Critica Sociale - XXXII - n. 17 - 1-15 settembre 1922

260 CRITICA S001.ALE ./ . irradiante che dovrebbe presentare il Soèialismo - comè · azione attuale e come finalità· - quale amico e tutela- to~e di quanti lavorano· per l'utilità seciale. , .. . Questo duplice erroi:e, di supporre che il Partit~ so– cialista, rappresentando idealmente il Prolet.ariato (men– tre in fatto, purtroppo, ne interpreta soltanto una parte) sia ia maggioranza, e di questa abbia ·la forza e i ·di_- 1,itti; e di confondere tutt'in un fascio la borghesia pic– cola e media -con la plutocrazia· parassitaria e reaziona• ria esaltando demagogicamen:te il solo lavoro ma_nuale,• all~ntanando' e ini1nicancfoci così i Mti del lavoro intel– Ì'ettuale, tanto necessari per la ricostruzion_e socialista e per la valorizz_azione del Làvoro in genere, fu di griive danno al nostro Partito. L'infatuazione bellico-russa. Questo errore si aggravç,·_ dopo la guerra, per la e· · saltazione cleri van te dalia guerra stessa e dalla sugge- _ stione di Russia. ' -•li ' .E' supertluo analizzare lo stato d'animo formatosi nelle masse a. que_l tempo, e la· pessima. utilizzazione che di essa fece la corrente dominante nel Partito. Tutto il suo contègnO: servì a pascere d'illusioni le folle, lusin– ga~dole ·con una rivoluzione, che n'on si faceva, e a spaventare. dapp~ima e a irritare e P,i'ovocare di poi la borghesia, ch,e· preparò e eseguì essa la sua, controri~·o·– lu?.ione. Com~ sarebbe . ingiusto addo~sare al Mass\malis~o tutta la responsabilità• della reazione _fascist\t, ·così sa– rebbe stolto negare che· esso 'vi ha còntrib,uito èon· Je paure e gli odì. sÙscitati, e eÒn l'isolamento e l'inazione · a cui· ci condusse con la sua in.trasigenza, sia come at· teggiamento -...ispetto ai ceti 'affini, sia come tatti~a d·i negazi.one e· di, astinenza da ogni abile destreggiamento e c,rnta·tto, quando, tramontata ogni ·pro1<abilità di rivo, h1zi0ne, si. trattava di difende}'ci per altre vie. Si risponde che la violenza· reazionaria ha la. sua ·vera causa negli interessi.capitali~tici offesi e..minacciati dall'ascensfone delle classi lavoratrici, e che la vioFenza dei ,sovversivi non è che un pretesto. Ma l'ira~ la paura destati dal bolscevismo mina.cciato anche in ·Italia fu– rono itna 1·ealtà, e il torto tle1 massimaÌisti fu di ave,i· fornito qt1esto argomento formidabile; psicologico e 1i'oli– tico; col quale i reazionari si trascin'ano dietro 11nafolla innnmer·,.vole ,li individui, piccoli· e medi borghesi ed anche operai, che non avrebherò alcun i1;1te:cesse à schie- rarsi con la plutocrazia è con la reazione.. · D'a,troude è smentita dai fa.tti la afferirnÌzionè mas– simalista ~he la vi9tenzçi ;;•eazionaria sia il' contraccolpo natn ra l", inèv i tabi le. corrispondente ali' acc,·esciuta po– tenza d_P.(protetariato. Il proletariato in Inghilterra, in Bel~io, 'in Germania. ecc. è assai p.iù poten'te che in I-· tal ia; e tuttavia non 'ha ia dittatura fa;;cista .. Il masai– malismo, aderendo a Mosca, che av11vadic,hiarata la guerra civile alla borghesia di tutto il mondo, e parodiando Mosca, ha spinto la reazione sullo stesso -terri,no della guerra civile, dove è nato· e si è sviluppato il fascismo. Qùesto ·rapporto di causa ad effetto fra il massimalismo e il fa. scismo è ammesso ·anc.he dai coniunisti nost_rani, clie sono· loici, e lamentano non che Mosca•abbia scatenata la giim-ra civile, ma che i massimalisti· non abbiano voluto -o ·sa– puto farla a loro volt.a. La violenza della reazione capitalisti~a non è. pro– porzionata alla potenza effettiva della. classe lavoratrice (cosa assurda e contraddittoria ·è i,na:terfal'me·ntè fmpo~~i- · bile, poichè ,è evidente che quanto· piu una clàsse è'forte, tanto meno può e!'