 'matemafko d\ ç'ui. parlava i'l · sura di questa. ' · · . · . . , . . · • .Comte, cHe.;chiusi .tutta la vita nefla -10.ro ,c.onf.ezio- In q.Nes,fosenso ,una cultur<;r p0polor,e è neoes-. ' ne di arnesi i:la cticire o di,formulè algebriche,,,·nom sada_a tutti: a·I.dotto non meno che all'ignorante, veggom0 che qìuello al p1<mdo, ·o .tutt'al più veg- ·_ 1 -pei:chè i'! d'0ctor :ùniu~- li1bri non è men0 ignorante i' g,mil:O -•it \ru@nd.o ahravers('), la cruna ,<d'un.·agq o il deH'anaifabèta, se credé che non ci siano· àlfri libri s:egno •a't'Hl-il. :radi-oeqùadraita. E ÌnC(')nsape\'Oli di . ·degl'!i di esser letti fuor che··ii suo. ;In-questo s~nso . qÙesta ìl'idùzione pràpri'a: a uri minitno frammen'to il oalzolaio ·può insegn_are·al filosofo non· rrteno che . d'uma1iità, no·n soltanto nbn capiranno 'e n0n sen- il Jilo:,ofo al calzolaip; ma ciò che ognun d''essi tir,ar11mo. muH,adell'uma,nUà inter.a,, tna J.n _,ql!lesta 'in- . insegnerà utilmente al comp~gno sarà non la co'n– c@·mpre;nsionee insensibiJ!ità srn1Mriira;n;no 'Se stessi fezione delle· scarpe @.la costruzione del sistema,. e' 'la prbpria coscienza d'uomini;. rii:lucend·osi a : nfa la •consapevolezza dei b.isog~i'.e . p.roblemi cui macchine· ,per-1a falilbr.icazione a getto continuo di , pgnun@ pe.r sua pade nisp·onçle, . àg~i e ~i f~rm~lé algeb~Ìc~e_. ~ saran ·s~Ìnpre -ma- j : _L'•0rientamè~to del'l'~omo ne 1 lla umanità rnn-so- . tena, e ma1 a,nima 1 debla c1v1Jita. , . , 1 1ctata: ·questo è 11vero fine della cultura pop,01la-re. ",R,,endez ;L'hOTJ1Jf7le ,Uf1 .,,., _reclama\;~,il,.Rousseau E' sòtto questo punto· di vita si riabilitano 'fo _parte o.0n.too ,simili ,moozioni di ,1~gni '.u0m-0 a .fr ,ammen.to .arièhe 1efanto vilipese Università popolari; in quanto -d'uomo,: É questa; che era ·r'.esigenza fondamentale non diano al loro fr.equent~tore l'illusione cri aver I del prO'l!ilerna d-éll'·éd1;11cai'lione, ,p·er. H-Rou~eatt, e imparato, ascoltand(! qualche lezione o conferenza, •anche 'pér_ noi 'oggi 'l'esigenza 'fo11daJ11èntale del pro- · a dç1,r _fondo a htito l'universo rip~tendo_da pappa- . blema dèlla otiltu.ra ,p0p0fate. · gaJ.li for.rnulett~ semplificate; ma ,,diano, attraverso . ' ... teca GjnoBianc I ' • . ., ..... .

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