Critica Sociale - anno XXXII - n. 7 - 1-15 aprile 1922

CRtTICÀ SOCìALÉ I ,, ' iu7 \, Y-eva doyer far piacere sopraltulto a due, uomini: don Stu.r7,o,e pad,re Gemelli), il) è oggi, 'per la prima voltai mi-· nistro della Pubb!ica Jstruziohe un uomo che è ascritto e deve la sua 'fortuna politica a_lPar,ti,to Popolare; 'e si com– prenderà focilmente,,che si~mo·, ,P saremo ben, pi;esto, in pre– senza di un pro]:>lema squisitamefite politico, per il ben me– ditato piano che 'il Partito Pop'olare sta ordendo per il rio conoscimento ,dell'Università· Cattolica. -La quale, a mio modesto iivviso,.,,Presenta fors~ un solo - ma assai grave - pericolo, Questo.' Che, per i molteplici mezzi dei quali i . ' catcolici, ,militan,_ti nelle di-vei·se organizzazioni, possono disporr,e, per gli ai\1ti che, nel:\11. vità ìiniv'ersitaria e poi nella vita sociale, essi pos~o·no dare, riescano ad at'trarre 11. ~è,_come· appun.to vogliono_,·non sol tari to q'uei giovani che Biano già credenti e pratican'ti,' ,111a ben ,a.nche molti altri, ,i quali, per me·r0 .tornad<rnto, fing_àno una. fede che non sentono affatto. Rispe.ttoso di ogni fede sin<:ern, professo per i pr-imi schietta dl)ferenza. Ma temo e· diffido dei secondi. E· chiedo se,•, col riconoscimento uffi~iale · dei t_itoli rilasci:tti dall'Uuivers,ità Catto~ica,' eh~, o pri- · · ma o poi,.sarà., c~rtament\l, ajl'acciato. come una d.elle pretese politiche del· Partito Popolare, il Ps,ese non si avvi.i ad allevare una o ·più ·gen'erazioni idi coll.itorti. , I Ho p1_1,rlato schietto, _com'è mio costume .. È, non· g1a per animosità cm;itro il Partit,ò· popolare p per simpatie massoniche 12,i. · ' Acat'tolico, sento ·il, dover~so riserbò di . fronte ai dogmi, che non saprei discutere; nè ho· detto parola che potesse sonare, men che riguard9sa p;r• gli spiriti si~cèri, i quali ~oglian0, nell-'Università c'attolica, pro– <rnraÌsi una coltura superiore ,informata a'i p,rincipii éat– tolici. Ma come stud'ioso, come .inse·gnaat_e, come ~ociaii-. sta, non ho potuto nascondermi 'ia gravità del problema. Come studioso io domando sè lo Stato lil;i~rale (libe- . rale, .. sul serio, non di que.l mentito liberalismo Cal'Oa troppi sedicenti liberali,. cocciuti difenso1·i di privil~gf di classe), ·se, cioè,'· Io 'Stato fedéle alla tradizione di tu– tore 'imparziale dei diritti di tutti i cittadini, Je lo Stato· di• dii:itto, che ha già i~ se stesso un ~uo catatter!) etico e sempre n:eglio I-0 può _riY'ellire nelle sue leggi, abbia esahrit0 la· su?. funzione e 1 debba ,proprio cedere il ·passo .ad un'altra concezione e ~ttività dello Stato, ad ·una. dottrina e ad un'a~ione, che ai crite,,io .di una giusti7,ia i-mmanenté' nella vita spirituale sostituiscano il-criterio, che si pr0fessa umile è7 _è tanto intimamente sup~rbo, di u'na giustizia trasçendente. di cui essa, dottrina ed' essa ·azione s'i' pretendono le esclusive depositarie. istituti, Iibei'.alme~te aperti a tutti, docenti e discenti, di ·ogni fede, debba ricono~cere parità di diritti a tale istituto, che, per i molteplici mezzi dei quali dispone, po,trebb~ f~re. una conc,orrenza rovin•osa a talune delle· sue scuole <superiori (come, per 'intanto,· Ja Facoi'tà 'di fìlo.sofìa e lettere della R. Aècademia di Milano e quella dell'Università d/ Pavia'), Iadddve, per il carattere pri– vato delle lezioni,.per i criteri di ·immatricolazione degli· studenti e di nomina degU in~'egnanti, per la natura– lissima infiam,mettenza-dell'autorità ecclesiastica in tutto il suo andame~to·, è, e vµol essere,. una scuola nettamente confes~ibnale, cioè antitetic~ a quei· pr'incipii liberali che sono i cardini della sua costituzion·e, del suo ordinamento -giuridico, 'delle sue· scuole, che hanno anch'esse una no– bile dottrina etic;a (t.utti noi inseg~anti abbiamo c~wa -d'anime !) da difendere e da custodire. Come socialista, infine, ,io sento il dovere di mettere in guardia il ,mio partit,o, dai pericoli che potrebbe pre– sentare code.sto punto, òd esplicitamente affermato1 dai. popolari