Critica Sociale - anno XXXII - n.11 - 1-15 giugno 1922

165 . . . . . . . . l ·" ,. • . teri politici, e non già pei·chè potesse se,·bfre, di stnvn'l.ento - dens_ e -· UO\nini, donne, fanciulli -=- prèpar'aho le per lo sfogo di • meschini 1·i.~entimenti • o di, vendette · , l de D ar~1 1 gli esplodenti, le. macchi ne e gli attrezzi nelle persona_i. !l_ ten nèaiole.. uraute 10 mia· pr,rmauen·~a offtctne meccaniche, nei ga.bi netti di chimica, negli nella D1rez1one del Partito, 1n un solo caso fo appl'icata. Ma 11 caso non era • nnalogo. ,al mio· in ogni mo,fo fu . hangar. La mobilitazi"onè civile integra la mobilita– seguito un con;etto. procedimento., ' , zio'ne militare e s•i confonde con essa.· L'obbiettivo. • In quell'unico caso non. si trattava infatti' di col- .. di un tàle sforzo non è più il disfacimento di- un !R.b?razio~e sotto fo~·~a di articoli firmati, ma della di- esercito, ma l''alilnentazione cli due eserciti che in rez10ne di u11.quot1d1auo non sociali°sta. La differenza difensiva.attendono che l'economia del Paese av– fra i due casi è enorme! Tu,ttavia; la Direzione. chiamò,.. versario si estenui prima dell'economia del Paese l'imputato, lo interrogòìne udì le splega.zioni, e cordial- . Rroprio. La vittoria non è che. il tracoll.o dell'equi- - mente, COif tutti i_riguardi' dovuti fra compagni, gili offrì ·lt_brto'tra due economie: 'esso è il premio oella una soluz1ç>n_eamichevole della questione. · , « Nel m1?·?aso inve_ce,·non mi si è chiamato neppurA maggior resistenza ,civile, economica e morale. a quel!' eserc1z10 del diritto di difesa che i tribunali · Può darsi che i-1 p'revalere in futuro di nuovi della borghesia· mi hanno sempre ric.6nosciùto in una ,mezzi di distruzione chimici e nieccanici _possa nuo– .ventina di processi per reati di stampa. A mia insaputa 1 vamente portare in .onore la sorpresa, l'assalto, la sen11,aessere _ammesso a giustificarmi (poicliè si sapeva . offe_ns-ivamilitare in senso proprio. Ora no. Ora la . che la mia dtfesa ~i sai·ebbe risolta in una p·~ecisa e do- · guerra, per la stessa colossale attrezzatura a cui · cume1~tata_acwsa del boicotlalJgio di cui sono stato vitti- conferiscono tutte le energie, oltrechè militari, agri-, mai, 11 Tribunale Supremo h:i fatto tutto da sè: inchie- l · d t · r 'f' sta, difesa, requisitoria e. s~nteuza .di condanna. E perchè co e, tn us rta t, scienti tche, ecc., è di posizione. vi è 'un limite a tutto, non. si è osato fare· la quistioJ1e Come adunque si può, senza andare in senso c-Òn~ · pura e semplice della collaè.orazione giornalistica, ma si trario alla ragione delle'cose;''imiTiaginare una rivolu- 1 e scoperto il· grave reato della cl'itica alla Direzione ed zione guerra civile, tutta di manovra e di offensiva? alla poliJ;ica ila chiamano politica!, attuale del Partito! Già Federico Engels, con meraviglioso intuito della M1t nella loro stessa. deliberazione, ·hanno disavlteduta-' evoluzione degli organi tecnici della aiterra, aveva mente se.operti i loro àltarini; citano le "richieste dei avvert_ito, in _ui:io~crit~o ~elebre,'l'inçtngruenza dei compa·gn-i di Milano e di Trieste,,, come se-tali richieste veccht metodi barncaçlten; .alla '48, per la t'ivoluzione riguardassero me solo e non già altri compagni di Par- socialista, considerando la semplice architettura delle tito, i quali al ·pari di me banno pubblicato e seguitano d · a pubblicare, indisturbati, sulla stampa borghesè articoli md erne grandi strade delle nostre 'Città industriali.. di cTitica contro_l'attunle politica del Partito!.