Critica Sociale - XXXII - n. 17 - 1-15 settembre 1922

bero render definitivar e quindi possibile, fa stabiliz- era, ·di consegu\)nza, ritenuto, indegnq dell'u~mo libero; zazionè. Donde il dil~mll)a: o si riinu~ve· .la 'causa,', e tanto·. c4e .,i filosofi del tem,po \1) insegµ!),vano che solo aHora anche il sintomo del ma'le tenderà a: sparire,, O, gli schi11-vierano destinati per· natura aHe·Jopete illi.be- ia situazione generale resfa, 'quale è,~ttuaimente, gra- rali. Ora, chi noleggiava uno, schiavo si, trova.va nell'i– vissima, e a:llora è pura illusione ·;;pei;are di· stablliz-· .denti ca fondfzione di chi noleggiasse un: f?ndo. L' am·– zare i cambi; · · •, biente-s.!>cialej quindi, ;n'oziera· propizio a una esaltazione Cer~o anche contro la tesi ·della ri'valutazione sono della• mano d'operà. · Sola ecce ii one· fu: 0d1·into, per, il state mosse gravi'-obiezioni. Si è ossel'vato.che· lo s.tesso ·,carattere eminent{!mente, industriale.della 'siia vita eco, migiioramento: del cambio.può scoraggiar~ le esportazio- no 1 mica <21., . .. ni, incoraggiare le importazioni e.d esser ·a,ausa di disse- li .Oristianesimò molto contribuì a dar prestigio· al .sti o di •crisi. M'a si dimentica che il cambio deprèzz11-tu .lavoro, anzi .lo considerò come un atto di fede. Sonò fa.– può çost,itnire un·o ·stimolo alle espbrtazioni . ad una mose le parole di S. ~gostiinò: • Chi lav01·à p1·ega •, e · sola ~ondi2!ione: .che si deprezzi se~pre piti:'D'altronr!e,' q~rlle di ~- Paolo:.• qui non vult operar( ne.e 1!ian_drt· se un intervento dlllo Stato deve aver luogo in q_uesta cet .,'(3). A ciò,runcorsèro due coefficienti: la condfaione 1nateria, esso deve appuhtç> esser diretto ad evitare dell'amlJiente sociale immediato in cui si svolse la préd_i– degli ~ba,Izi troppo gravi e repentini: l'organismo eco- cazione ·,:ivangelica (41 (acJ)oltl/-di g,ente'addetta al lavoro nomico· nazionàle, 1i1Jç)le qnan.do: riu13c(rà· a superare·· manna!~: artigiani, pescatori, plebe mi•nutal e la mo1·ale li\ crisi- attuale - se vi riuscirà, - si troverà così precettiv.a cris{iana, che· ~rovò la sua più chiara esptes– debilitato ed anemico da· non poter a-tfr'onta1:e scosse sione nél precetto su riferito di S. Paolo Ma l'economia trQ~JJO_' ~ud,i ~-,~ru~ç~e'.i JJ. L·~i3cure,,Pl'.QP.Qn~,!;J.i,/en~er~ _i, -~:\s\ia_lr~• ,:~~si,.come ~}.s:vols.e,~e1~i,P,rim:~ e~c'.e~ìi g~r~– .periodic1 e l,wv1Ss1m1 1 miglioramenti del fqrnco: ad solom1t11ne, presentava un tipo tra l''elemosrn1éro e 11 Psempio ogni tre o sei· Ìne~i riduzione di ·0,50 del comunistico. -Per cui lo sviluppo delle for:r,e er.ono"miche prezzo del .dollaro ; così gli importatori e gli esporta- ·di, prnduzione ·non era ~ncora maturo a un S\lPtim·ento to:ri sarebbero preav·vertiti e potrebbero disporne op-. so_ciale qosì nuovo di fr~nte àl lavor,o, noi] essendq q_ue– poi:tunamente i· loro' affari. Qualche· cosa di 'Himile sa- - sto !j,nèo~aissurto a qiÌ.ell' i111portanza iii cui lo vidifro · rebbe possibile anche per l'It.ali-a, ma solo quaudo là invee.e gli ultimi secoli del Medio _Evo. · situazione fosse seriamente migliqrata. · Fu a11pun.to in q1;1esto periodo che il lavoro occupo S~ è anche osservato che -,il ritorno· alla· p;i,rità ùna ·p!li·te preminente n~lla vita soci'~le, specialmen.te prebellica imp1icherebbe nuove ragioni di dissesto: i1 · a Firenze, fo ,cui iiatti:vità p~ev!l,le~temente indust{·i'ale r1bas~o dei prezzi comprometterebbe· la situa~ione com- della vita e.~oriomica creava/ - a detta d·el Toniolo (5) • merciaie, le imposte, diventerebbero assoluta~ente in- un all\bie?te f~v9revolissimo a una EJS!l.ltazioné~ella ma~ tolleratlili e il debito interno 'schiaccerebbe sotto il· no'.d'opera. La stessa partecipazione ai diritti politi:ci suo peso.) '.intera economia nazionale. , , _ era subordinata all'immatrico5azione nei sodalizi artigiani. e Se la lira si rivalutasse - scrive l'Einaudi, - La corporazione me4iqevate accomunava ·sotto l~ sue 1·e- ii' reddito ,nazionale, esp1·esso in lite, si ridurrebbe delta gole stat1ita1·ie,,elementi pe1·sonali che ..l',avvei;ito. del(a metà. Come· ,piieievare, sµ 1111 red~ito di forse 30 mi-· , g;a,,,,de indusfria .ha ,definitivamente. separati; Il lavoro liardi di lire, ben 2U miliardi di imposte?'»'