Critica Sociale - XXXII - n. 17 - 1-15 settembre 1922

258 .• . C.RITiCASOCIALE , r-+ titi dà quelli favoriti e 1.obillati a.ontro il' di- di classe. E ci ripugna- pensate ad una.divisione· ritto comune. , del lavoro da 'operarsi nell'interno d'ella classe Noi rettament,e abbiamo fondato e svilup- ,proletaria, per la quale' alcuni continge1\t1· si- e– nato il partito come unà. democrazia e;;trema; -manciperèbbero. dal lavoro prpduttivo di tutti i s~cc,ndo gli storici insegnamenti di Marx e di giorni per dedicarsi ad un'9rganizzazfone mili– Lassalle; poi, al momento .che le nostre istitu- tare, parche, a prescindine ~a troppo intuitive • zioni à.vevano maggior bi,wgno delle guarep._ti- difficoltà. pra~ìche, ci ripugn·a che lo sboc-co della gie deinoèratiche, abbiamo volto le spalle •e rivo'luzione proletari.a debba riuscire ad un'altra spregiato le medesime per _lecolpe, le diserzioni, divisio!}e ca~tale, quella dei guerrieri e quella le aberrazioni nazio·nalistiehe dei democratici. degli operai. ~l ~oèialii:imo è per -~ùtte lé sele– Era' il tempo di dire: E se, non vi_·sono· 'piu zioni utili,. ma è contro tutte le caste:. Perciò è. democratici, noi, socia listi, siamo· i soli democra- democrazia e non è 1·epùbblica' di Platone, nè di tici ! Et s'il n'y au.ra qu'un, je &e1·àicelui:la. E · altri ,utopisti. L'emancipazione proletaria, o sarà noi, ir;tvflce, abqiamo teorizzato un socialismo sforno e merito di tutto il ,proletariato, ò non anti-democratioo, spregiatore,. del numero, ebbro sarà. Ogni militarismo è protettivo di un giorno di ammirazione per le minoranze, per le : élites. ed ·oppressivo di tutti i giorni. Il.socialismo che · guerrierii, capaci di incarnare con -la violenza · si fonda sul trionfo del lavoro è di sua essenza e la dittatura il ·destino del _proletariato! Ed pacifista. Esso hii, fiducia di basta_re. a·creare ce;l . -abbiamo ,d~vorato » per 'i nostri pernici; 'ab_bia, lavoro· ciò che reclamano ~ bisogrii--di tutti, S(,IÌlZà'. • mo portato acqua al mulino' delle reazioni Ì!Il'- •che gli oc'cofra"di rr'!J,pit'e' l'a 'stta:·•parle :~p vicin0 "•~·· perialiste, plutocrati.che; abbiamo prestato giu- per soddisfare ,i. bisogni di quelli di" ',un luogo. h stificazioni dottrinali alle egemonie. militaresche,· I principii obbligano per il met0do. I (i,_ni ispi– inc'ub~t1;1 · dallà lmìga guerra. AbbÌamo generaliz- , rano 1!3, ragione dei· mezzi.· Fàsi interm~di,e,' mo– zato', senifl, critica alcuna delle circosfanze, senza _menti storici '-possonà imporre ad unò Ste.to; re,ttio discriminazione alcun11,di, ambienti storici e cul- dai socialisti,, la necessità ,depa difesa militare; turali, l'eserri,PiO russo. N:eppnre siamo 'stati E' il caso della .Russia, quando fu accerchiata tanto acuti da vedere ciò che del. meraviglioso dai nemici· ·della rivoluzi6ne e ·aena pace del lavoro di costituzi°nne socialista in sindacati, mondo: Ma allora: 'è lo Stato. che si .dife,npe cotne cooperative, amministrazioni locali noi andayamo · ·tale nei rapporti con gli altri Stati; è l'organ'.iz- a co·mpromettere, d,eviando dal nostro 'metodo zazione di tale difesa nòn è di classe; nè di so, che tutto ciò a.veva cr_ea_to:Non abbiamo saputo, cialiifmo, ma dello. Stat'o, ed ha i ·caratteri della vedere come e· quanto il 'lavoro compiuto ci ,universalitàgovei;nata dalla sovfanità democratica. impegnav,a a continuarlo, sotto. pena di sacri:fi.- ,Ciò, per altra via, torna a precisa conferma cario ·interamente. All0rchè al. Con'gr~ss<:>· di Bo- che la difesa della classe proletiiria, in s~ e come logna consentimmo (noi, a h,uon•conto, no; pG>i- parte- della• collet_tività, implica la sua conquist~ chè votammo contro!: .. _ma ,q partito) alla revi- ·dello: Stato nelle forme. d\lmocratiche 1 , ovunque ' sione flStemporatiea .