·. . Qua-nto più g[aVi suonano oggi le sue osservazioni, se Diamo atto al compagno Alessandri di questi chia- ; Cl compenetnamo che ancora più, se fosse possibile, . , . che nella guerra -internazionale, è vero nella guerra rimenti, che bsciano tuttavia sostanzialmente immutato . civile che si· tratta di un-'conflitfo economico, il cùi il nostro giùdizio' sull'atto compio.to .dalla Direziori!l del obbiettivo è distr_ugger'e la prqduzione a,il'a.vversario, Partito; contro cui non abbiamo .che a rinnovare ·1a no- ma mantenere rntegra ed accrescere la 'propria I stra accoi:ata _protesta •e il nostro allarme. . senza di che, anche la vittoria è disfatta, precisa- IL V1cE. . mente come la guerra internazionale è -sboccata ======,==========-=""""=,,,,,;,,,, alla disfatta di tutti, vincitori e vinti, per la distru-. zione uguale. e recipròca delle rispettive économfe, Guerra e rivoluzione Chi l'I0n concepisce la rivoluzione socialista al modo. nostro, cioè- come -una assidua penetrazione . della nuova società socialista nella vecchia società capitalista, mediante la tnoltiplicazione, la federa– zione e l'educazione dei nuovi organi proletari di produzione, i Sindacati e le Cooperative, gli Enti pùbbliei e lo Sta-tò, per modo che- l'atto rivoluz(o– nario politico non sia che la rottura finale degli • antichi rapporti sociali per l' insorgenza dei n·uovi, già ,più o meno compiutamente· formatisi; .chi, in– somma,, concepisce la rivoluzione soci-alista come un assalto 1 fro'ntale· al potere, per spropriarne la borghesia e munirne il proletariato, ossia in_tende la rivoluzione cotne una guerra, e ne applica rigo– rosamente tutti i concetti, primo fra tutti la ditta– tura del comando prospettata, con evidente falsità per fa confusione dei m~zzi eol1 fin~, come ditta– tura de/, .proletariato, costui non avverte neppure come egli -vada pur a fitroso di quella che è stata l'evoluzione della gl,lerra nei tempi moderni. Esso concepisce la rivoluzione come una guerra, ed una guerra di suo ·istituto offensiva - laddo_ve la guerra moderna, ·come. tecnica, si mahifesta sempre più come guerra difensiva: cioè- a dire una guerra che non ha più lo scopo, come in antico, di raggiun- , gere, di sorprendere I'av.versçirio, di distruggerne l'esercito e la flotta e di imporgli la pace, puntan- dogli la spada alla gola. . • · · · Qop('J le esp~ri~nze de_ll' ultima guerra è risa- , puto che la ,manovra è· diventa\a quasi impossibile; · la guerra non è più la guerréj. di due, eserciti,· ma della· totalità delle nazim1i cui servono. i due eser– citi. Meritre i guerrieri combattono sulla linea del fronte, in grandi masse, gli operai in masse non meno 1 ltpfeca Gino Bi~nco_ , E l'esempio della rivoluzione russa nor{' intinna, piuttosto conferma la verità dell'assunto, perchè, debellato per interna decomposizione l'esercito, fa rivoluzione ha potuto passare cori l'apparenza, non con la rea!'tà, di 'un'offensiva guerresca. Viceversa là rivqluzione trionfanfe nelle sue apparenze militari, bloccata nel. proprio territorio; credette poter pro– cedere alla demolizione rapida della economia -av– versaria; ma tale processo, . distruttivo come un saccheggio, -determinò, per usa~e le parole stesse di Leni'n, il distacco degli enti produttori dello Stato e il collasso, onde la disfatta economica, al dire sempre di L.enin, più grave di quella chè avreb-– bero mai potuto infliggere i generali della contro- . rivoluzione,. i l(oltciak, _i Denikine, i Judenich. La rivoluzione ha . l' impegno di -alime ntare i l popolo rivoluzionario: per ciò stesso non. pi.tò' assumere. forme guerresc;he, le quali, per distruggere·· l'ecµ– nomia' avversaria, distruggono subito ogoi economia. L'analogia, fino ali' idéntit~, delle forme della guerra e della _rivoluzione rimane· nel tempo. A guerre brevi, irripegnative di eserciti non numerosi, ··preallestite al l-0ro scoppio, ed estranee ali€ masse dei lavoratori, rispondevano rivoluzioni rapide_ per cospirazioni .e sollevazioni di congiurati, ·o moJi in– composti di .folle inferocite; ma erano rivoluzioni politiche, miranti alla forma di .un regime o, magari, soltanto aHe persone dei reggenti. La rivoluzione ·sociale, che è di' massa,. per sua natura, e che si trov.a a fronte tutta .la massa borghese, non può esprimersi con un'.offensiva, con un assalto ·frontale, a mo' degH arcaici movimenti politic i, se l a stessa guerra,- che dovrebbe . essere il suo model.lo, per essere diventata di massa ed a fondo Industriale eçi economico, non si esprime più in guerra offen- siva e, in assalti fròntali. , . Allora·, se la· rivoluzione socialista non può es– sere una guerra di manovra; sàrà almeno una guerra

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