Critica Sociale - anno XXXII - n. 9 - 1-15 maggio 1922

139 blemi su c·ui s-'i11ipernia. la vita politica 'ed eC\:)fl'O- ossia tòpografi~o e flinzioi1ale, Sfollare il 'Governo mica nazional~ ed internazionale di questo momento, ~.entrale d-a-una serqua .di funzioni, che assai meglio darebbe. finalmente prova di una sensibilità che !'e sarebbero affjdate ali' azione_ regionale, provinciale _è mancata sin qui. ' · ed anche comunale; liberare il Parlamento da una . Tanto_più che l'intes·a internazionale delle fc>"rze serie di discussioni di carattere· tecnico, alle. quali S(i)Cialiste, verso cui sen'tbra avviarci ·il recente Con- il Parlamento -. specialmente .una Camera eletta a vegno di Berlino, e .il fatto che questa intesa inte'r- s13.ffragio. universale - è inadatto, diremmo,·per de- finizione, rimettendole a Corpi tecnicf, rappresen– nazionale interessa da vicino lo Stato russo ed .i, · tanti-, sia p'ure _elettivi e pàritetièi; di Interessi Òr– suoi alleati, in l111 mome-ntÒ in clii essi' stanno trat- gani'zzati, e dotati di competenza specifica: solo tando- con tutte le gradazioni del capitalismo in- per queste due vie un rimedio adeguato si può tro– ternazionale attorno ~I tavòlo della Conferenza, non -vare. Ma anche qu~sto è _argomento complicato e ci consente più di dmanere in uno- sterile agnosti- :-SPtnOSO, Che prefer,1amorinviare a una trattazione cismo, contentandoci di di"chiararn· c·he solo l' av- speçiale. vento del so.cialismo in tota_potrà dare. ai partico-_ Ma vi è pure un'altra cagione, più immediata !_aripr9b.lemi ·concreti una soluzione rispondente agli t che affrontaFe è più facil~, del lamentato disservizi~ t · d 1 1 parl_amentare;.una cagione bifronte e che sembra tn eressi e pro etariato. Oggi è necessaria l' aziò.ne, . co_ntradaittoria in se.stessa. I deputati sono troppi, ~ nessuna azione è possibile ad un partito se esso e 11 loro lavoro è troppo scarso, e la divisione del . non-si è pr~fissa la meta a cui con ,essa_vuole arri- · ·1~vorofra ~ssi è mal organizzata. Sono troppi, e · vare. ciò fa che· la Camera somigli ormai a una riunione H -programma è quindi l'uizum- necessarium di di folla, dalla quale non potete attendere che pro- questo momento., clamazioni generiche e clamori e gesti da comizio. · OssE.RVER. Lµ ~iscussio'ne ~~cata d'.u-nbilancio, d'una legge, -- ...... ------...,;_--'--------------,...,.... . è_ ~1ve~uta quasi m~pos~1b1le, come sarebbe impos- . Il · 1avoro ~arlamentare L • e-l'inden.nità cfi p-resenza ai.deputati _. ---••••---- .s1b1le 111 teatro od 111 _piazza. II vecchio motto: se– n_atores.boni viri-, senatus autem mala bestia· non fu m~i applicabile ad un'Assemblea quanto. ~lla at– tuale .Camera italiana,· forse più nella seconda frase _che·nella prima. E .anche perchè sono troppi, i de– putati lavorano poco e lavorano male. La respon– sabilità; nelle folle, ·sta in ragione inversa del nu- Non riveliamo nulla constatando quello che è .mero. A çhi capita la ,prima volta in una tribuna impre·ssione. genern-le di quanti seguono il lavoro, di Montecitorio, non· è rado· che accada di sentir.si parlamentare: eh.e, fra gli. innumerevoli· disservizii come a guardar nel cort(le di· un .manicomio dove (per usar e, con sopportazione dei puristi, il voca-. qualche spiritatò. farnetica e parla per suo ~onto bolo di . ger.go) onde ·soffre e si consuma l'ltàlia,. ·e ·nessuno gli bada .. E la Camera è spessò perdué esso rappresenta forse il ·disservizio maggiore. Per terzi fuori deI!a Camera, ·in qt,tella : sala che chia– alcuni anni si potè" accagionarne ·1a guerra,-che te- ·mano dei passi ·perc;luti,per dar a i_ntendere che neva in. sospeso tutta la vita del paese: ma la guerra · nelle al'tre sale· i. passj servono a qualche cosa. tace ormai da un triennio, e .il