!sere oppressa' mà è proporzionata aZla violenza dei partiti anticapitalist-i: ·al!a violenza ,dei lor-0 , :BibliotecaGin'oBianco . J programmi, delle loro· minacce, Jeì loro atteggiàmenti, · che è cosa .profondamente diversa dallà reale forza e po-. tenza. della compagine e· della .azion~ delle in_asse,. · 11 ,massimalismo mise ·1a violenza nei suoi program-: mi, ma non ·preparò_Ia f01:za ·nè per attuarli, n.èper fron– 'teggiare l'attacèo av·versario, e impedì anche le. difese sul terreno legàlitario. L'attuale situazione. \ E' del tutto superfluo esporrà le condizioni a cui è ridotto oggì il Partito e il Proletariato nella sua 'costi– tuzione e n,elle · sue c~nqui~_te econo.rpiche ed 9:mmini- ' strative. ·. •· · Si era c;strutto~un patrimo_nio di. lieni - che oggi va miseramente distrutto ~ senza provvedere ··a presi– .diario,. nè con la forza materiale nè ·con un 11. coì-ris,pon– dente penetr~zione nello Stato; apzi,.mentre l'opem so– eialista formava q·u~sto edificio, çhe_.le.deva intere~si bor– .g4esi, l.a pa1·otq. U::~;,simal,is,~a,c?-I)tri_ 1 b1;1_iya .~d, 9:~t_et,ri~? '.e .a eccit,are l'avversario, e la int·,.-~i_sige_nzçi.• ~ass1mah;s_ia ,impepiva che intq,rno a quell'ed1fic10 s1 adun1;1ssero _sun– patie e adesioni di tanta gente che i_n esso· _pur trovava diretto o indiretto ·riparo. · . . · . . · L'attua-le situazione è ti;einendarnente grave; .é tqt– ,tavia ·esso non scrolla .la n9strà. fede socialis,ta; hè)a nostra con.cezione evoluzionista è infirmata dai! iesempio del-· l'altmi vi-olenza:. . . ~ . . . I Nonostante tutto, ·sopra ogni reazione_, la società so– cialiRta reali~zerà - attraverso. la crescente organiil~a– z_ione <).ellaclasse lavoratri-ce; la s_da 16~ta ·.c p~r i propri diritti, la costruzione di opere sòlidali --· l'aJ:lblizio'<e della specula.zione,, il controllo e la socializzazione dei · ~ezzi di produzione, la redenzione, del Lavorò d'ogni' forma. , , Èssa si svoige entro 1 la ste.s;,a. società capitalisticà• 1 secondo la ge~iale ànaHsi cl.iMarx,' e procede inesorabile'· dal fatto, illuminatp, animato, i_nd,irizzato_dalla CO$Cien~a · degÙ interessati a realizz11;rlo e -~fire_ttarlo. . Utopia quindi la illusione reazionaria .di Hpegnere i~ St,cialismo con la 'violenza, utopia l'illusione catasb:ofìca di antic.ipare pon, la .violenza il sociali.amo. _ · I'n questa coU:nessioµe cl,ell'ayvenfre socjalis~; col pre: sente ·.c~pitalistico, stanno_~ acè1tnto al. suo ~atale, ;n, defettibile. avvento, .accanto alla fotta necessaria ·e btlne 0 ·fica·_· 'le inevita,'pili .()oesistenze e ,:oincid.Èi'nze; quelle·. , . r che l'intransigenza considera cotlabQ-,:çizioni volute e qe- siderate da noi. per un preconcetto· teorico ... -o· per sim-. patie verso la borghesia! ! . •. i• , Il proletariato -deve svulgerè la sua latta., cercanqp , 1 e conquistandosi· adesioni e~·ooperazione 'in quanti, a.nche ' al ,di fuori delle sue sclj.iere strettamente- intèse, han-~o interesse a'll'avvento del So6ialismd, dando ad essi c0u:'" . sap~volezza di que~to ·interer11'sse; Òperando a penetra're · e ·trasformar.e tutti gli organi 'della società borghese; a ricostruire l'economia sociale quanto. più è possibile in· senso socialista; noi:J. rifuggendo da conta'ttf ed intese con frazioni e correnti· dellf!. stessa Borghesia, quand0 un contingente interesse comune le renda p.os~ ibili ed ·utili., · Ma oggi si tratta di su•perare ·una àsprissim!l, solita, di risal1re da un precipizio ·nel qua,le', per -circostanze o– biettive e per 'errore dei condotti~r-i, sill,mo piombàl;i.. ·. E si tratta di• ben ~ltro che _di coHa.borazionismo o. di anticollaborazionismo/ di· i-ntransigenza o 'di transi• ·genza, di tat~iche e 'di metodi con !JUi anche.al pro~si$o Gongres·so di- Rom.a altri ci riempirà gli oreoohi. : · Ne.ssuno di questi inetodi fu sperjment.ato in m~do . pr0bativo. Non la rivolùzione, minacciata e non attuata; ·,– non l'intransigenza,_ riq.ottjsi a un'assoluta~ lnazioue', ,e. . ' \

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