Critica Sociale - XXXII - n. 18 - 16-30 settembre 1922

• ,, 286 0]3JTIOA SOCU.LE ,-, Il problema deUa cultura popolare ·cos'è l\uo1,no,,. E l'llowo, infJne, ~Q~o·poi _glj qo- min1, ,UflO 4:>e! URO ,, . , . O~ni sing.ola .condizione di vHa, aff.errna il ·San– tini, h-a la ,p-r-0ptfa cul1ura tipica, che, r,ispoodtmdo kJ problema della cul,tu,rapopolare ,non .è ce,r, ai pr,oblemi sentiti. ai bisogni pratici e ideaH di tamente di s@lltoposto ed •affr-0ntatonel su@ n,oCilo quel particolare stato, .ha in ciò la propria libertà essenziale, ,guardandos,i per lo più ai Q'lezziphtt- · é •il proprio valore::.Il proprio insegnamento popo– tosto che al'lo spirito infor-mat-oredella sua solu- lare 1;10,Ò 1 dève 1 tei;i,<;lere quindj a cariç11-r 4,l ,men ,te.di zione, E Guido Santini,' 'in un suo vivàce ed ori~i- _. n@,zioni, roa a. f 4 .r sp.p.i:avyive~e l'iniziçi\iva d:l naozi . nate libretto Al di là della scienza e del sistema, ' agli. ),Irti ,çl,ella vita: •la ,d.igoitàd,el s.a,Pe-Tt! npn sf~ ha il ~erito di porre precisamente la questione nella co.gofzjone, rn_an~lla ,eazio].1e a.d .essa 1 ,gu~– fondamentale, movendo da una rivendièa,zione c.!el- sta, -.ç-h,e, si .cei;cà ifl.eii.a cit1tw-i F>e.rJa_, :S.i d.eve .ç.e,r– la dignità degli ignoranti, che recla,mano parit~ di care anche t,eJla:popolar.e; ·no.n Si dew;mo. usar.e diritti umani contro l'inferiorità in cui U colloca _due pes•i o due misur,e L'Universistà .d~ ,popol.o l'elemosina delle bri,cjole,del saper.e, fatt~ loro nelle deve insegnare ad esso que\tl'-impulsoinizia'le del- 1:Jniversitàpopolari e neue· istituzioni varie r,,er la · l'uomo, che nello scienziato giunge ·a· pieno svi- cultura del popolo. luppo cosciènte ; non cr.escere il gravame che tien •, , " L'abbiamo ca-pita anche noi (Cilipon.o ai d@tti prigioniera la scintil'la vitale detllumile, ma aiutar " gli ignoranti). Ci volete istruire per farci' entrare j I.a coscienza a cè-r.ç~r,~ in .se stess..11 _la Joq;a della " storpiati in un mondo dove siete i padroni, a sò- p_,ro,pria - utonomi-a..." Conqsci ,te -stesso "' ecco U " stenere una parte inferiore : per godervi con poca , -pr,foeip{o i,\'l&pfra,tore ,della velia, c-ù.1-for.a: .che wuol. " spesa il piacer.e d'essere i superiori di 0ualcuno. dire': "no'n guardare che cosa fanno gli· altrJ, m;i " Noi non siamo i vos_tr_i eunuchi, eh~, "quandq him~ guarcja alla piànsione .·coe )lai riceyuto tu,,. ",J..a " no sgobbato fotto il giorno negli Liffici e nelle I vitil mostc,a a ciascuno s_ olo, ciò èhe e~l\ ha ,l;>iso– :: officin,e,alla sera seg~<?nos~lle p,aoche ~ell_e. ".b- . gnò di vedere per vj_ve(.i,_çia.~cunoy~d,e so,l.ò ciò stre ~cuole puzzo_len!t,per t~parar rh_~ghoa e:;- eh.e,la lUa g)i as,s.egna,per çprnpìto ~ p~,r,oggetto.. " sere 1. vostr.1serv1ton, per. d1v,entar pt~ perfetta- ·Le .còs..eno.n.hal).i(lo i;~n~o. -1iè, quJup.J, eJ,is~.o~a,•:;~ " mente i vostri inferiori! ,, , 'nòn per qu.til bis9g~o ,,. Neti.o sco1:ger,e,que§to Secondo il Santini, la coltura popolar-e,·com'è I· senso dèlle cose J'.uomo è libero: ,l',inse~ruugli il staia intesa e praticata finora, quale un volgarizza- ,cammino verso questa lfbertà, è il vero -~rnpito mento, cioè abbassamento, della scien?a, somiglia <!Ì'eWed•tteazi'Orte. · . all'atto col quale il banchettante getta al cane . . « Per solleva're e· redim-ere chi giaee ,nell'1,g110- ~ott0-la -tav~la gli ossi_spolp~ti, con!