Critica Sociale - XXXII - n. 17 - 1-15 settembre 1922

I , ' 9Rlrr;10:\-··SOOIALE. · L~ S_tato, docve la class·e ope'raia non p.enet,ra, _sì fa, farnetica"ndo « i~v~~ioiamente » di fal'.eoo.!Jl.e no:r.i. fa 11entìre la sua autorità;. oppressa dai su:oi. esso ha fatto,' dimenticando. il dato es_s~nziale, .. nemici implaca?ili, _si rifà.su )a classe o_perai'a;, che esso.ha potuto f~r!Jl.arsi· e agire. c.ome h'a la classe operaia dive nta la prima vitti,ma su cui · fatt o, per la connivenza dello Stato. µa resi_stenza c~scano .tutti i colpi, su cµi tutti i pesi·. si •'sca- ·possibile, necessaria, doverosa,. è nella contro-· - n_cano ;_ è . per .~s~~ la gee_nna. d.i tutti i dolori, co:::.quista, da parte- del -proletariato, dello Stato, · di tutti gh spas1m1. Se poi lo· Stato anche ,saJ:1à•coi, mezzi democratici, incalzando ed alleando tratto al ,fallime;nto, i capitalisti privati avranno tutti i ceti è le classi che esso ,minac~ia i;ielle 1 ben trovato. modo, essi, di sal;varsi; 1 e la sua· sup- •.istituziòni rappresentative e liberali con obbliqùi post~· eredità, sempne s9tto; la sorveglianza_ del disegn,i di violenta dittatura. È' -la collabomzione' nemico .esterno, ove pure non le venga contrà- che debellò i conati reazionari di Ori spi, d_i.Di,Ru- - stata per. ragione. di principi e per timore del dinì, di Pelloux e consentì. 20 anni di libero. contagio del.l'esempio, dl!-1 nemico· stesso, sarà ·sviluppo al prolétariato italiano;· è quella che in una. eredità di ste.cchi e· di· spine, des,tinato a: Francia salvò la r~pupblica all'epoca d'el'la crisi mostrare la sterilità di uno Stato ope_rai.o,di uno dreifusista contro le cospirazioni dello Stato.Mag– Stato soc,i11lista. Ecco •perchè .in tutta l';Europa , giore e clei generali da colpi di Stato; è ,quélla dei •vinti ~ e ci sono. vincitori che stanno peggio' ch'e scon)ìgg!3rà, mediante 'il blocco democratico, il dei 'vinti e pw i quali il ragionamento si applica blocco nazionale di Poincaré-la-guer1·e ! E' quella, ' .con rinforzata ragio~e -\la gral!de Ìnaggior!l,nza · .~np.~ 1 l,c,~e,a1>1n:a,ç~_~!J,Adg tut~i ~ .p11r,ti~i; ~ocia,,hsti : . della ,c~asse. lavor/),trrne s1 c,01lopanon contro, ·ma m· ..tijm::opa e 1costnngendo. tutti. 1 _partil,1 demo- • d~ntro lo, Stato, per trasformarlo, per dirigei-io, cratici, spingefà. ,sopra i lutti e i crimini della. per spuntare :gli µnghioni della cla:,se borghe;;e, . guerra e ·i trattati di pace,· alla restaurazione_ plutocratica, nazionalista, impeFiali-staJ minaccia eu;ropèa e ·aa una pace reale, in cui il proleta– pe~enn~ alle sue libertà, terrore imminente per . riato avrà la p_arte che gli spetta,. da cui partirà le sue istituzioni sindaqali .e cooper,ative ! pe:r; :le realizzazioni ulteriori, supreme del so- Così in }talia la te•sistenza al fascismQ n0n cialismo. · · T CJLAUDIO REVES. Ai: Socia'listi rimasti fedel'i a·I Socialismo' \ Con questo titolo la FraÌione di concentrazi0ne ha lan~iato al proletariato un manifesto che .'ha' .avuto larga eco di' comménti e di disc.