servizio parlarrien-- . -A' q11estog'uaio -e'.a.possibile (noi lo vagheg- tare non migliora per questo. . g1ammo; e anche, ufftc1.osainente,lo proponemmo). · Le caus-e ne s·ono cei:tamente .moltepl,ici, e noi _prestare un rimedio quando si riformò il sistema non intendia1110esaùrirne, in questa breve nota, l' a- elettorale e si sostituì_al Collegio ristretto quello ·· nalisi. I nem,ici della Proj:>orz.iorial.e - nemici, il più -allargato-, nel quale, all'a.tto del comporlo,· il-·nu– sovente; perchè,,e'Ss·a o sommerse o mjse a r-epen- mero dei deputati poteva diminuirsi senza dare l'im- . · taglio il s uccesso della loro cançi1datura- propen-· pre·ssi9ne di sopprimere in' concreto un Collegio, don.o.ad addebitare ad essa, fra· gli altri, anche ùn posto, una persona, un mandato· determinato. · ·q11 estomalanno. E, senza dubbio, la PropQrzionale, Oggi la riduzione del numero urterebbe in difficoltà in quanto rende più diffi:cile il costituirsi di u:naso- senza dubbio· maggiori, forse insuperabili., Un'As– lida e stabile 'maggioranza e più facili e · frequenti ·semblea non si· amp~ta da sè, senza troppo dolorè. le crisi. di ·Gabinetto; può essere chiamata in causa. Non resta - su questo. terreno - che stimolare Ma la Propor,zionale può rispondere con due.difese una laboriosità più"intet:tsa, che porterebbe di ne– pe.rentorie: !a prima (e. basterebbe da sola) che è cessità a una divisiont;·deLlavoro-più razionale. La· inutile •discuterne, percnè nessuno oggi potrebb_e Càmera •soffre·insie_medi pletora e di assenteismo: ·seriamente pensare ad abolirla-. Riformarla, miglio- {ISSenteismocorporale e assenteisi110 spirituale o rarla è• possibile,' e ne discorreremo un'altra volta: lavorativo. Se le nove Commissioni permanenti, che sopprimer:la, .per tornare {!Ile delizie del piccolo sembrarono un grande progresso sul vecchio .e cao– feudo uninominal.e, è semplicemente assurdo. La tico congegno dei nove Uffici non specializzati e seconda, che i difetti deUa Proporzionale, anche mutati per sorteggio ad ogni --trimestre,' sono an– nelle sue co·nseguerize parlamentari, non sono nè ch'esse, salvo qualche eccezione, poco feconde, ·eterni nè irrimediabili; dipendono sovratfutto da un disertate dai più e in costante difficoltà di racimo– adattamento ancora imperfetto deI11a pratiça elettçi- lare· il nume(O-legale; anche le secjute della Ca– raie e parlamentare, che troverà nel tempo il suo mera, quando .marichì l'incidente. volgarmente pas– correttivo, e si riallacciano ad àltri difetti del si-. sionale o personale, o~sia quando siano in que– stema parlamentare, rimossi i qual'i, essi pure sa- stio11egli argomenti più serii, e ·le stesse riunioni rebbero eliminati. _ dei Gruppi, non escl uso il sociaJjsta, soffrono di La èa_gionevera e maggiore della insufficienza perenrre anemia. Un num ero1grande.di deputati non / · e della inconcludenza, che perdura, del lavoro par- è quasi mai alla Camera, molto meno nell'aula o lamentare ,è ben altrimenti profonda. Essa· attiene nelle riunioni_(tra i più spesso assenti sono i resi– a tutto un mutamento delle' condizioni politiche e denti a Roma, ·perchè vi hanno casa pro.pria), o vi sociali, .alla inflazione che tale mutamento ha por- capita: di passaggio, quindi completamente " non . tàto .via via nei c6inpiti asse·gn~ti alle Camere,. I~ orientato ,,. Dei presenti, moltissimi disperdono il qualt non bastano più a convententemente esauml1. loro tempo o in chiacchiere e pettegolezzi di cor- 11 rimedio radicale non potrebbe trovarsi che in un ridoio, o in pratiche minute presso i Ministeri, nel– qtiplice decentramento:· quafltitativo e qtialitativo·, 1 l'interesse del Collegio - o dei grandi el_ettori - che · Jiot~ca · · Bianco ,' . \ .

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