·del pr9graìmr.a .st,atuto · del <tueste -le siano· ap~rte· ed ·essa possa vale·rsene Cnn'grP.SSO ·fonrlatore '.di Genova (1892), noi n0n 'efficacemente;, Lo Stato è ,l'obbiet-tivo, della sua abbiamo f:lOltanto mutato -una tessera, ma un .crescente .influenza', firio. a permeai;lo, a; dirigerlo inclirizzo, eTi'ndìrizzo nuovo neppur ·ten.t_ammo' .in. ogni momento della sua esistenza.,Questa pi:o-- ' applicare,· pèrchè al primo, non· diciamo tenta- posizione, ··assunta universalmente,· è ,la sola che tivo, m:L studio di realizzazione, ci accorgerrmio. valga dome aziòne dall'interno di ciascun-o Stitto della f.llll stravaganza. Fu'..sotto la stessa dire- sopra tutti' gli Statil per .determinare. un· J3,m– zi6ne dei co~uni~ti, che pÒi si se.pai-ai;onoda noi· 'biente storico. internazionale, favorevole ai· suoi a Livprno, che vérine seppellito, senza contrasto, interessi, nazionalm.ente einternazionall!!ente con– così il fant,asioso sabotaménto delle istituz1on1 '.siderati. La ,teorìcà contra~ì~; che · pl'.ete:r;tde:d1 , parlamentari e comunali (ari.ché comunali!'!!), contrapporré sistema:tfoamknte, perennè,~ente il come, la creazione arti 6.oiala dei Sovieti. Cosi nè proletariRto · allo Stato, lascia lo Stato e g~i Stati, •continuammo la buona opera ..-feconda·:·di orga-~ 'fino ·al giorno indeterminato e oerto remol::issiino nizz;11ziqne e ,di _perietrazi'one stat.alii. a dife,s,a d~llà presa·violenta: ed assohita' del potete, li– della organizzazione, che era l'impegno tradì- ~eri, 1 de~la ~oroyo1it~ca ~nterna e.~ estera l lasoiarli zionale del Partit'o, secondo le tavole di Genova, liberi· s1gm~ca lasc~ar,h soggetti a tutte le. eon– nè nulla facendo del nµnvo programma ,- pet- trari'e influenze d·e'rnazionalisrhi ,forènti: Non. è , chè nulla potevasi fare nelle condizioni storiche 'se nza m i signi:fieato ,p~òfondo ·che il!l.quest'o mo– ed economi.che del pr_olet.ariàto italian?, di quel ~ en.to di 'crisi della 1<:uròpa P.e:ntrale, irmestata ohe prescrivevano le nuove tavole - abban- a c utamente nella -crisi· genera-le 9-el dopo guerra donammo alla rovina, all'incursioue, cioè di un dei 'l'rattati, mentre -l'Austria e là Germaniii sono esercito nemico armato col favore• dello' State, · sull'òrlb del fallimerit0 e l'Austria ·noI;J. supplica tutta la ricca e fiorE>nteopera di due generazioni: .che la libertà di· rinunzia àll'iridipèn~~nza cui• di sociali~ti, app!!.ssion.ati ed intrepidi. _ l'hanno impiccata 'i tiranni ,di Ver~i;,itles~ i so- Nè si può pensare. ohe cotal .dispersione · ci cialisti rientrano nella:·maggioranza parlamentare las?i oni~i la libertà di aderire ai nuovi postu- · e, quelli di .Austria· po.ngono le condizioni per la ' · lati ed· a1 nuovi metodi. Noi non arriviamo a. loro nuova partecipazione al ··Gy.verno. Chi, se,, concepire cihe il pro'letariato socialista .d'Italia r:on per un vieto ~busò di parole gravi, per un las~i le inclinazioni pacifiche_ proprie a chi dà cieco fautismo di abitudine ·éne hn per.duto Qme'.i' tutta ·la sua energia vitale ad un duro lavoro ògni .e'ffir.}.i.cia, percn~ ha., perd ute ogni·~ u·steri,tà., q~otiriiano per trnsformarsi in un .èsercito orga-, può gridare al, tradimento? L' esperien.za' .omai e nicP.,me)lte e tec:niça:mente 11,llesti~oper ~aguerra-: fatta in quèsto terri.'bile triennio d o.po l a gueri:_a, Bibliot~caGino Biar:,co ' '. ' l > . , '

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