~ssioni. Le pole'miche ch_evi si' son fatte attorno, sonò le po-· !emiche stess'e che da mesi ·accompagnano ogni espressione .di P,ensierò,.ed o~nj tentativp di' a;done 'della frazione cuj pur' noi aderiamo. · Il valore. del manifesto sta sopra tutto nella sua. ~incerità, nella chiarezza con ·cqi segna i tenninj e le cause del dissidio é·he lacera il Partito. Perciò cré– diamo sia per a,vere, come documento storico; una grande irripo,rtanza: e •per fa~e motivo lo riprodu- · · ciamo sulle nostre colo·nrte,, pur ritenendo che esso , sia già noto, nè11a sua infigrità, ~ii'~ più gran part~ dei nostri· lettori, .,. · ' · · · Nor:· , ...t · 11_ d'òyerf ~~WQni.... .. , Gli ev_enti èl~rquest'ultimo pèdodo, più _ancora efe l'imminenza de, Congresso ,-~ocialiist/Ì., ci' fanno obbligo di dichiarare più. ap·ertam'ente, più, esplicitamé'nte·. c_be. mai il nostro pensiero di ~•)cialisti, in contra.sto. çlOil, 11.i: tre direttive cbe prevalsero nèf Partito e contribuirono a condurl~ a queste dure qifficoltà. 1 Anti_chi e fed,eli fautorf ùplla disciplina e dell'unit'~, convinti eh 'esse. siano il dovere per tutti fino a che il diésenso è qi tattica e ,d·i metodo,· noi non propugni~mo nè a~g~riamo ,oggt l_à. scissione /d'altronde già annu~ciata d'altra par.te ) ina pr ,ospettii.mo ." il progre~sivo dìvario a– pertosi nella concezione e nel'la. ~l'a~ica del so?ialismo, lasciando ai compagni, ai lavoratori _giudicare se es_so investe il metodo; o non piuttosto i principi: nel qua'l cas~ non si tratta di aoissione entrQ un ,Partito, ·ma della dift'el!enziazione e dell'inevitabile distacco di due Partiti formlltisi ~Il-' Ol'Jlbra di, m~a ,,stessa '/ it>1iòte~çi __ G·ip6 Bianco Molté delle' cose ·che diremo, Gon aperta -scbie.ttezza libera da ogni movente che non sia l'è.more del !,dciaE– _smo e del :pròletariato, ·spoglia da ogni passione o· r11-~-. core di frazione- o d{ p~rsone, non sono nuove, ma acqui– stano appunto da _ciò la loto autorità '·e la lor~ forz~. Nel giorno dell'avversità più aspra, quarido ·alcuiii, sotto· le p~rc~~se si convertono- e vedono e dicon6 la ve– rità sempre negata nei dì della facile fortuna, e altiri si rifiutano di :vederla e di .dirla e si ostinano nell'errore · solo per non ,cedere alla minaccia e alla violenza nemica, _è uni; forza 'incomparabile quell~ di- chi pnq' affermare che la su,a concezione socialii,ta non s'è mutata nè ra:v- , v~duta s~tto il bastone a:vvers~riò, m~ che, egli_ l'ha pro– clamata quand~ le 'cfrcostànze obiettive 'e lo stess<? ser• vile fervore. e' il cortigiano ~imore '.della borghesia inco-. - • •• ( • • ' ~ . "l ' • .:. • f • . ra~giavano ;1lla. bal?,anza o aUa prepotenza proterva. L'errore fonda~enfale. I ' Vi è un ~rrore fondamenta!!), nato d~l falso concetto: ·che il ·S.ocialismo, e~sendo per noi ~a veritll. 6 l!l' giusti– zia, possa essere imposto senza la' volontaria e consape· vole a:desi'one della maggioranza, Hi credette ~be poichè i lay.oratQri, i nullatenenti, i proljlt~ri· (in 17loµse o in abito civile) sono l'enorme mag– gioranza, ed essi dov1·ebbero essore so~iti,listi, il Partito socialista· ,e.il -mov·imento operaio - dolorosamen.te mi– , noranza ~ncora, ed essa stessa divrsa in varie correnti - p~t!)ssero comportarsi come· _dei· rappresentanti reali .·della mnggiorauza, in quanto ne erano dei rappresentanti virtl/1,ali. . . . .\'lt' Il pi/i strap,o è, !'.)bementre questo concetto inspirs.va l'azione del Partito, un· l\ltro èoncettò stoltaµiente in– transigent.e e restrittivo· del Socialismo portava a non ·con!!iderare • arQici possibili • quanti non ,fossero prole• tari manua1~ 1 e: 11, tr11,sc1p·ire ·quella attiva propa~nnd~

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