od implicitamente accolto da:i n,ostri, in ,una ipot~tica alleanza popolare-so~ia1ist;. Pericoli per il Paese in g11nerale, pericoli particolari per noi, e ci,oè .per 'qu-el carattere di wmanisimò, che ~ prnpti,o \li tutta la conce– zione -filosofica la quale sta a fondamerlto ùella nostra· migl.iore dottrina. Giacchè, la~dove noi possiamo sperare, con la pressioiie assidua pelle nostre forze, di rend!Jr ', _pregna di un• sempre· più compiuto umanesimo l'azione liberale dello Stato, di cui noi vogliamo essere i conti– nu/1,tori e gli 11redi, e cioè ii superatori, codesto uina11e-, simo - il q_ual,e,quando sia t'lj,tto spie,qato, non è chu·il so_ciaJis[I!o - ~arebbe, a mio credere, aduggiato e forse irreparabilmente compromesso dalla sempre maggioi;e diffusione - ohe l'Università Cattolica si propo~_e, con-, fe~sata.meme, a suo fine 1 -_ di )_IIladottrina- t~àsceilden– tale, anzichè iol'nmanentis,tica, deHa giustizia e del di~itto .. ·. ,a Ecco -per qu'ali ragioni ho cre\luto mio ·dovere, con 1 quest'articolo che vu,ol essere un invito alla discussione, di far squillare un ~mpanello, d'a!J'arme. Ad alcuni, a· parecchi - fors'anche fra i cÒmpagni -- potrò sembTare un ingenuo. E sik pur~, L.'i~genuità, cbe alcuni rite~– gonò sempre una, debolezza, può anche essere una forza, o, meglio, può essere una forza morale, quand'11.nche apparisca. un~ debolezza politica. ' AuisSANDRO LEVI. I Latutela · igienica· delmatrimonio ---~-----..,_- . Come insegnànte in una delle Università dello Stato, pur amiriettendo i 'difetti di esse ed auspicandone il ' La Norv~gia ha recentemente promulgato una risorgimento, e!l a questo cercando di cooperar'e, nella·· •legge sulla tmteJa del matrimonio. Il fatto è degno di , essere rilevato, ma non sorprende se, si tiene conto mod.ista misura· delle mie forze, con l'onesto .adempi- della N!lzione che lo ha çori.cepito. I Paesi dell'estremo mento del -mio a'ove'rè e col fervore del mio entusiasmò,, Nord di ]j:uropa sono· molt,o innanzi in_ fatto di legi- io; non per caldeggiare un monopolio ma per difend~re· slazione sa,uitaria preventiva; e la Norvegia• ha con– una tradizione, checchè altri dica, gloriosa di pensi·ero. _quistato da_ tempo il priJo posto nella·sagace ed ene1< e di opere, chiedo se l'Università italiana non sia stata ,gica difesa della maternità e de)l'infanzia.· , e uolil sia libera ;palestra, peF ogni seri~ dottrina. E lt prezioso progress9 di quei popoli in questo chiedo ·se Io Stato, cui _sempi·e più gravi sacrifici ·deb- campo è 'forse dovuto, 'in, gran _parte, a. due fattori ,bono· esser impos,ti per il decoroso sviluppo dei p1:oprii che possono riassumersi çosì : 1. 0 necessità di difendete tenacemente gli or• ganismi più deboli dalle insidie dei clima sp13cialé e dalla insu:ffioienz!' del. sole, che esercita sugli orga– nismi aziollli fisiche, chimiche .e ,biologiche decisive per le funzioni vitali; · (1) Giu,,ge, mentre correggo le bo1.n.e, notizia di un oospioup dono del ,P.. p.. &ll'Uoiv,el'Sita .,;,.. 0 lica fil Milano. ' . '' , (!i) A.lla m'\BBoner,ia - cheop I t.ltri. por la mia origine o per.le mie a.ffinit!Lfa,miliari, possa av, 'freduto - non ho l)).&i ap p arte- nuto e tion appa rtengo. Perrbè ,oial i~ta da. molt,issimi fl.nni, '!10 eernpr~. peoad.to <"be~ prof'easa.t1 leali uma.ni~ q,rii di qnell'H.saoo1a- r.ione., si an o com presi e dUparab rella oonoe,:1one de la nost,rn. dot- trioa.·Ed ..ncbe porohè bQ nmp rifuggito dal segreto ohe <>irconda o.lono!, almen~, degli. aspetti d· la_ma.s9oner'ia:.mi è sempre_sem: br&bo chA la mtt.eao.aeria,. por t!levati oh~ possf\1.110 eesere·a._loun1 s~o-~ fini eia come nna speoie di et,.n,;a oscnun, nella qu9iLe cln 0R-mm1n1 ~oTJ.'sa. in quali mobili possa inoin pare... . . Bibfiote_éa ~_ino ~i~nco 2.o stato invidia,bile di tranquillità ·nazionale, dovuto a m'aocanza di spirito aggressivo, 'ad assenza di guerre,. a forme attenuatissi::oe cli ferm entazione p0Utiche, per cui tutta ·J 'attività, ~li popo.lo e di Go- .. , '. ,

RkJQdWJsaXNoZXIy