. vi si' svolgev.a i~:Corroa .assoc,i'ativà-patriim;ale, ed' i rap- Ma, giust~mente ha ossei·v.ato·1•on. Alessio, il pro- p,orti èhe ne scendevano venivano re_gol11ti,da,lle poclie blema v.a considerato· nel.suo aspettg, dinamico, e non· norroe - per allora. sufticieri~i - d.,egl.i st,atuti f)O,m11nali .l'idotto alla ccntrapposizione di due posizioni' statiche: ' e, in dife·tto .di ,queste, dàgli statuti delle corporazioni_. La rivaluta2ii@ne della lirp, ~arebbe impossibile senza - E'. notevole :il fatto che in tale periodo di, libera coi:po- una intensa l'ipreda delia produzione: e d_i questo .ele- razione il ·lavo1,·omanua/e venil;a equipa·1·g.toal' lavoro di mento 'l'E,inaudi mostrà di non tene.i-e:alcun cont:o. infrap1:esa in tut~i i, diritti qc<fttisiti dai' 1nemù1'i /iella · , Tutta via la sua, argomenta:ciione può essere· ri vefa- c·o1·porazidne, Il_Maestro conviveva col garzone; gli sta- trice del solo vero lato-utile di 1J,na eventuale stabi- tuti delle corporazioni fissavano le.ore di iavorp; il wezzo J_i:t.zazrone: infatti', anche dopo. stabilizzat~ il cam.bjo, delle ·merci, la giusta mer~ede,; le ..norme di prqduzio,ne; vi sar,ebbe sempre la possibilità di rendere Je imposte· 'le liti ,ver;iivanq risolte,-·dai Magistra~i. dell.'Artfil,.le ·cor- propòrziona_Ji all'accresciuto pr~dotto,. ipentre il peso porl!,zioni, insomma, avevano ,tutt_a l_a fìsioµom,if!.:di una de! dEJbito ,p.u_bblico .ne.r.icev~re~b,e ,enorme sollie,vo. Po- grande fa,mig411,,i cui, _OOIJ?.ponenti ,l)rà~.9un\t}, dal vin- tl·ebbero, ,in µna parp~a,,.daJla stabilizz.azione ,derivare •colo saldissimo ,dell! iutere.s.se e· della solidarietà. ", allo· Stato gli stessi Y~?taggi che· al oommerejante pri- Ma coll'avvento dell' ind11strialismo, colla dissocia– ,vato p9ssono derivare· dal fallimento. Ma occorre avere ,1ione d,egli agenti della pr_oduz~one, i rap.porti sc;tenti il coi·ag~iò di chiamai-è lè cose con i loro nomi è im- dal Contratto di ~avoro si. sono· fatti più cpmplessi: il posta're j] g1·avissimo• que'sito, nei su•oi veri term~n.i : :è l!,\voro di intra,pre'sa si ~ c~stituoito in .uno stato di .Pri- . necessaria ed è ut.i11:.1 la bancarotta ciello Stato? vilegio,.assoggetta.ndosi quello m!l,nuale che, da a\1ton<lmo, ·11 di Lavoro Dai tempi anti~lti' ai giorni nostri. Nel diritto romano il _rapportò g1uri!1ico, f,:a ,datore• e prenditor~ di 'lavoro noli fu sapiemtemente 'elaborato . come tanti altri rapporti della vita sodale., Ciò çlevesi anzi'tufto al fatto che nellt. economià antica, preva– ie11do Ì~ mano à 1 -opera servi.I~ su quella. libera, il'. _lavoro y .è d~v~utato, ,cosi, ,dipendente. La grande -industria, se ha concorso ad aumentare' la produzioµe della: riccbez~a, l;ia.reso pe~ò,:viepp~ù profonde· .le disuguaglian~e eco~o– micl)e. E .tuttavia il lavoro - come fattore-princlp!!,lis- • · simo della pr,)duzione - ba assunto una importanza uon,mai·raggiU:nt'a per il passato. L'aboli:olione delle ultiroe vestigi~ della schi·avitù e della ·servitù in_ Russia e in ; (1J Fa eccezione E"aiodo, ie opere ti giorni, 3l5: 'f Niun la"rorO ò ignQminioso, ma. è ignomini,1so l 1 oz10 ~. · (~) Erodoto, Hist. IL 167, · (3) Epistoln ai Tessalonict•i, ll. 8 e 10. (4) COgnètti de Martiis, La ma1_10 d'o11t1·anel sistema eco1w~ico, CV.lll-crx, , . . (0) Toniolo, Dei 1·e1noti fatto1·i della P,Otenca economica di Pirenze t1el Medfo Evo. Milano 18i2, pag. 150 e s&gg. -, , I

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