~rmando c~n I rànza 'biso1;na ~argli, il serttimeht? delle sorgerrti 11dono la <;ltfferenza dt p-0&1z.10n_e ~ òi natµra cne. 1 v-itàlioel' sapere, e persuaderlo· c~e .'l;ion v',è altr~ c'è ~~a )t.ii .e .il ,ca~.è.-~osi .de.ila_ s.cie~u~-,v,o.lgari~~N~cii-~pza 4e1 ~oh~-◊,_ all_'.in, N9rictel)~ '.ip~pira#one Zé \1il-'~ r..~ sultat,r1doM1• .a ,s~~-emi, ,e .bl)11GJ,0J.e, e Pn-1 c,h.f,na~çe ,n,ella·c.o~cje.~a ,~i pgnµ.po ·.,,., . ,.·. v ~rta.dt ctò che ,ne è Jo sp1rdo lf!WO e cr.,eato.r~., .1;e,-_ · .. • · sta 'al popolo soltanto la _soggé.zione ,s~r,v,hle 1d·i -~~j 1 -'Il*~- ,, ., sa .di non ess~r cap.a,oe d1 pr,od1trl-a.L-a,olasse m- 1 1 ' · • 1 fe,riore si mantiene Jnferib.re appunt0 per questo Ora, senza en'trare nel'la qisçys.si, o.Qe c!~lli?JA~ s~o· ridursi ad u-naimitazi0ne impoteJtte delfa vita cl~sio,ne r.eligi.o.s,a, ,alla ,qilé;\ )..e ,il ,S;wilu i ..io fiq _é· pe r– delle classi superio'ri; tanto più impotente quanto _v.ieq_e, a :-Q1e pr.ewr ,d,i ,rµej,ter,e fp .rJ~wo il' ,s.l.if ,è.ttp _più dell'impotenza propria sia inconsapevole e;.'. es~~nziale cij ,{àuest.a_ ~µa .t~j, ~~ -:Pi.Hr ,~n.t iw ,qn nell'orgoglio e nell'ostentazione ·.di un sapere, che .~Ji:no.i_pjo ,CO:SlY.:Ìfl0 te k.c-endo, _ crede dl aver conquistato con la superfjciale infa- , Certamente· ,la coocez,ione .e pratie-a· ,o~o&111ite rinatura, çiiventi fanatica e dpgrna.tica, ' 'dalla cu.Jtura p~ofare ·si ,illJ•S•tJ•ira .tfl@J9()0 sp,esw ··aa Or.a ·.G,ÒQl,e, d i .co11tr.o, ,a,IJ'Enc;iclo,p,ed:ia, tiA,i~a j .u•ri e0lilcetto cli -benef,kem:-a: è :ima farg!z-loNe.ai e_:;pressJ.onf!.· ,cf.elJ'Jllttm.i>nisr!ll@ fu:a.nces.e. ,la \Vlp,ce ,d•i 1 ·po,v-eri,che J:i conferma ne'ita lo,!70i·riferi·ori~fi c!i R0ussea,u s' a 1 lzava ad i,nv,oca-re.mia rei,tt,J,nrte-r s4(:)• ne.nel- ! poveri, consillietand0ili111.atUJ"a·lmente .des.tina.1i•. a ri-. l'interiorità della co~ci-enzanatura.Le,offusça,ta ~d.op - i ceverè 1'elemos'ina. ·1:, _sotto guest,_o· ,r,igua-r4ò. ~fl · pressa d·alle incrostazioni e sovrapposiz.i•Q·H·L delle I pienarn~n.tera~io,ne il' ~aniint qµ,f}mlo ,$10,t,il. .çhe ~ esteriorità e degli artifici convenzionali, così di , bensì vero ché ogni civ-ilta ha èlemtnti. -,~A~ri01i · contro all'opera di tutte le istituzioni di cultura , cbe sp,!¼l .roate1;ia .d.e.1 ,1.il !ìl t i Jqr,g.a ~~v,j e ~lebe popolare (e tielle· Università popol.ari in jsp,eçial .r1el~e ,G-i,vJUà .Mtk.:be., PJ(@lt:tarJa~ •~Ha ~<l-er~a); modo) il Santini proclama che " in fonq.o- il ver-o m'a che la ·lf} ~v~r,a.i tt,à carad.tedstiea ,della ,eiv,iiUàmt>,: più vero che l'u·omo .posisa.conoscere è quello ,che, ,dema :<dalle .a :ntic.be ;è ,,p,,ro.p,.rto i-n ,(!j>t1et-poi·n~f)i@•m&– egli può. scorgere dalla sua vita re-almente s~ntita" -raLe,da cui m~v.e •lQ. sdegoo contro ·l'affermazi.one e vissuta. C'è in ognuno di noi come un orizzonte, ·,ahe ti pop-oh>i·ll'fet'io-r·e --si-a-rrratterLa. e l!'lo-n ·a'1'l'ima entro cui le convinzioni hanno·la loro sufficien'za, .. · dè'lla civiHà. · Tutto il problema si riduce a far scendere l'uomo ' 1 . • . Questo sd'egno, .dunque, e l'aspirazi.one .eh.e co~ più profondità entro il suo essere e a fargli r ne· ,sorge, •cl,ebbont>li!1~mta!e · iii §f ,Jl 1.\0r\~tto sentire -i suoi rapporti 00,Imondo ,,. " No_n si ira1ita· della c_ulturap0Jll)Q:l/:lif.e. ~ )a ,j,QJ.ù•o~ ~ ~ro– di· sapere che cos'è l'universo in s~ stesso. Ma che 1 :b:lema 1'10.n pt10··èsser-e· nel')'inseinare -a ·cii\as,~ i . , , .. BibliotecaGino Bianco {

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